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Dieta dei gruppi sanguigni - Peter D'Adamo

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(@carter07)
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Io sono del gruppo A (che da quello che ho capito è il gruppo degli sfigati ).

Stranamente anche io ho notato molte analogie: per esempio ieri ho provato a mangiare una banana matura (sconsigliata per il mio gruppo per via della lectina) e ho avuto un mal di pancia terribile per tutta la mattinata. Anche mio padre è del gruppo A e mi ha riferito che ha problemi con le banane.

Premette che la banana era estremamente matura, è mai successo anche a voi?


   
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(@andrea)
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anch'io gruppo A, no le banane le adoro, non noto niente di strano quando le mangio.
Ma mi domando, per i tipi A dice che è benefica la soia! non è credibile sta teoria o almeno non ci voglio credere perchè sarebbe na tragedia, dovrei diventare vegano


   
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 Muso
(@muso)
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Io sono del gruppo B.
In effetti posso mangiare tutto senza problemi,però anche i cibi sconsigliati non mi danno nessun effetto negativo,anzi adoro il cocco e l'avocado.
I cereali non mi danno alcun problema.
L'unico alimento che a volte mi fa venire qualche sfogo sul viso,sebbene irrisorio, sono i formaggi se li mangio in grandi quantità,che sarebbero uno degli alimenti consigliati per il mio gruppo...


   
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(@andrea)
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Ragazzi mi cadono le braccia!!! ho avuto una discussione con il sig.
C.Tozzi..non ho parole.

http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=161801490516886&id=1643341872&ref=notif&notif_t=share_reply


   
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Tropico
(@tropico)
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Tozzi ed il gruppo sanguigno

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Tropico
(@tropico)
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Distribuzione dei gruppi sanguigni nel mondo
La seguente tabella mostra la distribuzione dei vari gruppi sanguigni in alcuni stati del mondo:

0+ A+ B+ AB+ 0? A? B? AB?

Australia 40% 31% 8% 2% 9% 7% 2% 1%

Canada 39% 36% 7,6% 2,5% 7% 6% 1,4% 0,6%

Danimarca 35% 37% 8% 4% 6% 7% 2% 1%

Finlandia 27% 38% 15% 7% 4% 6% 2% 1%

Francia 36% 37% 9% 3% 6% 7% 1% 1%

Gran Bretagna 37% 35% 8% 3% 7% 7% 2% 1%

Stati Uniti 38% 34% 9% 3% 7% 6% 2% 1%

Sud Corea 27,4% 34,4% 26,8% 11,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,05%

Svezia 32% 37% 10% 5% 6% 7% 3% 2%

La distribuzione nella popolazione varia a seconda delle diverse zone del mondo.
Ad esempio nei nativi sudamericani si riscontra il 100% di sangue con il gruppo 0.
Per quanto riguarda l'Europa e Nordamerica dominano rispettivamente i gruppi A e 0, mentre nell'Asia centrale è molto abbondante il gruppo B.
L'Italia si attesta attorno al 40% di persone con il gruppo 0, 36% con il gruppo A, 17% con il gruppo B e 7% con il gruppo AB.
In Europa è relativamente facile trovare individui con Rh positivo, ragion per cui tale tendenza si è poi nel corso dei secoli diffusa in altri continenti come America e Africa.
http://www.avisnordmilano.it/distribuzione-dei-gruppi-sanguigni-nel-mondo.html

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Tropico
(@tropico)
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I Gruppi Sanguigni e la Storia dei Popoli
estratto da: ' Complete Blood Type Encyclopedia ' - Peter D'Adamo, 2002

'Vi è un ampio arco dell'esistenza umana di cui si sa poco.'
Resti archeologici delle origini della civiltà sono stati rinvenuti, e ci sono stati ritrovamenti occasionali di natura più preistorica, ma non molto altro. L'impermanenza della nostra esistenza fisica è responsabile di questo vuoto, la nostra carne e i liquidi organici si decompongono rapidamente dopo la morte. A meno che non preservati con mezzi straordinari, anche i resti scheletrici alla fine crollano e spariscono. I popoli primitivi non praticavano le sepoltura cerimoniale. I corpi ben presto erano completamente decomposti: "Polvere alla polvere" non è una semplice metafora poetica. E ' la registrata osservazione della nostra natura transitoria.
Solo nel secolo scorso gli scienziati e gli antropologi hanno cominciato ad utilizzare marker biologici, come i gruppi sanguigni, alla ricerca delle umane impronte del nostro lontano passato. Questi studi hanno permesso una maggiore comprensione dei movimenti dei gruppi dei primi popoli, di come essi si sono adattati alle mutate condizioni climatiche, ai mutamenti dei germi, e alle incerte forniture alimentari.
Recenti analisi, utilizzando sofisticate misure di genetica, hanno prodotto una immagine più accurata dei data evolutivi.
Le variazioni, i punti di forza e di debolezza di ciascun gruppo sanguigno possono essere visti come parte del processo continuo di acclimatamento alle diverse sfide ambientali.
La maggior parte di queste sfide hanno coinvolto il sistema digestivo e immunitario. Non è una sorpresa, quindi, che gran parte delle distinzioni tra i gruppi sanguigni coinvolgano le funzioni digestive e immunitarie di base del nostro organismo.
L’evoluzione è di solito considerata nel contesto di milioni di anni, che è il lasso di tempo necessario per spiegare le numerose differenze tra gli animali o tra le altre specie. Eppure la stessa durata della vita dà tempo sufficiente per i numerosi “giorno per giorno” piccoli affinamenti, che rappresentano la lotta continua tra i tratti ereditari e le sfide ambientali, per ognuno di noi.
E’ evidente il fatto che le mutazioni genetiche individuali che hanno prodotto i geni ABO siano molto antiche, ma questo è di banale importanza per ciò che riguarda la demografia effettiva dei singoli gruppi sanguigni ABO nelle popolazioni antiche.
In genetica non è l'età effettiva del gene che conta, è la sua frequenza e il suo cammino. Questo è stato calcolato da genetisti utilizzando una formula chiamata “equazione di Hardy-Weinberg”. Questa equazione presuppone che, se l'unica forza evolutiva che agisce sulla popolazione è quella dell’accoppiamento casuale, le frequenze geniche rimangono invariate in maniera costante. In sostanza, se tu parti con un piccolo numero di un particolare gene in un pool genico più grande (ad esempio come il gene per il gruppo sanguigno B nel pool genico sanguigno ABO), e niente altro che gli accoppiamenti casuali che si sono verificati, al termine di un periodo di tempo, ci sarà ancora un piccolo numero di quel particolare gene nel pool genetico più grande (ad esempio B nel pool genetico ABO).
Quindi, qualcosa di diverso dal solo accoppiamento casuale è responsabile per le differenze nella frequenza tra i gruppi sanguigni ABO che troviamo oggi: perché, ad esempio, ci sono più ampie popolazioni di sangue di gruppo O (40-45%) e A (35-40%)
rispetto ai minori tassi di gruppi B (4-11%) e AB (0-2%)?
In primo luogo, si può dire che forse la mutazione che ha prodotto il gene B non è stata un così comune evento come la mutazione che ha prodotto il gene A. Eppure, se esse si sono verificate nello stesso tempo, perché è così ? Inoltre, se le mutazioni sono di tale importanza, perché la distribuzione del gene B è in modo geograficamente limitato ad una zona di alta concentrazione che si estende come una fascia di territorio dall'Himalaya agli Urali? E non in altre zone?
La risposta non sta nella natura antica delle mutazioni che hanno prodotto i geni A e B, ma piuttosto nelle interazioni discrete che si sono verificate tra l'uomo primitivo e il suo ambiente e che erano sotto l'influenza del suo gruppo sanguigno ABO. Fra queste figurano le aree e i climi scelti per abitare, ognuno con le sue uniche e caratteristiche popolazioni di microbi e alimenti da scegliere per la cattura e la coltivazione.

Gli esseri umani che migravano erano costretti ad adeguare la loro alimentazione alle condizioni locali, e le diete nuove provocarono un cambiamento nel loro apparato digerente e nel sistema immunitario, necessario prima per poter sopravvivere e poi per prosperare nei loro nuovi habitat. I diversi cibi metabolizzati in maniera unica e diversa da ciascun gruppo sanguigno ABO probabilmente hanno portato quel determinato gruppo sanguigno al raggiungimento di un certo livello di suscettibilità (buona o cattiva) per i batteri endemici, virus e parassiti della zona. Questo probabilmente più di ogni altro fattore è stato quello che ha influenzato la moderna distribuzione del nostro gruppo sanguigno.
E' affascinante notare che quasi tutte le principali malattie infettive che correvano in modo dilagante in tutta la nostra storia pre-antibiotica hanno ABO preferenze.
Ciò è dovuto al fatto che molti microbi posseggono gruppi sanguigni ABO anche loro. Questo è utile per capire che gli antigeni dei gruppi sanguigni ABO non sono di pertinenza solo dell'uomo, anche se gli esseri umani sono l'unica specie con tutte e quattro le varianti.
Gli antigeni dei gruppi sanguigni sono zuccheri relativamente semplici, abbondantemente presenti in natura. Così un batterio che, per esempio, aveva un antigene sulla sua superficie che imitava l’antigene del gruppo sanguigno A avrebbe avuto molta più facilità di infettare una persona che era del gruppo A, dal momento che il batterio sarebbe stato considerato “self" dal sistema immunitario della persona A.
Inoltre i microbi possono aderire ai tessuti di un gruppo ABO piuttosto che a quelli di un altro, grazie a molecole di adesione in possesso di specializzazione per quel particolare gruppo sanguigno.
Gli orrori della peste nera, che correva incontrollata in tutta Europa nei secoli XIII e XIV, è un esempio perfetto. La peste è una malattia causata da un'infezione batterica ed era quasi certamente fatale per coloro che la contraevano nei primi anni della sua diffusione iniziale. Nel XV secolo, però, gli incidenti mortali erano rari, anche se molte persone continuavano a contrarre l'infezione. In appena due generazioni, nei sopravvissuti si erano quindi sviluppati tratti che li proteggevano dalle infezioni fatali. Dal momento che questi tratti furono necessari per la sopravvivenza, vennero poi trasferiti e conservati come una forma di genetica memoria. La peste nera è particolarmente interessante dal punto di vista dei gruppi sanguigni ABO, dal momento che il batterio Yersinia mostra una preferenza per alcuni individui dei gruppi sanguigni ABO, in questo caso, per il gruppo O.
Gli effetti del gruppo sanguigno ABO sulla sopravvivenza contro la maggior parte delle forme di malattia epidemica è così distinta che la mappa moderna della distribuzione dei gruppi sanguigni ABO in Europa va parallela con quella delle maggiori epidemie. In particolare, si vede che una maggiore densità di gruppo sanguigno A e le frequenze più basse del gruppo sanguigno O sono presenti in aree storicamente note per avere avuto una lunga storia di ripetute pandemie.
In verità, nei giorni della pre-urbanizzazione, il vantaggio di sopravvivenza sarebbe dovuto essere per i Tipi O dato che essi sono noti per essere più resistenti ai vermi che abitualmente parassitavano questi primi esseri umani, probabilmente perché il gruppo sanguigno O è il solo con anticorpi nei confronti dei due altri antigeni, A e B.

Questi fattori si riflettono nel successo o nel fallimento locale di ciascuno dei gruppi sanguigni, che sembrano avere avuto ognuno un momento di preminenza in un momento specifico della nostra storia. L'ascesa degli esseri umani al vertice della catena alimentare (vantaggio iniziale del gruppo sanguigno O), il passaggio dalla “caccia e raccolta” ad una forte concentrazione dell’ambiente urbano e alla dieta basata sull’agricoltura (ascesa del gruppo A sangue), la commistione e la migrazione delle razze dalla patria Africa verso Europa e Asia ( possibilità per i gruppi B e AB).

Fondazioni Ancestrali
Da un punto di vista puramente scientifico, l'analisi chimica dell’ antigene O rivela che dal punto di vista strutturale è il gruppo sanguigno più semplice e serve come spina dorsale per la sintesi dei sempre più complessi A, B e AB.
Questi gruppi sanguigni si sono evoluti più tardi con l'aggiunta di altri zuccheri sulla base dello zucchero O, il fucosio. Come una città moderna che viene costruita sulle fondamenta di una antica.
Pertanto, se le mutazioni che hanno prodotto l’antigene A e B sono antichissime, il gene per il gruppo sanguigno O è infinitamente più vecchio.
Un altro aspetto che testimonia la grande antichità del gruppo O viene dalla scienza dell'antropologia fisica e suggerisce che la più grande parte dell’esistenza umana è stata vissuta esclusivamente come gruppo O.
Nuovi studi sul DNA mitocondriale (mtDNA) sostengono la teoria che l'Homo sapiens è emerso in Africa e solo più tardi si è infiltrato in altre regioni. A differenza del DNA nucleare, che viene ereditato da entrambi i genitori e che si modifica minutamente con ogni generazione, il mtDNA viene passato direttamente da madre a figli. Esso è contenuta nelle uova, ma non nello sperma. Poiché solo le mutazioni casuali possono modificare la sua sequenza, si tratta di una misura più precisa della traiettoria dell'evoluzione umana. Ampi studi sul mtDNA dimostrano che gli esseri umani si sono evoluti da un antenato comune. Questi studi confermano la teoria che i gruppi sanguigni si sono evoluti come mutazioni. La percentuale straordinariamente elevata di gruppo sanguigno O nelle "antiche" o comunque “isolate” odierne popolazioni testimonia anch’essa la sua vecchia età.
Anche se le prime migrazioni dispersero il gene per il gruppo sanguigno O in tutto il mondo, ci sono alcuni straordinari esempi di "vecchie" popolazioni esistenti ancora oggi nel nostro mondo. A causa della loro collocazione geografica, queste società sono rimaste isolate dalle interazioni con altre popolazioni. Se A, B e O si fossero sviluppati contemporaneamente, le popolazioni isolate avrebbero avuto tutti e tre gli antigeni. Ma queste "società vecchie" sono gruppo O perché i geni per i gruppi sanguigni più tardivi non hanno mai avuto l'opportunità di entrare nelle loro popolazioni.
I Baschi sono un popolo antico le cui origini sono ancora un mistero. La lingua basca, l'unica lingua dell'Europa occidentale non collegata alle radici indoeuropee, sembra essere correlata a diversi dialetti che si trovano in piccole popolazioni isolate nelle valli delle montagne del Caucaso. Anche se sembrano molto simili ai loro vicini francesi e spagnoli, i Baschi posseggono la frequenza più bassa di sangue del gruppo B (originariamente erano del tutto privi del gruppo B) e la più alta frequenza del gruppo sanguigno O in Europa. I bovini, abbondanti nelle pianure europee, e i pesci d'acqua dolce sembrano essere stati i punti fondamentali della loro prima esistenza, come dimostra la straordinaria testimonianza dei dipinti di una famosa grotta trovata in un Paese Basco.
Più del 50% della popolazione basca è Rh negativo, in contrapposizione al 16% del resto d'Europa. Come per il gene O, il meccanismo genetico per il tipo di sangue Rh negativo è più semplice, quindi senza dubbio più vecchio che il gene per Rh positivo.

I nativi americani sono un altro esempio di "popoli vecchi" esistenti nel nostro mondo di oggi. È stato spesso affermato che tutti i purosangue indiani d'America sono gruppo O, e recenti studi su popolazioni amerindiane, in gran parte mescolati, mostrano una molto alta (dal 77 all’80% per cento) predominanza di O, indicando che la loro migrazione dall'Asia verso l'Alaska avvenne probabilmente molto prima di quanto si pensasse.
Il loro alto tasso di sangue di gruppo O suggerisce che gli amerindi e gli eschimesi sono direttamente discendenti dagli antenati Cro-Magnon, probabilmente mongoli, che migrarono circa 15.000 ac nelle Americhe. In contrasto con i baschi, però, gli amerindi asiatici devono essersi mescolati ampiamente con altre popolazioni asiatiche, raccogliendo lungo la strada il gene per il sangue Rh positivo.
Come per i baschi, i nativi americani hanno pochi gruppi B, quindi devono essere migrati verso le Americhe abbastanza tardi per prendere il gene Rh positivo, ma troppo presto per prendere il gene per B. Tale migrazione, probabilmente ha avuto luogo in tutta il ponte di terra che un tempo collegava la Siberia all’ Alaska. Come l'ultima era glaciale ebbe scaldato le terre e ghiacciai si allontanarono, il crescente livello dell'acqua eliminò il ponte di terra tra l'Asia e l’America, fino all'imbottigliamento dei nativi americani col loro alto enclave O e l’attesa di altri 10mila anni per l’inizio delle comunicazioni tra i continenti. Gli studi sostengono questa teoria: in Cile, nessun B o AB è stato trovato nelle mummie dell’ epoca pre-colombiana o coloniale. Un'altra teoria per l'incidenza estremamente alta di gruppo O nei Nativi Americani è che gli individui O sembrano relativamente resistenti alla sifilide e al vaiolo (principali cause di morte nei nativi americani), introdotti nel Vecchio Mondo da Colombo.
I progressi agricoli nelle Americhe sono giunti in ritardo, perché la nuova patria americana era abbondantemente popolata di selvaggina e pesce, che scoraggiava l'agricoltura. Anche il mais che era il principale cereale, non sembra essere stato addomesticato fino al 4500 ac, e i fagioli comuni sembrano essere una introduzione ancora più recente, essendo stati coltivati dal 2200 ac circa. Così, come per i baschi, le carni e i cereali non sono stati i cibi primari della dieta dei nativi americani.
In Inghilterra, Galles e Scozia vi è una forte associazione tra gruppi sanguigni ABO e le differenze geografiche. Studi di distribuzione del gruppo sanguigno nelle isole britanniche mostrano un generale aumento della frequenza di gruppo O da un numero relativamente basso nel sud dell'Inghilterra a quelli sempre più alti nel nord Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda. Ciò suggerisce che gli anglosassoni avevano relativamente elevati livelli di A, e che O aumentava in proporzione a quanto aumentavano gli antenati celtici, anche se l'origine della elevata incidenza di gruppo O in Irlanda potrebbe rappresentare i resti di popoli Mesolitico. Questo è anche il caso dell'Europa continentale, dove la percentuale di gruppo O aumenta in Germania settentrionale e nei danesi. E 'altresì noto che gli islandesi avevano alte frequenze di O, vicine a quelle frequenze trovate nelle popolazioni della Scozia e dell'Irlanda. Tra i nomadi della penisola arabica, ed i berberi delle montagne , due popolazioni antiche, la frequenza del gene del gruppo sanguigno O è alta. Gli Africani, in media, hanno più geni e O e meno geni A rispetto agli Europei .
Il gene portato dalle persone O è quindi antico per gli standard evolutivi.

Cacciatori-Raccoglitori
I nostri primi antenati probabilmente emersero nel sub - Sahara Africano tra 170.000 e 50.000 anni fa. Questi antenati probabilmente avevano una piuttosto grezza dieta onnivora di piante, larve, e di avanzi lasciati dagli animali predatori più di successo. Poiché gli esseri umani non hanno né i denti appuntiti né gli artigli di un predatore vero, si potrebbe ipotizzare che queste persone erano forse sia prede che predatori. Ma all'interno di questi primi uomini risiedeva già lo strumento più grande del predatore: il cervello umano.
In uno studio riportato sulla rivista Science, gli antropologi hanno dichiarato che i loro test del contenuto di carbonio nei denti di Australopitecus africanus indicano che questi individui mangiavano grandi quantità di alimenti ricchi di carbonio 13 come le graminacee o che gli animali che essi mangiavano si nutrivano con queste piante, o entrambe le possibilità.. La ricerca ha indicato che gli australopitechi, che camminavano in posizione verticale e anche si arrampicavano sugli alberi, si avventuravano già fuori del loro habitat forestale per la ricerca del foraggio nelle praterie aperte. Ha anche suggerito che gli ominidi erano soliti consumare alimenti di origine animale ad alto contenuto proteico già prima dello sviluppo degli strumenti di pietra per la macellazione. Se questi primitivi mangiavano carne, questa probabilmente proveniva da piccoli animali che potevano essere catturati senza attrezzi oppure si nutrivano dei resti di pasti lasciati dai predatori di grandi dimensioni.
Molte teorie sulle origini dell'uomo invocano un passaggio a una dieta ricca di carne per spiegare l'improvvisa espansione delle dimensioni del cervello con la prima specie di Homo. Il paradosso è evidente: la dieta a base di carne è stato il fattore trainante della straordinaria crescita del cervello umano, ma oggi molti nutrizionisti consigliano una dieta vegetariana per tutti.
La 'grande caccia' da parte dell’uomo iniziò in Africa circa mezzo milione di anni fa, anche se la forza delle bande armate umane non può essere comparsa molto prima di 100.000 ac.
I primi rapporti dell'uomo con l'ambiente cambiarono radicalmente con il nostro primo antenato diretto, il Cro-Magnon, circa 40.000 ac. Egli prende il nome da un sito in Francia, dove i suoi resti sono stati individuati e studiati. I Cro-Magnon svilupparono la comunicazione e gli strumenti di lavoro, ed essi furono anche superbi cacciatori . Usando segnali e gesti semplici, essi cominciarono a cacciare in gruppi organizzati, brandendo armi d’osso o di pietra semplice. Questo importante vantaggio catapultò, quello che era stato uno dei primati con meno successo, fino alla cima della catena alimentare. Come abile e formidabile cacciatore, il Cro-Magnon aveva poco da temere da qualsiasi altro animale rivale. Il Cro-Magnon possedeva le caratteristiche corporee umane moderne: una più alta fronte verticale, ridotte sopracciglia, un viso, denti e mento piccoli. I loro scheletri indicano muscolosità grande, il che suggerisce, che essi erano impiegati in attività molto più intense di quelle delle popolazioni più moderne.
Al tempo dell’uomo Cro-Magnon, la caccia e il consumo di una dieta prevalentemente carnivora erano diventati un modo di vivere. E 'stato in mezzo a questa frenesia carnivora che le caratteristiche digestive del sangue di gruppo O raggiunsero la loro piena espressione, con acido cloridrico altamente efficiente e alta produzione di pepsina gastrica per la digestione della carne. In assenza di predatori naturali (tranne se stessi), e di forniture garantite, la popolazione di questi furbi e fisicamente agili cacciatori Cro-Magnon fioriva.
Una volta, però, stabilizzato il loro predominio, il tempo per ridurre il numero degli animali principali da caccia fu sorprendentemente breve. Da 50.000 ac, grandi mandrie di ruminanti erano già estinti in Africa. La scarsità di una fonte primaria di cibo portò alla migrazione diffusa in cerca di nuovi territori di caccia. La festa era giunta al termine.
Era stato un compito di routine facile fare un piccolo gruppo di caccia per uccidere un unico enorme animale che sarebbe bastato per una settimana o più. Ora, cacciare e uccidere un numero sufficiente di animali di piccola selvaggina, molti dei quali erano molto veloci e sfuggenti, era molto più difficile. La fame cominciò a prendere piede nelle tribù dei precedenti cacciatori di successo. Il giovane, il vecchio, il debole si perdevano per strada, cedendo alle malattie e alla fame. Le bande di cacciatori cominciarono la guerra tra loro per l'approvvigionamento di cibo .
Questo esaurimento della grande caccia in Africa, insieme con i cambiamenti climatici e, forse, la pressione demografica incoraggiò i primi uomini a muoversi fuori dell'Africa. Le zone più aride del nord, precedentemente ricoperte di ghiaccio, avevano cominciato a scaldarsi, mentre il cambiamento degli alisei cominciava a inaridire e essiccare quella che era stata la terra fertile nel Sahara africano.
Tutti questi fattori uniti determinarono quello che forse è stata la più grande serie di migrazioni nella storia dell'umanità. Le migrazioni seminarono il pianeta con una popolazione base di gruppo sanguigno O, contribuendo a rendere questo gruppo sanguigno capillare e onnipresente ancora oggi.

Vagabondaggi
Dal 30.000 ac, bande di Cro-Magnon migravano verso est e verso nord in cerca di nuove terre da caccia. Dal 20.000 ac, l'immigrazione in Europa e in Asia era talmente elevata che gli allevamenti di selvaggina grossa iniziarono a scomparire anche da quelle zone.
Altre fonti di cibo dovevano essere scoperte, e la ricerca era disperata. Sotto queste pressioni, i nostri antenati avevano dovuto essere di nuovo onnivori, nutrendosi di un menu più ampio con nuove specie vegetali o animali. In particolare, per la prima volta, si ricorse alle risorse alimentari della spiaggia e del mare.
I Cro-Magnon erano sempre più intelligenti e creativi, gli alloggi e l’abbigliamento più sofisticati. Questi fattori permisero a gruppi di cacciatori di andare alla ricerca di nuovi ruminanti nelle praterie del nord e nelle foreste. Dal 10.000 ac, gruppi di cacciatori umani occuparono tutte le masse terrestri principali della terra, fatta eccezione per l'Antartide. Bande di caccia trovarono la loro strada verso l'Australia tra 40.000 e 30.000 anni fa. Circa 5.000 a 15.000 anni più tardi, altre bande riuscirono ad attraversare lo stretto di Bering dall'Asia ed entrare nelle Americhe. In queste terre, le nuove più sofisticate società di caccia operarono lo sterminio di selvaggina grossa in maniera accelerata. I metodi di caccia dei Cro-Magnon stavano diventando sempre più efficienti, come dimostra il gran numero di ossa di animali ammucchiati in alcuni dei siti archeologici recentemente rinvenuti. A Solutré, in Francia, sono stati trovati i resti di più di 10.000 cavalli. A Dolni Vestonice in Repubblica Ceca, c’è un sito con un grande numero di ossa di mammut estinti.
Alcuni archeologi stimano che la migrazione verso le Americhe iniziò circa 15.000 anni fa, e bastarono meno di mille anni per sterminare la maggior parte degli animali di grandi dimensioni sia nel Nord che nel Sud America. La ragione per cui la civiltà azteca fu così facilmente rovesciata dai conquistatori spagnoli è stato il puro terrore che il cavallo montato da guerrieri suscitava nei soldati aztechi appiedati. I cavalli non erano noti agli Aztechi --- in precedenti migrazioni da nord al centro America, i loro antenati avevano sterminato i cavalli selvaggi delle pianure americane, per utilizzarli come cibo. Non avevano idea che i cavalli potevano essere utilizzati per scopi diversi oltre che come fonte di cibo.
L'espansione dei Cro-Magnon cacciatori su tutta la terra è stata definita "un periodo di successo per l'umanità". L'effetto di una dieta carnivora sulla crescita umana era profonda. Il movimento dei primi esseri umani verso climi più temperati stimolò risposte genetiche. Si svilupparono pelli più sottili, strutture ossee meno massicce, e capelli dritti. Lo scheletro, soprattutto nei caucasici, maturava più lentamente, e la loro pelle più chiara era meglio tutelata contro il congelamento rispetto alla pelle più scura. La pelle più chiara è in grado di metabolizzare meglio la vitamina D, essenziale per la sopravvivenza in una terra dove il giorno è più corto della notte .
Il dominio dei Cro-Magnon fu anche la causa della loro rovina. Essi soffrirono molto del loro stesso successo. La sovrappopolazione presto portò all'esaurimento delle riserve di caccia a disposizione. In breve tempo, la maggior parte degli allevamenti di selvaggina grossa nelle regioni abitate furono distrutte dalla caccia eccessiva. Ciò portò ad una maggiore concorrenza per l’approvvigionamento di cibo. La concorrenza portò alla guerra, e la guerra ad altre migrazioni.

Arriva l’Agricoltura
Il periodo neolitico, o "nuova età della pietra" seguìto alla “vecchia età della pietra” o periodo Paleolitico dei cacciatori Cro-Magnon, iniziò a partire circa dal 30.000 ac.
L'agricoltura e l’addomesticamento degli animali sono generalmente riconosciuti come i tratti distintivi della sua cultura. La possibilità di coltivare cereali e allevare il bestiame permise a queste persone di rinunciare presto all'esistenza “mano-bocca” dei loro antenati nomadi, e a stabilirsi in città, concentrando così le popolazioni stanziali. Il preistorico inglese V. Gordon Childe ha coniato il termine "rivoluzione neolitica" per descrivere il passaggio da una società di caccia e raccolta ad una basata sulla produzione alimentare, cosa questa ritenuta come il più grande progresso nella storia umana dopo l’invenzione del fuoco.
Il Neolitico è stato anche uno spartiacque importante nella distribuzione dei gruppi sanguigni ABO.
Questo nuovo e relativamente sedentario stile di vita agrario e il grande cambiamento nella dieta comportarono una nuova mutazione nel tratto digerente e nel sistema immunitario di queste prime persone. Molti di loro diventarono portatori del gruppo A . La variante gruppo sanguigno A permise all'uomo di tollerare e meglio assimilare cereali e altri prodotti agricoli. Il sangue di gruppo A inizialmente apparve in modo massiccio nei primi popoli del Caucaso, tra 25.000 e 15.000 ac, da qualche parte in Asia occidentale o del Medio Oriente. Il gene per il gruppo A fu portato in Europa occidentale e in Asia durante il movimento di queste società neolitiche, in particolare dal ramo chiamato indoeuropei, e penetrò ampiamente nelle popolazioni di tipo O pre-neolitiche.
Gli indoeuropei apparvero originariamente nella Russia Sud Centrale e, tra il 3500 e il 2000 ac, si diffusero verso sud sud-ovest in Asia, soprattutto in Iran e in Afghanistan. Ad un certo punto, dopo questo, cominciarono a diffondersi nuovamente, questa volta ulteriormente verso ovest, verso l'Europa. Non solo la loro migrazione servì a trasportare il gene per il gruppo A presso i pre-neolitici cacciatori-raccoglitori, ma fu anche un importante catalizzatore per stimolare l'adozione dei progressi del Neolitico, come l'agricoltura. Quasi tutti i moderni europei hanno una comune origine con i popoli indoeuropei. L’invasione degli Indo-Europei Neolitici era a folate e incompleta. In alcune zone, le società pre-neolitiche furono cancellate attraverso la guerra e la mescolanza, lasciando altre, come i baschi di Spagna, relativamente soli e intatti.
La rivoluzione neolitica fu l'originale "rivoluzione della dieta", che introdusse nuovi alimenti e abitudini di vita nei più semplici sistemi immunitario e digerente dei primi cacciatori-raccoglitori, e produsse, a causa degli stress ambientali necessari per lo sviluppo, la scintilla di una nuova variazione del gruppo sanguigno, l’A. Il tubo digerente di questo gruppo di sangue nuovo perse gradualmente la sua capacità di digerire la dieta prettamente carnivora dei cacciatori-raccoglitori, e così questa più semplice dieta pre-agricola dipendente in gran parte sulla caccia e dalla raccolta scomparve.

La Collettività
L’insediamento in comunità permanenti comportò nuove sfide di sviluppo; le tendenze individualistiche dei cacciatori-raccoglitori furono sostituite ora da una società più strutturata. Le specializzazioni di abilità adesso possono evolvere come parte di un tutto più grande; il cestaio dipende dall'agricoltore, l'agricoltore dall’attrezzista. Il pensiero del cibo non arriva solo quando si ha fame, i campi devono essere seminati e coltivati in previsione di futuri raccolti.
La coltivazione di frumento e orzo, accoppiata con l'addomesticamento degli animali alimentari, come pecore, capre, maiali, polli, e più tardi bovini, in primo luogo si verificò tra 9000 e 5000 ac in Asia sud-occidentale, un terreno fertile nel quale tutte e tre le principali razze si mischiarono. La nuova agricoltura si sviluppò lentamente dal sud-est Europa, a nord e a ovest. Gli insediamenti permanenti sviluppati a seguito della nuova società agraria diedero origine alle prime città. I siti Neolitici del sud-est Europa sono datati dal 6000 ac, e sono situati in aree con terreni più funzionali e clima temperato. Bovini, ovini, suini oltre a frumento, orzo, piselli, fagioli, e lino, aumentarono. Dal 4000 ac, una serie di insediamenti erano presenti in riva al lago della Svizzera, e l'agricoltura fu adattata all'ambiente alpino, con particolare enfasi per i bovini, legumi e frutta, oltre al frumento.
Le colture di cereali e bestiame furono introdotte in Francia occidentale dal 4000 ac, ed entrarono in uso nel sud della Scandinavia, le Isole Britanniche, e nelle pianure del nord Europa da circa il 3500 ac, spingendo le rimanenti popolazioni dei cacciatori-raccoglitori ancora più a nord nel deserto, o influenzandoli ad adottare un nuovo stabile modo di vita. Il 4.000 ac segnò l'inizio del periodo neolitico in Gran Bretagna e Irlanda, ed fu contrassegnato da un ampio disboscamento delle foreste a favore dell'agricoltura, dai rituali di sepoltura, e dalla costruzione di "megalitiche" strutture, come ad esempio Stonehenge in Inghilterra.
Vi è buona evidenza che sostiene il legame tra l'ascesa del gruppo sanguigno A e lo sviluppo della società urbana.
Come già discusso, molte aree del mondo che ebbero una lunga storia di urbanizzazione e frequenti casi di peste, colera e vaiolo mostrarono una predominanza di gruppo A sul gruppo O. Questa statistica chiaramente dimostra che il gruppo A era più resistente e in grado di sopravvivere alla infezioni comuni nelle aree densamente popolate. Ci si può chiedere a questo punto come il sangue di gruppo O sia potuto comunque sopravvivere a tutto questo e rimanere fino ad oggi il gruppo sanguigno più diffuso sul pianeta. Uno dei motivi potrebbe essere la grande quantità di gruppo O nel pool genetico; esso è recessivo in A e B, e resta quindi auto-replicante.
Il gruppo sanguigno A si trova in concentrazioni più elevate tra gli europei occidentali. A differenza dei gruppi B e O, ci sono molte varietà di gruppo A. Il gruppo principale, A1, rappresenta circa il 95% di tutti i Tipi A. Il più grande sottogruppo, l’A2, si trova principalmente nella popolazione caucasica del Nord. A2 si trova in alta concentrazione in Islanda e in Scandinavia, in particolare tra i Lapponi, gli antichi coloni della zona. Essi sono quasi unici nella loro alta frequenza di A, e hanno la più alta frequenza di A2, circa il 42%. Il gene A2 è quasi interamente confinato alle popolazioni caucasiche.
La frequenza di A diminuisce andando verso l’est europeo. In gran parte dell'Europa la frequenza del gene A è superiore al 25%. Si trova anche in numero considerevole in tutto il tutto il Mar Mediterraneo, in particolare in Corsica, Sardegna, Spagna, Turchia e Balcani. E 'chiaro che il genere umano il più delle volte crea insediamenti permanenti in quelle zone dove le condizioni di sopravvivenza offerte loro sono le migliori possibili.

La Mutazione Nomade
Il gene per il gruppo sanguigno B comparve per la prima volta in un numero significativo in qualche luogo intorno al 10.000, 15.000 ac, la coda del periodo neolitico, nella zona degli altipiani himalayani oggi parte del Pakistan e del'India. Così come le condizioni ambientali avevano generato l'avvento del gruppo A, anche lo sviluppo del gruppo B fu in gran parte una risposta ai cambiamenti nell'ambiente. Ma a differenza di A, che iniziò a soppiantare il gruppo O, come risposta ai nuovi tipi di infezioni, e che poi prosperò a seguito delle nuove modifiche dietetiche, il gruppo B sembra essere stato più una risposta ai cambiamenti climatici, seguita da un diverso insieme di adattamenti alimentari. La vita nella savana tropicale dell'Africa orientale cedette il passo ad una vita più dura, quando i cacciatori Cro-Magnon migrarono verso le più fredde, secche zone di montagna del subcontinente e verso le pianure aride e infinite delle steppe dell'Asia centrale.
E 'possibile che il B possa essere stato l'unico gruppo sanguigno con la capacità di sopravvivere in un ambiente difficile. Vi è una certa scienza che sta dietro questa teoria: per esempio, la variabilità nei livelli degli ormoni testosterone, estradiolo, e somatotropo negli alpinisti del Pamir e del Kirghizes è stata esaminata in relazione al loro luogo di residenza, in termini di altezza sul livello del mare. Alle alte altitudini il gruppo sanguigno O ha le più basse concentrazioni di estradiolo e testosterone, il sangue di gruppo B il più alto.
Nei tempi di carestia, due funzioni biologiche diminuiscono: in primo luogo è la capacità di difendersi dalle infezioni. E il secondo è la capacità di riprodursi. In sostanza gli onnivori del gruppo B potrebbe essere stati gli unici il cui sistema immunitario sia stato in grado di funzionare con una dieta che fu descritta da uno storico romano come a base di "latte inacidito e sangue di giumenta". Oltre ad avere la capacità di sopravvivere alle pestilenze, le donne del gruppo sanguigno B potevano essere state più fertili delle donne dei gruppi A e O e cominciare ad avere le mestruazioni prima.
Le concentrazioni più elevate del gene del gruppo B sono in rapporto diretto con i dati demografici del vecchio sistema delle caste. Poiché il sistema delle caste è stato il diretto risultato delle successioni della conquista straniera, sembra che il gene B possa essere stato introdotto nel subcontinente indiano attraverso la conquista. In uno studio su quattordici gruppi di caste indù, all’interno delle popolazioni cristiane e musulmane del Distretto West Godavari , Andhra Pradesh, in India, tutte le caste indù, tranne il Brahmin, il Kshatriya e Reddy hanno mostrato di avere una frequenza relativamente più elevata di gruppo B rispetto al gruppo A. In uno studio sulla distribuzione di ABO nelle zone che si trovano lungo la Via della Seta della Cina nord-occidentale, è stato visto un netto aumento del gruppo B, soprattutto quando quei soggetti di estrazione mongola sono stati confrontati con i caucasici.
Una cintura quasi continua di terreno montuoso si estende dagli Urali in Russia, al Caucaso in Asia, e poi verso i Pirenei della Francia meridionale.
Questa barriera divide le migrazioni dei gruppi sanguigni in due percorsi di base; quello del nord e quello del sud. Gli invasori che avevano adottando l'approccio del sud divennero gli antenati dei popoli mediterranei ed europei occidentali, e portarono con loro il gene per il sangue del gruppo A. I monti Urali impedirono una grande migrazione verso ovest dall’ Asia, anche se un piccolo numero di Caucasici entrati nell'Europa orientale, portarono con loro il gene per il gruppo sanguigno B che essi avevano raccolto dalla mescolanza con i mongoli asiatici. Questa barriera è servita ai gruppi sanguigni per dividersi in un gruppo occidentale A, e un gruppo orientale B.
I mongoli di gruppo B continuarono a viaggiare verso nord, verso l’attuale Siberia. Essi svilupparono una cultura diversa, dipendente dalla pastorizia, e l'uso di prodotti lattiero-caseari in coltura. Queste persone erano cavalieri nomadi molto esperti, e vagavano ampiamente sulle terre piatte della Siberia, la grande steppa. Questi nomadi dovevano essere stati compatti, molto intrecciati, e geneticamente omogenei. Un recente studio, utilizzando sofisticati tecnologie di reazioni a catena della polimerasi (PCR), ha definito i raggruppamenti di ABO sui resti di nove mummie umane che erano state scoperte nel deserto Taklimakan nel 1912. Dei nove, otto erano di gruppo B. In tempi diversi i Nomadi penetrarono nelle vaste aree dell'Europa orientale, fino a raggiungere le porte dell’attuale Vienna, Austria. I mongoli sono stati certamente responsabili dell’introduzione del gene B nelle popolazioni dell'Europa orientale.
Due modelli di base del gruppo sanguigno B emersero dalla rivoluzione neolitica in Asia: uno agrario, nelle popolazione relativamente sedentarie situate nel sud e nell’est, e le società vaganti nomadi del nord e dell’ ovest. Questo scisma rappresenta un residuo culturale importante nell'Asia meridionale dove l’uso culinario dei prodotti latte-caseari rimane praticamente inesistente. Per la cultura asiatica, i prodotti latte-caseari sono considerati il cibo dei barbari.
In Medio Oriente sembra che le tribù di nomadi semiti del gruppo B possano avere infiltrato le pre-esistenti culture neolitiche, sia passivamente che in modo aggressivo. I popoli semitici chiamati Hyksos furono sovrani stranieri dell’ Egitto durante il Secondo Periodo Intermedio. Esattamente chi erano questi sovrani stranieri non è noto, ma si presume fossero asiatici. Il termine egiziano per Hyksos significa semplicemente "dominatori di terre straniere". Un tempo si pensava che il dominio straniero in Egitto, avesse necessariamente comportato un rovesciamento violento, vi fu invece solo un cambio di gestione pacifica. Più probabilmente, il numero di questi stranieri aumentò lentamente nella regione del Delta fino a diventare una potente forza politica.
Sotto il dominio degli Hyksos, la continuità della cultura egiziana e dei rituali fu preservata, indicando che questi re stranieri erano diventati completamente egizianizzati. La sovranità persiana può avere aggiunto anche grandi quantità di gene B al pool genico delle classi superiori egiziane, dal momento che una mummia egiziana del terzo secolo ac, 'Iri Iset Hetes' stata da poco tipizzata e trovata di gruppo B.
È interessante notare che l’Africa in generale (indipendente da qualsiasi categorizzazione razziale) ha una maggiore incidenza del gruppo B dell’ Europa o del Medio Oriente. Se questo è il risultato della mescolanza o di un originale pool B è sconosciuto, tuttavia questo implica che i legami tra l'antico Egitto e l’Africa sub-sahariana sono più profondi e più vecchi di quanto generalmente riconosciuto.
Le caratteristiche del gruppo sanguigno delle diverse popolazioni ebraiche sono state a lungo di interesse per gli antropologi. Come regola generale, a prescindere dalla loro nazionalità o razza, c'è una tendenza verso tassi più alti della media del gruppo B.
Gli askenaziti dell'Europa orientale e i sefarditi del Medio Oriente e dell’Africa, le due sette principali, hanno una quota di alti tassi di gruppo B e non presentano alcuna differenza visibile. Gli ebrei babilonesi differiscono considerevolmente dalla popolazione attuale araba dell'Iraq, nel senso che hanno un'elevata frequenza complessiva del gruppo A, e una frequenza ancora maggiore di gruppo sanguigno B.
Anche gli ebrei dell'Oasi Tafilalet in Marocco, una comunità antica, ora dispersa, avevano una alta frequenza del gene per il gruppo B, circa il 29% della società totale. I Caraiti hanno un tasso molto alto di gruppo sanguigno B, e sono membri di una setta ebraica fondata a Babilonia nel VIII secolo dc. Una singolare comunità di Caraiti continua ad esistere in Lituania, ed sono noti per avere migrato come un corpo solo dalla Crimea. I Caraiti si considerano ebrei solo come religione, non come razza. Questa affermazione della separazione razziale era stata accettata dalle autorità naziste, che controllavano la Lituania durante la Seconda Guerra Mondiale. Per questo motivo, i Caraiti sono stati risparmiati dagli orrori della Shoah. Per gli antropologi moderni, il gruppo sanguigno B continua ancora oggi ad essere un gruppo sanguigno “dell’Est”. Si trova in quantità elevata tra gli asiatici come i cinesi, gli indiani e i siberiani. In Europa, il gruppo sanguigno B è più frequente negli ungheresi, russi, polacchi e altri europei dell'est. E non si trova in gran numero tra gli europei occidentali. Tra le persone pre-neolitiche, come i baschi e gli amerindi, il gruppo B è praticamente inesistente.
Di tutti i gruppi ABO il B mostra una più chiaramente definita distribuzione geografica. Allungandosi come una grande cintura attraverso le pianure eurasiatiche e giù per il subcontinente indiano, il sangue del gruppo B si trova in maggior numero dal Giappone, Mongolia, Cina e India, fino ai Monti Urali. Da qui poi, verso ovest, le percentuali decrescono di caduta fino a quella più bassa che si trova al termine estremo dell'Europa Occidentale. Il gruppo sanguigno B è un tipo di sangue decisamente non indoeuropeo. In Europa, ci sono solo due aree con un alto tasso di gruppo sanguigno B: uno tra il gruppo dei popoli non indoeuropei noto come Finno-Ugri (come gli ungheresi e i finlandesi), l'altra tra i popoli slavi centrali (cechi, i polacchi del sud, e serbi del Nord). Gli invasori Vichinghi possono avere avuto anche una percentuale relativamente elevata del gene B, dato che molte delle città della Gran Bretagna e dell'Europa occidentale collegate alla costa da linee interne di comunicazione come grandi fiumi, hanno un tasso sproporzionato di gruppo sanguigno B rispetto al territorio circostante.
Il numero limitato di gruppo sanguigno B negli europei occidentali rappresenta la migrazione occidentale da parte di popolazioni nomadi asiatiche. Ciò è più evidente negli orientale dell'Europa occidentale, i tedeschi e austriaci, che hanno un'incidenza inaspettatamente alta di sangue del gruppo sanguigno B rispetto ai loro vicini occidentali. La più alta frequenza del gruppo B nei tedeschi si verifica nella zona intorno al fiume Elba superiore e medio, un importante naturale limite di separazione tra "civiltà" e "barbarie" dei tempi medievali.
I moderni indiani subcontinentali, un popolo caucasico, dispongono del le più elevate frequenze di sangue di gruppo B nel mondo. È interessante notare che tra gli asiatici, i giapponesi sono gli unici che mostrano alte frequenze di gruppo sanguigno A pure. I cinesi e i coreani del nord hanno tassi elevati di sangue del gruppo B, e tassi più bassi di sangue di gruppo A. Al giorno d'oggi, la percentuale del gruppo sanguigno B è di circa 10% della popolazione mondiale.
L’intermingling, la compenetrazione
Il gruppo sanguigno AB è presente in meno del 5% della popolazione. E 'certamente il gruppo sanguigno più recente. A differenza degli altri gruppi sanguigni ABO, gruppo AB risulta dalla mescolanza del gruppo A delle persone del Caucaso e del gruppo B del popolo mongolo. Alcune di queste mescolanze possono essere state tranquille, altre dovevano far parte delle turbolenze violente che fecero segnato alle grandi "migrazioni dei popoli" alla fine del periodo antico (300dc-800dc)
Questo periodo è stato caratterizzato dal crollo delle antiche civiltà, dovuto dall'afflusso di varie orde vaganti di origine prevalentemente orientale. L'incidenza del gruppo B era probabilmente molto alto in questi abitanti delle steppe, per cui la comparsa di gruppo AB in Europa è probabilmente il risultato della mescolanza di questi invasori orientali con i loro ospiti europei. In Europa, la distribuzione di questo gruppo sanguigno è parallela a quella del gruppo B, con una bassa incidenza tra gli europei occidentali. Vi è una incidenza molto alta di AB negli indios sub-continentali, ancora una volta probabilmente il risultato della migrazione, della conquista, delle distinzioni di casta e di mescolanza.
I pochi elementi che abbiamo sul gruppo AB si estendono oltre 900 a 1.000 anni fa, quando una grande migrazione occidentale di popoli orientali ebbe luogo. Il gruppo sanguigno AB è raro nelle tombe europee prima del 900 ac. Studi su esumazioni preistoriche in Ungheria, indicano una netta mancanza di questo gruppo sanguigno in età longobarda (dal 5° al 7°secolo dc). Ciò sembrerebbe indicare che, fino a quel momento, le popolazioni europee dei gruppi A e B non avevano avuto contatti comuni. Se così fosse, essi non si sarebbero mescolati né fatto matrimoni misti.
Il sangue del gruppo AB può essere una ‘invenzione’ puramente umana. Questo gruppo sanguigno porta il concetto di tolleranza alle estreme conseguenze, ed esso vede ogni cosa, come A o B, simile a sé stesso, e non produce anticorpi opposti al proprio gruppo sanguigno. Già nel 1940 si è notato che il sangue di gruppo AB ha una maggiore incidenza di cancro rispetto agli altri gruppi sanguigni degli altri. Sul lato positivo, la tolleranza del gruppo AB forse minimizza le possibilità di allergie ed altre malattie autoimmuni, come l'artrite e l'infiammazione.
Vi può essere un beneficio di sopravvivenza dal possesso dell’ antigene B (condiviso dai gruppi B e AB). Ad esempio, è stato notato che gli individui del gruppo B sono, in media, un po’ più alti rispetto ai loro omologhi A e O (20), e che le donne che sono AB sono in generale un po' più pesanti degli altri gruppi ABO(21).
Qualcosa su AB "opera" in senso moderno, perché queste persone ereditano la tolleranza sia di A che di B. Forse questo serve a rafforzare le capacità del sistema immunitario di AB a produrre anticorpi più specifici per invasori microbici, dato che non posseggono né anti-A o anticorpi anti-B.

Distribuzione del gruppo sanguigno oggi
I nostri gruppi sanguigni non sono un ‘colpo o perdere’ della casualità genetica, senza alcuno scopo reale. Piuttosto, i gruppi sanguigni ABO sono un insieme di diverse soluzioni a una serie di variabili ambientali, come la dieta e le infezioni, che hanno assicurato la sopravvivenza della razza umana. Gli adattamenti del gruppo sanguigno sono un cambiamento della "antigenicità umana" : il desiderio biologico di identificarsi con le correnti prevalenti dell'ambiente.
Osservando la distribuzione dei gruppi sanguigni oggi, possiamo vedere i fili della nostra storia evolutiva. Negli Stati Uniti, O è il gruppo sanguigno più diffuso, A è secondo, seguito da B, e, infine, AB. La ripartizione in Gran Bretagna è molto simile alle percentuali degli Stati Uniti. In Germania ci sono un po’ più di O che A; B e AB rimangono quasi nelle stesse percentuali degli Stati Uniti. In Giappone e Cina, A, O e B sono abbastanza equamente divisi, e la percentuale di aumento AB è superiore a quella nelle popolazioni europee.
Fino alla fine della seconda guerra mondiale, ‘antropologia fisica’ di solito significava il confronto delle varie caratteristiche fisiche del corpo, tra le varie popolazioni umane e degli individui.
Questo di solito include misure del corpo e delle sue parti, in particolare il cranio. Tuttavia, probabilmente a causa dell'uso intensivo di trasfusioni di sangue durante la guerra, i gruppi sanguigni sono venuti a fornire un'alternativa ai metodi spesso molto soggettivi della misurazione del corpo. Essi sono un marker biologico definitivo, che ha potuto essere utilizzato per mappare e classificare le migrazioni dei raggruppamenti umani. L’Antropologia fisica ha avuto il suo primo strumento scientifico.
"La storia è a castello", ha scritto l'industriale Henry Ford. Si tratta di una citazione con un po’ di verità in essa. Siamo destinati a interpretare eventi del passato attraverso gli occhi di chi ha lasciato il ricordo (in genere il vincitore), che spesso passa attraverso il filtro del nostro pensiero moderno e di altre motivazioni.
Losers scrive che è quasi impossibile per la persona media di mettere se stesso nella mentalità di una persona che vive in un mondo senza luce, calore, supermercati e internet.
Eppure, fra tutti gli scritti sui gruppi sanguigni, è stato il loro significato antropologico che i lettori hanno detto essere la loro sezione preferita. C'è qualcosa di molto intellettualmente ed emotivamente avvincente nel capire il flusso e il riflusso della nostra esperienza umana. Non solo è affascinante dal punto di vista intellettuale, ma anche perché adesso possiamo vedere, sentire e toccare le moderne conseguenze fisiche di questi eventi accaduti molto tempo fa.

In realtà, siamo tutti dei sopravvissuti.
REFERENZE
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Perchè il Gruppo Sanguigno O non si è estinto?
Domanda: Nei suoi libri il Dr D’Adamo scrive che il gruppo sanguigno tipo O potrebbe essere stato il tipo di sangue più comune nei primi tempi della storia umana. Gli altri sono comparsi più tardi (la sopravvivenza del più forte). Se è così, perché il tipo O non è scomparso del tutto?
Risposta: Ci sono probabilmente molte buone possibili spiegazioni per questo, il primo dei quali è che una grande quantità del gene O si trova ancore nel pool genetico umano, e il fatto che, in una certa misura, è ancora auto - replicante. Un esempio potrebbe essere quello il colore degli occhi: se il colore marrone è dominante sul blu, la frequenza del colore degli occhi blu in teoria dovrebbe diminuire, tuttavia non è così.
Un recente articolo può spiegare in maniera più pratica perché il gene del tipo O persiste ancora. Sembra che le persone con una rara malattia chiamata “Leukocyte Adhesion Deficiency di tipo II” (caratterizzata da infezioni ricorrenti, persistenti elevati conte dei globuli bianchi, e grave ritardo mentale e di crescita) abbiano questa caratteristica: i loro globuli bianchi non hanno la capacità di andare nei siti di infiammazione. Questi pazienti LAD II presentano un deficit di espressione di alcune sostanze sulla superficie cellulare, compresi gli antigeni del gruppo sanguigno O (antigeni H). Ciò potrebbe far pensare che gli antigeni H possano essere prodotti per aiutare le cellule del nostro sistema immunitario ad andare dove è necessario. In tal caso, il mantenimento dei geni necessari per la fabbricazione di antigene H è di vitale importanza per la nostra esistenza e può spiegare il motivo della loro persistenza nel tempo e anche il motivo per cui il latte materno umano è così ricco di fucosio (H antigene). Esso aiuta lo sviluppo del sistema immunitario del bambino.
Becker DJ, Lowe JB. Leukocyte adhesion deficiency type II. Biochim Biophys Acta 1999 Oct 8;1455(2-3):193-204.

La Scienza dei gruppi Sanguigni è razzista?
Domanda: Qualcuno mi ha detto che tutta la teoria della dieta del gruppo sanguigno è razzista e che la maggior parte delle informazioni arrivano da ricerche fatte durante il periodo nazista in Germania. È vero?
Risposta: In tutte le mie ricerche sulla letteratura scientifica dei gruppi sanguigni (che esiste dal 1910 in poi), non ho trovato nemmeno un solo riferimento che ha dato valore a qualche nozione razziale. Sospetto che anche se una ricerca ci sia stata, alla fine nessun risultato ha supportato i pregiudizi nazisti. I risultati confermavano le basi nozionistiche dei gruppi sanguigni più di quanto si voleva ammettere.
Le prime ricerche hanno piuttosto gettato una luce di tolleranza in quel periodo di anti-Semitismo.
Anche una delle prime fonti di antropologia che ho citato, Frank Livingstone, ha rigettato il concetto di razza.
Egli ha fatto notare che nonostante sia vero che sì, ci sia una variabilità biologica tra le popolazioni degli organismi che fanno parte di una specie, questa variabilità non è conforme ai semplici pacchetti che noi chiamiamo “razze”. In altre parole, non esistono le cosiddette “razze”, ma solo “clines” (un “cline” è un gradiente di cambiamento fisiologico che avviene all’interno di un gruppo di organismi relazionati tra loro come mammiferi, rettili, batteri, insetti ecc, conseguenti ai cambiamenti evolutivi dell’ambiente).
Livingstone suggerì che la variabilità nella frequenza di ogni gene non utilizza il concetto di razza.
William Clouser Boyd, antropologo dei gruppi sanguigni, scrittore di fantascienza con Isaac Asimov e scopritore delle lectine ha usato il suo lavoro con i gruppi sanguigni in “Races and People” per demolire le nozioni razziste degli anni 50.
Cinquanta anni dopo John H. Jenkins poteva ancora scrivere su Races and Peoples:
“Asimov, coraggioso e quasi sfrontato liberale e campione dell’essenziale valore di ogni essere umano (anche a causa della sua crescita come Ebreo in un’era in cui porzioni significative del mondo trovavano l’antisemitismo innocuo o addirittura virtuoso), attacca la nozione di “razza”. Egli dimostra come sia difficile da definire e usa le ricerche di Boyd per dimostrare che le caratteristiche superficiali, che così tanti di noi usano per definire “razza” e per determinare il nostro valore nei confronti di altri esseri umani, sono del tutto privi di valore. Alla fine, sempre seguendo Boyd, egli ricorre alla tipizzazione del sangue, come un metodo non per "determinare la razza", ma per tracciare i vari "tipi" di umanità e dimostrare come essi si sono spostati avanti e indietro in tutto il mondo.
Questo è veramente un libro che oggi dovrebbe essere letto molto più”.
Boyd definisce la razza come “ non un individuo, non un singolo genotipo, ma un gruppo di individui più o meno della stessa area geografica (una popolazione), che in genere hanno un certo numero di geni identici, ma in cui molti altri sono differenti”. Per Boyd, come per Livingstone, le tue caratteristiche razziali provengono dall’ambiente in cui vivi piuttosto che dai tuoi geni, e questo spiega perché la variabilità rende le nozioni della razza insostenibili.
Invece che razzisti, io penso che noi dovremmo considerare i primi rari ricercatori sui gruppi sanguigni come fari di tolleranza in un mondo ancora alle prese con la nozione dell’eguaglianza.
1.Livingstone FB. 1962 On the non-existence of human race. Current Anthropology 3 (3):279-281.
2.Boyd WC and Asimov I. Races and People. Abelard-Schuman 1955 3.Boyd WC. 1952 The Contribution of Genetics to Anbthyropology. in Anthropology Today, ed. by A.L. Kroeber, pp488-506, Chicago: University of Chicago Press

http://www.grupposanguigno.com/approfondimenti/abo-tipi-sanguigni/i-gruppi-sanguigni-e-la-storia-dei-popoli

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Eva
 Eva
(@eva)
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Tutto interessante!
La prima volta che lessi dei gruppi sanguigni notai una certa corrispondenza con alcuni miei parenti e con me che sono 0 positivo. I gruppi più recenti penso siano adattati ad una maggiore variabilità di cibi. In pratica la scoperta dell'acqua calda.


   
RispondiCitazione
crixus
(@crixus)
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gruppo 0 equivale come già detto a Paleodieta...Però mi vien da ridere quando leggo
" i nostri antenati consumavano 450gr/1 kg di carne alla volta, tu limitati a 180/200 gr a pasto........"
https://www.grupposanguigno.com/liste-dei-cibi?tipo_gruppo=o

“Adaptability is probably the most distinctive characteristic of life.”
— Hans Selye


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
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C'era una trattazione del tema da parte di Cordain per sollevare dubbi circa la fondatezza della dieta del gruppo sanguigno, ma qui sul forum non la ritrovo, mi pare la postò Andrea.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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crixus
(@crixus)
Membro
Registrato: 12 anni fa
Post: 1213
 

vabbè sinceramente non mi pongo il problema, tanto sono 0 quindi vado sul sicuro in ogni caso 😀

“Adaptability is probably the most distinctive characteristic of life.”
— Hans Selye


   
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fabio meloni
(@fabietto)
Membro
Registrato: 12 anni fa
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Anche io sono gruppo 0.
Ciao:-)

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@andrea)
Membro
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Topic starter  

io A.. e sinceramente di proteine animali ad istinto ne farei a meno..mah!!


   
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Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
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Prova a mangiare rigorosamente da tipo A e poi facci sapere, dovresti fare una vita vegetariana...
La teoria è affascinante ma non ha credito scientifico, spiegherebbe però anche la nostra individualità biochimica o la nostra specificità alla nicchia evolutiva.
Tuttavia le mucche hanno 18 gruppi sanguigni ma mangiano erba tutte quante, non lo so se si può fare un parallelismo diretto.
Tuttavia la celiachia non risparmia i gruppi sanguigni A così come l'intolleranza al lattosio non risparmia i B.
L'agglutinazione dei globuli rossi andrebbe approfondita in relazione alle lectine alimentari, ad esempio la carne di maiale come visto nel thread provoca questo, si potrebbe indagare se ciò accade per tutti gruppi sanguigni.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Eva
 Eva
(@eva)
Membro
Registrato: 12 anni fa
Post: 2088
 

Io riesco a mangiare 2 kg di carne al giorno! Però lo faccio solo alcune volte perché se no aumento di peso.


   
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(@biker40)
Membro
Registrato: 12 anni fa
Post: 544
 

Premesso che la dieta dei gruppi sanguigni è una bufala, non è vero che il tipo A dovrebbe mangiare vegetariano.
Infatti sono previste quote di carni bianche e pesce.
Saluti.


   
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