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[Ehretismo] Dieta senza Muco di Arnold Ehret

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Tropico
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Non è un mistero che i veterani di questo forum abbiano una esperienza in comune, cioè la dieta senza Muco di Arnold Ehret, fatta diversi anni fa.
Il nuovo utente da poco iscrittosi e tuffatosi in questa esperienza mi ha fatto credere che c'è ancora bisogno di parlarne.
Molti dei messaggi che riporterò erano stati il frutto della ricerca di fabietto.


ANALISI CRITICA DEI LAVORI DEL PROF. ARNOLD EHRET
OSSERVAZIONI E CONTESTAZIONI DI PARTI E CONTENUTI DEI LIBRI: “IL SISTEMA DI GUARIGIONE DELLA DIETA SENZA MUCO” E “DIGIUNO RAZIONALE”.

Di Daniele Bricchi
Ho più volte sentito parlare di Arnold Ehret come di un autore igienista naturale.
Io, invece, sono convinto che egli non possa essere rappresentativo del sistema Igienista Naturale e che tale fraintendimento e confusione non sia nemmeno esente da rischi per il lettore profano.
E' indubbio che tra il sistema di Ehret e quello igienista vi siano similitudini e che i suoi scritti siano interessanti e utili, tuttavia mi preme sottolineare l'importanza di saper distinguere, discernere, quando siamo alle prese con i sui scritti. Dipende molto dalla preparazione del lettore, perché vi sono, fra i concetti che Ehret esprime, molte posizioni discutibili, spesso in netto contrasto con l'igienismo naturale e in alcuni aspetti, certe posizioni, sono a mio parere anche marcatamente pericolose.
RIGUARDO AL DIGIUNO
Salvo prove contrarie, gli igienisti hanno una esperienza tale sul digiuno che altre correnti non avvicinano. Esperienza ottenuta semplicemente per averne fatto lunghissima e corposissima esperienza in moltissime cliniche sia negli U.S.A. che altrove durante moltissimi anni. Notevoli e documentati sono gli incidenti e i danni anche seri causati da pratiche di digiuno meno sicure e collaudate. Sono morti anche dei medici a causa della loro scarsa esperienza. Si suppone che gli igienisti abbiano sviluppato il modo per trarre i massimi benefici col minimo di rischio nel condurre e interrompere il digiuno idrico (solo acqua).L'interruzione del digiuno è la parte più delicata di questa pratica.Alcuni anni fa un uomo di 57 anni mi contattò per avere una anamnesi igienista personalizzata. Venne accompagnato dalla moglie, erano in ansia e abbastanza preoccupati. Egli, mi raccontò, che era affetto da problemi cardiaci che da alcuni anni fronteggiava con graduali e costanti miglioramenti dovuti a scelte di campo apprese da libri e siti dell'area di medicina alternativa. Era riuscito a eliminare con successo e soddisfazione anche tutti i farmaci che i cardiologi avrebbero voluto che lui assumesse per tutta la vita. Il suo percorso, appassionato e fiducioso grazie ai molteplici vantaggi ottenuti, continuava con la convinzione di avere ancora risultati da raggiungere. Un giorno volle sperimentare il digiuno breve e autogestito seguendo il metodo di Ehret. A quel punto accadde l'imprevisto perché la sua salute ebbe un contraccolpo col manifestarsi di un serio scompenso cardiaco, il ricorso degli specialisti in cardiologia, molta paura e la riutilizzazione di farmaci chimici. Ricadde nella dipendenza dai farmaci che aveva da tempo con successo abbandonato. Da rilevare è anche il fatto che non fu più in grado di riconquistare quel gradino di indipendenza dal farmaco. Di fatto, le sue condizioni di salute erano peggiorate. Il morale non era alto.Nella mia esperienza personale ho seguito il digiuno igienista di varie persone con problemi cardiaci, ex infartuati, incluso un portatore di "stent" e non ho mai avuto casi di peggioramenti di sorta, ma evidenti miglioramenti. Cercai di capire che cosa era accaduto a questo signore. Quando arrivai ad esaminare il modo in cui aveva digiunato leggendo i libri di Ehret mi misi le mani nei capelli e capii cosa era accaduto. Aveva interrotto il digiuno in maniera impropria e le sue condizioni non lo potevano permettere. Sapevo che errori nel percorso di digiuni brevi non rappresentavano grossi rischi, ma con l'esperienza mi accorgo sempre di più che questo vale solo per persone di salute ed energia media e buona, mentre per le persone che vivono situazioni più delicate, anche l'errore commesso in un digiuno breve può arrecare dei danni anche seri. Mi ripromisi di tentate di contattare il curatore delle opere di Ehret per parlare della cosa, suggerire, per le eventuali ristampe una postilla, una nota introduttiva, qualcosa che aiutasse il lettore a discernere, in modo di poter prendere dal libro tutto il buono e andare invece cauti nella parte sul digiuno o rimandare addirittura gli interessati ad opere di comprovata autorevolezza nel campo del digiuno igienista. L'opera di questo autore è meritevole, ma penso che nella sicurezza del digiuno e su altri aspetti di carattere generale, era meno preparato di altri suoi contemporanei. Morì giovane e mi piace pensare che se avesse potuto fare più esperienza forse avrebbe modificato alcune tesi riguardanti sia l'interruzione del digiuno che di altre cose.Per confrontare i metodi di digiuno proposto da Ehret con quello degli autori igienisti vedi i libri: "Il digiuno può salvarti la vita" "Il digiuno per rinnovare la vita", "Il digiuno per la salute" di Shelton, "iI digiuno terapeutico" dell'equipe di "igiene naturale srl" "Il segreto di Igea - guida pratica al digiuno autogestito" del dr Magnano, edizioni M. Manca.
Qui di seguito, espongo una serie di posizioni che sono espresse nelle opere “il Sistema di guarigione della dieta senza muco” e “Digiuno Razionale” del Prof. Arnold Ehret.
(1) = tratto dal libro: “Il sistema di guarigione della dieta senza muco”.
(2) = tratto dal libro: “Digiuno razionale”Ehret nei suoi libri scrive:
-(1) pag.130.”gli alimenti per interrompere il digiuno per alcuni giorni devono avere funzione lassativa e non nutritiva”. -(2) pag.48 se il digiuno è correttamente interrotto, la persona passerà più tempo sul water che sul letto la notte successiva, adducendo che in questo modo ci si pulisce. Per gli igienisti ciò dimostra invece una errata interruzione del dig., la diarrea in quel caso denota un immediato e disperato tentativo di difendersi da un insulto fisiologico, una azione difensiva di emergenza resasi necessaria dopo avere subito una azione invasiva. Il sistema digestivo, la disponibilità enzimantica, i succhi gastrici non sono disponibili "a comando" né per improvvise e massicce dosi di cibo, né per alimenti inadeguati, di compromesso, devitalizzati ecc..
- (1) pag. 19. Ehret suggerisce ad un amico l'interruzione di un digiuno di 18 giorni con una quantità abnorme di frutta, (un kilo e mezzo di fichi). Il fatto che l'amico da quel momento non balbettò più, venne riportato come la prova dell'efficacia del digiuno e di quel tipo di interruzione. Io penserei piuttosto all'effetto di un trauma (causato da una brusca interruzione del dig) conclusosi in modo fortunoso. In ogni modo, per interrompere il digiuno, gli igienisti concedono poche centinaia di grammi di frutta poco concentrata come gli agrumi...mai kg di frutta né cibo cotto, né cereali, specie nei primi pasti.
-(1) pag 162 – 163 Ehret descrive gli “effetti” spiacevolissimi e il rischio che ha corso a causa di una interruzione di un digiuno con 1 kg d'uva e 2 litri di succo d'uva e come fortunatamente il vomito e la diarrea scongiurarono un nefasto esito. Ehret scrive: “ho mangiato un kilo d'uva dolcissima e bevuto due litri di succo d'uva fresco e dolce, fatto con l'uva migliore e più meravigliosa.....quasi immediatamente mi sono sentito come se stessi per morire! Sono stato sopraffatto da sensazioni terribili—palpitazioni al cuore—forti vertigini, che mi costringevano a stare sdraiato e in preda a forti dolori allo stonaco e agli intestini. Dopo dieci minuti, avvenne il grande evento---una diarrea schiumosa e vomito mucosi e schiumosi di succo d'uva con muco dall'odore acido, e poi l'evento più grande di tutti! Mi sono sentito così meravigliosamente bene e forte che immediatamente ho fatto esercizi per 326 volte consecutivi. Tutte le ostruzioni erano state rimosse”. Evidentemente egli confuse gli effetti provati dopo l'evacuazione d'urgenza effettuata dal suo corpo. Per noi igienisti è una comune sensazione di euforia e eccitamento accidentale spiegabile dall'effetto stimolante resosi necessario (vomito e diarrea acuti) per uscire da una emergenza (unita al sollievo di averla scampata bella). Crisi di eliminazione acuta iniziata dal corpo grazie alla sua intelligenza somatica. Poco a che fare con le ostruzioni rimosse. Ehret non conosceva la fisiologia del digiuno.
-(2) pag. 48 Da notare che due anni dopo Ehret scisse il suo libro “Digiuno razionale” e descrisse la stessa situazione della sua interruzione del digiuno con due litri di succo d'uva, omettendo però di riferire delle spiacevoli sensazioni, dei forti dolori e quindi dei rischi corsi.
-(1) pag. 129. (2) pag. 47 e 48. Ehret propone di interrompere il digiuno con cibo cotto, spinaci stufati, cereali cotti, pane tostato, crauti in salamoia, purganti, lassativi e clisteriSostiene anche che la frutta non è indicata nella ripresa del digiuno e che nessun frutto dovrebbe esser assunto per un lungo periodo dopo aver interrotto un digiunoTutti questi elementi sono in netta contrapposizione con quanto risulta dalla esperienza igienista.
-(2) pag:22 Ehert sostiene l'uso di lassativi e fa pubblicità ad “un purgante innocuo” (innerclean) di propria ideazione e creazione.
-(1) pag. 102 Ehret dice che: “un buon aiuto per l'eliminazione è “innerclean” un innocuo composto vegetale, perfezionato da me, il più efficiente regolatore intestinale conosciuto”.
In realtà gli igienisti considerano invasivi e innaturali le pratiche delle purghe e dei clisteri che sono usati solo in circostanze particolari e assai rare. Nella maggior parte dei casi queste pratiche non rimuovono le vere cause e non sono nemmeno esenti da effetti indesiderati.
-(2) pag. 44 (1) pag. 132. Ehret critica chi digiuna bevendo solo acqua e dichiara di aver somministrato a tutti i suoi digiunatori limonata, dolcificata con un po di miele o zucchero di canna grezzo o succhi di frutta. Definisce “digiuno” anche l'assunzione di vegetali cotti. Nel digiuno igienista non vi è alcuno spazio per gli zuccheri di estrazione e consideriamo il digiuno idrico (solo acqua) spesso opportuno se assistito da persone competenti, mentre l'assunzione di piccole quantità di cibo è una pratica che prende il nome di “semidigiuno” opp. “digiuno mitigato” opp. “dieta depurativa”.
-(1) pag. 131. Sempre riguardo all'interruzione del digiuno Ehret dice:”se il primo pasto non causa nulla di spiacevole, potete mangiare finché volete”. In realtà gli igienisti raccomandano cautela e moderazione per un periodo adeguato alla lunghezza del digiuno e SEMPRE con la raccomandazione di non avere fretta.
-(1) pag. 132 Ehret suggerisce di fare un clistere e se necessario di interrompere il digiuno nel caso qualsiasi sensazione strana dovesse sopraggiungere. Per gli igienisti interrompere il digiuno durante una “crisi eliminativa” non è quasi mai indicato perché essa tenderebbe a bloccarsi, mentre sono proprio tali reazioni che noi auspichiamo avvengano e che si concludano spontaneamente.
-(1) pag 128. “Ogni paziente può fare 2 o 3 giorni di digiuno senza alcun danno, senza riguardo a quanto gravemente ammalato possa essere”. Consigliare a tutti un digiuno autogestito, indipendentemente dalla preparazione e dalle condizioni di salute del soggetto, è a mio avviso pericoloso e avventato.
-(1) pag.125 Ehret non è contrario all'attività fisica durante il digiuno e cita l'esperienza di un suo digiunante che percorre 45 miglia tra le montagne durante il suo ventiquattresimo giorno di digiuno. Gli igienisti naturali associano il digiuno al riposo assoluto.
-(1) pag.123 e 125 In sostanza Ehret ci mostra il corpo umano solo come un impianto idraulico i cui condotti possono essere puliti o sporchi. L'effetto del digiuno secondo Ehret, sarebbe spiegabile come l'effetto di una “spremitura” che butta fuori il muco e l'effetto di una interruzione del digiuno con abbondante cibo, un altro modo per produrre una raschiatura interna come quando si butta un acido per sturare un lavandino. Una versione oltremodo meccanicistica che non considera i molteplici meccanismi biochimici, fisiologici e psicologici dell'organismo umano.
Il digiuno è uno strumento formidabile e potente, ma purtroppo se mal fatto può arrecare più danni che benefici. Ogni volta che capita un incidente, la notizia viene usata per discreditare il metodo nel suo insieme perché le persone, i giornalisti, la classe medica sono ignoranti in materia e fanno di tutta un erba un fascio. Quindi, ogni incidente, fosse anche uno su mille, (mi risulta purtroppo che il numero di incidenti nel digiuno sia maggiore) oltre a creare un danno alla persona vittima di informazione non corretta, arreca pure un danno alla collettività per il pessimo effetto mediatico ponendo ulteriori ombre su questo grande metodo salva-vita.
ARNOLD EHRET SOSTIENE CHE LA VITA E LA SALUTE DIPENDANO QUASI ESCLUSIVAMENTE DAL CIBO, DANDO POCO PESO AGLI ALTRI ASPETTI SU CUI LA VITA SI FONDA.
Il titolo del suo libro “il sistema di guarigione della dieta senza muco” è già abbastanza indicativo che si tratta di un approccio esclusivamente nutrizionale.
-(1) pag 26 Ehret dice: “questa dieta può guarire ogni caso di malattia senza digiuno, tuttavia ci vorrà più tempo”.
Noi igienisti sosteniamo che il digiuno salva molte vite sia perché a volte non ci sarebbe neppure il tempo di fare null'altro, ma anche perché certe cose si possono sbloccare solo con un programma che comprende il digiuno.
-(2) pag. 34 Ehret dice: “ sono guarito da grave malattia con un trattamento dietetico”.
-(1) pag. 123 e (2) pag. 41 Ehret dice: “la natura dimostra e insegna che esiste una sola malattia e che è causata dal modo in cui ci si alimenta.
-(2) pag 39 Ehret dice: “La quasi totalità delle malattie sono dovute ad abitudini alimentari sbagliate.
-(1) pag.69 Ehret dice: “Salute e malattia dipendono quasi esclusivamente dalla dieta.
-(1) pag.77 Ehret dice: “ Nel cibo (dieta) risiede il 99,99% delle cause di tutte le malattie e di ogni tipo di salute imperfetta.
Gli igienisti invece insistono nel dire che la salute e la malattia dipendono dall'osservanza o meno di tutti quei fattori o agenti naturali sulla quale la salute si fonda quali: il tipo di nutrizione più adatto alla nostra specie, un adeguato rapporto con aria, luce, sole, calore, esercizio, riposo, influssi psicologici, emozionali, spirituali, gli aspetti abitativi, lavorativi, ecc., una ricerca e consapevolezza delle cause a 360 gradi, insomma, una visione globale della vita. Personalmente mi sono convinto da molti anni che all'interno dell'area igienofila, si sia ampiamente diffusa l'idea che l'igienismo sia “alimentazione” e che il cibo sia il centro della vita. IO INSISTO NELLO SPIEGARE CHE QUESTO E' IL FRAINTENDIMENTO PIU' ENORMEMENTE DIFFUSO E CHE CAUSI UNA LUNGA SERIE DI DELUSIONI E FALLIMENTI ECLATANTI. E' ovvio che vi sono casi di guarigioni portentose tra coloro che riformano sopratutto l'alimentazione, ma i risultati potrebbero essere decisamente migliori e molto più frequenti se vi fosse una consapevolezza più equilibrata dei concetti che influenzano il corso della vita.
ARNOLD EHRET ATRIBUISCE AL CIBO PROPRIETA TERAPEUTICHE.
-(1) pag. 143 Ehret dice: “La frutta guarisce”: pag 77 pag 108 e pag. 111, si asserisce a effetti terapeutici attribuiti al cibo. Gli igienisti precisano che anche il miglior cibo non “cura” le malattie, ma è semplicemente il miglior carburante. Noi igienisti sosteniamo che rimuovendo le cause di una cattiva nutrizione diamo maggiore possibilità all'organismo di autoripararsi e che la capacità di guarire sia prerogativa esclusiva dell'organismo.
-(1) pag. 110 Ehret attribuisce al sale (cloruro di sodio) proprietà benefiche, mentre gli igienisti lo considerano un veleno da evitare o da usare con la massima moderazione.
-(2) pag 35. Ehret sostiene che sarebbe l'ideale alimentarsi sin da bambini di frutta e null'altro per esser certi di non sviluppare alcuna malattia, ne sintomi di vecchiaia. La tesi secondo cui l'uomo dovrebbe nutrirsi esclusivamente di frutta è nettamente rigettata dalla stragrande maggioranza degli igienisti e personalmente ritengo che il solo insinuare che si possa tentare di crescere un neonato con una alimentazione STRETTAMENTE vegana/fruttariana, escludendo anche ogni supplemento o integrazione è piuttosto azzardato e poco responsabile. Non ci risulta che ne' Ehret ne' altri, abbiano mai cresciuto bimbi in questo modo e chi ci ha provato è andato incontro a problemi di piccola o grande entità prima di abbandonare tale metodica. Per gli igienisti il programma nutrizionale, oltre alla frutta deve includere i vegetali, la frutta essiccata, i semi oleosi e la gamma delle noci. Nel menu di “transizione igienista” o di “compromesso”, sono ammessi anche alimenti non propriamente adatti all'uomo. A seconda dell'orientamento e condizioni del soggetto questi alimenti “di compromesso” da usare comunque con moderazione e possibilmente nel rispetto delle combinazioni alimentari sono: sottoprodotti di origine animale (se la persona non ha fatto la scelta vegan), vegetali cotti, legumi, cereali.
Da notare che nei suoi scritti il Prof. Ehret non scrive mai la parola “igienismo” ne fa alcun riferimento al movimento igienista americano che pure doveva conoscere considerato il fatto che tale movimento si era diffuso molti anni prima della stesura dei suoi libri. Non dichiara mai di aver imparato qualcosa dagli igienisti. Non sapiamo se ciò sia dovuto ad una sua precisa volontà di ignorare o di distinguersi da tale scienza di salute, tuttavia Ehret cita in (2) pag. 13 e in altri punti, il Dr. Sylvester Graham. (eminente igienista e riformatore americano operativo dal 1829) senza fare nessun accenno al suo lavoro di riforma igienistica, ma ricordandolo solamente come colui che inventò il cosiddetto “pane di Graham” considerato meno nocivo e meno produttore di muco dei comuni pani dell'epoca.
Altre affermazioni che contrastano nettamente con l'igienismo e col buon senso sono:
-(1) pag.153 Ehret dice: “Quando nasce un genio è sempre maschio.
-(1) pag.153 Ehret dice che la conoscenza è contenuta solo nel suo libro: “Il sistema di guarigione della dieta senza muco”.
-(2) pag. 13 Ehret dice: “la carne, l'alcool, il caffè, ed il tabacco sono a lungo termine relativamente inoffensivi, FINCHE' CONSUMATI CON MODERAZIONE.
Per concludere voglio aggiungere che lo stesso concetto di una teoria fondata sul muco è già di per sé fuorviante e privo di visione d'insieme. La presenza di muco è una delle tante reazioni osservabili che conseguono a uno stile di vita sbagliato, ma nulla di più. Sono convinto che la teoria della TOSSIEMIA ED ENERVAZIONE sia una teoria molto più globale sensata e matura. Teoria formulata dal Dr. H. Tilden spiegata nella sua opera “Tossiemia”. Al Dr. Tilden va il merito di aver messo in chiaro in ambito igienista il concetto di Tossiemia che per gli igienisti naturali, è la “causa primaria di malattia”.
Oltre ai testi già citati nell'articolo aggiungo i seguenti titoli classici basici sul sistema igienista:
“Introduzione all'Igiene Naturale” H.M.Shelton
“Il Sistema Igienistico” H.M Shelton
“Assistenza igienica ai bambini” H.M.Shelton
“Nutrizione Superiore” H.M.shelton
“Esercizio” H.M.Shelton
“La facile combinazione degli alimenti” H.M.Shelton
“Danni causati da vaccini e sieri” H.M.Shelton
“Le compatibilità alimentari” D.Meiren
“A tutta Salute” H.M.Diamond


Principi Integrali (terza parte, critica al Prof. Arnold Ehret)
Nell'ultimo anno mi è capitato di confrontarmi con persone entusiaste del metodo promosso dal Prof. Arnold Ehret. I suoi principi sono in linea di massima contenuti nel suo "Sistema di Guarigione con la Dieta Senza Muco".

Il professore ci spiega con efficacia tutta una serie di importanti argomenti da tenere in attenta considerazione se vogliamo condurre una vita sana e salutare. Molto interessante è il concetto di "malattia latente", ovvero quel silente stato di carenza o di intossicazione che colpisce l'organismo ma che ancora non è riconosciuto a livello sensoriale dalle persone.

Una malattia non si manifesta dall'oggi al domani, c'è sempre un iter temporale accompagnato da sintomi e da innumerevoli messaggi lanciati dal nostro corpo che ne preannunciano il manifestarsi.

Se le persone fossero presenti a loro stesse, avvertirebbero i sintomi, si chiederebbero da cosa sono originati, controllerebbero la loro dieta ed il loro stile di vita e, autoconoscendosi, imparerebbero a guarirsi. Questo non accade, non solo abbiamo delegato la nostra salute a terzi, ma cosa più drammatica, abbiamo smesso di ascoltarci. Innumerevoli messaggi vengono così perduti e poco alla volta all'interno della nostra totale inconsapevolezza il seme della malattia cresce.

Il "Sistema di Guarigione con la Dieta Senza Muco" fa perno sul concetto di costipazione.

Una costipazione dell'intero sistema di "tubature" del corpo umano.
Ne consegue che qualsiasi sintomo particolare è meramente un'ostruzione non ordinaria causata dal muco in quella particolare area.
I punti di particolare accumulazione del muco sono la lingua, lo stomaco e soprattutto il tratto del sistema digestivo.
Quest'ultimo è la vera e primaria causa dell'ostruzione intestinale.
La persona media ha continuamente più di 4 o 5 chili di feci non eliminate nell'intestino che avvelenano il flusso sanguigno e l'intero sistema. Prova a pensare alle conseguenze!

Inutile commentare quanto scritto, è così ed è la sacrosanta verità.

Come risolvere il problema dunque? Ehret risponde alla criticità con digiuni e una dieta che prenda in considerazione i soli cibi che non creino muco o che lo dissolvano. Il digiuno è da sempre un metodo di guarigione fondamentale e l'alimentazione è la nostra vera medicina.

Quello che adesso vorrei sottolineare è l'importanza, a mio avviso, di trattare questo Sistema di guarigione come una terapia ma non come uno stile di vita.

Basare la nostra alimentazione prettamente sul consumo di frutta, ha sicuramente dei risultati positivi nel medio tempo ma è rischioso e deleterio perseguirla a vita.

Per qualche periodo sicuramente il sistema del professore sarà un possibile metodo per recuperare una condizione degenerata.

Anzitutto focalizzare ogni cosa sul concetto di muco mi sembra altamente riduttivo.
Insomma...cercare un cibo che non crei muco è un po' come cercare una bevanda che, una volta ingerita, non mi faccia urinare!

Addirittura, la macrobiotica è considerata non salutare dal professore, per via del consumo di cereali. Abbiamo spiegato che esiste una grossa differenza fra cereali in chicchi e cereali raffinati.
Il cereale integrale non può essere dannoso alla salute e anche producendo del muco, dobbiamo riconoscerne la specifica qualità.

Un' alimentazione prettamente fruttariana, tende a non fare lavorare lo stomaco, infatti la frutta è digerita direttamente negli intestini. Sappiamo che se ci rompiamo una gamba e siamo costretti a letto a lungo, prima di riprenderne l'uso abituale dovremo fare della riabilitazione. Cosa succede, la gamba non utilizzata si addormenta e va risvegliata... Capiamo dunque che insistere a lungo con questa dieta andrà a creare i presupposti per l'insorgere di problemi di stomaco.

Persino l'acqua fa lavorare lo stomaco, la frutta no.

Se prendiamo di nuovo il simbolo del Tao come nostro punto di riferimento esso ci suggerirà che una dieta a base di frutta è una dieta prettamente Yin e sapendo che l'equilibrio è dato all'armonia fra yin e yang, se uno è assente o carente, andremo in corso a problemi, in questo caso per esempio caduta dei capelli e perdita dei peli corporei a causa dell'eccesso di acqua che la dieta comporta.

Per concludere, accogliamo a braccia aperte le indicazioni del professore Ehret, prendendo il suo sistema come uno strumento terapeutico di supporto al Digiuno, con la consapevolezza che questa tecnica abbia un inizio ed una fine.

Chiaramente ripulirsi per riprendere le abitudini scorrette di prima non è guarigione, quando avremo ritrovato la salute, dovremmo poter percorre una strada di maggiore equilibrio e consapevolezza.

Non si può inventare una dieta per l'uomo dall'oggi al domani, la filosofia orientale non è nata ieri e la sua esperienza millenaria ci ha già indicato un sistema filosofico completo, la Macrobiotica.


Dieta senza muco (di Albanesi)
Ultimi aggiornamenti: 2013
La dieta senza muco è un regime alimentare ideato da Arnold Ehret (1866-1922), uno scrittore e insegnante tedesco, fondatore dell'Ehretismo (noto anche come Sistema di Guarigione della Dieta senza Muco), uno stile di vita che su tale dieta si basa.
Ehret affermava che l'adozione di una dieta di tipo fruttariano che escludesse il consumo di alimenti di origine animale o elaborati industrialmente o che (secondo quanto lui riteneva) non producessero "muco", fosse in grado di risolvere la gran parte di problemi di salute dell'individuo, portando il corpo a riparare sé stesso. Secondo i sostenitori di questo regime alimentare, infatti, l'organismo, se nutrito in modo adeguato, possiede un suo potenziale autorigenerativo e la capacità fisiologica di rimuovere, in modo graduale, tutto ciò che può danneggiarlo (tossine, muco, veleni, intasamenti, insomma tutto ciò che per il corpo non è naturale). Alimentandosi secondo le direttive della dieta senza muco si impedirebbe l'attecchimento di virus e batteri i quali si limiterebbero a "transitare" senza recare alcun danno. È corretto precisare che diversamente da quello che comunemente, in modo abbastanza ristretto, si intende con muco (secrezioni nasali, secrezioni dei seni facciali e degli enterociti intestinali), gli ehretisti con tale termine fanno riferimento a molte altre sostanze (catarro, colesterolo, flemma ecc.).
I suggerimenti alimentari di Ehret consistono sostanzialmente nell'eliminazione di quegli alimenti che conterrebbero muco (per esempio, carne, farina bianca e tutti i suoi derivati, formaggi, pesce, riso brillato, salumi e insaccati, uova ecc) e nel favorire il consumo di tutti quegli alimenti capaci invece di scioglierlo (per esempio, agrumi, frutta e verdura in genere, uva passa ecc.).

Perché la dieta senza muco non è credibile
dieta senza mucoRiassumendo: i punti cardine della dieta sono:

molte malattie sono dovute all'intossicazione dell'organismo;
il corpo umano è descrivibile attraverso un modello idraulico, molto complesso con tantissime conduttore e liquidi circolanti in esse;
l'intasamento dei condotti produce la patologia;
il muco gastrico (che protegge la parete dello stomaco) dopo la digestione in parte passa nell'intestino e, anche legandosi con cibi particolari, intasa le pareti intestinali;
è quindi opportuno evitare un lungo elenco di cibi.

Bisogna premettere che le autopsie (ed Ehret questo non lo sapeva) non hanno mai rilevato questi intasamenti (se non quelli che causano l'infarto, ma le occlusioni non sono certo dovute al muco), che alcuni intasamenti (vie nasali, condotti uditivi ecc.) che Ehret attribuiva al muco sono ormai da decenni attribuibili all'azione di germi patogeni ecc.
In sostanza, la dieta senza muco è una delle stranezze della medicina alternativa; essa è basata su considerazioni molto semplicistiche che le scoperte scientifiche successive hanno smontato in modo categorico. In effetti, ogni frase soprariportata appare risibile per chi ha conoscenze appena decenti di anatomia e di fisiologia. Del resto è sufficiente pensare che l'attività del suo ideatore risale alla fine del XIX secolo: se la dieta senza muco funzionasse veramente, il solo passaparola l'avrebbe fatta diventare il farmaco più usato al mondo. Inoltre, se quello che afferma il prof. Ehret fosse vero, come spiegare il fatto che esistono milioni di individui che si nutrono dei cibi "incriminati" e non hanno problemi di salute? Centinaia di sportivi hanno ottenuto record mondiali, o comunque prestazioni superiori alla media, mangiando i cibi che gli ehretisti considerano dannosi. Quindi il corpo di questi soggetti può funzionare benissimo anche nutrendosi di tali alimenti.
Come spesso ribadiamo, per avere un corpo forte e magro occorrono un'alimentazione corretta, un sano esercizio fisico e una mente equilibrata. Quando manca anche uno dei tre fattori, i risultati sono imprevedibili e serve veramente a poco o niente usare teorie più o meno plausibili per cercare di ristabilire un equilibrio che si è rotto.


Ehretismo
Amo litigare coi vegani, però non vorrei sembrare monotematico.
Oltretutto i vegani hanno il pessimo vizio di pascolare su internet in branchi, come le mucche che stimano tanto. Questo vuol dire che se per caso scriverò mai una cosa contro il veganesimo il vegano che la legge chiama tutti i suoi amici sparsi per l'Italia per scrivere contro di me.
Mi farebbero più che altro un favore, perchè mi riempirebbero il blog di visite e commenti (cosa che amo) ma mi si dà il caso che io, dopo avere scritto un post, ne scrivo altri e mi dedico anche alla vita vera e non ho tempo di controllare post vecchi di mesi per vedere se un cazzone mi ha dato il cretino. E siccome io vorrei dare personalmente del cretino a chiunque lo dica a me, non va bene.
Ho quindi scelto di deviare vagamente l'argomento, un po' per cambiare tema e un po' perchè ho trovato qualcuno peggio dei vegani.
Gli ehretisti.
Gli ehretisti sono i seguaci di Arnold Ehret, che ha elaborato una sua personale teoria sul muco, una sostanza gastrica anti-naturale prodotta dai cibi industrialmente trattati.
Per eliminare questo terribile muco, gli uomini dovrebbero - a quanto ho capito - passare 3 anni di purificazione mediante una dieta di frutta e verdura a foglia verde, intervallata da pulizie dell'intestino e digiuni per poi continuare con la dieta.
Il vecchio Arnold aveva elaborato questa allegra teoria per ovviare ai suoi problemi fisici quali problemi cardiaci e morbo di Bright e, una volta visto che per lui andava bene, ha deciso di rivendersela.
Parliamo quindi di un tizio con problemi fisici particolari che, in base a un (presunto) successo con una tecnica particolare e in base a quei quattro amici sfigati che sono guariti come lui, pretende di avere inventato uno stile di vita salutare valido per tutti.
Ovviamente senza che la medicina ufficiale abbia dato un minimo di sostegno a queste minchiate.
E, come qualunque minchiata che tiri in ballo paroloni semi inventati, teorie scopiazzate dall'esoterismo e vada contro la cultura medica convenzionale, è andata forte.
Sono due le cose assolutamente ridicole di quest'uomo e dei suoi seguaci.
1) Ehret muore alla veneranda invidiabile età di 56 anni. Muore da vero coglione, scivolando su un marciapiede e fratturandosi il cranio. Bravo Arnold, hai rinunciato alla carne, agli alcolici, ai carboidrati, tabacco, perfino ai peperoni e le melanzane per avere una sana dieta solo a base di insalata, digiuni periodici e frutta per tutta la vita. È davvero valsa la pena fare tutti questi sacrifici per crepare prima dell'età pensionabile vero?
Cattiverie a parte, non sapremo mai se il fondatore di questo stile di vita idiota ci aveva preso, dato che non potremo mai sapere se è uno stile di vita in grado di dare una vita sana e lunga.
La Medicina ufficiale può non avere dato il giusto riconoscimento alla sua teoria, ma almeno poteva cercare di dare una dimostrazione empirica!
2) Arnold non era laureato in Medicina. Avrà fatto una marea di letture, letto un sacco di roba fricchettona e alternativa, parlava italiano, inglese e francese. Ok, molto brillante.
Ma non era laureato in Medicina, era un professore di disegno.

A questo punto vorrei proprio conoscere un ehretista e chiedergli come fa a fidarsi di uno vissuto cent'anni fa, morto senza riuscire a dimostrare empiricamente le sue teorie e nemmeno laureato in qualcosa di inerente a quello di cui parlava.


E se proprio ci tenete a sapere il parere di Vaccaro (che personalmente sconsiglio) su tale dieta:
http://valdovaccaro.blogspot.it/2010/10/ehret-cereali-legumi-e-foglie-velenose.html


La Wiki su Ehret
http://grillipedia.a.wiki-site.com/index.php/Arnold_Ehret


[...]

Controindicazioni e critiche
Dell'Ehretismo, la medicina contesta innanzi tutto l'assenza di sperimentazione su base scientifica del modello proposto. Non risulta siano stati fatti studi secondo il metodo scientifico che possano avvalorare le tesi di Ehret; quindi, in definitiva: la sua pericolosità sarebbe simile a quella di molte altre medicine alternative; ossia, spingere il praticante ad abbandonare forme di cura scientifiche, per privilegiare forme di cura alternative prive invece di valenza scientifica.
La pericolosità nascerebbe poi, anche da eventuali cure "fai da te". Nel caso del digiuno, per esempio: esso innescherebbe, in tutte quelle correnti che lo applicano, il deleterio processo della gluconeogenesi; inoltre, ogni diminuzione di peso corporeo, sempre secondo la medicina ufficiale, nell'arco degli anni aumenterebbe la mortalità.
Inoltre non è da dimenticare che una dieta con poche proteine e ricche di carboidrati come può essere quella ehretista, può portare solo problemi e danni, come una diminuzione della sensibilità all'insulina creando pericolosi cali glicemici e porre in uno stato di eccitabilità, deleterio e pericoloso per i rapporti sociali con il prossimo.


Sono fermamente convinta della necessità di un’alimentazione sana, ma tutto ha un limite. L’amico di cui parlo è un ex collega, con qualche anno meno di me. Ricordo quando l’ho conosciuto, allegro simpatico e che si cibava con quantità industriali di cioccolata e patatine fritte irrorate con il ketchup (salsa che ho sempre aborrito). Poi, qualche anno dopo…la svolta (forse il matrimonio? Mah). Ed ha iniziato con una sana, gustosa dieta mediterranea. Da qui al macrobiotico il passo è stato breve. Cereali e legumi in quantità, farro e riso Venere nero per lo più, con contorno di verdure assortite, in prevalenza della famiglia dei cavoli, banditi gli insaccati e le carni rosse, ma concessi carni bianche e pesce, poche uova, ma sì ai formaggi. Passa un po’ di tempo, legge la dieta della dottoressa Kousmine e la disciplina alimentare si fa più rigida ed arricchita da integratori quali il magnesio (non orotato, per carità), oli di girasole di zucca e germe di grano per le vitamine e sale dell’Himalaya (quello rosato, utilizzato anche per fare lampade ed oggetti ornamentali, molto simile d’aspetto al quarzo). Vabbè… Qualche fondamento ci sarà se detta scienziata è campata oltre 90 anni. Ora la svolta definitiva (almeno, spero….oltre c’è il digiuno assoluto, gandhiano) in 2 tappe. Prima il vegetariano, con qualche concessione al formaggio (ma di capra, altrimenti… sai il colesterolo) e sempre pochissime uova.

Adesso il vegetaliano puro, il cosiddetto vegano. Solo frutta e verdura, crude, da 5 a 7 volte al giorno (anche frullate, mia cara, se proprio non vuoi perdere tempo a sgranocchiare o se hai problemi digestivi).

Mi riempie la casella email di opuscoli relativi alle diete che segue, con le teorie di un certo prof. Arnold Ehret (che però è deceduto alla verde età di 56 anni..magari suicida perché incapace di “assaporare” più la vita), e con teorie altrettanto strampalate per cui se ti ammali vuol dire che stai bene! (si ammalano solo i forti. I deboli e gli intossicati procedono apparentemente indenni….ammalarsi spesso significa vitalità e salute).

Qualche rara volta si concede una pizza… Per modo di dire, perché dev’essere di farina integrale (e ci può anche stare), alle verdure, senza mozzarella (!) perché, essendo un latticino, è deleteria e per finire senza lievito…in poche parole una focaccia azima con verdure.

L’ho incontrato al bar dove sorseggiava un intruglio di mela sedano carota ed arancia e vedendomi gustare un cappuccino mi ha elargito una filippica sugli alcaloidi del caffè ed i danni del latte col risultato di rovinarmi quell’attimo di pausa.

Una si aspetterebbe di trovare un uomo vigoroso, dall’aspetto sano e raggiante… Ho trovato una persona non magra, ma emaciata, dal colorito spento e pallido, che sembra notevolmente più anziana di mio marito, pur essendo parecchio più giovane di lui.

Amico caro, sai che ti dico? Si vive una volta sola…Goditi la vita, mangia di tutto, con moderazione ovviamente, e piantala di seguire il guru di turno, il tuo non è vivere, ma VEGETARE…


Ora la volta di Alessia che ci venne a chiedere aiuto nel vecchio forum

Ciao a tutti,

mi chiamo Alessia e....ho bisogno di aiuto!! Mad
Mi sono iscritta in questo Forum perchè da un anno sono scivolata in un incubo: sul mio cammino già accidentato rispetto al rapporto col cibo, è arrivato l'ehretismo e per me è stato un disastro!

Sicuramente sarò io che non ho saputo applicarla, ma il risultato non cambia.

Non riesco più a uscirne, ho la testa piena di ossessioni, circa le tossine, ho paura che tutto mi crei il famoso muco, che mi intossichi.

In pratica sono uno scheletro, intorno ho persone preoccupate, vado a cena fuori sempre con l'ansia dei commenti altrui che giustamente vedono che vivo a verdure quando avrei bisogno di nutrirmi di più!!

Per carità, entro certi limiti questa dieta mi ha guarito dalla gastrite e mi ha dato un senso di leggerezza interiore che prima non avevo, il problema è che nel tempo non posso continuare così: ero molto carina, ora non c'è uno straccio di uomo che mi guardi, di profilo sono larga come un wafer! Wink

Ho letto che qualcuno di voi ha un passato ehretista: mi aiutate ad abbattere le berriere che mi sono auto creata?

Sogno di tornare alla normalità dei miei pasti, sono comunque sempre stata attenta al cibo sano, ma quando mi trovo al momento dei pasti ho come un blocco e riscelgo le solite verdurine o frutta che vanno bene ma con moderazione e non escludendo tutto il resto!!!

Sarò recuperabile?...tra l'altro non ho più un filo di muscolo e dire che sono sportivissima!!!

Alessia


Altre note critiche su Ehret ad opera del dr. Giuseppe Cocca
http://www.igienenaturale.it/chicche.html

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Tropico
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Fare buon uso delle seguenti esperienze negative:

Eccessiva perdita di peso.
Completa perdita di massa muscolare.
Stanchezza diffusa e perenne.
Opacità mentale.
Freddo estremo, ai limiti della sopravvivenza in inverno.
Comparsa di colite.
Occhi costantemente rossi.
Diradamento dei capelli.
Afte perenni sulla lingua.
Libido abbassata.
Smalto rovinato (per sempre) di 2 molari per frutti acidi e masticazione incessante di bucce e vegetali crudi.

Chi vuole potrà dire la sua esperienza a monito degli incauti neoehretisti.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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(@screening)
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In Italia, ed in genere in Occidente, esiste il diavolo e così facendo i demoni. Diventa facile così iniziare il processo della "demonizzazione": colui o qualcosa che non si approva si avvicina al male.
Come? Evidentemente iniziando una campagna denigratoria da parte di esperti, associazioni, fondazioni, professori, per poi usare i mezzi d'informazione per l'assogettazione completa della pubblica opinione.
ah... pubblica opinione.
Fatto questo, demoni sono anche coloro che provano a dire il contrario... demoni di minor rango, diavoletti diciamo 🙂
E allora faccio il diavoletto:
Facile diventa demonizzare Ehret, un singolo uomo, per giunta vissuto cento anni fa e morto giovane, praticamente un incompetente alla luce di tanta fantastica conoscenza del meraviglioso occidente.
Ma che dire dell'altra parte del mondo?
Gli shaolin, e spero che tutti conoscano chi siano, predicano da circa 4000 anni, quanto il povero Ehret aveva appena introdotto nella nostra fantastica, superreligiosa, ipertecnologica e stragarantisca Europa.
(un breve cenno in questo sito in italiano, ma fidatevi, in cinese ne esistono milioni di pagine, fino a menzionare l'ultima proteina e aminoacido)

少林食品 ALIMENTAZIONE
.
“Non si deve mai bere vino, né mangiare carne.
È contro le regole del buddhismo.
Coloro che vogliono imparare lo Shaolin-Kung-fu
devono obbedire a questo comandamento,
perché il vino annulla la volontà e l’abilità,
e la carne seppellisce lo spirito”

Per assorbire il Qi dalla natura, è necessario adottare una dieta adeguata, in quanto alcuni cibi favoriscono l’assorbimento del Qi cosmico e altri lo ostacolano. I maestri raccomandano a chi intraprende il sentiero Shaolin, di alimentarsi con cibi vegetariani e di non bere alcolici, poiché la dieta vegetariana è compassionevole e la più coerente per chi pratica lo Shaolin-Kung-fu.

Il cibo non solo influisce sul corpo ma anche sullo stato mentale. “La qualità del cibo che mangiamo diventa la qualità della nostra coscienza. Perciò se non cambiamo dieta non saremo in grado di cambiare la nostra coscienza.”

Il cibo è una sostanza fisica composta di cinque elementi:

terra,
acqua,
fuoco,
aria,
etere,

che nutre direttamente il livello fisico (sarira) e attraverso la sua mediazione, nutre indirettamente anche il livello mentale (manas) e quello coscienziale (citta).

Il cibo nutre la forza vitale (Qi), attraverso la quale: sostiene i riflessi istintivi autonomi e stimola gli impulsi emozionali dormienti nell’inconscio, generando un particolare tipo di attività, in accordo alla natura del cibo stesso. Per esempio, alimentandosi di carne, sostanza pervasa dall’influenza della malvagità verso le altre creature, si promuovono l’aggressività e la violenza.

Dal punto di vista atletico, durante la pratica del Kung-fu, l’energia concentrata in una particolare parte anatomica, supera in alcuni casi l’80% in un solo movimento. Nell’esecuzione delle sequenze tao-lu, la riuscita perfetta dell’esercizio dipende dalla concentrazione di volontà e intenzione (yinian), che genera e invia al corpo una grande quantità di energia jing. Ma è importante soprattutto considerare la qualità del jing espresso nella pratica del Kung-fu. L’alimentazione carnea sviluppa un jing aggressivo, violento (ossia senza logica), impulsivo e incontrollabile, mentre l’alimentazione vegetariana fornisce un jing vivace e potente, di prima qualità, facilmente gestibile, che potenzia il sistema immunitario e la struttura muscolo-scheletrica, protegge il sistema cardio-vascolare, raffina le facoltà sensoriali, e dona una capacità di ripresa tre volte superiore a quella di un soggetto con un regime alimentare a base di carne. Recenti studi hanno confermato che gli atleti vegetariani esprimono più controllo, più forza e resistenza di quelli carnivori che invece dimostrano di essere più violenti, impulsivi e incostanti. Anche nel laboratorio della natura constatiamo questa realtà; per lavorare l’uomo non utilizza i più potenti predatori della terra come i leoni o le tigri, ma i mansueti animali erbivori come elefanti e tori, perché sono più forti.

Il mito diffuso che nutrirsi con proteine d’origine animale (carne, uova e pesce), generi un corpo forte e robusto è falso. Questa abitudine errata, porta invece a superare le esigenze proteiche dell’organismo, promuovendo lo sviluppo di una struttura corporea grossolana, espressione di una crescita accelerata e innaturale, più esposta all’azione tossica dei residui proteici non digeriti, che provoca una maggiore disposizione alle malattie infettive e a patologie cardio e cerebro-vascolari. L’esperienza clinica conferma infatti, un aumento delle difese immunitarie su soggetti passati ad una dieta latteo-vegetariana.

http://www.shaolintemple.it/%E2%80%9Ckong%E2%80%9Darti-interne/%E9%A3%9F%E5%93%81-alimentazione/

http://www.cacbc.org/kung_fu/

Per ognuno il latte della propria specie è di beneficio, ma quello di altre specie è dannoso.
Ippocrate, anno 377 a.C.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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In Italia, ed in genere in Occidente, esiste il diavolo e così facendo i demoni. Diventa facile così iniziare il processo della "demonizzazione": colui o qualcosa che non si approva si avvicina al male.
Come? Evidentemente iniziando una campagna denigratoria da parte di esperti, associazioni, fondazioni, professori, per poi usare i mezzi d'informazione per l'assogettazione completa della pubblica opinione.
ah... pubblica opinione.
Fatto questo, demoni sono anche coloro che provano a dire il contrario... demoni di minor rango, diavoletti diciamo

L'ho detto io che ci finiamo a fare la figura dei disinformatori...
Non sarà il caso di farti cuocere nel tuo brodo? Tranquillo che qui non verrai censurato e il giorno che cambierai idea, un po', ti vergognerai, come mi vergogno ora io, della, propaganda lasciata alle spalle...

Il mito diffuso che nutrirsi con proteine d’origine animale (carne, uova e pesce), generi un corpo forte e robusto è falso.

Su questo concordo pure io! L'importante non è la fonte ma che le proteine siano presenti: vanno bene anche quelle vegetali per ottenere un corpo forte e robusto! Il monaco shaolin è, prevalentemente, vegetariano e non fruttariano.

Recenti studi hanno confermato che gli atleti vegetariani esprimono più controllo, più forza e resistenza di quelli carnivori che invece dimostrano di essere più violenti, impulsivi e incostanti.

Quando si fanno certe affermazioni è buona norma postare anche gli studi a cui si allude.

Anche nel laboratorio della natura constatiamo questa realtà; per lavorare l’uomo non utilizza i più potenti predatori della terra come i leoni o le tigri, ma i mansueti animali erbivori come elefanti e tori, perché sono più forti.

A parte che l'uomo non è un ruminante... prova a farlo digiunare il toro e vediamo se la rende poi la giornata. Gli esempi di morti di fame che campano con una piccola porzione di farina di mais della caritas e a volte neanche quella, sono sotto gli occhi di tutti:

La vegetariana, siccome sono presenti latte e uova, può perfettamente sostituire una dieta carnea. Io sono a favore anche della dieta vegana se fatta con tutti i crismi. Però non mi si venga a dire che mangiare solo frutta e verdura faccia campare bene: è una mera caxxata! Tutta al più si sopravvive alla stregua di un vegetale.

Una nota sull'aspetto fisico e la sua importanza nella società: in Egitto, al tempo delle piramidi, i faraoni venivano raffigurati con spalle larghe e vita sottile, anche se nella realtà erano grassi o rachitici, perché è la forma fisica più fiera e più consona per un Dio. E le statue greche? E il David di Michelangelo? E le armature dei romani con gli addominali ed i pettorali finti scolpiti? Gli emaciati e smunti, perché così si diventa tra digiuni etc., non sono l'icona della forza e della salute per nessuno...

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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OneLovePeace
(@onelovepeace)
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Io ho trovato questo a riguardo della dieta Shaolin:

That was the same every day. They have a very consistent diet. In the morning we would have powered milk, hot water, white rice and boiled eggs. That was breakfast every day the whole time I was there. The funny thing is, when you were having breakfast you knew what you would be having for your next meal because you could hear them out back killing it. They would be out there ringing the necks of chickens, or killing a pig, whatever, it was quite an experience.

Lunch and dinner, we would sit around a table, probably eight of us, and there would be a big bowl of rice in the middle. Then there would be six bowls: four of them would vegetable based and two would be meat. Chicken, eggs or pork was popular. They didn’t eat beef all that often. All the food steamed, pan-fried stuff, very clean. And it was all grown locally from a nearby village. And you could taste that.

http://fightlinker.com/dan-hardys-shaolin-diet/


La natura non fa nulla di inutile.


   
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crixus
(@crixus)
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Sono concorde con fabietto nel dire "avremmo dovuto lasciarlo cuocere nel proprio brodo". Non sono mai stato Ehretista, che ci sbatta la testa e si renda conto lui stesso.

“Adaptability is probably the most distinctive characteristic of life.”
— Hans Selye


   
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Tropico
(@tropico)
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Purtroppo non posso prendermela con screening perché in quei tempi ero così convinto che nei forum difendevo anche io a spada tratta tale mia scelta, metterla in dubbio voleva dire perdere metà della convinzione nel farla.
Ho meditato un pò prima di ricreare la discussione sull'ehretismo, e ho concluso che la nostra esperienza non deve rimanere nascosta, ma deve servire da monito a tutti i potenziali neo cultori di questa "dieta".
Sono conscio che ciò attirerà molte critiche, conoscendo l'incitamento alla "guerra santa" e alla coalizzazione da parte del divulgatore italiano di Arnold Ehret (basta vedere i commenti su macrolibrarsi sul libro di Arnold Ehret).
Qui si parla di ogni regime alimentare, e non vedo per quale timore non si possa parlare di questo.
Questa discussione non è diretta all'utente screening, o almeno non direttamente, ma ad ogni persona che cercando sul web a proposito della dieta senza muco possa rendersi conto di ciò a cui va incontro, magari non tutti avranno la stessa reazione ma anche "salvarne" 2 su 10 sarà tutto di guadagnato (per loro).

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nataku
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fabietto forse l'affermazione inerente alla carne e prodotti animali e impulsività , violenza e aggressivita; è da far risalire al piu alto contenuto in tiramina e tirosina (quest'ultimo precursore di ormoni come adrenalina dopamina) quindi aumentano molto la risposta; di conseguenza l'aggressivita.
http://www.valori-alimenti.com/cerca/tirosina.php

http://it.wikipedia.org/wiki/Tiramina

cosa che i vegetali contengono mooolto meno, apparte la spirulina che ha un alto contenuto di tirosina.

io per quato mi riguarda sono vegetariano (anche se mangio salumi di qualita e senza porcherie dentro)
e d'inverno il freddo lo accuso; aime nn riesco a mangiare troppo (ho lo stomaco piccolo)e se carico di piu mi sento piu male che con il freddo 🙁

cmq sempre per tornare al discorso del ciclizzare, prendi uno eccessivamente intasato di fast food, fumo, alcool, e le peggio cose; farsi gradualmente qualche mese di eheret puo fargli solo bene; nn penso che su questo ci siano discussioni (soprattutto farlo in estate dove abbondano vegetali freschi)


   
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Tropico
(@tropico)
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Stiamo andando leggermente off-topic, nei prodotti animali anche i grassi saturi hanno uno stimolo maggiore sul testosterone (non che l'olio evo sia tanto da meno) che possono provocare aggressività, che di per sé non è un problema, lo è quando unita ad un carattere spigoloso, irascibile, bambino.
Comunque, tu Nataku segui una lacto-ovo vegetariana? Salami e prosciutti di qualità a parte, questo tipo di dieta è perfettamente sostenibile ed è anni luce il fruttismo/fruttarianesimo/frugivorismo/vegetalismo/raw vegan/vegano crudista etc etc

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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nataku
(@nataku)
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si esattamente come hai detto mangio discrete quantita di formaggi (soprattutto freschi come stracchino burrata robiola ricotta) (almeno 4 uova a settimana), il resto sono prodotti della terra di crudo solo la frutta, il resto nn lo digerisco crudo. (apparte i succhi di carota)

infatti penso il mio problema sia l'apporto calorico, che cmq nn ce la faccio ad aumentare troppo (infatti sono uno stecchino >_<) nn penso di arrivare manco a 1800 kcal al giorno quando carico a stare male 🙁


   
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(@screening)
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Ormai mi è stata appioppata l'etichetta di Ehretista e me la tengo.
Però visto il mio stato "misto" di occidentale ma con un piede in oriente, non seguo altro che le teorie orientali circa il consumo degli alimenti ed i vari digiuni.
Di Ehret, a parte qualche libro letto, non ne so assolutamente nulla e ne ho le competenza ne per difenderlo ne per confutarlo.
Ho solo notato che lui, come tanti altri, non vedono il digiuno come "il diavolo".
Secondo lui, secondo i buddisti, secondo praticamente tutte le religioni e secondo alcuni professori occidentali, digiunare fa bene.
Secondo un'altra moltitudine, la maggior parte,... digiunare fa male.
Così stanno le cose, ed io molto umilmente posto la mia esperienza.
Se poi da questa esperienza sto meglio, come per ora sta accadendo, non è colpa mia...
Se invece come affermate avrò conseguenze negative come i denti senza smalto, la perdita della massa magra... e suggeritemi voi quali altre catastrofiche conseguenze, sarò il primo a scriverlo.

Per ognuno il latte della propria specie è di beneficio, ma quello di altre specie è dannoso.
Ippocrate, anno 377 a.C.


   
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nataku
(@nataku)
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digiunare periodicamente 2-3 giorni è un otitma cosa anche secondo me
ci sono anche diversi studi inerenti il digiuno, anni fa, quando provai li trovai in giro...

certo se uno è gia molto magro nn conviene farlo piu di 1 giorno, io per esempio nn potrei.


   
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Tropico
(@tropico)
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C'è la discussione apposita per il digiuno, e non sono contro la sua pratica, con i dovuti accorgimenti. Certo è che arriva un punto in cui diventi molto magro causa dieta carente, ed il digiuno diventa un'arma a doppio taglio.
Finchè si ha tessuto grasso da smontare... ed il digiuno non diventa troppo prolungato, è comunque uno stress, tutti gli ormoni si attivano per abbassare il metabolismo e metterlo in riserva, l'ormone della crescita si innalza e smobilita acidi grassi, il cortisolo tampona.
Credo sia meglio intermittente che di 2-3 giorni di seguito.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Dai Screening, non vederci come il male, cerca di capirci!

Screening, quali libri hai letto di Ehret? Frequenti anche il forum italiano ufficiale?

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@screening)
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Dai Screening, non vederci come il male, cerca di capirci!

Screening, quali libri hai letto di Ehret? Frequenti anche il forum italiano ufficiale?

Assolutamente non giudico male e anzi, la disponibilità, la competenza e anche la pazienza che avete nell'affrontare tutte le questioni dimostra una gradissima passione. E non mi sembra esistano in Italia altri forum così imparziali e disinteressati, un sito fantastico ad iniziare dal nome:"Mangia consapevole" che lo trovo geniale.
Sinceramente non lo conosco il sito ufficiale di Ehret, i libri di Ehret li ho letti in Inglese perchè sono openbook e, già il fatto che il tipo Giovazza o Giovinazza, o come diavolo si chiama, chieda più di 14 euro per una semplice traduzione, mi porta a non considerare il suo lavoro. Ovviamente il tipo cura i propri interessi.
Dei suoi libri ho letto:
Rational Fasting; Mucusless Diet Healing System; Thus Speaketh The Stomach;The Definite Cure Of Chronic Constipation.
Poi ne esiste un altro in tedesco, ma non sapendo la lingua non riesco a leggerlo.
Ma ho letto anche Shelton:
Il digiuno può salvarvi la vita; Il digiuno per la salute; La facile combinazione degli alimenti; Bambini e igiene; Tumori e cancri e loro sparizione per autolisi.
L'ultimo è di Veronesi:
Il digiuno
Veronesi fa parte di quelle persone che sopra identificavo come "demonizzatori", schierato contro la "cura Di Bella", in quanto i risultati non erano stati "correttamente sperimentati" e non seguivano il famoso "protocollo", nel 2012 si accorge però che Di Bella aveva ragione, e ora scrive sul ... digiuno.
Probabilmente introdurranno una legge per il quale sarà obbligatorio digiunare solo pagando il ticket.


C'è la discussione apposita per il digiuno, e non sono contro la sua pratica, con i dovuti accorgimenti. Certo è che arriva un punto in cui diventi molto magro causa dieta carente, ed il digiuno diventa un'arma a doppio taglio.
Finchè si ha tessuto grasso da smontare... ed il digiuno non diventa troppo prolungato, è comunque uno stress, tutti gli ormoni si attivano per abbassare il metabolismo e metterlo in riserva, l'ormone della crescita si innalza e smobilita acidi grassi, il cortisolo tampona.
Credo sia meglio intermittente che di 2-3 giorni di seguito.

Io trovo invece molto efficace un digiuno di almeno due giorni, sono arrivato massimo a 4 e devo dire che ho avuto incredibili miglioramenti dal punto di vista digestivo.
Ricordo però sempre che chi parla pesava quasi 98 kg, fumava, beveva ed è pure invalido.
Ora sono a 87, non fumo non bevo... ma di riserve ne ho ancora in abbondanza 🙂

Per ognuno il latte della propria specie è di beneficio, ma quello di altre specie è dannoso.
Ippocrate, anno 377 a.C.


   
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Tropico
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Forse ti avevamo etichettato con il classico ehretista, a torto, e siamo stati un pò prevenuti, già il fatto che sei qui e non nel forum di Arnold Ehret Italia gioca a tuo favore nel mantenere più obiettiva la tua esperienza.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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