Vi anticipo che stavo scrivendo un articolo che riguarda la patata XD
Ho accennato a questo http://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/2014/01/24/the-problem-with-potatoes/

@"eric" riguardando il libro, ho visto che lui mette le patate, il riso bianco, il pane bianco e la pasta non integrale fuori dalla piramide perché hanno un alto indice glicemico e questo può portare al diabete.
Secondo me è un po' superficiale, certo io che critico un professore di Harvard faccio ridere, ma in primis mettere assieme alimenti così diversi lo trovo stupido, tra l'altro non credo ci siano grandi differenze tra pasta integrale e pasta non integrale in termini di risposta insulinica (faccio presente che quando mangiavo la pasta integrale mi venivano i crampi alla pancia), ma soprattutto le patate da quello che ho capito, se non mangiate da sole ma con proteine e grassi, la risposta insulinica dovrebbe attenuarsi o sbaglio?

Le patate possono essere diabetogene, assolutamente. Comunque dipende tutto dal contesto... dallo stato metabolico della persona... da come uno mangia la patate... ben cotte? con grassi? quali altri grassi sono presenti nella dieta? la stimolazione dell'insulina, se nello stesso pasto viene utilizzato il sale, e le patate vengono mangiate appunto con i grassi (specialmente l'olio di cocco), e' molto piu' moderata.
c'è da dire inoltre che le patate rispetto ai cereali sono molto, ma molto piu' nutrienti... oltre ad essere una OTTIMA fonte proteica (meglio di quelle animali) sono fonte di potassio, svariate vitamine B, etc.

cmq secondo me criticare un professore di harvard non e' ridicolo, non e' che uno mette piede in quell'universita' e diventa dio. nella storia le migliori cazzate le hanno sparate questi tizi qua; anzi, c'era una donna manager, di cui una volta lessi una citazione, che disse: "tutte le volte che mi hanno fatto perdere i soldi, erano laureati ad harvard"

guarda io sono iperinsulinemico e devo starci pure attento, ma sinceramente credo poco all importanza dell indice glicemico, ma credo invece sia importante il carico glicemico, ovvero quanti carboidrati mangiamo quotidianamente..
..

ma non e' la quantita', e' il tipo di carboidrati. il fruttosio bypassa il ciclo di Randle, e ha bisogno praticamente di 0 insulina per essere metabolizzato. ecco perche' il succo d'arancia (e la frutta MATURA in generale) e' ottimo per chi e' resistente all'insulina (e quindi, diventa iperinsulinemico).

quantità di glucosio intendevo, non di fruttosio..
lasciando perdere chi è già insulino resistente come me, credo anche io che le patate siano un ottimo alimento per una persona metabolicamente sana..

Il riso basmati in quantità ragionevoli potrebbe essere una buona soluzione riguardo indice/carico glicemico.
Anche per me è improponibile mangiare 100 grammi di carboidrati da frutta per 9 mesi l'anno(posso trovarmi bene a farlo tra giugno e agosto ma poi basta).
Inoltre,a parità totale di tutto il resto,ho notato con la stessa quota di carboidrati sono leggermente più grasso sull'addome con la frutta rispetto al riso a scapito di quanto direbbero i paleodietisti che vedono nei cereali il male assoluto(anche se pare sul riso siano più magnanimi.....).

Rispondendo a Luiss, quelli che stanno qui è perché hanno problemi di varia natura, quindi ha senso essere un pò talebani sul glutine...

Certo,su questo hai ragione.

Stavo ri-leggendo, per caso, l'articolo di Ray Peat sul cancro al seno, e ci sono un paio di citazioni interessanti:

"Some studies show that dietary starch, rather than fat, is associated with breast cancer. Starch strongly stimulates insulin secretion, and insulin stimulates the formation of estrogen."

"Because of the toxic (carcinogenic, and anti-respiratory) effects of the “essential fatty acids,” which are usually stored in the tissues in very large quantities, it’s important to avoid the stresses or hunger that would release the fats into the blood stream. Estrogens and adrenalin and serotonin and growth hormone, and prolonged darkness, increase the release of the free fatty acids. Frequent meals, including some saturated fats such as coconut oil, and a balance of protein, sugars, and salts, will minimize the release of stored fats."

“Non demonizzate la carne, basta mangiarne poca”
Il parere del professor Giorgio Calabrese subito dopo la notizia diffusa dall’Oms sulla pericolosità della «carni lavorate».
«Il problema sono le alte temperature ed i grassi»
http://www.lastampa.it/2015/10/26/scienza/benessere/non-demonizzate-la-carne-basta-mangiarne-poca-rwx4nhCKN6ke6xN3WQnl5H/pagina.html

Calabrese sembra un funzionario del ventennio fascista....ACQVISTATE PRODOTTI ITALIANI.

però è ragionevole quello che dice Calabrese: qualità, metodo di cottura e non esagerare.

però è ragionevole quello che dice Calabrese: qualità, metodo di cottura e non esagerare.

Bastava mia nonna per dire quelle cose.
Calabrese non prendi posizione su niente,ho provato a vederlo a porta a porta e devo dire che per me è uno scempio di nutrizionista.

È vero, i grassi come lui sono un problema; un problema per chi li guarda! A dieta ferrea e in palestra, subito! XD

beh, se abbiamo prodotti piu' di qualita' rispetto ad altri posti nel mondo, come salumi e formaggi, non vedo cosa ci sia di male ad esserne fieri e a consigliare il loro consumo

Calabrese promuove la dieta mediterranea, o almeno il concetto che si ha di essa, quindi non possiamo aspettarci null'altro al di fuori di questo -- la dieta mediterranea, di per se, non prende nessuna posizione per la sua natura, è solo un insieme di cibi messi lì a caso con dei luoghi comuni piu' o meno stupidi

@"luiss" a me sembra, ma non lo conosco bene, che abbia una posizione precisa: dieta mediterranea.

Infatti come dice sopra anche bloomberg dieta mediterranea vuol dire tutto e niente.