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LA DIETA IDEALE? A OGNUNO LA SUA? DISCUTIAMONE!

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 Matz
(@matz)
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È solo stupido, non è interessante, in realtà trovo patetico tutto ciò che dici.
L’ho già fatta la valutazione neurologica, non da te grazie a dio ma da un medico di quelli col camice bianco, non quelli che fanno statistiche come Berrino senza peraltro sapere probabilmente nulla di analisi dei dati, ed è risultata negativa, sto per laurearmi in Ingegneria a differenza tua quindi al momento ancora a certe cose ci arrivo.
Io ho un malassorbimento dei grassi, come te, non digerisco niente perché ho troppi batteri nel tenue che me lo infiammano e fermentano sia proteine che zuccheri, ho provato dapprima la via ufficiale dei gastroenterologi per circa 3 anni, spendendo veramente una barca di soldi, ho risolto che alla fine a dicembre scorso mi hanno asportato l’appendice perché stava marcendo a causa della disbiosi, ora grazie a dio va un po’ meglio con l’integrazione, ma la strada è lunga e non è grazie ad un medico, guarda un po’ XD

Ci sono le persone che studiano e i problemi li affrontano come sto facendo io, oppure come ha fatto Coro che da una malattia incurabile per i medici ne ha tratto una professione, poi ci sono quelli come te, che sono bravi a lamentarsi e fanno solo e dicono cose estremamente noiose.

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fabio meloni
(@fabietto)
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Infatti, come già dico da tempo, hai un problema coi grassi, cioè tu praticamente hai steatorrea con l’olio di cocco e credi che il problema giustamente sia l’olio di cocco tossico e non il tuo intestino XD sei l’emblema dell’italiota medio, rafforzi le tue tesi citando professoroni come Longo o epidemiologi come Berrino che credono o inventano diete fasulle, che mascherano il reale problema intestinale skippando i cibi che credono siano dannosi, peccato che il colesterolo non causa le malattie cardiache, il più grande bluff della storia medica, credo che da qualche parte in te ci sia un ritardo. Poi non capisci che sono malato e pure io ho un problema coi grassi tanto quanto te, se non peggio di te, ma evidentemente c’è un gap perché io arrivo a riconoscere un problema mentre tu no.

Tanto pensala come vuoi, è una discussione per me inutile, si conferma l’ipotesi non obiettiva e che cerchi di convincerti a tutti i costi che quello che fai è giusto ma ancora non digerisci il cibo dell’uomo, già lo avevo capito dai tuoi primi messaggi, conosco troppo bene le persone che hanno la tua visione.

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grazie dottore per la diagnosi  😀 
Non cerco di convincere nessuno ma posto, finchè Tropico e Fabietto me lo permetteranno, quello che trovo interessante e poi traggo una semplice conclusione: con una dieta che i professoroni indicano come ottimale io sto bene, con una dieta che si allontana da quella proposta inizio ad avere delle difficoltà. Poi, da italiota medio, penso che stress e sedentarietà siano altri fattori da tenere in considerazione per quanto riguarda la salute. 
Tu invece da persone intelligente avendo problemi con queste diete "folli" invece di cambiare strada insisti perché pensi che il problema sia tuo, ma in questo caso il tuo ambito di riferimento è quello neuro-psichiatrico e non quello alimentare, ma si sa la forte connessione tra disturbi della personalità e disturbi alimentari. Faccio una previsione forse azzardata ma che credo probabile, non risolverai mai i tuo problemi fisici se non affronti prima i tuoi disturbi mentali, pensaci  😉

Da come certe sostanze, alcol, droghe, alcaloidi, oppioidi, metalli (mercurio, alluminio), cannabinoidi, farmaci, caseomorfine, gliadomorfine, etc, sono in grado di
cambiare il comportamento, sono convinto che l'alimentazione in tal senso è estremamente importante; e la psichiatria, che lavora a compartimenti stagni, come il resto della medicina mainstream, da sola non potrà mai risolvere nulla. Il corpo umano deve essere trattato tassativamente in maniera olistica!
Poi, veramente, tenendo in considerazione la mera biochimica umana, sapendo che nel sangue, pena il coma, non ci devono stare più di 5 grammi di zuccheri, e che per gestire una grande mole di glucidi, come consiglia la dieta mediterranea, per il nostro pancreas, ormai ipertrofico, è un lavoro non da poco,  la follia onestamente mi viene più semplice vederla in questa dieta ormai universalmente accettata come icona della buona salute... salute che sinceramente, è sotto gli occhi di tutti, è diventata una chimera!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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P.s. Per i campioni di sport di endurance mi sono già espresso. Per il resto penso che una dieta al 55/60% di carboidrati a basso costo, patate e cereali, possa andare bene per alimentare degli schiavi che sgobbano sotto  il sole e le interperie senza sosta  per 16 ore al giorno. E che una volta scassati, come si faceva in passato, si sostituiscano con altri da sfruttare alla stessa maniera.
Poi, sul frangente mentale, una dieta dove ti devi limitare (alzarsi dalla tavola prima di essere sazi) non rende sicuramente felici. Invece, una dieta autolimitante, come lo è quella paleo, per esempio, ti permette di raggiungere la sazietà, quindi alzarsi dalla tavola soddisfatti, ma senza sforare il computo calorico. Ovviamente, se si approccia alla paleo, condendo e insaporendo,  bè, anche li c'è il rischio di sforare, ma con i carboidrati è molto più facile esagerare.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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 Matz
(@matz)
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Io non credo nella teoria glucidica, io credo che le popolazioni che non mangiassero zuccheri o amidi fossero relativamente poche o forse una, gli inuit che peraltro non se la passavano per niente bene senza carboidrati.

Credo piuttosto che il progressivo impoverimento dei batteri buoni, in particolare i bacilli, che ormai stanno scomparendo, permetta ai patogeni di prendere piede, risalire anche nel tenue e dare il via alle patologie alle quali uno è predisposto, dove i geni indicano quali sono le nostre debolezze. Sicuramente è qualcosa di multifattoriale, le nostre abitudini e comportamenti influenzano il microbiota come l’alimentazione anche lo fa. Si è visto che stare al freddo d’inverno migliora il microbiota, la sedentarietà lo impoverisce, il sole lo migliora di brutto, le luci blu e i campi elettromagnetici non nativi lo impoveriscono, la pasta sovralimenta con fruttani e amilosio e infiamma l’intestino col glutine, il pane di pasta madre fermentato a lungo con il glutine scomposto nei suoi peptidi più piccoli, batteri buoni, enzimi, fibre predigerite, la mancanza di fruttani, amidi scomposti lo arricchiscono ed è altamente antinfiammatorio.. l’inquinamento lo impoverisce, i pesticidi lo impoveriscono, gli antibiotici lo distruggono, i fans lo distruggono, i farmaci lo distruggono. È il complesso, è la contemporaneità che ci espone alle patologie, il dismicrobismo quando arriva non se ne va con la sola dieta è totalmente inutile, se non si bombarda l’intestino con antimicrobici non ci libererà mai del dismicrobismo, poi è necessario utilizzare batteri buoni a quel punto quando l’intestino è sfiammato, e gli acidi grassi a catena corta, i batteri degli alimenti non pastorizzati lo rinforzano e lo mantengono in salute, ma anche gli enzimi, i polifenoli, le fibre.

Tutto ciò che mira ad escludere per sempre è sbagliato, non sei guarito fino a che non lo mangi. La macrobiotica ha individuato il colpevole giusto, l’intestino, e ha un protocollo da seguire, loro mangiano zuppa di miso prima dei pasti che fornisce enzimi, fibre e acidi grassi a catena corta, probiotici per digerire l’amido resistente che mangiano dopo, riso in padella con legumi l’80perc dei pasti, skippando grassi che per essere digeriti hanno bisogno di bile e le proteine contenenti zolfo, perché entrambi vengono fermentati quando si è colonizzati da patogeni, così facendo mirano a ristabilire un eubiosi... il problema è che il concetto è giusto ed anche il colpevole, ma non si cura in quel modo, non si devono evitare o limitare grassi e proteine tutta la vita, perché quella dieta è pericolosa, causa estrema malnutrizione e non risolve un bel niente a livello intestinale. L’unico modo è ucciderli, sfiammare e reinoculare, poi mantenimento. Se metti batteri dove già nei troppi avrai sempre e sicuramente ma per forza dei problemi. Anche Peat ci ha capito veramente poco purtroppo, pioniere per tantissime altre cose, ma sul microbiota non ha capito veramente niente.

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fabio meloni
(@fabietto)
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A me pare chiaro che, basta guardare una puntata di nudi e crudi (in una settimana, in due, sono riusciti a mangiarsi solo un serpente perché non hanno trovato altro) per capire che i glucidi, per noi prontamente commestibili, in natura sono molto rari. Gli animali si dividono per la maggiore, fra gli erbivori, che riescono ad estrarre nutrimento dalla cellulosa, e dai carnivori. L'uomo ha la possibilità di sopravvivere nella giungla solo se impara a cacciare o mangia vermi, insetti e carogne. Il miele? Non è semplice per un selvaggio nemmeno avvicinarsi all'alveare. Frutta? Bisogna sapersi arrampicare come le scimmie o aspettare che qualche frutto caschi a terra; le bacche? In natura sono legnose. Tuberi? Gli amidi, se non gli cuoci, sono indigeribili; di nuovo la frutta, è stagionale e per molti mesi non è disponibile... Boh, che dire? Le spighe dei cereali non si possono mangiare tali e quali; i legumi, a parte i piselli, crudi sono indigesti; il fuoco? Accenderlo, se non si hanno gli attrezzi adatti, una vera impresa...

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 Matz
(@matz)
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Il pane è un cibo pre-neolitico seppur non da tutti i giorni:
https://www.google.it/amp/s/www.focus.it/amp/cultura/storia/le-origini-del-pane.htm

I tuberi dopo la scoperta del fuoco venivano mangiati e io credo che anche oggi sia una cosa favorevole.

Di frutta credo si cibassero abbastanza quando disponibile, specialmente d’estate, verdura non credo ne mangiassero tanta se non zucchine, melanzane, ecc che in realtà sono frutti di fatti la verdura contiene cellulosa che se non è cotta è estremamente dura su stomaco e intestino, le fibre solubili della frutta invece sono ottime.

I cereali invece penso che mangiato sbiotti anche se cotti fanno comunque pena come fonte di nutrimento, se integrali poi ancora peggio, più tossine e anti nutrienti, legumi stessa cosa. Li bisogna andare avanti al neolitico e utilizzare le tecniche ci insegna la fondazione per poterli mangiare.

Di fatti io credo in una dieta tradizionale, i cibi devono essere preparati correttamente per poter esser mangiati, questo unisce la scienza alla tradizione e alla ancestralità/origine del cibo. Infatti dopo gli Hadza della Tasmania, i popoli tradizionali, sono quelli con il microbiota più sano sulla faccia del pianeta.

Solo perché non si possa mangiare crudo, o solo perché non lo mangiassero prima dell’avvento del fuoco a mio modo di vedere, per mio personale parere, non è convincente come ipotesi del degrado microbico dei nostri intestini che ereditiamo dalle nostre madri di generazione in generazione. Credo più nella scienza degli alimenti, credo che alcune robe vadano mangiate cotte e alcune crude, d’altronde gli Hadza traggono parecchia energia dagli amidi di tuberi cotti sul fuoco e frutta nella stagione secca, e hanno un microbiota eccezionale; non mangiano verdura solitamente, miele si, ma il miele è un cibo fantastico, non lo scopriamo oggi, le api sono incredibili.

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fabio meloni
(@fabietto)
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Certo, evviva l'evoluzione che ci ha permesso di sfuggire all'inferno della giungla! La mediterranea, che mette d'accordo la maggior parte della comunità scientifica, è il culmine del connubio scienza/tradizione, ma cozza con la nostra biochimica, a me non convince! Dammi ragione quando dico che anche solo pensare che per cercare di stare in salute bisogna  seguire dei protocolli imposti dagli scienziati, quando il resto degli animali ne fa a meno, c'é da uscirne folli!

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fabio meloni
(@fabietto)
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P.s. il neolitico è un granello di sabbia nella nostra evoluzione! Molti, che se ne dica, non si sono ancora abituati ai cibi trasformati e il risultato si vede!

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 Matz
(@matz)
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Si robe da pazzi. Non è normale, ma nemmeno pensarlo.

Credo che prima di tutto bisogna riportare in eubiosi l’intestino di tutti noi disbiotici, perché lo siamo tutti, e tornare a digerire per bene le cose.
Poi una volta fatto quello, mantenerlo in salute con cibi sani e tradizionali anche fermentati per potenziare intestino e sistema immunitario, vivere lontano dallo schifo delle città che sono soggette a diversi tipi di inquinamento quindi prediligere la periferia (meglio se campagna), stare a contatto con la pacha mama quindi esporsi al sole d’estate e al freddo d’inverno, i batteri del suolo e le bestie, praticare tecniche di rilassamento come barefooting, yoga che la scienza ha dimostrato essere benefiche per gestire lo stress che causa il lavoro, dato che per forza dobbiamo lavorare, limitare lo schifo delle luci blu, che causano retinopatie e sta emergendo, da nuovi studi scientifici, che potrebbero anche causare gravi malattie autoimmuni, metaboliche, perfino in cancro, il microbiota oculare e nasale sono i prossimi. Ora ad esempio, si sta studiando dei ceppi probiotici da spruzzare nel naso che proteggono dalle allergie respiratorie.

A proposito del pane, pensa che già ai tempi di inca e aztechi, per mangiare il mais, dato che sono pieni zeppi, ci sputavano sopra, veniva immerso letteralmente nella saliva e lasciato fermentare parecchie ore, poi facevano il pane; hai capito quanto già erano avanti? La tradizione è importante!

Quando vedo fighe su Facebook che postano i piattini di pasta alla pummarola mi viene da ridere XD

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fabio meloni
(@fabietto)
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A me tutto questo fa più piangere che ridere! Non voglio parlare dello stato di salute generale che è diventato un optional... La maggior parte delle persone, sorpassati gli anta, o sono rachitici con la pancia o obesi con la panciona... Persino ragazzi e ragazze, che fino a l'hanno scorso erano in super forma, quest'anno gli ho visti cambiare in peggio. Le donne sono quelle che,  man mano che invecchiano, fanno le trasformazioni peggiori... e ho lasciato fuori una buona parte di bambini, veramente fuori forma, dei quali vedo, se continuano così, un futuro non proprio roseo...
Comunque, gambe in spalla e si salvi chi può!

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fabio meloni
(@fabietto)
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Non ci si può fidare più neanche della scienza, diventata "scienzah, la nuova religione": una percentuale elevatissima degli studi pubblicati risultano non riproducibili per non dire farlocchi...

https://www.nature.com/news/1-500-scientists-lift-the-lid-on-reproducibility-1.19970

http://www.drugawareness.org/editor-of-lancet-medical-research-is-unreliable-at-best-or-completely-fraudulent/

https://newswire.net/newsroom/news/00088806-world-s-top-scientists-agree-most-researches-findings-are-fraud.html

https://www.theatlantic.com/magazine/archive/2010/11/lies-damned-lies-and-medical-science/308269/

Per non parlare dell'infallibile "peer review"...
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1420798/

Quindi? Come possiamo fidarci delle linee guida dell'OMS, INRAN e company? Su cosa si basano? Quali studi? Sono riproducibili? O Ci crediamo e basta come se fossero veramente i dogmi di una religione? Ci dobbiamo fidare solo perché lo dice la scienzah!?!?

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 Matz
(@matz)
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24 agosto 2018
Arrivano anche le prime ammende da fonti autorevoli:
“Non sono i grassi che ci fanno ammalare! Ed anche io ho contribuito a diffondere questa pessima scienza”.

Colui che é stato per 17 anni l’editore di JAMA, la rivista scientifica più letta dai medici americani, riconosce il più mastodontico errore nutrizionale degli ultimi 50 anni.

George Lundberg

https://www.facebook.com/100000591891226/posts/2201799359849772/

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 Matz
(@matz)
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Ennesima conferma arriva da Oxford, appena pubblicato, di nuovo i grassi dei latticini aged full fat sono protettivi per il cuore.
E udite udite, la stessa quota di grassi e proteine però in forma liquida, cercando di mimare a livello di macro quelli del formaggio cheddar stagionato, non ha dato ma proprio per niente gli stessi risultati, adesso chi lo spiega a Luca40 e Project Nutrition? Che continua a sostenere che per il corpo umano avere cibo in forma liquida sotto forma di integratore o cibo vero è la stessa cosa? Non fa distinzione! Quello che conta sono le calorie ragazzi! Le grandi calorie ca.. capperi!
I medici che hanno eseguito lo studio sostengono che bisognerebbe pensare la nutrizione ormai sotto forma di cibo vero e non di macronutrienti, i formaggi stagionati fanno bene a cuore, il gruppo di studio al quale non era stato dato alcun tipo di latticini aveva decisamente il colesterolo più alto. Alla faccia di Longo, Berrino e sta min.. minnie.

https://www.businessinsider.com/cheese-benefits-for-your-heart-cheese-matrix-2018-8?IR=T

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Yankee
(@yankee)
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Penso che sia folle affermare che è indifferente mangiare cibo vero naturale o integratori che contengono gli stessi nutrienti..
In merito alle diete, non mi sentirei di demonizzare berrino o wolff: seppur abbiano visioni diametralmente opposte hanno ottenuto comunque risultati e hanno una loro logica.
Sta a ognuno di noi scegliere la strada da seguire in base al proprio corpo, alle proprie sensazioni.
Ovvio che se con berrino stai da schifo e con wolff da re (o viceversa), insistere con una macro è folle, solo perchè tizio caio e sempronio dicono che è la dieta top adatta a tutti..
Non possiamo uniformarci: ricordiamo che abbiamo una mente ed un cervello che, purtroppo o per fortuna, influenzano molto le nostre scelte e possono trasformare il miglior cibo in un alimento indigeribile..


   
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 Matz
(@matz)
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Uno dei migliori oncologi del mondo eseguirà un grande studio sulla dieta chetogenica nei tumori. Di Repubblica del mese scorso.
http://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2018/07/09/news/la_dieta_chetogenica_potrebbe_avere_effetti_benefici_sui_farmaci_antitumorali_inizia_uno_studio_sull_associazione-201282964/

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fabio meloni
(@fabietto)
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E chi si fida più? Speriamo che non ne venga fuori un'ulteriore pubblicazione scientifica, farlocca, per mantenere lo stus quo!:-D

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