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"L'olio di cocco e' veleno puro"

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(@luca40)
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 Matz
(@matz)
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Dopo che l'American Heart Assotiation (AHA) lo scorso anno attaccò l'olio di cocco, un'epidemiologa di Harvard fa notizia nuovamente affermando che è veleno puro.
Com'era prevedibile, i mezzi di comunicazione sono saltati su questa affermazione senza fare un briciolo di dovuta diligenza.

Sapevi che il 50% dei titoli dei mezzi di comunicazione relativi agli studi scientifici è completamente sbagliato? E che molti di questi titoli non corrispondono esattamente alle conclusioni degli studi che coprono? Questo risulta da una recensione pubblicata nel New England Journal of Medicine.

Innanzitutto, NON esiste un singolo studio che dimostri che l'olio di cocco provoca malattie cardiovascolari. Non uno. In secondo luogo, l'intero caso contro l'olio di cocco si basa su un'ipotesi che è stata ormai smentita. È l'ipotesi delle malattie cardiovascolari-dieta. I grassi saturi aumentano il colesterolo LDL. Il colesterolo LDL causa malattie cardiache. Tutto ciò che aumenta il colesterolo LDL è cattivo. L'unico problema è che i dati non supportano questa ipotesi.

Al contrario di come affermato, ci sono tanti studi che confermano i benefici dell'olio di cocco. L'olio di cocco è sempre stato, è e sempre sarà un alimento estremamente salutare che può e dovrebbe far parte della nostra alimentazione.

https://www.facebook.com/1556040694659118/posts/2099543860308796/

Detto da un’associazione poi ladrona in toto, finanziata da ogni male del mondo occidentale con l’esponente principale, il presidente, che ha avuto un bell’infartino recentemente.

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(@luca40)
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Sarò strano io, ma tra una ricercatrice di Harvard e un Panzironi qualsiasi, mi fido più della prima. Poi, perché avrebbe dovuto attaccare l'olio di cocco, non capisco l'interesse.


   
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 Matz
(@matz)
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Coro è uno dei massimi esperti di microbiota umano al mondo. Se hai un problema coi grassi, il problema non è dei grassi, hai la SIBO, hai sempre detto di aver avuto problemi intestinali in passato e ti sei trovato bene con la dieta mainstream, allora farai come i mainstream.
Mia zia è morta ieri di cancro uterino tra chemioterapia e mille sofferenze. Si era ammalata a vent’anni di distrofia muscolare e fibromialgia, che non è un disturbo genetico ma bensì metabolico, infatti era diventata obesa, le gambe non reggevano ed era in carrozzina, ha convissuto in pratica con la SIBO tutta la vita, i medici non l’hanno mai curata relegandola ad una vita d’inferno. Se non curi il metabolismo poi soffrirai delle patologie occidentali mainstream, il grasso, in particolare quello animale, è estremamente sano per il corpo umano e il microbiota intestinale. L’intestino umano è corto, siamo tendenzialmente carnivori, in particolare mangiatori di carogne e grasso, le fibre se ben fermentate di verdura e cereali oppure le fibre solubili della frutta, in condizioni eubiotiche sono sanissime e benefiche per le comunità microbiche, quelle che mangi te del pane di segale integrale industriale non penso proprio, ma ti illudi che lo siano.

Ricordati che non puoi sapere dove vai, se non sai da dove vieni. È giusto rispettare le scelte degli altri ad ogni modo, chi sono io per criticare qualcuno? Un coglione. Indi per cui continua a skippare il grasso, vai con Longo e Berrino poi alla fine la vita risolverà l’equazione universale sempre e comunque, nel bene o nel male.

Io da quando Shantih, che Dio l’abbia in gloria, mi ha indicato la retta via, e abbiamo trovato i fitoterapici che stanno funzionando per la mia SIBO, ma sono ancora in fase ascendente, ho capito quanto è cagna E diffusa questa malattia e di quanto il mainstream faccia ammalare la gente con il grano irrorato di pesticidi e non preparato correttamente, ma sono scelte, cactus vobis, io avado avanti per la mia strada, come ho sempre fatto.

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fabio meloni
(@fabietto)
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Condoglianze per tua zia Matz!
Se i grassi saturi fossero veleno, a quest'ora, visto che occupano quasi il 60% del mio introito calorico, sarei morto avvelenato da un bel pezzo!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@luca40)
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Shantih Coro è un nutrizionista che è poco più di un infermiere.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Io non ho mai capito quale meccanismo converta i saturi in colesterolo quando, di base, quest'ultimo è insaturo!?
Posso capire che con la carne si introduca anche colesterolo esogeno, ma il cocco di colesterolo ne è privo.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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 Matz
(@matz)
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Shantih Coro ne sa molto più di te che sei un babbano, in America è medico funzionale, è stato nutrizionista di JUVENTUS e di atleti olimpionici e ha aiutato molta più gente di te, poi è remissione dal Crohn da vent’anni, mangiando i tuoi odiati grassi, io starei un pochino più tranquillo e rispetta gli infermieri che anche loro sono laureati e ne sanno molto più di te, pure loro.
E ora sono nutrizionisti ufficiali di protocollo Coimbra. Marinelli che è nel suo team è nutrizionista della primavera della Lazio e collaborano col Dott. Cono Casale, uno dei più validi gastroenterologi italiani, Celiaco da sempre, curato, e aiuta un sacco di persone che hanno malattie infiammatorie intestinali, ma meglio seguire i nutrizionisti come Project Nutrition su facebook che parlano di calorie e cannella, interessantissimo..........

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fabio meloni
(@fabietto)
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Matz, cerca di essere meno aggressivo! In un ambiente sereno si discute meglio ed'è più probabile che si facciano anche più progressi!
Io penso che l'olio di cocco possa dare problemi se si sfora il computo calorico. Con le sostanze concentrate, che diffettano in vitamine e altro, è facile che accada: si bypassano i sistemi omeostatici del corpo. Ma se si usa quel tanto giusto per cucinare, avendo un punto di fumo molto alto, problemi non ne vedo. Ovvio che se si assumesse a bicchieri, essendo molto assimilabile, qualche scompenso credo che lo potrebbe fare. Diverso quando si mangia la noce di cocco: il frutto integrale farebbe raggiungere il senso di sazietà prima di raggiungere livelli troppo elevati di assunzione dei suoi grassi; Poi, l'acqua, le fibre e le vitamine, ne modulerebbero l'assimilazione e l'uso  energetico.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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 Matz
(@matz)
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In un regime ipocalorico non importa come ripartisci i macronutrienti, migliorerà sempre il profilo emato-lipidico, puoi ingozzarti di olio di cocco fino a scoppiare, non lo dico io ma lo dice Project Nutrition, a me le calorie non interessano, mi interessa molto di più la salute delle persone, e non me ne frega niente dei babbani nutrizionisti che fanno diete per persone obese e che ottengono risultati sul dimagrimento, c’è molto di più di tutto ciò, poi mi deve ancora spiegare come i monaci buddisti diventano obesi in regime ipocalorico vegetariano, dato che, di cenni non ne ha fatti l’uomo caldaia.
“When researchers began studying Thai monks’ dietary habits, they were baffled. The monks consume fewer calories than the general population, but more of them are obese.”
https://www.nytimes.com/2018/08/12/world/asia/thailand-monks-obesity.html

Il problema è anche che i grassi vegetali sono pieni di deuterio, che rallentano i mitocondri, questo non significa che siano da escludere ma da mangiare con parsimonia e che i grassi di animali che pascolano sono migliori, nulla toglie che il grasso è il primo combustibile dell’uomo di oggi, cacciatore raccoglitore, senza demonizzare gli altri macronutrienti, ovviamente.
Il colesterolo esogeno modifica per un 20% quello nel sangue, ma poi il colesterolo c’è dapprima si tutti noi, demonizzarlo come si è fatto fino ad ora è tendenzialmente stupido e insensato, difatti diversi medici sono contrari, di recente qualcuno ha pure fatto ammenda sfruttando i social e spiegando come le aziende farmaceutiche manipolano le loro scelte e tutto il loro settore, se guardiamo l’aha c’è dentro dalla testa ai piedi con le sponsorizzazioni che ha, ma ad ogni modo ognuno faccia un po’ quel che vuole, io so che quello che mangiano grasso vivono bene, anche col Crohn.

Lui istiga, è nazivegano Berriniano, lo fa apposta, godo che hanno smantellato la setta di quel matto di Pianesi, quella gente qua è tutta uguale.

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(@luca40)
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Matz, io riporto solo la notizia di un ricercatrice di Harvard che ci informa che l'olio di cocco fa male alla salute. Personalmente, magari sbaglio, do più credito ad una ricercatrice di harvard a Berrino con un H-index di 68, ad un Fontana H-index mi pare 50 ad un Willett professore di harvard che ad un Panzironi o ad uno Shantih Coro massaggiatore della Juventus    XD
Tra l'altro, mi chiedo quali sarebbero gli interessi di Berrino nel proporre una dieta basata su carboidrati complessi da cereali integrali, legumi, verdure, frutta, pesce ecc ecc limitando zuccheri e grassi saturi, non fumare, non bere alcolici e dedicarsi quotidianamente allo sport e ad un po' di meditazione. Penso sia piuttosto anti-consumistica quindi non vedo nessun complotto, ma la tesi della comunità scientifica seria va in questa direzione, e non per un complotto ma perché lo conferma la ricerca. 
Andrea Biasci di Project Nutriction, non fa ricerca, non è un medico è semplicemente un tizio simpatico, intelligente e carismatico che non segue gli stregoni ma si affida alla scienza a sinceramente i suoi video su youtube piacciono ed ho letto pure il suo libro, se vuoi te lo passo nulla di eclatante ma una lettura piacevole. 
Infine, ti garantisco che babbani lo siamo tutti, a me che tu non sia parente di Harry Potter  😛


   
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(@luca40)
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Matz, cerca di essere meno aggressivo! In un ambiente sereno si discute meglio ed'è più probabile che si facciano anche più progressi!
Io penso che l'olio di cocco possa dare problemi se si sfora il computo calorico. Con le sostanze concentrate, che diffettano in vitamine e altro, è facile che accada: si bypassano i sistemi omeostatici del corpo. Ma se si usa quel tanto giusto per cucinare, avendo un punto di fumo molto alto, problemi non ne vedo. Ovvio che se si assumesse a bicchieri, essendo molto assimilabile, qualche scompenso credo che lo potrebbe fare. Diverso quando si mangia la noce di cocco: il frutto integrale farebbe raggiungere il senso di sazietà prima di raggiungere livelli troppo elevati di assunzione dei suoi grassi; Poi, l'acqua, le fibre e le vitamine, ne modulerebbero l'assimilazione e l'uso  energetico.

in passato ho consumato per un breve periodo l'olio di cocco, la prima volta mi ha procurato una forte diarrea, ho letto che funge anche da disinfettante intestinale, ho pensato che dipendesse da quello o semplicemente che non ero abituato. Sono andato avanti per un po' ci cuocevo le patate, però sempre a livello intestinale mi dava problemi. 
Per quanto riguarda i grassi, anche Longo propone una dieta pescetariana ma un po' sbilanciata sui grassi (olio di oliva abbondante tipo 8-10 cucchiai al giorno) e non è contrario all'uso dell'olio di cocco perché potenzialmente protettivo verso le malattie neuro-degenerative. Per un periodo ho seguito un po' la sua dieta abbastanza alta in grassi, ma non mi sono trovato complessivamente bene. Alla fine, come hai anche scritto più volte tu, ognuno ragiona in base alla propria esperienza, tu prosperi su basando la tua dieta sui grassi, io sui carbo complessi, grassi buoni e proteine un mizx vegetali-animali. Poi, per quanto riguarda la salute sono sempre più convinto che la gestione dello stress tramite lo sport e la meditazione sia un fattore almeno pari alla dieta.


   
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 Matz
(@matz)
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Infatti, come già dico da tempo, hai un problema coi grassi, cioè tu praticamente hai steatorrea con l’olio di cocco e credi che il problema giustamente sia l’olio di cocco tossico e non il tuo intestino XD sei l’emblema dell’italiota medio, rafforzi le tue tesi citando professoroni come Longo o epidemiologi come Berrino che credono o inventano diete fasulle, che mascherano il reale problema intestinale skippando i cibi che credono siano dannosi, peccato che il colesterolo non causa le malattie cardiache, il più grande bluff della storia medica, credo che da qualche parte in te ci sia un ritardo. Poi non capisci che sono malato e pure io ho un problema coi grassi tanto quanto te, se non peggio di te, ma evidentemente c’è un gap perché io arrivo a riconoscere un problema mentre tu no.

Tanto pensala come vuoi, è una discussione per me inutile, si conferma l’ipotesi non obiettiva e che cerchi di convincerti a tutti i costi che quello che fai è giusto ma ancora non digerisci il cibo dell’uomo, già lo avevo capito dai tuoi primi messaggi, conosco troppo bene le persone che hanno la tua visione.

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fabio meloni
(@fabietto)
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Sì, la gestione dello stress e la giusta attività fisica sono un toccasana per la salute!
Per quanto riguarda gli oli vegetali, l'olio di cocco più di altri, sono convinto che sono delle bombe energetiche quanto le farine dei cereali raffinati. Per gestire bombe energetiche di quel tipo bisogna essere dei mostri di genetica, come lo sono certi campioni di sport aerobici: il loro punto forte è proprio, oltre a sopportare certi farmaci, di riuscire a digerire e a bruciare l'impossibile. Ma a noi "esseri normali" basta molto meno per campare!
Se dovessi scegliere un olio vegetale per come mi fa sentire bene a livello intestinale, fregandomene dei vari studi sui polinsaturi, sceglierei a occhi chiusi quello di canapa perché l'unico che mi da una piacevole sensazione balsamica a livello intestinale. L'olio di cocco, quello delle Filippine in particolare (quello indiano mi fa schifo come gusto e odore), lo trovo migliore per cucinare. Preso a cucchiai, come facevo un tempo, mi rendeva irrequieto come la caffeina. Credo proprio perché iper energetico. Preso al mattino, prima di andare a lavorare, o prima di una bella seduta di ginnastica, lo vedo anche bene, ma se si deve rimanere seduti davanti ad un computer, bé, meglio evitare!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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eric
 eric
(@eric)
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Per quanto riguarda l olio di cocco pure io mi fido poco del suo abuso, ma non lo paragonerei al veleno in un utilizzo normale.
Discorso gestione dello stress è molto importante, ma qui la meditazione a mio modesto parere non serve a un kaiser..
Credo siano più importanti le scelte, obbligate o meno, di vita soprattutto lavorative
È inutile andare in palestra a scaricare lo stress o meditare se facciamo una vita di merda e lavoriamo più di 9 ore al giorno in un posto che ci fá schifo, privo di ogni realizzazione personale solo per portare a casa la pagnotta..
Inoltre quando stai bene fisicamente è anche più facile e naturale avere un benessere mentale, il contrario invece è una forzatura perché fai finta di stare bene quando in realtà non è così


   
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(@luca40)
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Sì, la gestione dello stress e la giusta attività fisica sono un toccasana per la salute!
Per quanto riguarda gli oli vegetali, l'olio di cocco più di altri, sono convinto che sono delle bombe energetiche quanto le farine dei cereali raffinati. Per gestire bombe energetiche di quel tipo bisogna essere dei mostri di genetica, come lo sono certi campioni di sport aerobici: il loro punto forte è proprio, oltre a sopportare certi farmaci, di riuscire a digerire e a bruciare l'impossibile. Ma a noi "esseri normali" basta molto meno per campare!
Se dovessi scegliere un olio vegetale per come mi fa sentire bene a livello intestinale, fregandomene dei vari studi sui polinsaturi, sceglierei a occhi chiusi quello di canapa perché l'unico che mi da una piacevole sensazione balsamica a livello intestinale. L'olio di cocco, quello delle Filippine in particolare (quello indiano mi fa schifo come gusto e odore), lo trovo migliore per cucinare. Preso a cucchiai, come facevo un tempo, mi rendeva irrequieto come la caffeina. Credo proprio perché iper energetico. Preso al mattino prima di andare a lavorare o prima di una bella seduta di ginnastica lo vedo anche bene, ma se si deve rimanere seduti davanti ad un computer, bé, meglio evitare!

questo è interessante, in sostanza restando in normocalorica e peso forma o cmq con un percentuale di massa grassa intorno al 12% la ripartizione dei macro diventa una questione puramente soggettiva? In sostanza come ci trova meglio ci si regola, a me suona abbastanza razionale.


   
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