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Perdite energetiche nelle conversioni...

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(@salvio)
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Sapete parlando dei vari tipi e del loro naturale carburante, mi sono posto un interrogativo.

Prendiamo due macchine ideali una brucia glucosio e l'altra brucia grassi.

Mettiamo che brucia 1000 kcal al giorno, vorrà dire aprossimativamente, che per svolgere le sue funzioni la macchina brucia carbo brucia 250 grammi di glucosio e la macchian brucia grassi 111,1 grammi di grasso.

Supponiamo che la macchina brucia grasso, può andare anche a glucosio ma deve avere un piccolo dispositivo ausiliario per concertire i carboidrati in grassi. Ora riesce a convertire ogni 3 grammi di carboidrati in uno di grassi perdendo quindi a netto 3 calorie ovvero dato che i 3 grammi di carbo danno 12 cal mentre una di grasso ne possiede solo 9, la perdita sarà pari a 3.

Ok uno dice allora devo avere 1000 kcal metto nella macchina a grassi 250 grammi di glucosio, ma qua casca l'asino, durante la conversione i 250 grammi di glucosio danno 83.3 grammi di grassi con una perdita netta di 250 kcal, senza contare che la macchina spende energia per effettuare la conversione.

Quindi se si vuole essere precisi si deve pensare che la macchina a grassi avrà bisogno di un supplemento di glucosio per funzionare se non ha i grassi come carburante di partenza, ovvero dovra consumare on totale 333.3 grammi di glucosio più quello necessario per effettuare la trasformazione dei carboidrati in grassi (notare che anche questa aggiunta di glucosio creerà perdite nella conversione, ma trascuriamole volutamente).

Orbene l'essere umano quando converte i carboidrati in grassi durante la lipogenesi si comporta come questa ultima macchina.

E più brucia grassi più se alimentato a carboidrati spreca energia. Nel caso della macchina appare evidente come solo 1000 kcal impongano un'aggiunta di glucosio, escludendo la spesa per la conversione di 83.3 grammi di glucosio, ovvero del 33% di energia in più.

Potete leggere qua del perchè di questo scervellotico ragionamento:

http://it.fitness.com/forum/alimentazione-75/cosa-non-va-della-zona-3049.html

Quindi un ectomorfo che mangia carburante che deve essere trasformato per essere usato, spreca un sacco di energia, nel caso limite fino al 33% delle sue calorie giornaliere, per non contare quello che spreca durante la trasformazione usando il suo sistema per fare la stessa..


   
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(@andrea)
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passo interessante:

probabilmente, uno dei motivi per cui dopo un pasto in zona il metabolismo è più accelerato rispetto a quando si fa un pasto più ricco di zuccheri risiede nell'incremento dei cicli futili.
mi spigo: le proteine hanno un indice termico del 35%: in sostanza, il 25% delle calorie assunte dalle proteine viene disperso per la metabolizzazione delle stesse.
grassi e carboidrati hanno, viceversa, un IT molto più basso: diciamo del 3% i grassi e del 6% i carbo.
e la cosa bella è che i grassi hanno l'IT più basso di tutti i nutrienti. cosa rende un pasto in zona più dispendioso degli altri? l'aumento dei cicli futili.
consideriamo l'azione bloccante dell'insulina: blocca la lipolisi, la glicogenosi e la proteolisi.
a questo punto succede che i nutrienti non sono più disponibili fino a che il sig.glucagone, le signore catecolamine, ed il dr. cortisolo non intervegono a liberare tutti.
l'anno scorso cercavo di spiegare la minore perdita muscolare della zona rispetto ad una alta in carbo partendo solo dall'asse insulina/glucagone e dagli effetti sulla gluconeogenesi. non avevo ancora considerato il ciclo di Randle e i cicli futili. partendo dall'asse insulina/glucagone, ritenevo che quando l'insulina è bassa ed il glucagone alto, la gluconeogenesi fosse diminuita in favore della lipolisi. c'è qualcosa di vero in questo, ma i dettagli sono diversi. la minore gluconeogenesi non è da ricercare nell'attività epatica dei due ormani, ma nell'effetto extraepatico dei grassi.
partiamo: i suddetti ormoni liberano nutrienti ed incrementano la gluconeogenesi. l'insulina blocca queste attività. perchè mai, se l'insulina è più bassa, la gluconeogenesi è tuttavia diminuita? e perchè mai in presenza di cibi con IT basso, l'effetto termico post-prandiale è più alto? questi sono i termini esatti del mistero della zona. formulare le domande è stato ancora più difficile che cercare le risposte. molti danno una risposta semplicistica ed errata a questa domande, dicendo: insulina bassa equivale ad una maggiore lipolisi. vero, ma poi? come spighi il resto?
partiamo da questo dato: l'insulina bassa equivale necessariamente ad un incremento degli ormoni "catabolici" (usiamo questo termine? ok).
la glicemia è il principle regolatore degli ormoni catabolici.
quando noi manteniamo gli zuccheri bassi, una quota di zuccheri dal fegato viene liberata, così come una quota di grassi dall'adipe. quando i nutrienti liberati entrano in circolo, accade che non tutti possano essere utilizzari, e così se ne tornano a casa negli adipociti, nei muscoli o nel fegato (ecco cosa sono i CICLI FUTILI). questo cosa comporta? un dispendio energetico maggiore rispetto all'effetto postprandiale di un pasto con le stese calorie, ma più alto in zuccheri. da dove vengono prese le calorie per aggregare e disgrare nutrienti? esatto lionking, risposta esatta: dai grassi. solo ora non credere che sia tutt'oro quello che luccica. più ci si adatta alla zona, più i cicli futili diminuiscono. perchè? perchè l'adattamento ai grassi causa una maggiore secrezione d'insulina ed una minore secrezine degli ormoni catabolici. difatti, se il corpo si adatta ai grassi, gli zuccheri restano in circolo più tempo, invece di essere ossidati. restando in circolo più tempo, l'insulina aumenta lievemente, mentre gli ormoni catabolici non hanno ragione di essere secreti in grandi quantità.

salvio che mi dicevi, che un ipotetica iperlipidemia non dovrebbe causare grossi problemi anche perche in caso di digiuno si presenta la stessa situazione, giusto?


   
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(@salvio)
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Ecco la conferma delle mie ipotesi:

http://www.abc-fitness.com/artic/alime-rot.htm

Il passo interessante è:

La conversione di carboidrati in grassi è metabolicamente costosa; si ritiene infatti che fino al 25% delle calorie contenute nei carboidrati siano usate per il processo di conversione in grassi.

Il resto dell'articolo è na cavolata bestiale, lo possiamo anche lasciar perdere...

Praticamente se mangiate 2000 kcal in carboidrati e il corpo deve sintetizzare molto grasso ottenete una perdità netta fino a 500 kcal.

Ma partiamo dall'amido.

Supposto che non lo si digerisce del tutto, mettiamo si arrivi al 70%, se uno mangia 200 grammi tra pasta e pane, ora se contengono il 70% in carboidrati amidacei, oteniamo 140 grammi di carboidrati che digeriti al 70%, si va a 98 grammi di carboidrati, come detto Ciampolini ha notato che i carboidrati vengono maneggiati le prime tre ore, per ricaricare glicogeno e per fabbricare grasso.

Mettiamo che il corpo è intelligente e non li mette tutti nel glicogeno ma una parte lo usa per farne grasso, più si hanno muscoli rossi più grasso deve essere prodotto.

Ora questi 98 grammi dovranno essere depositati come glicogeno, ma anche essere convertiti come grassi, Finchè la glicemia è abbastanza alta si riempie il glicogeno poi i grassi, evidentemente il glicogeno non si riempie del tutto se l'organismo è un brucia grassi.

mettiamo che si vada per metà e metà, quindi 49 grammi di carboidrati verranno trasformati in 49/3 grammi di grassi ovvero 16.3 grammi di grassi.

Ora so che è un pò semplicistico ma 200 grammi di sfarinati danno circa 600 kcal di energia, ricordate che non è detto che le loro proteine siano realmente assorbite dal corpo.

Comunque se si analizza metabolicamente il corpo ragionando per calorie ha ricavato 49x4+16.3x9= 342 kcal, con una perdita energetica molto alta, e più il soggetto ha bisogno di grasso più le sue riserve di glicogeno saranno vuote e dovra mangiare carboirati, perdendo energeticamente su quello che mangia tra digestione e utilizzo metabolico.

Ciampolini dice che quando si mangia, la glicemia può scendere anche perchè si fabbrica grasso, anzi probabilmente la discesa rapida nelel diete ipolipidiche è dovuta anche a questo, ma allora ha ragione Di Pasquale che in una dieta mediamente lipidica, si può anche ridurre fortemente la quantità di carboidrati?

Tenete conto che metabolicamente come riporta Ciampolini, l'uso del glucosio può scendere anche al 5% nei periodi interprandiali.

E se nelle diete iperglucidiche si avesse sempre fame non di carboidrati ma di grassi?.


   
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 Muso
(@muso)
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Ma infatti il boccone più ambito è il dolce pieno di grassi,non il dolcetto di sola pastella!!.


   
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OneLovePeace
(@onelovepeace)
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Posso confermare che quando ero Ehretista, desideravo noci mandorle e simili, per non parlare degli avocado, ne avrei mangiati a camion in quel periodo. Anche l'olio sull'insalata era molto abbondante...


La natura non fa nulla di inutile.


   
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(@salvio)
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Scusami giusto la curiosità e adesso?


   
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OneLovePeace
(@onelovepeace)
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Dopo aver reintrodotto le proteine e i grassi animali non ho mai più desiderato gli avocado e mi capita di mangiarne forse uno al mese. A volte desidero delle patate e capisco di aver bisogno di fare un carico di carbo. Oppure mi capita di sognare delle bistecche da mezzo kg :rabbit:

A parte le battute ultimamente ho spesso voglia di carne di maiale, secondo voi a cosa può essere dovuto?


La natura non fa nulla di inutile.


   
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(@salvio)
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No No Gabriel, giuro nessuna battuta è che spioni altrui, capisci quello che voglio dire, potevano intendere altre cose, quindi meglio specificare.

Tra l'altro ciò mostra che quasi nessun animale mangia garssi a volontà, dato che un certo ehretista capo disse che nessun animale mangia i grassi, dimenticandosi che noi siamo andati oltre il livello mentale di qulasiasi animale...

E che ti frega di cosa vuol dire, procuratela e gustatela...

Non fate si che la cosciejnza si metta e decidere e a ponderare tutto, è utile se l'istinto è stato distorto da qualche dipendenza, ma non ha senso se si campa come si deve.

.


   
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OneLovePeace
(@onelovepeace)
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salvio ha scritto:
No No Gabriel, giuro nessuna battuta è che spioni altrui, capisci quello che voglio dire, potevano intendere altre cose, quindi meglio specificare.

Scusami non ho capito....

salvio ha scritto:
Non fate si che la cosciejnza si metta e decidere e a ponderare tutto, è utile se l'istinto è stato distorto da qualche dipendenza, ma non ha senso se si campa come si deve.

L'istinto è fondamentale se si riesce ad ascoltarsi.


La natura non fa nulla di inutile.


   
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(@rosenz)
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salvio ha scritto:

Non fate si che la coscienza si metta e decidere e a ponderare tutto, è utile se l'istinto è stato distorto da qualche dipendenza, ma non ha senso se si campa come si deve.

Due semplici righe di grande saggezza...


   
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 Muso
(@muso)
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Post: 1170
 

OneLovePeace ha scritto:
Posso confermare che quando ero Ehretista, desideravo noci mandorle e simili, per non parlare degli avocado, ne avrei mangiati a camion in quel periodo. Anche l'olio sull'insalata era molto abbondante...
Secondo me li desideravi così tanto anche perchè erano l'unica cosa decentemente energetica che potevi mangiare...


   
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(@salvio)
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Gabriel volevo proprio che specificassi che nonostante uno leva i garssi animali, in qualche modo ricerca sempre quelli vegetali e che quindi i grassi non sono eliminabili dalla dieta umana.

Non fate si che la cosciejnza si metta e decidere e a ponderare tutto, è utile se l'istinto è stato distorto da qualche dipendenza, ma non ha senso se si campa come si deve.

E' una delle cose più orribili da dire, creare una scissione tra inconscio e coscienza al fine di rimettere il corpo al proprio posto è giusto, ma per la psichiatria moderna è mostruoso...


   
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