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Quante proteine assumere?

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(@biker40)
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E' anche divoratore di termiti... Così semplice.
Anche le termiti hanno interiora.


   
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(@biker40)
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Posto stralci di articolo di Berardi in tema.

J. Berardi.

"La sintesi proteica non è l'unica ragione per assumere più proteine...
MAGGIORE RILASCIO DEL GLUCAGONE che contrasta gli effetti dell'insulina aumentando la mobilitazione dei grassi...

CORREZIONE DEL PERCORSO METABOLICO. In diete a 20-50% del totale in proteine si osservano una serie di aggiustamenti metabolici: smorzamento della glicolisi, riduzione degli enzimi di sintesi degli acidi grassi, aumento della glucogenesi...

RIDUZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE. ...Molti studi su diete iperproteiche hanno mostrato una riduzione dei TG...

MIGLIORE PROFILO PER LA PERDITA DI PESO... in diete dimagranti... salvaguardia la massa muscolare, milgiora la sazietà, la gestione del glucosio ematico...

AUMENTO DEL RICAMBIO PROTEICO... una dieta alta in proteine accelera la sostituzione di muscolo vecchio con muscolo nuovo meglio funzionante...

BILANCIO AZOTATO MIGLIORE... significa che nel corpo entrano più proteine di quante ne escano... questo milgiora l'efficienza anabolica...

MAGGIORE APPORTO DI NUTRIENTI AUSILIARI... quando mangiamo assumiamo cibo non solo aminoacidi e proteine ... gli alimenti proteici (animali) sono i più ricchi in micro e macro elementi (vitamine, minerali, grassi, CLA, omega 3...) di qualsiasi altro alimento...

Leggendo quest'articolo è evidente che non assumiamo proteine solo per la sintesi muscolare ma per molte altre ragioni. Perchè si dovrebbe limitare l'assunzione proteica al minimo indispensabile? Parliamo di organismi sani.

Spero sia utile.


   
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 teo
(@teo)
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io penso che un 2.2 sia il massimo se preso quotidianamente che ne pensate? ovviamente compensato da pari grammi di grassi


   
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crixus
(@crixus)
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io penso che un 2.2 sia il massimo se preso quotidianamente che ne pensate? ovviamente compensato da pari grammi di grassi

Ma come Teo? da una parte scrivi che sono troppe, dall'altra che van bene? 😀

“Adaptability is probably the most distinctive characteristic of life.”
— Hans Selye


   
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 teo
(@teo)
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2.2 è il tetto MASSIMO E NN SON TROPPE CIANTI DICE 3 O 4 PER KG QUELLE SO NTROPPE


E POI CREANO ACIDITà SOLO SE SUPERIORI ... MA SE SI TENGONO I GRASSI E PRO A PARI GRAMMI IO HO ZERO PROBLEMI , I PROBLEMI SONO QUANDO LE PRO SON + ALTE IN KCAL DEI GRASSI


   
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Tropico
(@tropico)
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Do regular high protein diets have potential health risks on kidney function in athletes?
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10722779
L'eccesso di proteine ​​e l'assunzione di aminoacidi sono stati riconosciuti come potenziale pericolo con implicazioni per la funzione renale, con conseguente compromissione progressiva di questo organo. È stato suggerito in letteratura, senza una chiara evidenza, che l'assunzione di proteine ​​da parte degli atleti non ha conseguenze dannose sulla funzione renale. Questo studio ha esaminato i Body-Builders (BB) e altri atleti ben allenati (OA) con ad alto e medio introito di proteine ​​, rispettivamente, al fine di far luce sulla questione. Gli atleti sono stati sottoposti a 7 giorni di registrazione di analisi della nutrizione, nonché campioni di sangue e la raccolta delle urine per determinare le potenziali conseguenze renali di un alto apporto di proteine​​. I dati hanno rivelato che, nonostante la concentrazione plasmatica più elevata di acido urico e di calcio, il gruppo di BB aveva clearance renale della creatinina, urea e albumina, nel range della normalità. Il saldo di azoto per entrambi i gruppi è diventato positivo quando l'assunzione di proteine ​​al giorno ha superato 1,26 g.kg ma non ci sono correlazioni fra l'assunzione di proteine ​​e la clearance della creatinina, tasso di escrezione di albumina, e tasso di escrezione urinaria di calcio. Per concludere, sembra che l'assunzione di proteine fino a 2. 8 g.kg non comprometta la funzione renale in atleti ben allenati, come indicato dalle misure di funzionalità renale utilizzate in questo studio.
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Spero solo che il calcio sierico non sia aumentato per tamponare l'acido urico, prelevando calcio dalle ossa, ma altri studi sembrano sbugiardare anche il fatto che le proteine causino osteoporosi, anzi, pare avvenire il contrario, per cui, c'è una discreta serenità nel seguire un approccio high pro.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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(@fedex)
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io sinceramtne quando mi allenavo intensamente ne sentivo proprio l esigneza, 1.8 gr di pro non mi creavano nessun problema, ora che non posso più allenarmi le ho ridotte un po, perchè non ne sento il bisogno, ma a livello digestivo e di sensazioni potrei stare anche più alto


   
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Dodo
 Dodo
(@dodo)
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Ho cercato di capire un altro aspetto delle proteine, diverso dalla quantità, ovvero le proporzioni.

Nel post iniziale di questa discussione avevo riportato una tabella con il fabbisogno dei singoli amminoacidi, così come risulta su pubblicazioni di WHO FAO UNU. Lasciando stare le quantità, ho considerato le proporzioni, naturalmente dei soli amminoacidi essenziali e le ho confrontate con le proporzioni degli amminoacidi nell'uovo, che viene preso come riferimento per un perfetto bilanciamento degli amminoacidi (praticamente da tutti, un accordo unanime).

Riporto di seguito le rispettive proporzioni:

. . . . Ricavate dal bilancio d'azoto .|. Ricavate dalle proporzioni . .| Differenze tra
. . . . dei singoli amminoacidi . . . .|. degli amminoacidi nell'uovo . | percentuali

lisina. . . . . . . . . . . . . 16,3 % | . . . . . . . . . . . . 14,2 % | . . . . 2,1 %
leucina . . . . . . . . . . . . 21,2 % | . . . . . . . . . . . . 16,9 % | . . . . 4,3 %
isoleucina. . . . . . . . . . . 10,9 % | . . . . . . . . . . . . 10,8 % | . . . . 0,1 %
valina. . . . . . . . . . . . . 14,2 % | . . . . . . . . . . . . 12,1 % | . . . . 2,1 %
treonina . . . . . . . . . . . . 8,2 % |. . . . . . . . . . . . . 9,5 % | . . . . 1,3 %
fenilalanina . . . . . . . . . . 7,1 % | . . . . . . . . . . . . 10,5 % | . . . . 3,4 %
tirosina . . . . . . . . . . . . 6,5 % |. . . . . . . . . . . . . 8,1 % | . . . . 1,6 %
triptofano . . . . . . . . . . . 2,2 % |. . . . . . . . . . . . . 2,4 % | . . . . 0,2 %
metionina. . . . . . . . . . . . 5,7 % |. . . . . . . . . . . . . 6,2 % | . . . . 0,5 %
cisteina . . . . . . . . . . . . 2,4 % |. . . . . . . . . . . . . 4,6 % | . . . . 2,2 %
istidina . . . . . . . . . . . . 5,4 % |. . . . . . . . . . . . . 4,7 % | . . . . 0,7 %

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . (media fra le differenze) 1,7 %

Il valore biologico dell'uovo non è esattamente 100, ma da qualche parte si trova 93 e altrove si trova 98. Differenza che può dipendere da quali dati si usano delle pubblicazioni WHO (c'è un lavoro più vecchio ed uno più recente) e da quali dati si utilizzano per l'uovo. Per esempio su questo PDF (Preservare la massa muscolare per chi corre) messo a disposizione da un club della maratona a Roma, si legge a pagina 2:

Il valore biologico rappresenta la quantità di proteina sintetizzata dall'uomo, partendo da 100gr di proteine assunte. Al primo posto troviamo l'uovo di gallina intero, che si aggira intorno al valore 98/100. Le proteine con alto valore biologico sono quelle del mondo animale, mentre le proteine del mondo vegetale hanno una valore biologico basso. Per individui adulti l'assunzione media raccomandata di proteine è di circa 0,7/0,8 grammi per kg di massa corporea. Tale parametro tende ad aumentare per chi fa sport con costanza e impegno. In questi soggetti i fabbisogno aumenta e oscilla da 1gr / 1,2gr /kg di peso corporeo per gli sport di resistenza, arrivando a 3gr/kg di peso corporeo per i Body Building professionisti.

98/100 è il valore che viene anche a me: 100% - 1,7% = 98,3 come valore biologico dell'uovo. Inoltre, quanto si legge è in stretto accordo con i dati offerti da WHO FAO UNU (0,7-0,8 è il valore per tutte le persone che hanno una vita ordinaria, senza sport).

Su una voce di Wikipedia inglese, ben curata si trova invece 93, oltre ad una descrizione del valore biologico delle proteine, che spiega (e l'ho trovato qui per la prima volta! mentre cercavo), che per calcolare questo valore ci si basa sul bilancio azotato dei singoli amminoacidi, quelli che ho esposto inizialmente (che sono i dati più aggiornati che ho trovato).

Dunque, l'uovo che tutti presentano come riferimento per una corretta proporzione degli amminoacidi, non è l'effettivo riferimento che implicitamente si utilizza; ma sono i valori che il lavoro coordinato di diverse comunità scientifiche di livello mondiale, appunto WHO FAO UNU, hanno trovato per stabilire quale fosse la corretta proporzione degli amminoacidi da assumere per gli umani. Precisamente i valori che ho esposto all'inizio.

Con un foglio di calcolo ho provato a inserire degli alimenti vegetali (se riesco a fare una dieta vegetariana sarei più contento, ma è una cosa del tutto personale) e sono riuscito a rispettare tutti i valori con: 1 etto di riso con 14 g di semi di zucca a pranzo e 1 etto di lenticchie la sera (questa è una combinazione, ovviamente cercherò tutte le varianti che posso e ci stanno anche i microelementi da considerare). Nel coprire tutti i valori, anche se teoricamente basterebbe una quantità di proteine tra 0,3-0,4 g/kg, mi è venuto il valore 0,7. Forse è per questo che si consiglia 0,8 perché si prevede l'utilizzo di fonti di cibo con valore biologico inferiore a 100. C'è sempre la filosofia del "meglio più che meno", così come c'era per il calcio (si suggerisco 800 mg anche se effettivamente servono 300 mg). Filosofia che posso capire per ragioni di sicurezza.

Insomma, proporzioni e quantità sono in realtà molto legate tra loro. Però, paradossalmente, tutti indirettamente si appoggiano a WHO FAO UNU indicando l'uovo come riferimento e poi assai pochi conoscono (non ho trovato nessun sito! salvo il documento stesso sul sito della WHO, dove viene fatta davvero chiarezza, su quali sono i riferimenti, perché 0,8 e altri dettagli), mentre altri svalutano le ricerche che ho pubblicato a inizio discussione. L'opinione personale che ho maturato, a questo punto, è che quei dati sono seriamente attendibili.


   
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Tropico
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LA FAO/WHO non utilizza dal 1993 il Valore Biologico basato sul bilancio azotato, ma usa il PDCAAS basato sull'amminoacido limitante.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Dodo
 Dodo
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LA FAO/WHO non utilizza dal 1993 il Valore Biologico basato sul bilancio azotato, ma usa il PDCAAS basato sull'amminoacido limitante.

Però occorre fare importanti chiarimenti. Il BV (Valore Biologico) e il PDCAAS (Punteggio degli amminoacidi regolato sulla digeribilità delle proteine) pur essendo differenti hanno molto in comune. Infatti, uno sbilanciamento delle proporzioni tra amminoacidi, che il BV considera, rispetto ai valori ottimali rilevati attraverso esperimenti basati sul bilancio azotato, portano anche ad un PDCAAS inferiore. Leggendo la formula del PDCAAS, questa include concettualmente l'aspetto più importante del BV, dato che tiene conto dell'amminoacido limitante. Poi, il PDCAAS aggiunge anche la digeribilità delle proteine basata sull'analisi delle feci, come si vede nella formula.

Il BV non tiene conto della digeribilità, però anche il PDCAAS si precisa che ha forti limiti. Quando le feci vengono espulse dall'organismo, la flora batterica avrà utilizzato parte delle proteine, ma si considera che siano state usate dall'organismo, per tanto non tiene conto dell'assorbimento effettivo da parte dell'organismo, anche se fa un passo in più con la digeribilità rispetto a BV.

Ma il problema che rende praticamente inutilizzabile il PDCAAS in una dieta basata su diversi alimenti (ovvero tutte) è che il PDCAAS che possiamo trovare nelle tabelle, si riferisce a quello calcolato per un singolo alimento, ma è impossibile (così è letteralmente scritto) passare dal PDCAAS degli alimenti costituenti al PDCAAS della dieta nel suo complesso.

Viene fatto anche un esempio, teoricamente è chiaro che se si combinano 2 alimenti che hanno un PDCAAS medio, possono fornire un "composto alimentare" che ha un PDCAAS pari a 1. Però, facendo calcoli teorici, ciò su cui ci si basa è in realtà il BV**, perché per tener conto della digeribilità basata sulle feci (ovvero per avvalersi del PDCAAS), bisognerebbe fare un esperimento specifico, non per il riso, non per le lenticchie, ma per il riso e le lenticchie insieme, per fare un esempio.
**C'è una piccola differenza, anziché tener conto delle proporzioni tra amminoacidi come fa il BV, si considera solo l'amminoacido limitante come fa il PDCAAS, ma concettualmente ci si focalizza sullo stesso aspetto. Anzi, tra le critiche del PDCAAS si legge che gli eccessi di amminoacidi essenziali vengono ignorati e troncati ad 1, impoverendo il PDCAAS come strumento di confronto.

Inoltre, oltre ad essere praticamente impossibile valutare le innumerovoli combinazioni alimentari per conoscere il PDCAAS delle diete (ciò che conta veramente). Restano aperti diversi problemi: si conosce la digeribilità effettiva, ma non l'assorbimento effettivo delle proteine e non è chiaro quanto e come i fattori antinutrizionali interagiscono con le fonti proteiche degli alimenti, altro dato che resta sconosciuto. Questi sono i motivi per cui lo scienziato Gerjan Schaafsma e la comunità scientifica stessa, come si legge, hanno sollevato obiezioni al PDCAAS.

Per tanto, siccome si ha sempre a che fare con diete varie, il miglior strumento (di fatto e non teoricamente) a disposizione, è conoscere le proporzioni tra amminoacidi dell'intera dieta seguita e riferirsi a quelle del fabbisogno dell'essere umano indagate attraverso il bilancio azotato. Praticamente il BV della dieta, che corrisponde al potenziale massimo di proteine che le fonti alimentari scelte potrebbero fornirci.

Naturalmente, per questioni di sicurezza, uno non prende una quantità coincidente con quanto serve per sopravvivere, ma si avvale di un certo margine di sicurezza. Infatti, se ricordate il grafico del consumo di proteine nella popolazione, per quanto un valore tra 0,3 e 0,4 di g di proteine ogni kg di peso corporeo, mantiene in pari il bilancio azotato in un sedentario, il valore mediano nella popolazione era 0,6 e quello consigliato 0,8.


   
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Tropico
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Il PDCAAS me l'ero studiato quando ho fatto l'articolo sulla canapa, in cui spiego sinteticamente la faccenda.
Personalmente preferisco usare il Valore Biologico come confronto proteico di un alimento.
Non ricordo la fonte, ma comunque abbiamo una riserva di amminoacidi che vanno a compensare amminoacidi limitanti in certi cibi.
Ovviamente è una riserva limitata. Se mangi di continuo alimenti con profilo amminoacidico sbilanciato non c'è modo di evitare una carenza.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Dodo
 Dodo
(@dodo)
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Il PDCAAS me l'ero studiato quando ho fatto l'articolo sulla canapa, in cui spiego sinteticamente la faccenda.
Personalmente preferisco usare il Valore Biologico come confronto proteico di un alimento.
Non ricordo la fonte, ma comunque abbiamo una riserva di amminoacidi che vanno a compensare amminoacidi limitanti in certi cibi.
Ovviamente è una riserva limitata. Se mangi di continuo alimenti con profilo amminoacidico sbilanciato non c'è modo di evitare una carenza.

Verissimo, giusto, se si può aggiungere un ulteriore chiarimento e che quando ho parlato di dieta, non intendevo un lungo periodo, ma quel che si mangia ogni giorno. Avevo dato per scontato questo assunto fondamentale: io penso sempre agli alimenti mangiati nell'arco di una giornata.

Inoltre, si possono anche studiare piatti (una volta che uno li conosce, poi è facile seguirli) che hanno un perfetto bilanciamento tra amminoacidi.


   
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Tropico
(@tropico)
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Mangiamo troppe proteine, lo sostiene l'Efsa che ha definito le giuste quantità per una corretta alimentazione
Gli europei mangiano troppe proteine. E anche gli italiani non sono da meno, nonostante la tradizione gastronomica mediterranea ci porti ad abbondare in verdure e cereali. È quanto emerge da uno studio dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha definito i quantitativi di assunzione di riferimento per la popolazione (Pri), ossia la quantità di proteine da inserire in una corretta alimentazione.
Secondo l’Efsa, un adulto in buona salute dovrebbe consumarne in media 0,83 grammi per chilo di peso al giorno, di origine sia animale che vegetale. Seguendo questo schema la quantità ottimale per una donna di 50 kg risulta essere di 41,5 g.
Per i giovanissimi la percentuale arriva fino a 1,31 g/kg. Mentre le donne in gravidanza non devono, come si affermava una volta ”mangiare per due“, ma semplicemente aumentare il quantitativo di 1 g al giorno per il primo trimestre, di 9 g il secondo e di 28 g il terzo . Durante l’allattamento è consigliata un’assunzione supplementare di 19 g per i primi 6 mesi e di 13 g nel periodo successivo.
Confrontando queste cifre con i consumi reali si conferma la tesi secondo cui gli europei "abusano" delle proteine. La stima dell’Efsa è di 67-114 g al giorno per gli uomini e di 59 a 102 g per le donne.
«Il valore di 0,83 g indicato dall’Efsa corrisponde a un riferimento ottimale, in pratica le proteine dell'uovo - sottolinea Andrea Ghiselli dirigente di ricerca Inran. Gli altri cibi hanno proteine di valore nutritivo minore, dovuto al diverso o inferiore contenuto di aminoacidi. Per cui ogni Stato dovrà correggere questo valore valutando la tipologia di proteine presenti negli alimenti più consumati dalla popolazione».
Per il nostro Paese, i dati di riferimento sono riportati nei Larn (Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti, definiti dalla Società Italiana di nutrizione umana, reperibili sul sito www.sinu.it). Le tabelle prevedono per le proteine un valore di 0,75 g per kg di peso, quindi leggermente più basso rispetto a quello europeo. Considerando però la correzione dovuta alla qualità, si arriva a 0,95 g/kg. Questi livelli risalgono al 1996 e sono in fase di revisione: i nuovi dati dovrebbero essere disponibili in autunno.
«Le indicazioni fornite dall’Inran, ricorda Ghiselli, riguardano però la quantità massima di proteine accettabile in una corretta alimentazione, che non dovrebbe superare il 15% del fabbisogno calorico». Ragionando sulle 2000 kcal per un adulto, si arriva a 75 grammi. Per chiarire: 30 g di Parmigiano contengono 10 g di proteine, 1 panino con hamburger 13 g, un etto di pastasciutta 4,7 g.
Anche in questo caso i consumi abituali superano le quantità «Secondo i dati rilevati dall’indagine INRAN - SCAI si stimano 93 grammi di proteine al giorno per gli uomini e 76 per le donne. In Italia - conclude Ghiselli - non ci sono carenze, anzi forse c'è il problema opposto».
Paola Emilia Cicerone
Fonte

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Dodo
 Dodo
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In questo post ho riportato informazioni largamente condivise e non problematiche sulla fame come ottimo regolatore del bisogno di carboidrati, almeno finché non ci sono problemi ormonali.

Sono rimasto un po' dispiaciuto nel rendermi conto di questo ottimo meccanismo di regolazione degli zuccheri, contemporaneamente ad una mancanza di meccanismi analoghi per regolare la fame di proteine e grassi (li metto insieme perché considero anche i secondi sotto l'aspetto di "materiale da costruzione", nonostante possano essere riserva energetica regolata dalla leptina descritta nell'esposizione del meccanismo dei carboidrati).

Riflettendo, però, ho considerato che esistono più tipi di fame e si possono distinguere grazie ai loro effetti, eccone due:
1) mancanza di lucidità mentale, è quel tipo di fame che porta a dire "non ci vedo più dalla fame", non ci si riesce a concentrare ed assumere zuccheri è sensibilmente efficace per ritrovare concentrazione e sentirsi meglio.
2) stomaco che brontola, mi è capitato di essere mentalmente attivo ma avere un "buco allo stomaco" che gli zuccheri non risolvono affatto, piuttosto un panino con prosciutto è quel che viene ricercato in questo caso.

Dunque, che il secondo tipo di fame sia un segnale del bisogno di proteine da parte dell'organismo? Appena posso, approfondirò i motivi per cui lo stomaco brontola, come mai? quali sono le cause?

Ci sono certamente altri tipi di fame come quella nervosa o impulsi ossessivi o la ricerca di cibo per compensare carenze affettive, naturalmente sono tutti tipi di fame pericolosi e non vorrei prenderli in considerazione (almeno qui).


   
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Tropico
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Fabbisogno Proteico e cambiamento di forza/massa muscolare durante allenamenti intensivi nei bodybuilders novizi
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1400008 J Appl Physiol. 1992 Aug;73(2):767-75.
This randomized double-blind cross-over study assessed protein (PRO) requirements during the early stages of intensive bodybuilding training and determined whether supplemental PRO intake (PROIN) enhanced muscle mass/strength gains. Twelve men [22.4 +/- 2.4 (SD) yr] received an isoenergetic PRO (total PROIN 2.62 g.kg-1.day-1) or carbohydrate (CHO; total PROIN 1.35 g.kg-1.day-1) supplement for 1 mo each during intensive (1.5 h/day, 6 days/wk) weight training. On the basis of 3-day nitrogen balance (NBAL) measurements after 3.5 wk on each treatment (8.9 +/- 4.2 and -3.4 +/- 1.9 g N/day, respectively), the PROIN necessary for zero NBAL (requirement) was 1.4-1.5 g.kg-1.day-1. The recommended intake (requirement + 2 SD) was 1.6-1.7 g.kg-1.day-1. However, strength (voluntary and electrically evoked) and muscle mass [density, creatinine excretion, muscle area (computer axial tomography scan), and biceps N content] gains were not different between diet treatments.

Questi dati indicano che, durante le prime fasi di allenamento di bodybuilding intenso, i bisogni di PROteine sono circa il 100% in più rispetto le attuali raccomandazioni, ma questo aumento dell'introito proteico PROIN da 1,35 a 2,62 g.kg-1.day-1 non aumenta la massa muscolare / forza, almeno durante il 1 ° mese di allenamento. Se guadagni differenziali si sarebbero verificati con più allenamento rimane da determinare.


Valutazione del fabbisogno proteico in atleti di forza allenati
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1474076 J Appl Physiol. 1992 Nov;73(5):1986-95.
Questi risultati hanno indicato che le diete MP (moderate proteine) e HP (alte proteine) erano sovraccariche di sostanze nutritive per i S (sedentari). Non ci sono stati effetti di diversa assunzione di proteine ​​su indici di massa corporea magra (escrezione di creatinina, densità del corpo) per entrambi i gruppi. In sintesi, il fabbisogno di proteine ​​per gli atleti che svolgono un allenamento della forza sono maggiori rispetto agli individui sedentari e sono al di sopra delle raccomandazioni giornaliere canadesi e statunitensi per l'assunzione del fabbisogno proteico nei giovani maschi sani.


Effetti dell'esercizio fisico sul fabbisogno proteico
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9841962 Int J Sport Nutr. 1998 Dec;8(4):426-47.
Questo articolo passa in rassegna i fattori (intensità di esercizio, la disponibilità di carboidrati, tipo di esercizio, bilancio energetico, il sesso, l'esercizio fisico, l'età, e la tempistica di assunzione di sostanze nutritive o di sessioni di allenamento successive) pensato per influenzare il bisogno di proteine​​. Anche se rimane un certo dibattito, dati recenti suggeriscono aumenti di proteine ​​alimentari con rigoroso esercizio fisico. Chi si occupa di allenamento per la forza ha un bisogno di consumare 1,6-1,7 g di proteine ​​x kg (-1) giorno x (-1) (circa due volte la RDA attuale), mentre quelli in fase di allenamento di resistenza potrebbe essere necessari circa 1,2-1,6 gx kg (-1) x giorno (-1) (circa 1,5 volte la RDA attuale). Futuri studi longitudinali sono necessari per confermare queste raccomandazioni e se queste assunzioni di proteine sono ​​in grado di migliorare le prestazioni fisiche. Nonostante la preoccupazione spesso espresso circa gli effetti negativi del consumo di proteine​​, non ci sono prove che l'assunzione di proteine ​​della gamma proposta avrà effetti indesiderati in persone sane.


Fabbisogno proteico negli atleti di endurance
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15212749 Nutrition lug 2004-agosto; 20 (7-8) :662-
Acuto esercizio di resistenza risulta ossidare alcuni aminoacidi. La quantità totale di ossidazione degli amminoacidi durante l'esercizio di resistenza è pari a solo 1-6% del costo dell'energia totale di esercizio. L'acido a catena ramificata, leucina, è stato spesso studiato in relazione esercizio di resistenza. Leucina viene ossidato dall'enzima, catena ramificata oxo-acido deidrogenasi (BCOAD). BCOAD è relativamente inattivo a riposo (circa 4-7%) e si attiva al momento della comparsa di esercizio da defosforilazione (al 25%). Dopo un periodo di allenamento di resistenza, l'attivazione di ossidazione degli acidi BCOAD e aminoacidi sono attenuati, ma la quantità totale di enzima BCOAD è up-regolato. Una bassa energia e/o un basso introito da carboidrati aumenta l'ossidazione degli aminoacidi e di proteine ​​totali. Con l'energia adeguata e assunzione di carboidrati, basso per l'attività moderata intensità di resistenza ha poco impatto sul fabbisogno proteico e 1,0 GPRO / kg / die è sufficiente. L'unica situazione in cui fabbisogno proteico superiori a quelli per gli individui relativamente sedentari è in atleti di sport migliori in cui il requisito di massima è di circa 1,6 GPRO / kg / die. Sebbene la maggior parte atleti di resistenza abbastanza proteine ​​per supportare le crescenti esigenze, quelli con basso consumo energetico o assunzione di carboidrati possono richiedere consigli nutrizionali per ottimizzare la dieta di proteine.



La prova che i fabbisogni proteici sono stati significativamente sottovalutati

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19841581 Curr Opin Clin Nutr Metab Care. gen 2010, 13 (1) :52-7.
SCOPO DEL RIESAME:Questa recensione discute recenti evidenze che suggerisce una significativa sottostima dei fabbisogni proteici in esseri umani adulti.
Recenti scoperte:Tradizionalmente, i requisiti di proteine ​​totali per gli esseri umani sono stati determinati utilizzando il bilancio azotato. Le recenti raccomandazioni alimentari di assunzione di riferimento per la media e la popolazione-safe assunzioni di 0,66 e 0,8 g / kg / die, rispettivamente, di proteine ​​di alta qualità negli esseri umani adulti si basano su una meta-analisi di studi sul bilancio azotato utilizzando una singola analisi di regressione lineare. Noi rianalizzati esistenti azoto studi di bilancio utilizzando due-fase di analisi di regressione lineare e ha ottenuto i fabbisogni proteici medi e sicuro di 0,91 e 0,99 g / kg / die, rispettivamente. Le due fasi di regressione lineare è considerato più appropriato per l'analisi biologica di curve dose-risposta. Considerando i problemi associati con il metodo del bilancio dell'azoto, abbiamo sviluppato un metodo alternativo, la amino indicatore tecnica di ossidazione degli acidi, per determinare i fabbisogni proteici I requisiti di media e la popolazione di sicurezza di uomini adulti sono stati determinati da 0,93 e 1,2 g / kg / die e sono 41 e 50%, rispettivamente, superiore alle attuali raccomandazioni dietetiche assunzioni di riferimento.
SOMMARIO:L'indicatore aminoacidi ossidazione valori basati su requisiti di 0,93 e 1,2 g di proteine ​​/ kg / die e la rianalisi degli studi esistenti sul bilancio azotato sono significativamente superiori a raccomandazioni correnti. Pertanto, non vi è un urgente bisogno di rivalutare raccomandazioni per l'assunzione di proteine ​​negli esseri umani adulti.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Tropico
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Int J Sport Nutr Soc. 2006, 3 (1) 7-27


HP= Alte Proteine / LP= Basse Proteine

"La finestra Anabolica"

Sintesi delle raccomandazioni da 8 documenti di revisione e capitoli di libri in grammi totali di proteine ​​per chilogrammo di peso corporeo al giorno per gli atleti.
Autore di Recensione / Requisiti consigliati Proteine
Batheja et al. [33] = 1,2-2,2 g
Kreider [32] = 1,3-1,8 g
Limone [14] = 1,2-1,7 g
Limone [23] = 1,6-1,8 g
Limone [24] = 1,5-2,0 g
Wolf [18] = Potrebbe non essere possibile dato il numero di variabili in gioco
Tipton et al. [1] = Potrebbe non essere possibile dato il numero di variabili in gioco
Phillips [7] = Apporto calorico del 12-15%

[...]L'effetto di carboidrati e grassi, sulla ritenzione di azoto nelle 24h
I risultati di questo tipo hanno portato Millward a suggerire che "per ora prese di energia può essere considerata indipendentemente dalla composizione di tale energia come determinanti della NB (bilancio azotato), semplificando così la questione [34]." Tuttavia, questi risultati devono essere replicati, soprattutto, nel contesto di allenamento.

[...]Carboidrati e grassi in allenamenti di resistenza
Questi risultati suggeriscono che una diminuzione di carboidrati può indirettamente diminuire tessuto muscolare, o compromettere ulteriori adattamenti.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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