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[Storie Vere - RAI1] Carnivori o Vegetariani?

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fabio meloni
(@fabietto)
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Anche questa cosa dell'impatto ambientale causato dall'uomo è tremendo! Ma se basta un eruzione vulcanica per inquinare l'impossibile! Un terremoto per radere al suolo alberi e case peggio di 10 bombe atomiche; per non parlare poi dei maremoti... Ma se i giacimenti di petrolio, che altro non sono che foreste e laghi antichi, bisogna scavare chilometri per trovarli. E gli scheletri di dinosauri a centinaia di metri e le conchiglie marine sulle montagne... Quando ci si mette, la terra ci fa quattro a zero in quanto a impatto ambientale! Io vivo in Sardegna e posso dire che c'è tanta terra incolta e poca densità demografica. Per me Papato e Impero sono dei gran bugiardi! Io continuo a pensare che la ricchezza è mal distribuita di proposito!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@faber)
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Sul fatto che la ricchezza è mal distribuita sfondi una porta aperta !
È vero quello che dici sui disastri naturali, però io penso che se dietro non c'è la mano dell'uomo c'è comunque un progetto, un evento che puntualmente e ciclicamente accade come è spesso avvenuto nel passato. Nessuno può sapere il perché, ma credo che ci sia. Non penso però che la natura abbia previsto che l'uomo trivelli il terreno per ricavarne combustibile fossile, deforesta, sfrutta e/o inquina le risorse idriche ecc... Credo che alla lunga tutto questo diventa insostenibile...


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Il nostro problema è che siamo troppo egocentrici! Pensiamo che siamo molto importati quando invece siamo solo scorreggine per la terra! Fidati, quando scorreggia la terra, è molto peggio! Io non credo nemmeno al caso: se il petrolio esiste, visto che la tecnologia per usarlo, non si sa come, l'abbiamo creata, è perché noi lo possiamo usare a nostro vantaggio. Proprio come il pene con la vagina e viceversa!

Le sorgenti naturali di biossido di zolfo comprendono i vulcani, la decomposizioni organiche e gli incendi delle foreste. L’ammontare preciso delle emissioni naturali risulta difficile da quantificare, nel 1983 si stimava che le emissioni di biossido di zolfo si aggiravano sugli 80-290 milioni di tonnellate (le sorgenti antropogeniche nel mondo emettevano circa 69 milioni di tonnellate all’anno). Le sorgenti naturali di ossidi di azoto includono i vulcani, gli oceani, le decomposizioni organiche e l’azione dei fulmini. Le stime ipotizzano un valore variabile fra i 20 e i 90 milioni di tonnellate all’anno per le sorgenti naturali, mentre per quelle antropogeniche un valore attorno ai 24 milioni di tonnellate. L’esplosione del vulcano Saint Helens nel maggio del 1980, per esempio, ha causato un peggioramento della qualità dell’aria negli Stati Uniti ed in tutto il Pacifico nord-orientale per mesi dopo la sua eruzione, con ripercussioni anche sul clima a livello mondiale.
Molti composti organici volatili (VOC) vengono prodotti in natura dalle piante. L’isoprene è un comune VOC prodotto dalla vegetazione; alcuni ricercatori ritengono che la sua importanza nello scatenare l’asma ed altre reazioni allergiche sia molto più significativa di altri composti di origine antropogenica.

Fonte: http://www.nonsoloaria.com/inqaso.htm

Io penso a quando dai primi del 900 agli anni 50, tutte le migliaia di industrie andavano a carbone coke. I riscaldamenti a legna e carbone, le macchine a benzina senza additivi, le macchine senza marmitta catalitica, etc. Immagino che lo smog fosse 100 volte superiore a quello odierno. E così ecco anche la stronzata dell'ultima conferenza sul clima che accusa l'uomo di far innalzare la temperatura del pianeta per l'incremento di CO2 . Questo penalizzerà anche i paesi poveri emergenti, soffocandoli nel loro sviluppo, grazie alle truffe attuate dalle corporazioni che sull'ecologismo investono molti capitali, alle spalle del popolo ritenuto sempre TONTO. Se diamo retta a certi "ambientalisti", ritorniamo indietro nel tempo. Capisco che gli interessi sui pannelli solari, sulle macchine elettriche, le pale eoliche, per ritornare in tema, farci diventare vegani, facciano pressione...Ma il politicamente corretto spinge a favorire le ideologie a discapito dei dati oggettivi.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@faber)
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Che poi queste "imprese" Ecoambientaliste cavalchino il problema del global warming è un'altra questione. Di sicuro non la raccontano giusta... La stessa COP 21 di Parigi è stata uno specchietto per le allodole...


   
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burc
 burc
(@burc)
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Il nostro problema è che siamo troppo egocentrici! Pensiamo che siamo molto importati quando invece siamo solo scorreggine per la terra!

...capisco poco ma penso proprio che Fabietto ci vede giusto, Gaia fa quel cazzo che vuole e il giorno che si incazza ci spazza e ricomincia con nuova vita, per me dell'inquinamento lei nemmeno se ne accorge, tutto quello che c'è, noi compresi siamo roba sua, veniamo da lei, anche l'atomica non l'abbiamo inventata è solo una scoperta di roba che già c'è............
quindi possiamo fare tutto quello che vogliamo il massimo che può succedere è che ci estinguamo, cosa che tanto prima o poi capiterà comunque........

perciò trombate finche riuscite che è quello per cui siamo qui......


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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La risposta di Amadori al servizio di Report
Cesena, lunedì 30 maggio 2016
Oggetto: precisazioni in merito al servizio di Report andato in onda su Rai 3
In seguito al servizio andato in onda su Report domenica 29 maggio su Rai 3, la nostra azienda è sconcertata per la visione assolutamente parziale e scorretta offerta dalla trasmissione rispetto al suo operato. Ritiene pertanto doveroso fornire una serie di precisazioni.
– Le immagini all’interno dell’allevamento di suini sono state girate oltre 6 mesi fa, in una struttura datata compresa all’interno di un piano aziendale di ristrutturazione e che già oggi è completamente ristrutturata. Le riprese hanno in oggetto principalmente un locale isolato rispetto al resto della struttura, destinato al ricovero di animali che hanno manifestato dei problemi, come la legge prevede per ogni allevamento. Sono quindi immagini che non rappresentano in maniera veritiera il nostro sistema d’allevamento.
– La presenza di topi in allevamento, specialmente nelle ore notturne, come evidenziato dalle immagini, è certamente un problema che impegna tutti gli allevatori: la nostra azienda investe notevoli risorse per mettere in atto piani di derattizzazione concordati e verificati regolarmente dalle ASL, ma è evidente che all’interno degli allevamenti di suini in piena campagna è difficile riuscire ad eliminare completamente la presenza di topi, anche se questo non ci impedisce di andare alla ricerca di metodi sempre più efficaci per ridurre al minimo il problema.
– Indagheremo e prenderemo provvedimenti rispetto all’episodio non conforme adottato dall’operatore all’interno dell’allevamento riportato nel servizio e riverificheremo le procedure di controllo messe in atto per evitare il loro accadimento. Il caso è assolutamente isolato: sottolineiamo che esiste un piano di formazione ampio e strutturato che coinvolge tutti gli oltre 1.300 operatori del settore zootecnico, che lavorano con gli animali lungo l’intera filiera.
– L’azienda ha attivato da anni un piano di investimenti significativo per rimodernare e ristrutturare gli allevamenti pre-esistenti, e adeguarli ai più recenti standard di benessere animale e di biosicurezza. Ribadiamo comunque che tutti gli allevamenti della nostra azienda rispettano le normative europee e italiane sul benessere animale, e sono sottoposti a controlli regolari effettuati da veterinari interni ed esterni all’azienda.
– Per quanto riguarda gli antibiotici, ricordiamo che la nostra azienda ricorre al loro uso solo a scopo curativo, mai preventivo, e solo nei casi ove sia strettamente necessario, individuati in accordo coi veterinari, secondo i limiti e i vincoli imposti dalla vigente normativa. In casi di utilizzo di antibiotico, gli animali vengono avviati alla macellazione solo dopo il superamento del “periodo di sospensione”, cioè il tempo necessario affinché il farmaco sia smaltito prima che l’animale venga avviato alla macellazione e quindi al consumo, condizione che viene puntualmente verificata dai veterinari pubblici, sia in allevamento, sia in fase di macellazione. In ogni caso, la nostra scelta è quella di allungare sempre il tempo di sospensione richiesto dalla normativa.
– Anche i risultati del Piano Nazionale Residui (PNR) del Ministero della Salute, piano di campionamento e analisi effettuato dalle Asl con lo scopo di verificare che i farmaci veterinari siano utilizzati correttamente secondo le norme nazionali e comunitarie, confermano che nelle produzioni zootecniche italiane non ci sono problematiche rilevanti per quanto riguarda residui di antibiotici pericolosi per l’uomo. Nella crescita dei nostri animali non utilizziamo antibiotici promotori della crescita: il loro utilizzo è vietato dal 1 gennaio 2006 su tutto il territorio europeo.
La nostra azienda, contrariamente a quanto emerso dal servizio, è in realtà una delle eccellenze nel settore zootecnico italiano, e ha preso impegni che vanno anche oltre a quanto richiesto dalla normativa. Ad esempio, il nostro piano di riduzione degli antibiotici negli ultimi 3 anni ci ha consentito di ridurne l’uso nella filiera pollo e tacchino di circa il 50%. Siamo i primi in Italia nell’allevamento di polli all’aperto, con oltre 100 allevamenti in Puglia, abbiamo scelto di ridurre volontariamente la densità negli allevamenti di polli, in alcune nostre linee. Abbiamo un piano di formazione ampio e strutturato rivolto a tutti gli operatori: a partire da gennaio 2014 sono oltre 230 i dipendenti che hanno ottenuto il patentino europeo per il benessere animale, rilasciato in seguito al corso di formazione organizzato in collaborazione con le Asl e le Regioni.
La redazione di Report è entrata all’interno degli allevamenti illegalmente, senza autorizzazione, ha contattato la nostra azienda solo dopo essere già entrata all’interno della proprietà privata: questa modalità di recupero di documentazione ci è sembrata fortemente scorretta e per questo abbiamo deciso di non rilasciare alcuna intervista. Avremmo volentieri affrontato queste tematiche con la redazione di Report, come facciamo regolarmente con chi ce lo chiede. Ma le modalità con cui sono state svolte le riprese, e l’impossibilità di intervenire in diretta, non ci hanno messo nelle condizioni di renderci disponibili in maniera fiduciosa.
Siamo sconcertati dalla visione assolutamente parziale e scorretta del nostro operato rappresentata da Report, pertanto valuteremo eventuali azioni.
La nostra azienda, dove tutti i giorni lavorano con impegno e passione oltre 7.400 persone, intende proseguire la propria attività in un’ottica di miglioramento continuo, di investimenti sul territorio e di attenzione al consumatore.
La Direzione aziendale

Fonte: http://www.ilpost.it/2016/05/30/la-risposta-di-amadori-al-servizio-di-report/

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(@faber)
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Comunque, a parte tutto, dove ci sono i maiali c'è il peggio...
Personalmente, non mangio la loro carne a prescindere... e forse pure il pollo, a questo punto, non è poi tanto meglio...


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Mangiarli o non mangiarli è una scelta soggettiva che rispetto! Io sono amante della verità e in questo momento la redazione di Report non è stata corretta! Io capisco gli animalisti, ma le persone vanno convinte sensibilizzandole, conquistando la loro fiducia, non imbrogliandole con del finto terrorismo! Una volta persa la fiducia, addio, ottengono tutto il contrario di quello che desiderano! A meno che io gli stia sottovalutando e il vero loro obbiettivo sia proprio il contrario...:-D

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@digeridoo)
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Io questa volta invece sono a favore di Report, a malincuore dato che detesto sia lei che il programma.
La filiera produttiva della carne fa cagare, non solo quella della carne per caritá, e non solo Amadori che alla fine per sua sfortuna ha ricevuto più pubblicità negativa rispetto ai suoi concorrenti.
La questione non c'entra nemmeno molto con il vegetarianesimo o l'amore per gli animali, il fatto è che ci vendono un prodotto che fa schifo ad un prezzo peró allettante. Ora, ognuno è libero di fare le proprie scelte, ma che abbia accesso a tutte le informazioni che gli permettono di fare una scelta consapevole:
- ok, mangio merda, ma costa poco, alla fine basta che mi riempio la panza
- oddio non immaginavo tutto questo, preferisco un prodotto di qualità che costa il doppio, ne mangiarnó la metá
- poveri animali, passo alle bistecche di Seitan (se si scrive cosi)
Amadori può arrampicarsi sugli specchi quanto gli pare, ma tutti sul forum credo abbiano mai assaggiato carne da allevamenti privati, se cé una differenza abissale un motivo ci sarà...
E data l'importanza della questione, indulgo anche sui metodi poco ortodossi da finto terrorismo utilizzati da report, il fine giustifica i mezzi.
L'unica cosa che mi sembra un po' ingiusta, è che questa inchiesta (che strana coincidenza...) va a colpire proprio le carni, un settore alimentare giá pesantemente messo sotto accusa da tutta la comunità medica. Se entrassero in uno stabilimento industriale della mulino bianco, di un olio, o di qualsiasi alimento prodotto su scala industriale probabilmente troverebbero cose anche peggiori...ma non lo fanno.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Sul gusto non si discute: la carne degli allevamenti privati, se non usano anche loro gli stessi mangimi, è nettamente superiore. Però, se dobbiamo parlare di rispetto delle norme igieniche, ahimè, i privati stanno a zero! Stanno a zero per vari motivi: il principale è che non sono monitorati ne da veterinari e ne da ispettori dell'ASL; per risparmiare, l'avrete visto tante volte su striscia la notizia, fanno vivere gli animali in barraccopoli (brande per cancelli, pareti e tettoie di barili di olio spaccati in due e appiattiti, etc.) poi, aggiungiamoci una certa ignoranza: non partecipano a nessun corso ai quali normalmente i professionisti sono obbligati a partecipare, etc, etc. I topi, gatti, cani, piccioni, rondini, passeri, pulci, zecche, e molto altro sono presenti, forse anche di più, negli allevamenti privati. Se parliamo di malattie, sicuramente c'è una possibilità maggiore di beccarsi la salmonellosi, l'aviaria, la brucellosi, etc. mangiando latte, uova e carne degli allevamenti privati. E' più probabile, anche perché obbligati dalla legge, che il benessere animale venga rispettato di più negli allevamenti professionali. Eticamente parlando Report ha ragione, ma non ha riportato la realtà dell'azienda di Amadori: ha fatto passare un rimessaggio di animali non idonei al macello per essere l'allevamento principale. Poi, mi puzza anche l'allarme sullo stafilococco aureo: è un batterio che anche noi abbiamo costantemente sulla pelle. E' vero che può essere mortale ma, come anche il raffreddore, mortale per gli immunodepressi! Poi, c'è la faccenda degli antibiotici, ma se la legge dice che prima di macellare bisogna aspettare che il farmaco venga smaltito, perché non dobbiamo crederci? Penso che sia più probabile che venga macellato con l'antibiotico in corpo più quello del privato che dal professionista! Io ho un allevamento di polli, a due passi da casa mia, dove ho fatto un sacco di lavori di carpenteria metallica, che è uno specchio da quanto è pulito. Persino quando ci ho lavorato, mi è capitato di incontrare un ispettore sanitario. La legge è molto severa con gli allevatori, ma ignora completamente gli allevatori privati.
Ho un paio di storie vere da raccontarvi:
la prima, è di un agricoltore privato, vicino di orto della nonna di mia moglie, che il giorno dopo che ebbe fatto la medicina ai fagiolini, gli raccolse per venderli. La nonna di mia moglie, notando questo, gli disse che non era giusto quello che stava facendo. Lui sapete cosa rispose? Zia Maria, tanto non me li devo mangiare io!
Mia nonna materna trovò una supposta (antibiotico?) negli intestini di un pollo comprato da un suo vicino di casa;
La terza, sempre mia nonna materna, comprò da un pastore privato del latte per fare il formaggio. Mia nonna non riusci a fare il formaggio perché il latte era di quello in polvere reidratato.
Sempre mia nonna materna, per colpa di latte di pecora contaminato, ci stava per rimanere secca causa brucellosi.
La mamma di mio padre è morta per colpa della brucellosi.
Ho visto con i miei occhi aggiungere zucchero bianco, da un privato che vende vino, nel mosto in fermentazione. Ho visto, da un'altra persona privata che vende vino, mettere solfiti ad "occhiometro" nel vino (questo nelle cantine non succede perché le dosi sono precise).
Ho visto, sempre con i miei occhi, castrare un maiale, sempre da un privato, senza anestesia.


L'avevo scritto anche in un altro post, che l'allevatore dove compravo il latte di capra crudo fece uno stop delle vendite per un paio di giorni causa vaccino. Se fosse stato disonesto, mi avrebbe venduto lo stesso il latte.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@digeridoo)
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Hai perfettamente ragione!
Non ho voluto sollevare la questione nel post precedente altrimenti diventava troppo lungo, comunque confermo tutto quanto.
Quando decisi di esiliarmi dalla grande distribuzione, prima di trovare fornitori affidabili ne ho dovuti girare decine, e anche io ho visto cose indecenti :-S
Purtroppo al giorno d'oggi mangiare in modo decente è un lusso, in termini economici, di tempo, fatica. Comprare dal privato, credendo che è automaticamente sinonimo di garanzia (spendendo il doppio magari), è una grossa ingenuità.
Nel mio piccolo cerco di dare un contributo facendo pubblicità ai fornitori di qualità, ma alla fine alla maggior parte della gente non importa più di tanto. Al criterio della qualità si preferisce il prezzo, la comodità, convenienza etc, e poi in fin dei conti è questo il vero motivo per cui abbiamo una qualità dei cibi pietosa, se cosí non fosse il mercato si autoselezionerebbe, e i produttori scadenti sarebbero tagliati fuori dalla legge della domanda.

se la legge dice che prima di macellare bisogna aspettare che il farmaco venga smaltito, perché non dobbiamo crederci?

Non credo di essere troppo diffidente....ma io non ci credo. Non sarebbe la prima direttiva ad essere ripetutamente e diffusamente disattesa.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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se la legge dice che prima di macellare bisogna aspettare che il farmaco venga smaltito, perché non dobbiamo crederci?

Non credo di essere troppo diffidente....ma io non ci credo. Non sarebbe la prima direttiva ad essere ripetutamente e diffusamente disattesa.

Se sei diffidente non ti resta che portare la carne a fare analizzare! Quando macellano, nei mattatoi abilitati (i privati macellano sovente in luoghi non abilitati e quindi fuori legge) c'è sempre presente il veterinario che controlla ogni fase, persino i visceri. Certo, potrebbe essere che il veterinario sia corrotto etc.
http://www.cm-carpegna.ps.it/ContentManagement/Uploaded/CMItemAttachments%5CREGOLAMENTO%20%20MATTATOIO%20rev.pdf


Il veterinario del mattatoio, molto spesso, è lo stesso (o della stessa squadra) che visita gli allevamenti limitrofi. Quindi, siccome ogni animale ha un cartellino identificativo, in teoria, conosce l'anamnesi di ogni bestia.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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Tropico
(@tropico)
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I motivi per cui una persona può avere successo e l'altra no in una dieta vegana
https://authoritynutrition.com/4-reasons-some-do-well-as-vegans/

1) Polimorfismi genetici nella conversione della vitamina A
Due polimorfismi frequenti nel gene BCMO1 (R267S e A379V) possono ridurre la conversione di beta-carotene del 69%. Una mutazione meno comune (T170M) è in grado di ridurre la conversione di circa il 90% nelle persone che portano due copie.
In tutto, circa il 45% della popolazione porta polimorfismi che li fanno convertitori poveri del beta-carotene.
[...]Non a caso, le conseguenze di inadeguata vitamina A rispecchiano i problemi segnalati da alcuni vegani e vegetariani. Disfunzioni della tiroide, la cecità notturna e altri problemi di visione, sistema immunitario compromesso (più raffreddori e infezioni) e problemi con lo smalto dei denti possono essere tutti il risultato di scarsa vitamina A.

2) Microbioma intestinale e vitamina K2
Uno studio intervento ha scoperto che quando i partecipanti sono stati messi su una dieta ad alti vegetali e bassa in carne  (meno di 57g al giorno), la principale determinante dei loro livelli K2 fecali era la percentuale di Prevotella, specie Bacteroides e Escheria / Shigella nel loro intestino.
Quindi, se il microbioma di qualcuno è a corto di batteri che producono vitamina-K2- sia da fattori genetici, ambientali o dall'uso di antibiotici - e gli alimenti di origine animale vengono rimossi dall'equazione, i livelli di vitamina K2 possono sprofondare a livelli tragici.

3) Variazione della quantità del gene amilasi (AMY1)
La produzione di amilasi influenza fortemente il modo in cui si metabolizzano alimenti ricchi di amido,  le persone da culture amido-centriche (come noi oppure i giapponesi) tendono a portare più copie AMY1. Le diete a base vegetale incentrate su cereali, legumi e tuberi sono suscettibili di portare intolleranza in persone provenienti da popolazioni che storicamente hanno contato su più grassi e proteine in un ruolo di pressione selettiva.  I modelli AMY1 sembrano legati alle diete tradizionali dei nostri antenati.

4) Attività PEMT e colina
Una grande varietà di cibi vegetali contengono livelli molto modesti di colina mentre ne sono ricchi tuorli e fegato animale.
I nostri corpi possono produrre colina internamente con l'enzima fosfatidil-N-metiltransferasi (PEMT), piccole quantità di colina da alimenti vegetali, combinate con la colina sintetizzata attraverso la via PEMT, può essere sufficiente a soddisfare le nostre esigenze senza uova o carne.
Il polimorfismo rs12676 nel gene colina deidrogenasi (CHDH) rende le persone più sensibili alla carenza di colina - nel senso che hanno bisogno di un apporto dietetico superiore per rimanere in buona salute, un altro studio ha osservato che il 23% dei partecipanti di sesso maschile ha sviluppato sintomi di carenza di colina quando si consuma un "adeguato apporto" di 550mg al giorno.
Senza apporti di cibo animale la colina può essere un altro fattore limitante.

Riferimenti agli studi al link sopra.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Tropico
(@tropico)
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Topic starter  

[video=youtube] https://www.youtube.com/watch?v=cuJXFrDo0HY [/video]
Parla di una bimba di 2 anni con grave carenza di vitamina B12 e quindi problemi neurologici per via della mamma vegana.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Una riflessione: Può davvero la carne grass-fed essere la risposta ai desideri più profondi di Vegani e Vegetariani?
http://microbiotafelice.it/carne-grass-fed-carne-per-vegani/

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Post: 2088
 

Una volta già ho pure sentito dire da una vegana che i molluschi non soffrono e quindi potrebbero essere mangiati tranquillamente anche da vegani.
Tanti escamotage per arginare le mancanze della loro dieta e non ammettere il loro torto.


   
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