...Ci risiamo come al solito la cosa va letta a livello evolutivo e Cianti sembra rispondere alla grande:
http://www.giovannicianti.org/donwload/articoli/2009-PostoPerDonna.pdf
Può sembrare sessista, ma purtroppo la natura quando ha creato il dismorfismo sessuale lo è stata.
Eva sembrerebbe che le donne hanno minor efficienza nel risintetizzare glicogeno e che usino maggiormente gli acidi grassi.
Almeno qualcuno che condivide il mio punto di vista sui differenti ruoli di uomini e donne e sulla incompatibilità di considerarli uguali rispetto a qualsivoglia cosa.
Buona lettura.
PS: so che sono poco presente sul forum, ma al momento sono immerso in una sperimentazione abbastanza cruenta, in questo periodo infatti la variazione di temperature amplifica al massimo la diminuzione delle difese immunitarie da parte di chi si trova sotto condizione di resistenza insulinica, ora sto modifcando parte della mia alimentazione per riadattarle a questo periodo, inq uanto se i miei disturbi spariscono adesso, sarà vittoria finale. Ho conglobato nella teoria il principio di ciclizzazione di Cianti. in quanto:
La zona diminuisce la resistenza insulinica, ma è fortemente ipocalorica, ergo fa dimagrire, una volta a regime si dice di aumentare i grassi, ma non è più zona e discuterò meglio di questo non appena vi passerò un piccolo foglio di calcolo Excel che sto mettendo a punto per realizzare una dieta ciclica e intermittente appunto per venire incontro alle carenze della zona.
La dieta metabolica lascia il contenuto calorico costante, così se all'improvviso uno ha bisogno di meno calorie o di più calorie, tenedo costanti le introduzioni può avere nonostante i buoni principi della dieta o un uamento della resistenza insulinica o un rallentamento metabolico.
Inoltre i magrolini hanno un problema con la resistenz ainsulinica di notevole entità e nel contempo producono poca insulina, allora integrare i principi di Ciampolini, della zona, della metabolica a quelli di ciclizzazione di Cianti dovrebbe permettere ai magri di risparmiare insulina per un periodo di tempo variabile per poi usarla tutta insieme per ricaricarsi di glucogeno, utilizzando anche alimenti non paleolitici, ma questo contringe ad abbassare le calorie, affinchè si mantenga una certa sensibilità insulinica. Inoltre la pesante ricarica è necessaria per evitare rallentamenti metabolici e per i magrolini in particolare evitare iperlipidemia, giacchè se mangi grassi ma non li bruci perhcè non sei in grado e sei magrolino, sei fottuto a livello immunitario al pari di quanto dice ciampolini se fai l'esatto contrario.
Sto progettanto una dieta che si basi sull'aver determinato il proprio basale grazie alle misurazione del glucometro, prenda quetso basale e lo copra con carboidrati e grassi (in realtà in fase di basse cal le proteine so necessarie per evitare brusche cadute della glicemia e per far si che il glucagone e il cortisolo svolgano il proprio lavoro e il secondo non intacchi il corpo), ora in questa fase ci si allena, ma poi giustamente se mangi sempre le stesse calorie non aumenterai mai di massa, quindi in un'altra fase variabile da soggetto a soggetto si mangia oltre il dovuto e si diminuiscono i carboidrati a favore dei grassi.
Al momento non ho ancora sperimentato sta cosa variando anche le proteine nelle due fasi, ma credo che sia modularizzabile anche questo, in fondo se vuoi ricaricarti e riaccelerare il metabolismo, vuoi o non vuoi devi diminuire le calorie, diminuire grassi e proteine e picchiare già duro con i carboidrati, questo aumenterà siericamente l'insulina, ma per un breve lasso inoltre l'allenamento limiterò l'onda della stessa, facendo si che quando arrivino grassi e proteine e maggiori calorie durante il riposo il sistema andrà in forte anabolisi ma non si perderà sensibilità insulinica e anche se si produce poca insulina perchè limitati in quel frangente il corpo sarà talmente stimolato alla fame da poter aumentare la produzione che comunque non è stabile ma alternata impedendo ulterioli stalli.
Domani inizio questa correzione che effettuerò a giorni alterni (man mano la fase di ipo sarà più grande magari 2 o 3 giorni per dare spazio alla iper di 1-2 giorni, purtroppo siamo in un campo dove si analizzano prima le risposte e poi si va avanti)
al momento ho notato che il mio basale si aggira intorno alle 1300 kcal in alimentazione omeostatica, pertanto terrò l'alimentazione a 1300 kcal in questa fase, incluse le proteine (se dovesse fare più caldo il mio corpo potrà iminuire agilmente il metabolismo senza eccessi che non siano proteici mentre se le richieste dovessero aumentare, inizierò a perdere peso ma senza disastrosi danni da ipercortisolemia e potrò velocemente correggere il tutto, andando a 1400 kcal ma in quetso periodo dubito che accada, al sud siamo già sui 15-18 gradi), con una quota di carboidrati molto alta (al momento per motivi personali non posso seguire una paleo con tanta frutta pertanto usero riso basmati e patate, chissà che sull'altor forum una giusta l'hanno detta), una quota bassa di grassi e mi attesto su 1,2 grammi di proteine per peso corporeo. Nella fase di ricarica arrivo a 1600 kcal con 1300 kcal derivanti da carboidrati e grassi (al momento non so se le temeprature mi posso fare strani scherzi dato che questa fase è a riposo) e dunque con 322 calorie derivanti da proteine (se dovessi per qualche motivo aumnetare i consumi mi copriranno se no si spera si accumulino grazie all'esercizio fisico).
Scusate il super PS ma ho voluto introdurre la ciclizzazione di cui parla Cianti, sperando presto di poterla seguire completamente paleo.
A presto
Ti stai accingendo a usare uno schema alimentare molto simile a quello che seguivo io quando pensavo di essere privo di sottocutaneo o di produrre poca insulina.
Nel mio caso avevo valutato male la mia condizione ma probabilmente per te è davvero così e secondo me la tua è una buona strategia.
Il fatto è che sono nettamente convinto che rispettando i consumi metabolici le proteine non debbano minimamente essere usate, ma sia dei carboidrati e dei grassi il primato, ma se una persona è priva di sottocutaneo spesso è impelagata nell'usare gioco forza carboidrati di continuo.
Ma questo fa perdere sensibilità all'insulina e richiede che si sia in grado di produrne in continuazione parecchia.
Inoltre Albanesi mi ha incuriositp quando dice che un sedentario probabimnete ha bisogno di meno dell 0,8 g/kg di proteine, mentre il culturista 1,2 g/kg e come previsto da me il maratoneta è quello che ne consuma di più ovvero 1,6 g/kg (anche se bisogna comprendee che i maratoneti mangiano pochi grassi e questo aumenta la frazioen di proteine da bruciare durante un lungo sforzo per terminazione dei carboidrati, inoltre ste cose sui consumi oprendono in esame l'azoto non gli amminoacidi e non tengono conto dell'azoto espulto come gas, il che credo incida pesantemente).
Poi Cianti dice che se il corpo non ha amminoacidi equilibrati come la proteine da formare tende ad ossidarli, ecco l'importanza delle proteine animali in chi si allena.
MA secondo me anche chi non consuma fa sta cosa, visto che la crescita muscolare è una risposta a un evento come uno stress fisico. Infatti si riscontra, per quanto sia attendibile, che in una ricerca chi mangia troppe proteine animali ha maggior rischio di sviluppare il diabete 2(questa però so sicuro è tutta da verificare).
Grazie! Concordo pure io!
Vitamine ed antiossidanti sono efficaci nella prevenzione tumorale nell’uomo ma non nella donna
Questo studio in doppio cieco, condotto su oltre 13 mila soggetti in Francia, mostra che una Supplementazione con una combinazione di vitamine e minerali antiossidanti (una miscela di acido ascorbico, vitamina E, beta carotene, selenio e zinco), per un periodo medio di 7,5 anni, riduce il rischio di neoplasie e di morte per qualunque causa nella popolazione maschile (-31% e 37% circa, rispettivamente), ma non in quella femminile. Secondo gli autori, la differente azione nei due sessi può essere spiegabile con il minore apporto di antiossidanti degli uomini. Si tratta di uno dei primi studi favorevoli all’impiego di queste sostanze in prevenzione.
Hercberg S, Galan P, Preziosi P, Bertrais S, Mennen L, Malvy D, Roussel AM, Favier A, Briancon S Arch Intern Med. 2004 Nov 22;164(21):2335-42
The SU.VI.MAX Study: a randomized, placebo-controlled trial of the health effects of antioxidant vitamins and minerals
BACKGROUND: It has been suggested that a low dietary intake of antioxidant vitamins and minerals increases the incidence rate of cardiovascular disease and cancer. To date, however, the published results of randomized, placebo-controlled trials of supplements containing antioxidant nutrients have not provided clear evidence of a beneficial effect. We tested the efficacy of nutritional doses of supplementation with a combination of antioxidant vitamins and minerals in reducing the incidence of cancer and ischemic cardiovascular disease in the general population.
METHODS: The Supplementation en Vitamines et Mineraux Antioxydants (SU.VI.MAX) study is a randomized, double-blind, placebo-controlled primary prevention trial. A total of 13 017 French adults (7876 women aged 35-60 years and 5141 men aged 45-60 years) were included. All participants took a single daily capsule of a combination of 120 mg of ascorbic acid, 30 mg of vitamin E, 6 mg of beta carotene, 100 mug of selenium, and 20 mg of zinc, or a placebo. Median follow-up time was 7.5 years.
RESULTS: No major differences were detected between the groups in total cancer incidence (267 [4.1%] for the study group vs 295 [4.5%] for the placebo group), ischemic cardiovascular disease incidence (134 [2.1%] vs 137[2.1%]), or all-cause mortality (76 [1.2%] vs 98 [1.5%]). However, a significant interaction between sex and group effects on cancer incidence was found (P = .004). Sex-stratified analysis showed a protective effect of antioxidants in men (relative risk, 0.69 [95% confidence interval [CI], 0.53-0.91]) but not in women (relative risk, 1.04 [95% CI, 0.85-1.29]). A similar trend was observed for all-cause mortality (relative risk, 0.63 [95% CI, 0.42-0.93] in men vs 1.03 [95% CI, 0.64-1.63] in women; P = .11 for interaction).
CONCLUSIONS: After 7.5 years, low-dose antioxidant supplementation lowered total cancer incidence and all-cause mortality in men but not in women. Supplementation may be effective in men only because of their lower baseline status of certain antioxidants, especially of beta carotene.
La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga
ma quindi uno stto il 10 per cento di bf o anche meno non brucia fats? ma sol carbo?
nessuno?