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La dittatura delle abitudini - Charles Duhigg

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Tropico
(@tropico)
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La dittatura delle abitudini - Charles Duhigg
foto by efficacemente.com

Come ha fatto un generale americano in Iraq a sedare dei tumulti di piazza con l'aiuto del fast food? Come è riuscito Michael Phelps a ottenere i suoi record mondiali di nuoto con gli occhialini pieni d'acqua?

Come è possibile che i pubblicitari riescano a identificare e catalogare le donne incinte prima ancora che lo vengano a sapere i loro mariti?

La risposta è una sola: attraverso le abitudini.

La maggior parte delle scelte che compiamo ogni giorno non sono frutto di riflessioni consapevoli bensì di abitudini.

E benché, singolarmente prese, non abbiano grande significato, nel loro complesso le abitudini influenzano enormemente la nostra salute, il nostro lavoro, la nostra situazione economica e la nostra felicità.

Da secoli gli uomini studiano le abitudini, ma è solo negli ultimi anni che neurologi, psicologi, sociologi ed esperti di marketing hanno realmente incominciato a capire in che modo funzionano e, soprattutto, come possono cambiare.

Le abitudini, infatti, non sono un destino ineluttabile: leggendo questo libro impareremo a trasformarle per migliorare la nostra professione, la collettività in cui viviamo, la nostra vita.


RECENSIONE
Di cosa parla Charles Duhigg – La dittatura delle abitudini ?

in una parola – Abitudini: come nascono, come si rinforzano, come diventano dei percorsi del nostri inconscio, come sono costruite.

La cosa interessante del libro è che introduce da subito il ciclo segnale ->routine -> gratificazione e poi lo approfondisce in ogni suo aspetto… Dimostra che le abitudini si installano in zone diverse da quelle solitamente impegnate nel ricordare…

Spiega come l’attesa della gratificazione, quando viene meno per qualche motivo, diventi un bisogno, anche molto forte – tanto da superare la forza di volontà. Questa leva è utilizzata da 50 e passa anni dalla pubblicità e devo dirvi che accorgermi che agisco come lo scimpanzee Julio che cita nel libro non mi ha proprio dato una botta di vita all’autostima 🙂

Mi ha fatto però rivalutare molte cose che faccio con l’auto-pilota. Il che credo sia una cosa molto positiva.
Cosa ne penso di Charles Duhigg – La dittatura delle abitudini ?

Mi è piaciuto, credo che ogni libro dovrebbe essere cosi ben scritto e documentato: pieno di spunti interessanti anche per l’auto analisi. Il fatto che il libro dedichi solo 10 pagine su come cambiare queste abitudini, è un po’ una debolezza se con questo libro speri di aprire e chiudere la pratica “cambio abitudini” – è un punto di forza se invece si usa in maniera complementare con altri sistemi, tipo il 6 Changes di Babauta.

Il libro La Dittatura delle Abitudini parla anche di psicologia delle masse, della forza dei legami deboli e dei legami forti. Interessanti i due business case: Alcoa & Starbucks. Queste due aziende – famosissima la seconda ma la prima è ancora più grande- sono diventatè delle eccellenze proprio lavorando sul ciclo segnale / Routine / Gratificazione. Charles Duhigg – La dittatura delle abitudini è quindi un libro da leggere. 4 su 5 -

VIDEORECENSIONE
[video=vimeo] http://vimeo.com/54467240 [/video]

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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crixus
(@crixus)
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Ottimo, sto leggendo ora IL POTERE DELLA FOCALIZZAZIONE, anche li si parla di quanto le abitudini influiscano e praticamente creino la vita di tutti i giorni.
Leggerò anche questo più avanti.

“Adaptability is probably the most distinctive characteristic of life.”
— Hans Selye


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Non ho letto il libro; quindi il mio pensiero potrebbe essere fuori luogo.
Per certi versi le abitudini sono una rovina: rendono prevedibili. Il cervo è facile da cacciare proprio: con le sue abitudini è estremamente prevedibile. Nello sport l'abitudine porta allo stallo dei progressi; l'abitudine al gioco d'azzardo ti riduce sul lastrico; l'alcol, il fumo e la droga ti rovinano la salute, etc.
Penso che l'abitudine, però, quando innocente, sia un toccasana per la salute psico/fisica: con il pilota automatico inserito, la mente è libera di pensare ad altro. Voler fuggire a tutti i costi dalle abitudini secondo me è molto stressante e non sempre necessario. Il discorso è diverso se le abitudini dalle quali si vuole uscire sono: le tossicodipendenze, il vizio del gioco, etc. In quel caso bisogna scegliere fra i 2 mali quello minore... da quelle abitudini bisogna fare di tutto per uscirne!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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Tropico
(@tropico)
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Mi sembra scontato che il libro si rivolga a chi vuole cambiare determinate abitudini che reputa dannose ma non ce la fa da solo senza un metodo.
Tant'è vero che nel diagramma a blocchi c'è proprio questa opzione, e se non si vuol cambiare una abitudine non devi leggere il libro.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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😀 Volevo dire qualche cosa pure io!:D
Voi ne avete abitudini che vorreste eliminare?

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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Tropico
(@tropico)
Membro Admin
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Sì, una su tutte è il procrastinare seriale, e la tendenza ad andare a letto tardi, mi dico tra me e me, adesso vado tra 5 minuti e passano 2 ore :asd:
Poi dormo poco e mi stresso.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Le abitudini che dovrei cambiare, che danno fastidio a chi vive accanto a me, ma non a me, sono: il mio disordine da guinness dei primati e pure che entro a casa con la tuta e gli scarponi da lavoro. Ce la metto tutta ma non riesco a cambiare questo lato oscuro del mio carattere. L'unico motivo di discussioni fra me e mia moglie sono queste 2 malsane mie abitudini :asd:

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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crixus
(@crixus)
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Sì, una su tutte è il procrastinare seriale, e la tendenza ad andare a letto tardi, mi dico tra me e me, adesso vado tra 5 minuti e passano 2 ore :asd:
Poi dormo poco e mi stresso.

Idem, io mi lamento tanto ma non vado mai a letto prima dell'una...
Alzarsi presto potrebbe essere un'altra buona abitudine da far propria.
Cosi come la costanza dell'esercizio fisico ecc ecc.

“Adaptability is probably the most distinctive characteristic of life.”
— Hans Selye


   
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