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Stimolazione cerebrale profonda cura i sintomi della depressione

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Tropico
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Stimolazione cerebrale profonda cura i sintomi della depressione

Un nuovo trattamento che applica elettrodi al cervello per stimolarlo può ridurre i sintomi della depressione per almeno due anni. La stimolazione profonda, così viene chiamata la procedura, è stata applicata a 17 pazienti. Con la metà di essi ha avuto successo mandando in remissione i sintomi della depressione e non ha avuto per nessuno effetti collaterali.

“Molte persone direbbero che alleviare i sintomi – o ottenere una remissione in queste persone profondamente malate sarebbe di per sé una grande vittoria”, ha dettola ricercatrice Helen Mayberg, professoressa di psichiatria e neurologia alla Emory University School of Medicine di Atlanta, Georgia. La DBS, così è chiamata la stimolazione profonda, in qualche modo, sembra stabilizzare il cervello, ha detto la ricercatrice.

“Una volta che trovi l’impostazione giusta, è come utilizzare un pacemaker – il cervello dimostra una risposta più normale”, ha detto. “Torna ad essere funzionale.”

Lo studio si basa su esperimenti nati in Canada e guidati dal neurochirurgo Andres Lozano e dalla psichiatra Sidney Kennedy. Loro sono stati i primi a dimostrare che la DBS può aiutare i pazienti che soffrono di depressione.

Mayberg e il team di Emory hanno ampliato il loro studio includendo i pazienti con disturbo bipolare di tipo II. Con la depressione bipolare classica, o maniacale, le persone sperimentano oscillazioni estreme tra atteggiamenti depressivi e maniacali. Con un disturbo bipolare di tipo II, le persone soffrono forme più lievi di mania, chiamate ipomania.

Mayberg, un neurologo, ha studiato la depressione a partire dalla metà degli anni ’80. Studiando le scansioni cerebrali, ha notato un pattern del cervello che appariva durante il recupero.

La scienziata si è concentrata su un’area del cervello conosciuta come Area 25 che sembrava giocare un ruolo fondamentale nel controllare stati d’animo negativi, anche in persone sane.

“Se si pensa a qualcosa di profondamente negativo e si scatta una foto del cervello, l’area che cambia la sua attività è l’ Area 25,” ha detto Mayberg.

I 17 pazienti dello studio avevano sperimentato almeno quattro terapie fra cui anche l’elettroshock e erano depressi da almeno quattro anni.

Circa il 70 per cento ha riportato una risposta non appena gli elettrodi sono stati applicati dicendo di sentirsi più leggeri e più connessi.

Dopo un anno, il 36 per cento dei pazienti ha presentato remissione, un altro 36 per cento ha presentato almeno il 50 per cento di miglioramento, in un test che misura l’umore, i disturbi del sonno e altri sintomi della depressione.

Dopo due anni di stimolazione, il 58 per cento ha presentato la remissione e il 92 per cento una risposta clinica.

Mayberg afferma però che la DBS non rende felici le persone. Invece, “sembra esserci la rimozione dal profondo, dei sentimenti di tristezza, negatività e vuoto .”

I pazienti una volta in remissione stentano a credere che il dolore sia scomparso e poi si chiedono: “Cosa faccio ora?” hanno infatti bisogno di una riabilitazione perchè avvenga un pieno recupero.

Lo studio è stato pubblicato su Archives of General Psychiatry. L’intervento chirurgico comporta un rischio di emorragia, ictus, convulsioni, infezioni,e, in rari casi, la morte per l’anestesia generale.

Ci teniamo a sottolineare che l’esperimento eradica i sintomi della depressione, ma non ne scopre la causa.Fonte

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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