Forum Forums Members Recent Posts Forum RAY PEAT Italia CIBO Notifiche Cancella tutti CIBO Nutrizione secondo Ray Peat RSS Titolo argomento Visualizzazioni Post [RAY PEAT] pensiero Primo messaggio e risposte | Ultimo post da Tropico, 2 anni fa 593446 1679 Mi sembrava giusto parlare di Ray Peat, sul forum non ho trovato nulla che parli di lui. Leggendo qualcosa qua e la su internet ho trovato le seguenti fonti come le più chiare: sito ufficiale: Forum, (si trovano la maggior parte delle informazioni sulla praticità della "dieta") In soldoni: Latticini, frutta e carne sono la base della dieta. Latte e succo d'arancia sono molto importanti. Esclusi legumi e cereali, tranne piccole quantità di riso bianco, ma è soggettiva la cosa. L'obbiettivo è ristabilire il corretto funzionamento della tiroide e di conseguenza la struttura ormonale. Che ne pensate? Di crixus 11 anni fa Quale latte? Primo messaggio e risposte | Ultimo post da Bloomberg5593, 4 anni fa 1148 4 Ciao a tutti sono nuovo e complimenti per il sito molto informativo e preciso, ho iniziato a leggere Ray Peat e mi e' sorto un dubbio. Il latte fresco che riesco a trovare e' solo quello della centrale del latte, ma questo latte e' derivato da mucche pompate di antibiotici e chissa cosa gli danno da mangiare compresi ormoni e cose strane. Nel latte queste sostanze nocive passano o sono filtrate? Sicuramente avere il latte fresco del contadino e' la cosa migliore, ma un ragazzo di citta' come deve fare? Di Corrado0 5 anni fa integrale fa male Primo messaggio e risposte | Ultimo post da lawero, 6 anni fa 1878 2 ROMA – Le crosticine bruciacchiate su patatine fritte, pizza, pane o biscotti fanno male. A dirlo è la dietista esperta in nutrizione culinaria, Chiara Magni che, intervistata dal Messaggero, spiega: “Per un uomo adulto che pesa 60 chilogrammi la dose ‘innocua’ giornaliera potrebbe essere contenuta in 3 grammi di patatine fritte o al forno. Considerando che la dose innocua dipende dal peso corporeo è facile intuire come i bambini rappresentino la fascia d’età più a rischio. L’Efsa dichiara che non si può definire una dose ‘sicura’ ma una dose con effetto ‘trascurabile’ pari a 0,17 mg per chilo di peso corporeo al giorno”. In generale, spiega la dietista, “per evitare la formazione della sostanza nociva, è sempre meglio cucinare un alimento per più tempo a temperatura bassa, piuttosto che per poco tempo a temperatura alta: l’acrilammide infatti si forma più velocemente a temperature superiori ai 180°. I prodotti integrali contengono una maggiore asparagina e sono quindi più soggetti all’acrilammide. È quindi consigliato utilizzare farine addizionate con altre fibre, anzichè usare le farine integrali o di segale”. Di rational 6 anni fa Caffeina come una vitamina? Ebbene sì Primo messaggio e risposte | Ultimo post da nataku, 6 anni fa 3247 9 Da qualche mese a questa parte ho finalmente capito, sul mio organismo, cosa intende Ray Peat quando dice che la caffeina è come una vitamina. Ormai sono "dipendente" dai suoi effetti benefici e dai vari meccanismi antiinfiammatori che innesca. Gli effetti collaterali vanno via una volta che nei pasti e' presente il giusto bilancio di zuccheri, proteine, sale, minerali, etc. inoltre aggiungendo un pò di crema di latte, oltre che copioso zucchero, e' veramente il top. Mi da un senso positivo di euforia, e di delizia. Quando un cibo mi provoca questi effetti positivi, tendo a sviluppare amore per quel cibo. Mi capita anche col succo d'arancia e col formaggio per ora. Penso che questo "amore" cambi a seconda dei pattern metabolici; quando un cibo ti fa sentire estremamente bene, vuol dire che l'organismo ne aveva bisogno. Concetto che sembra banale ma e' spesso ignorato Sulla questione "dipendenza", non è quel che pensate: Peat stesso disse che negli anni 70 prendeva diversi caffè al giorno, e ci pensava appena si alzava dal letto, ma quando inserì la tiroide come supplemento, questa voglia svanì. Quindi e' lecito pensare che il caffe' corregge il metabolismo in alcuni modi, come la tiroide, appunto, e può compensare per un deficit, o potenziare la sua azione. Quindi la mia opinione e' che quando un cibo corregge dei patterns metabolici squilibrati tendiamo a desiderarlo molto: non a caso chi soffre di "adrenal fatigue" (leggasi ipotiroidismo) di cosa ha voglia? di patatine (cibi salati in genere) e di zuccheri, sale e zucchero, che sono le basi per il recupero della tiroide e conseguentemente delle surrenali, ma ovviamente cio' da solo non basta. Se mettiamo poi in conto che a queste persone presto verra' detto che quei cravings sono il campanello del diavolo e che non devono assecondarli per nessun motivo abbiamo un quadro completo di denutrizione, insanita' e temperature corporee da cadaveri tornando al caffe': meglio evitarlo in deficit calorici o coi pasti non esattamente appropriati; quando mangio l'amido, non ottimale come fonte energetica, non ho lo stesso effetto, anche se nel caffe' aggiungo lo zucchero (per quanto il fruttosio sia protettivo verso il glucosio e l'iperinsulinemia, l'amido tende comunque a bloccare il metabolismo, purtroppo). stessa cosa con la carne, anch'essa non ottimale per il bilancio di minerali, anche se il caffe' con la carne ci sta bene per diminuire l'assorbimento del ferro. Probabilmente se nel resto della dieta ci sono abbastanza nutrienti, soprattutto abbastanza calcio, questo effetto e' verificabile anche con la carne, ma il consumo di gelatina e' importante per bilanciare gli aminoacidi anti-tiroide in eccesso, gia' lo sapete pasti contenenti fruttosio interagiscono bene col caffè, perchè il fruttosio genera glicogeno, e quando il fegato ne ha abbastanza, lascia partire i processi di eliminazione degli estrogeni e dei grassi polinsaturi; non è un caso che fruttosio e caffe' insieme facciano andare al bagno generalmente gli effetti positivi sulla peristalsi, sul reuptake della serotonina (quindi lavora in modo opposto ai farmaci SSRI - cosa positiva), sulla diminuzione dell'ossido nitrico, sulla diminuzione degli acidi grassi liberi nel siero e l'effetto stimolante e snellente sul fegato rendono il caffe' e la caffeina dei composti che proteggono la salute sotto vari aspetti, e che bisogna smettere di demonizzare, a patto che si abbia una buona dieta. ovviamente in questo sub-forum la buona dieta si intende quella basata sui principi di RP Di Bloomberg... 7 anni fa Carota Primo messaggio e risposte | Ultimo post da nataku, 7 anni fa 9092 18 Una carota cruda al giorno, sminuzzata con un po' di aceto e olio di oliva, può sopprimere i batteri. Ray Peat A volte una insalata di carote al giorno (grattugiata, sale, olio d'oliva e qualche goccia di aceto) stimolerà (e disinfetterà) il piccolo intestino, abbastanza per impedire la fermentazione. - Ray Peat Attività antimicrobica di estratti di carote sminuzzate sui batteri di origine alimentare e sui lieviti. 1994 traduzione google Purificati estratti etanolici di carote sbucciate e tagliuzzate hanno mostrato un effetto antimicrobico contro una serie di microrganismi di origine alimentare. La concentrazione inibitoria minima, espressa come mg ml-1 carota materiale essiccato utilizzato per l'estrazione sono: Leuconostoc mesenteroides, 27; Listeria monocytogenes,> 27 27 55 55 110 <220. L'attività antimicrobica non era legato a composti fenolici, ma è stato presumibilmente a causa di componenti apolari. Acidi grassi saturi libero (acido dodecanoico) e gli esteri metilici di acidi grassi saturi (di acidi dodecanoico e pentadecanoico) sono stati identificati in purificati estratti attivi di carote mediante gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa e potrebbe essere responsabile per l'attività antimicrobica. Questo effetto non sembra svolgere un ruolo nella resistenza di carote tagliuzzate a deterioramento microbico, anche se l'attività antimicrobica era presente in carote fresche in concentrazioni sufficienti per inibire batteri dannosi. Di Tropico 8 anni fa sale e zucchero Primo messaggio e risposte | Ultimo post da Tropico, 7 anni fa 2774 8 quali sono le forme di sale e zucchero migliore in commercio? Di rational 7 anni fa