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Ipervitaminosi ed eccesso di minerali e antiossidanti

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Tropico
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Argomento poco discusso qui nel forum, inizio con la
Vitamina D
L'invecchiamento è un processo biologico complesso guidato da una classe di molecole selettive e percorsi che riguardano il deterioramento generale delle funzioni fisiologiche che aumentano il rischio di malattie legate all'età. Un ruolo della vitamina D nell' invecchiamento dei mammiferi è ben documentato. Dato che che la vitamina D ha un ruolo essenziale nella formazione e mineralizzazione ossea, i risultati di una carenza sono mineralizzazione ossea compromessa, come il rachitismo nei bambini, osteomalacia in adulti e l'osteoporosi negli anziani. La vitamina D terapia sostitutiva è quindi uno dei trattamenti più comunemente prescritti per gli anziani. Recenti studi utilizzando modelli murini(topi) geneticamente modificati, come in FGF-23-/ - e Klotho topi mutanti, presentano un metabolismo alterato in ioni minerali a causa dell'elevata attività della vitamina D ed hanno mostrato caratteristiche di invecchiamento precoce che includono l'arteriosclerosi, enfisema, osteopenia / osteoporosi, ipogonadismo , calcificazioni dei tessuti molli e atrofia generalizzata di organi, gli effetti patologici della vitamina D in questi modelli di topo sono evidenti, diminuzione o ablazione genetica della vitamina D ha migliorato la maggior parte dei suddetti fenotipi, invertendo ioni metabolismo minerale, e l'effetto risultante è una prolungata sopravvivenza dei topi mutanti. Questi studi in vivo sui topi, anche se soggetti ad un ulteriore caratterizzazione molecolare, aggiungono una nuova comprensione del ruolo della vitamina D nell' invecchiamento.
Conclusione (tradotta alla buona)
Lieve carenza di vitamina D è molto più diffuso di quanto la sua overdose. Le indagini hanno scoperto che le persone anziane spesso consumano meno la quantità necessaria di vitamina D attraverso la loro dieta; la supplementazione di vitamina D è quindi un approccio ragionevole per minimizzare il rischio di osteoporosi e malattie metaboliche dell'osso. Tuttavia, tali raccomandazioni dovrebbero prendere in considerazione le abitudini alimentari e uso di integratori alimentari da parte del singolo paziente, in quanto la maggior parte dei pazienti che assumono regolarmente una qualche forma di integratori alimentari, che hanno grande varietà, in termini di composizione e contenuto esatto; un uso incontrollato e casuale la vitamina D, senza obiettivi specifici è un approccio realistico e può indurre complicazioni inaspettate. Inoltre, la nostra capacità di eseguire lo screening molecolare e profilo genetico dei singoli pazienti saranno, in futuro, ci aiutano a progettare farmaci specifici a seconda delle necessità specifiche di un particolare paziente, piuttosto che una raccomandazione generalizzata. Infine, in questo articolo, abbiamo voluto mettere in evidenza due aspetti importanti della vitamina D in invecchiamento: (1) gli effetti della ipovitaminosi D e (2) effetti relativamente meno apprezzate di ipervitaminosi D in invecchiamento [30,55]. Ulteriori studi controllati determinerà la quantità di vitamina D, in quale situazione clinica, è troppo durante l'invecchiamento di esercitare effetti ingiustificati.
Studio intero consultabile qui.

E' anche vero che una sua carenza è da evitare, ma giusta esposizione solare e giusta alimentazione permette una regolazione ottimale
Estratto da questo studio e tradotto con google http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2981372/?tool=pmcentrez
La vitamina D è emerso dall'oscurità, ei suoi effetti sui vari apparati in tutto il corpo fino al livello cellulare vengono scoperte. Quella che fu pensato per essere un ormone semplice interessano solo osso e metabolismo del calcio è cambiato. Non vediamo più vitamina D come una "vitamina" importante solo nell'infanzia, ma come un complesso ormone che viene coinvolto non solo nell'omeostasi del calcio, ma anche l'integrità del sistema immunitario innato. La carenza di vitamina D sia legato a malattie infiammatorie e di lunga latenza come la sclerosi multipla, artrite reumatoide, tubercolosi, diabete e vari tipi di cancro, solo per citarne alcuni. In questa recensione, si traccia il modo in cui è venuto a vedere la vitamina D e di come questa visione ha portato a una delle più grandi epidemie di inizio carenza di nutrienti nel tardo 20 ° secolo. Abbiamo poi discutere le esigenze di vitamina D nel contesto della madre che allatta e il suo bambino e il bambino, perché i bambini allattati al seno sono particolarmente a rischio, e che cosa fare al riguardo.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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fabio meloni
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Ma per avere tossicità ci vogliono dosi farmacologiche e predisposizione genetica!

La vitamina D, alla dose di 1000 mg/die (40000 UI), produce uno stato tossico entro 1-4 mesi nei lattanti, mentre sono sufficienti

75 mg/die (3000 UI) [sempre nei lattanti] per determinare uno stato tossico nel corso degli anni. Effetti tossici sono stati osservati anche negli adulti con assunzioni di 2500 mg/die (100000 UI) per diversi mesi. Quando si manifestano i sintomi della tossicità è costante il reperto di elevati livelli sierici di calcio, pari a 12-16 mg/dl (3-4 mmol/l); i livelli normali sono compresi tra gli 8,5 e i 10,5 mg/dl (da 2,12 a 2,62 mmol/l). La calcemia deve essere misurata frequentemente (settimanalmente e poi ogni mese) in tutti i pazienti che ricevono grosse dosi di vitamina D.

I primi sintomi sono l'anoressia, la nausea e il vomito, seguiti dalla poliuria, dalla polifagia, dall'astenia, dal nervosismo e dal prurito. La funzione renale è alterata come dimostrano le urine a basso peso specifico, la proteinuria, la cilindruria e l'iperazotemia. Si possono osservare delle calcificazioni metastatiche, soprattutto a carico dei reni. I livelli plasmatici di 25(OH)D3 sono aumentati fino a cinque volte i valori normali, mentre i livelli di 1,25(OH)2D3 sono di solito normali.

L'anamnesi positiva per un'eccessiva assunzione di vitamina D è fondamentale per differenziare questa condizione da tutti gli altri stati ipercalcemici. La tossicità da vitamina D si verifica frequentemente durante il trattamento dell'ipoparatiroidismo (v. Ipocalcemia sotto Disordini del metabolismo del calcio nel Cap. 12) e con l'uso non corretto di complessi megavitaminici. In Gran Bretagna, la cosiddetta ipercalcemia nell'infanzia con crescita insufficiente si è verificata con un'assunzione quotidiana di vitamina D pari a 50-75 mg (2000-3000 UI). La sindrome di Williams consiste in un'ipercalcemia transitoria nell'infanzia associata alla triade rappresentata dalla stenosi aortica sopravalvolare, dal ritardo mentale e dalla facies da elfo. I livelli plasmatici di 1,25(OH)2D3 nella fase ipercalcemica sono 8-10 volte la norma. La maggior parte dei casi è dovuta a un difetto non identificato del metabolismo della vitamina D, piuttosto che a una sua eccessiva assunzione.

Il 1,25(OH)2D3 è 100 volte più potente della vitamina D3. Quando viene utilizzato per trattare le diverse patologie, si devono monitorare i possibili effetti tossici della terapia a lungo termine.

La terapia consiste nell'interruzione della somministrazione della vitamina, nell'adozione di una dieta a basso contenuto di Ca, nel mantenimento dell'acidità delle urine e nella somministrazione di corticosteroidi. I danni renali o le calcificazioni metastatiche, se presenti, possono essere irreversibili. Non sono utili né i diuretici né l'infusione di liquidi

http://www.msd-italia.it/altre/manuale/sez01/0030041.html

Certi uomini di scienza (come Cordain, Wolf e il nostro Perugini Billi, etc.) considerano sicura un integrazione di 5000 ui die a patto che non ci siano problemi di salute come per esempio l'iperparatiroidismo.
E' chiaro che è consigliabile un bell'esame del sangue per monitorare i livelli di vitamina d e scoprire quanta vit d occorra e anche per accertarsi di non avere patologie non compatibili con l'integrazione.
A titolo informativo Robb Wolf consiglia un integrazione o esposizione al sole giornaliera sufficiente a raggiungere valori intorno a 50-65 ng/ml di 25(OH) di vitamina d; sostenendo inadeguato 30 e 35 ng/ml raccomandato dal governo.

A chi diamo retta? Io come al solito NON mi accontento dei pareri discordanti e nel prossimo autunno sperimento anche la vit D :testate: incrociando le dita :speriamo:

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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Tropico
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Grazie del contributo, in effetti incorrere in una ipervitaminosi è difficile ma con integrazioni mirate di sola vitD a volte magari si può esagerare, tipo le forme liquide. E visto che un eventuale eccesso oltre a portare diverse conseguenze porta a invecchiamento precoce..è meglio saperlo.

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fabio meloni
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Dici il giusto! Quando si è correttamente informati si fanno le cose per bene e si evitano gli errori. Però....Concorderai con me che, come al solito, anche fra i diversi studi scientifici ci sono risultati contrastanti...come anche opinioni contrastanti fra i vari scienziati; e che questo crea troppa confusione. In questo clima di insicurezza che metro di valutazione dovremmo usare per ottenere il meglio senza problemi? Quale teoria dovremmo prendere per buona? Tutto ciò rischia di essere dannatamente fuorviante......

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Eva
 Eva
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Ciao, penso che l'ipervitaminosi è causata solo dagli integratori, in quanto il sole è regolato dall'abbronzatura: più ti abbronzi e più sei riparato dai raggi. Pensiamo agli africani, tutto il giorno al sole.

Con gli alimenti mi sembra difficile andare in ipervitaminosi.

Penso che l'olio di fegato di merluzzo cominci a dare possibili problemi, ma normalmente non si va mai oltre il mese di assunzione.

Altro caso: vitamina A. Questa è segnalata dal colore giallo-arancio che prende la pelle giusto? Quindi anche in questo caso è il nostro corpo che ci segnala quando è il momento di smettere.

Per quanto riguarda la vitamina E?


   
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Tropico
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Con l'alimentazione una ipervitaminosi è assai improbabile, a meno che non si mangi tutti i giorni il fegato degli animali, per il fegato dell'orso polare basta un pasto e ci rimani secco per ipervitaminosi da vit.A! Il colore giallo arancio è dovuto al beta-carotene che è una provitamina A non una vitamina A vera e propria, se il corpo è saturo allora il beta-carotene non viene convertito in vitamina A e si accumula negli strati della pelle senza provocare alcun danno. E' un meccanismo naturale di controllo/regolazione. La vitamina E difficilmente da seri problemi, al massimo ho sentito in chi la usava a dosi maggiorate episodi di epistassi, favorisce un effetto anticoagulante. L'effetto tossico della vitamina E è a dosi maggiori di 1000 mg/die ed esercita a tali dosi un certo antagonismo nei confronti dell'azione della vitamina K.

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Tropico
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Overdosing with Vitamin B - Conclusion

Sulla vitamina E The Mythology of Antioxidant Therapy

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Tropico
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Not knowing the difference between folate and folic acid can harm you

Wednesday, August 10, 2011 by: Paul Fassa

(NaturalNews) Folic acid and folate are terms used interchangeably as though they are the same. They are not. Folate is a naturally occurring vitamin known as B9. Folate contains all the related isomers needed for B9 to fully benefit health. Folic acid is a synthetically derived molecule created in a lab in the early 1940s. Guess which is beneficial and which is risky.

Folate Sources and Benefits

Folate is present in many foods, especially dark green vegetables. Spinach, kale, broccoli, and other veggies are well bestowed with natural B9. It's also available in whole grains and legumes that you purchase dry. You can even get folate from citrus fruits, melons, and bananas. Eggs are also a good source of folate.

Another excellent folate source that can be used as a supplement is unfortified brewer's yeast. Brewer's yeast flake labels can be confusing, however. Some will list folic acid instead of folate as a key nutrient. They mirror the medical nomenclature confusion just like almost everyone else! The People's Chemist recommends a particular brewer's yeast so you can avoid confusion. [Source (2) below]

The amount of folate usually required is measured in mere micrograms (mcg). That is all that's needed on a daily basis to help metabolize proteins and set our DNA right for protecting us from disease.
As a water soluble B vitamin, whatever isn't needed is passed through the urine. But the flip side of water soluble vitamins is that they are not stored well in the body. Folate is relatively unstable, especially with heat. Some raw veggies, such as romaine lettuce, should be part of our daily diet.

Folate benefits include red blood cell production as well as protection against many forms of cancer, pulmonary diseases, osteoporosis, macular degeneration, depression, and Alzheimer's disease. So B9 or folate deficiency can encourage all those health issues. As more research links health problems to folate depletion from daily folic acid supplement use, some supplement providers are beginning to use folate or compounds containing complete folate in their products.

Folic Acid is Everywhere

The daily need for folate with its relative instability has helped Big Pharma push folic acid into MD's prescription pads and commercial food suppliers' "enriched" denatured grain products, especially breads and cereals.

Maybe folic acid is not too bad all the time. It appears helpful in the short term for expectant mothers to prevent birth defects, but asthma seems more frequent among those children. It is certainly very risky over the long term. The liver can convert the isolate folic acid into the complete spectrum of isomers that constitute folate. But as we age, that ability declines.

Then no matter how much folic acid you take, your folate blood levels decline. The result is a folate deficiency, which invites all those diseases associated with old age mentioned earlier. Folic acid has also been suspected of shuffling DNA around a bit, producing unpredictable results. This is not worth gambling.

Conclusion

Nature knows best when it comes to nutrition. Keep in mind that folic acid was created as foods became less nutritious. That's why folic acid is so prevalent in "enriching" processed foods that have been initially robbed of most of their natural nutrition.

Getting back to basics with organic foods that are whole and complete gets us away from that cycle of attempting to artificially replace what is removed from food in its natural state. If you feel the need to supplement folate, try brewer's yeast or look for supplements that contain some form of B9 folate instead of folic acid.

Sources for this article include:

(1) Dr. Wright's write up on folate/folic acid confusion http://tahomaclinicblog.com/folic-acid/

(2) The People's Chemist tells it like it is http://thepeopleschemist.com/folic-...

(3) Wise Geek explains folate while demonstrating label confusion http://www.wisegeek.com/what-is-fol...

Learn more: http://www.naturalnews.com/033273_folate_folic_acid.html#ixzz1XJTu4IVw

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Tropico
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http://en.wikipedia.org/wiki/Vitamin_poisoning

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Tropico
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Dietary supplements and mortality rate in older women: the Iowa Women's Health Study.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21987192 Arch Intern Med. 2011 Oct 10;171(18):1625-33.
CONTESTO
Anche se gli integratori dietetici sono comunemente adottati per prevenire le malattie croniche, sono sconosciute le conseguenze a lungo termine sulla salute di molti di questi prodotti.
METODI
E' stato valutato l'uso di integratori vitaminici e minerali in relazione alla mortalità totale in 38.772 donne anziane nell'Iowa Women's Health Study; l'età media era di 61,6 anni al basale nel 1986. L'uso di integratori è stato auto-riportato nel 1986, 1997 e 2004. Fino al 31 dicembre 2008, sono stati registrati 15.594 decessi (40,2%) utilizzando lo State Health Registry of Iowa e il National Death Index.
RISULTATI
In modelli di regressione multivariati a rischi proporzionali, aggiustati per covariate, l'uso di multivitaminici (hazard ratio (HR) 1,06; IC 95% 1,02-1,10; aumento del rischio assoluto del 2,4%), vitamina B(6) (HR 1,10; 1,01-1,21; 4,1%), acido folico (HR 1,15; 1,00-1,32; 5,9%), ferro (HR 1,10; 1,03-1,17; 3,9%), magnesio (HR 1,08; 1,01-1,15; 3,6%), zinco (HR 1,08; 1,01-1,15; 3,0%) e rame (HR 1,45; 1,20-1,75; 18,0%) era associato a un aumento del rischio di mortalità totale rispetto al corrispondente non uso. L'uso di calcio era invece correlato inversamente (HR 0,91; 0,88-0,94; riduzione assoluta del rischio 3,8%). In analisi separate effettuate con intervalli di follow-up più brevi (10 anni, 6 anni e 4 anni) ferro e calcio hanno prodotto risultati consistenti con l'osservazione precedente.
CONCLUSIONI
Nelle donne anziane alcuni integratori alimentari di vitamine e di sali minerali, diffusamente usati anche su auto-prescrizione, possono essere associati ad aumentato rischio di mortalità totale; questa associazione è più forte con il ferro. in contrasto con i risultati di altri studi, la supplementazione con il calcio è associata a diminuzione del rischio.


Nettamente in controtendenza...

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Tropico
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I fan dell'ortomolecolare non gradiranno questo articolo sulle vitamine e sui minerali http://perfecthealthdiet.com/2011/10/around-the-web-the-case-of-the-killer-vitamins/
In realtà stavo già da qualche tempo raccogliendo dei dati, ancora parziali, e non ho potuto fare a meno di verificare che tante forme di vitamine dei multivitaminici classici sono estranee al nostro corpo, ma se pensiamo questo allora anche la vitamina C sottoforma di ascorbati non dovremmo prendere. Per non parlare del magnesio. Non so, sono un pò perplesso. Tutto ed il contrario di tutto.
Ad ogni modo le vitamine ed i minerali presenti nel cibo si bilanciano da sole e sono giocoforza nella forma corretta.
Sarà il caso di ritornare al lievito di birra e al polline d'api se si vogliono vitamine e minerali extra?

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fabio meloni
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Sarà il caso di ritornare al lievito di birra e al polline d'api se si vogliono vitamine e minerali extra?

Vista la diarrea provocata dal magnesio cloruro e vista l'irritazione all'esofago che mi ha provocato, ultimamente, l'acido ascorbico puro, sono favorevole pure io all'assumere le vitamine e i minerali da fonti naturali e di mettere in standby le forme sintetiche.

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OneLovePeace
(@onelovepeace)
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Sulle vitamine B in formato sintetico sono sempre stato un po' scettico. Cmq la vit.C è consigliata anche dalla PHD:

Take care to obtain adequate amounts of eight critical micronutrients: vitamin D, vitamin K2, iodine, selenium, magnesium, copper, chromium, and vitamin C.

http://perfecthealthdiet.com/the-diet/

In un topic dedicato alle alte dosi di vit.C per combattere le infezioni virali, si legge:

Vitamin C is extremely safe.

A well-tested therapeutic strategy would be to take 4 g vitamin C every hour with water until bowel intolerance is reached. The therapy is extremely safe, and its effectiveness is usually apparent within days.

http://perfecthealthdiet.com/2010/09/fighting-viral-infections-by-vitamin-c-at-bowel-tolerance/


La natura non fa nulla di inutile.


   
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Tropico
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La PHD pone enfasi infatti sulle vitamine B e sulla A, e in particolar modo sul ferro per i minerali. Ad ogni modo, lo studio da loro citato è puramente indicativo, troppe variabili, e soprattutto, un multivitaminico, da solo, non allunga la vita, è ingenuo pensarlo.
Per le vitamine B in particolare farò un articolo prima o poi, ma anticipo che basta guardare ad esempio che sono in forma HCL (hydrochloride) o mononitrate e non è questa la loro forma naturale, per non parlare della B-12, la cianocobalamina come fa intendere il nome contiene cianuro che il corpo deve filtrare ed espellere.

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fabio meloni
(@fabietto)
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Da Wikipedia: "Tossicità esofagea: la somministrazione di vitamina C (acido ascorbico) per via orale come forma farmaceutica solida (compresse) è stata associata a danni esofagei dovuti all’acidificazione del pH o della soluzione acquosa in cui è disciolta la compressa o della saliva. Il danno esofageo in genere è risultato transitorio e autolimitante ed è consistito nella formazione di ulcere localizzate che regrediscono dopo la sospensione del farmaco e non causano stenosi[18][19]."

Anche se l'assumo in forma liquida, penso proprio di avere avuto questo disturbo correlato all'acidità dell'acido ascorbico ad alte dosi. Nella forma di ascorbato, invece, mi è passato il bruciore all'esofago ma sono diventato una fabbrica di muco retronasale... tutto il giorno ingoiando catarro liquido.
Per vederci chiaro ho sospeso 2 giorni l'assunzione di vit c e come per magia il naso mi si è liberato; smettendo di produrre quel fastidioso muco. Fortunatamente Non ho avuto nessun disturbo associato all'improvvisa sospensione. Mi prendo una vacanza dalla vitamina c. Ora di integratori stò assumendo solo qualche softgel di omega3.

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Tropico
(@tropico)
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Il muco è protettivo, evidentemente anche in forma di ascorbato irrita le pareti dell'esofago precedentemente offese dalla forte acidità.
Io non lo prendo nemmeno tutti i giorni, e iniziai subito a prenderlo in forma di ascorbato di sodio perchè mi rovinava lo smalto dei denti.
Bisogna starci attenti e personalmente non approvo nemmeno le dosi a T.I. come se fossimo evoluzionisticamente tarati, ha la sua importanza, ma tutti i giorni a t.i. è umanamente ingestibile e scientificamente non ha dimostrato di essere una panacea.

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