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Vitamina D/D3

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kisa
 kisa
(@kisa)
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Una volta a settimana un lettino abbronzante da estetista puo aiutare con la produzione di vit.D?


   
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benefabio
(@benefabio)
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Una volta a settimana un lettino abbronzante da estetista puo aiutare con la produzione di vit.D?

Certo, anzi è consigliato l'uso dei lettini solari, specialmodo in inverno, solo che la frequenza non credo possa essere di uno a settimana, ma di uno ogni 6 settimane.

Ciao a tutti , ogni tanto torno! Carente anche io di vitamina d. Concordo con quanto suddetto : la vit. D non dipende dall'alimentazione(sono vegano).Ho fatto gli esami a marzo ed ero sotto i 10. Ho aspettato l'estate,il sole,adesso li rifaccio e vediamo se qualcosa è cambiato altrimenti davvero ho qualche problema ! Nel frattempo,forse sbaglierò ,bevo latte di soia arricchito di calcio e vit.d,qualche yogurt sempre arricchito e acqua con più calcio!C'è qualche altro alimento che potrebbe aiutarmi?

E no già stai in fortissima carenza, a te per mettere le cose a posto servirebbe un'integrazione di 2.200 Ui, visto che ogni 100Ui ti da un punto, quindi per arrivare alla soglia del buon valore di 32 ne servono 22 di 100Ui, il consiglio che ti do è quello di rivolgerti al medico di riferimento, concordo anche con chi ti sconsiglia il latte di soia, che se è vero che contiene la vitamina D (0,75 sintetica addizionata?) è anche vero che contiene lectine, siamo sicuri che quel latte è stato fatto bollire preventivamente? Al limite ti consiglio di non berlo crudo ma di farlo appunto bollire, l'unico vantaggio della soia è dato dalla presenza dei fitoestrogeni che sono equiparabili come azione di biodisponibilità sulla vitamina D all'olio extravergine di oliva D.O.P., quindi un pò di soia è auspicabile, ma proprio un pò per aumentarne la biodisponibilità, tipo un cappuccino alla soia ogni tanto.
Se sei andato così in carenza significa che hai preso male il sole ma che ti sei anche mal alimentato, essendo tu vegano non te lo potresti proprio permettere, perchè adesso che fai? I pesci grassi manco a parlarne, l'olio di fegato di merluzzo o la vitamina D estratta dall'olio di fegato sono compatibili con il tuo regime alimentare? Dovresti mangiare i funghi come il pane, però i funghi hanno la vitamina D2 vegetale che è meno incisiva di quella dei pesci grassi. Quindi ti resta il DBase sotto controllo medico, penso che per te bastano 11 gocce al giorno che equivalgono a 2.250 Ui, parlane con il medico e anche in fretta perchè fino a marzo andrai ancora calando, non vorrei sbilanciarmi ma quel tipo di carenza ti aumenta sia il rischio di fratture che un forte indebolimento del sistema immunitario esponendoti più facilmente a infezioni batteriche (helicobacter pylori?), raffreddori, influenze, mal di gola ecc. ecc. ma ci sono studi che associano bassi livelli di vitamina D anche a malattie autoimmuni ben più gravi: diabete, parkinson, sla, la vitamina D sembra entrare in campo anche in tantissime forme tumorali.
Sei sicuro di aver preso il sole giusto agli orari giusti in primavera e in estate senza filtri solari? Cioè prendevi il sole nella fascia del 45° grado in crescendo fino al 45° grado in calando? Per te, come per tutti diventa necessario raggiungere la soglia di 32, parlo anche per me che sono partito però da 19,9 dopo che informandomi mi era già reso conto da solo, in pratica mi ero creato con excel un foglio calcolatore alimentare su cui inserivo tutto quello che mangiavo e alla fine controllavo i valori finali, il rapporto proteine, carboidrati e grassi era come da copione 15/60/25 dieta mediterranea classica, i grassi erano a posto in tutte le loro percentuali suddivisi in saturi, mononsaturi, polinsaturi, il rapporto omega3 omega 6 lo mettevo sempre a 1/4, le vitamine erano ok, il sodio, il magnesio pure, alla fine c'era questa vitamina D che come risultato mi dava sempre 0, allora ho cominciato ad approfondire, ed erano quindi quasi tre mesi che di mio seguivo l'alimentazione con pesci grassi e funghi, il giorno che non mangiavo i pesci prendevo 2 grammi di olio di fegato di merluzzo, quindi presumo che il mio livello era stato pericolosamente più basso, a me la carenza di vitamina D portava problemi fondamentalmente alle unghie delle mani e dei piedi, debolezza e mi ha esposto all'helicobacter, come ho iniziato con i pesci grassi le mie unghie hanno cominciato a migliorare fino a guarire alla faccia di tutti i dermatologi a cui mi ero rivolto inutilmente, è lo stress dicevano, mettiti questo smalto e sono andato avanti per anni senza venirne a capo, alla fine mi sono stufato e ho fatto di testa mia, anche perchè i problemi si stavano allargando e stavano diventando ingestibili.


   
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deboluccio
(@deboluccio)
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Grazie dei consigli,farò ulteriori analisi e poi ne parlerò con il medico di base! Vi terrò aggiornati ...


   
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(@luca40)
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Una volta a settimana un lettino abbronzante da estetista puo aiutare con la produzione di vit.D?

una lampada a bassa pressione, sono UVB, quindi sicuramente aiuta la produzione di vitamina D. Se non sbaglio, con una seduta dovresti produrre circa 20000 UI quindi se fatta ogni settimana sono 3000 UI al giorno circa, però credo sia rischioso sia per l'invecchiamento della pelle sia per il melanoma, anche se questo punto pare controverso. Forse il compromesso potrebbe essere una lampada ogni due settimana, più un po' d'integrazione.


   
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benefabio
(@benefabio)
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Quello che vorrei chiarire è che vanno bene le cure con il DBase in caso di carenza ma bisogna porsi il problema del perchè si è andati in carenza per sfuggire alla dipendenza del DBase, non pensate che il DBase non porti a conseguenze, con il tempo a forza di DBase si mette a rischio l'apparato circolatorio, si rischia di mandare troppo calcio alle vene calcificandole, quindi va bene la terapia tampone per ripristinare i valori ma poi bisogna darsi una mossa su tre fronti, il sole, l'alimentazione e la biodisponibilità della vitamina D, prendere il sole i mesi giusti (da marzo a settembre) agli orari giusti, mangiare con regolarità pesci grassi e funghi preferibilmente irradiati, usare olio extra vergine di oliva D.O.P. e poca soia, evitare troppi fitati (cereali integrali) e troppi ossalati (spinaci, rabarbaro, cioccolata, combinazione alimentare frutta acida/cereali) soprattutto in concomitanza di pasti con pesci grassi e funghi, proprio per non interferire con l'assimilazione della vitamina D, cuocere i legumi secondo la regola che prevede di bollirli per 15/20 minuti, sciacquarli e poi ultimare la cottura per eliminare il più possibile le lectine.


   
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nataku
(@nataku)
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dire che prendere vitamina D esogena attappa le vene di calcio è un affermazione forte...
ormai è chiaro ed evidente che basta avere buone dosi di vitamina K magnesio ed altri oligoelementi per evitare questo...

la nostra societa non permette quasi piu a nessuno di fare cio che dici benefabio (anche se ideale), quindi un buon integratore completo sopperisce e mantiene bene anche nel lungo...


   
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(@luca40)
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io non so se mangiare pesci grassi e legumi, sia ideale.


   
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benefabio
(@benefabio)
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dire che prendere vitamina D esogena attappa le vene di calcio è un affermazione forte...

Ho detto "a forza di prendere DBase", ossia prendere il DBase per anni, esperienze di donne che l'hanno preso per anni, dalla menopausa in poi, ha portato ha verificare questo indurimento delle vene, la madre di una mia amica appena ha visto che le sue amiche soffrivano di questo ha interrotto il DBase per paura.
Ma poi veramente pensate che la pasticchetta, le gocce vi risolvono il problema e state apposto? Come quelli che cominciano ad avere la pressione alta, il colesterolo alto e si prendono la pasticchetta e continuano con i soliti regimi di vita e alimentari, quando il nostro corpo emette un avviso bisogna cambiare necessariamente qualcosa sia nel regime alimentare che nello stile di vita, la terapia medica per me va intesa solo come tampone, perchè il problema va risolto nel modo giusto.
I legumi non sono pro vitamina D, ma contro la vitamina D proprio per la presenza delle lectine come del resto i cereali, tutte le piante contengono le lectine ma i cereali e i legumi sono quelli che ne contengono di più, le lectine sono veleni che le piante usano per difendersi, alle piante non piace essere mangiate quindi sviluppano sistemi di difesa, ma dato che chiunque mangia legumi in vista di una dieta varia, quello che consiglio è almeno di rispettare quel minimo metodo di cottura.


   
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kisa
 kisa
(@kisa)
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Come evitare allora effetti collaterali di integratori sintetici di vit D ? Tutti 3 mesi di cura con Dbase prendevo anche vit K2 (thorne) 5 gg, pero dopo 2 mesi ho dovuto di andare 2 volte a pronto soccorso per sintomi strani (tachicardia, battiti cardiaci accelerati, mani sudati con temperatura 37,5...). Adesso ho paura di prendere qualsiasi integratore di vit D..


   
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(@luca40)
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non esiste solo il Dbase, ci sono integratori vitamina D/K più sicuri. In ogni caso, io condivido l'approccio prudenziale, a me il medico (Vergini) mi aveva prescritto 7000 UI al giorno di vitamina D (Dbase) ed io col cacchio che l'ho preso 😀


   
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benefabio
(@benefabio)
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Come evitare allora effetti collaterali di integratori sintetici di vit D ? Tutti 3 mesi di cura con Dbase prendevo anche vit K2 (thorne) 5 gg, pero dopo 2 mesi ho dovuto di andare 2 volte a pronto soccorso per sintomi strani (tachicardia, battiti cardiaci accelerati, mani sudati con temperatura 37,5...). Adesso ho paura di prendere qualsiasi integratore di vit D..

Puoi provare a prendere le perle di olio di fegato di merluzzo, quello con 0,5 gr. di olio di fegato di merluzzo, ogni perla corrisponde a 50Ui, quindi la puoi dosare meglio, 4 perle portano 200UI, meglio di niente, se la vitamina D ti da tachicardia te la darà anche dopo una giornata intensa di mare, il problema siamo noi che abbiamo abituato l'organismo a veicolare poco calcio nelle vene, dovuto alla carenza di vitamina D, quando ripristini i ritmi giusti di calcio il sistema cardiocircolatorio, dopo anni di carenza, si deve riassestare.


   
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(@luca40)
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Il sole è la fonte di vitamina D migliore e più sicura, da Aprile a Settembre dalle 10:00 alle 15:00 per una ventina di minuti a corpo nudo, magari in costume.
Penso che se uno prende 6 mesi di sole quasi tutti i giorni, non necessita di vitamina D per il periodo invernale, scende un po' ma chi se ne frega.
Chi prende poco sole, l'alternativa (non ideale) potrebbe essere un mix lampade (2 volte al mese) integrazione (1000 UI) di vitamina D con K, mangiando un po' di fegato una volta a settimana per la vitamina A.
Sull'introduzione di pesci grassi per la vitamina D, non mi convince, quanti bisognerebbe mangiarne? Ci metti poco, tra olio di oliva, pesci grassi, qualche uovo, una fettina di pollo e qualche noce a trovarti con 15/20 grammi di pufa al giorno.


   
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benefabio
(@benefabio)
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Gli acidi grassi polinsaturi di riferimento per l'uomo sono 6 gr. di omega 6 e 1,5 gr. di omega 3, per le donne 4 gr. di omega 6 e 1 gr. di omega 3, sempre per il famoso rapporto di 1/4 su cui insisto sempre, fare gli omega 6 è facilissimo mentre non è per niente facile fare quel grammo e mezzo di omega 3, quando contavo con il calcolatore non c'era giorno che non dovevo integrare o con olio di semi di lino o con olio di fegato di merluzzo, quindi sono arrivato alla conclusione che se non si vuole integrare con omega 3 basta e avanza il pesce 4 volte a settimana, al limite si può differenziare una volta il pesce magro e la volta successiva il pesce grasso ma sempre porzioni da 150 grammi, che se la vedete visivamente è la porzione giusta che serve, ne poca ne troppa, la LARN non sbaglia.


   
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(@luca40)
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ma con 150g di pesce grasso, tipo sardine (che penso sia quello più accettabile) non credo si incida sui livelli di vitamina D. se incidono, lo fanno marginalmente.
L'opzione è tra sole o integrazione, però magari mi sbaglio io.


   
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benefabio
(@benefabio)
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Per me concorrono più fattori insieme fra cui sole e alimentazione sono strettamente collegati, se uno prende il sole ad orari sbagliati è inutile pure il sole, un'alimentazione a scarico troppo acido risulterà nociva alle riserve di vitamine D, perchè l'organismo quando non avrà più la giovinezza dei primi 36 anni, dove per contrastare l'acidità dell'alimentazione a scarico acido troverà parecchi bicarbonati, per contrastare questa acidità, dopo i 36 quando non troverà più i bicarbonati, andrà di conseguenza a intaccare le scorte di vitamina D, quindi un altro fattore è l'alimentazione a scarico troppo acido, ossia troppi cereali, latticini, carne, pesce, dolci e poche verdure, frutta.
36 anni è l'età critica, per la medicina ufficiale si parla di soggetto attempato, quindi fino a 36 anni si possono fare gli stravizi, in tutti i sensi sia alimentari che di stili di vita, dopo i 36 tocca darsi una regolata, prima regolata trovare un equilibrio nella dieta fra alimenti acidi e alimenti alcalini.

Ci metti poco, tra olio di oliva, pesci grassi, qualche uovo, una fettina di pollo e qualche noce a trovarti con 15/20 grammi di pufa al giorno.

Già se parti così sbagli, perchè dovresti prevedere per esempio pesce grasso (150 gr.) a pranzo e pollo (100 gr.) la sera e stop con le proteine, o un uovo a pranzo e pesce magro a cena, l'olio vanno bene 2 cucchiai al giorno, uno a pranzo e l'altro a cena se è poco aggiungi un cucchiaino, noce una quando non mangi il pesce, pasta una volta al giorno 80/100 gr., pane 3 porzioni al giorno da 50/60 grammi, uno a colazione e gli altri a pranzo e a cena, vanno incentivate la frutta e la verdura, a pranzo una bella insalatona multicolore minino 200 gr. massimo 350 grammi e a cena verdure al vapore minino 200 gr. massimo 350 grammi, frutta minimo 300 gr. al giorno massimo 500 gr. (spremuta la mattina e due frutti lontano dai pasti).
Fare 15/20 grammi di polinsaturi la vedo molto difficile a meno che non ti mangi vagonate di roba, io con 2300/2400 calorie sto sempre nella media giusta, anzi la sera integro quasi sempre con omega tre per riequilibrare il rapporto omega3/omega6, gli omega 6 stanno dappertutto, praticamente per non farli bisognerebbe stare a digiuno, pane, pasta, carne, olio sono fonte di omega 6, gli omega 3 sono molto più difficili da sommare nell'arco della giornata se si esclude il pesce, perchè stanno solo nell'olio di semi di lino in maniera considerevole, gli omega 3 dei vegetali sono si presenti ma irrisori, è molto più facile sballare con gli omega 6, quelli bisogna stare attenti non gli omega 3, praticamente va abolito l'olio di semi di girasole (presente in parecchi alimenti sia conservati, che confezionati) che è omega 6 concentrato, poi vabbè evitare pure l'olio di palma e la pasta di grano duro non biologica (è ok solo quella che indica la tipologia del grano, tipo quella senatore cappelli) perchè di grano di dubbia provenienza (grano creso modificato-sensibilità a quel tipo di glutine)


   
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(@luca40)
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@"benefabio" qual è il criterio di scelta che differenzia i cibi alcalini da quelli acidi? Io credo sia il rapporto calcio/fosforo. Più il rapporto è alto, quindi a favore del calcio, più il cibo è alcalino. Quindi latte e latticini per me sono alcalini, verdura per la maggior parte alcalina, frutta neutra, carne uova e pesce acidi assieme a cereali e legumi.


   
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