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Vitamina D/D3

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benefabio
(@benefabio)
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E nemmeno ti devi stare a preoccupare di fare quella meno forte, in quanto Melano-competente come il fototipo IV, perché puoi fare tranquillamente anche quella più potente da watt 30x500 o kw 15,4, su come verificare quelle più o meno potenti te ne dovresti accorgere, dall'intensità del calore, da solo quando le fai.

Discorso totalmente diverso per i fototipi I e II Melano-compromessi (accumunati quindi dalla stessa famiglia) dove occorre massima cautela e piedi di piombo.
Melano-compromessi fototipi I e II
Melano-competenti fototipi III e IV
Melano-protetti fototipi V e VI
In teoria, ma la teoria spesso cozza con la realtà, i fototipi I e II non dovrebbero avere bisogno neanche della lampada che solitamente si sconsiglia per questi fototipi, soprattutto il fototipo I (capelli rossi/pelle bianca), a meno che non hanno evitato il sole sistematicamente in maniera scientifica convincendosi che il sole faccia male (quando invece serve a trasformare il colesterolo in vitamina D, ormone della crescita, testosterone nell'uomo e progesterone nella donna) perché avendo poca melanina riescono a produrre tanta vitamina D anche in condizioni difficili esponendo poca percentuale di pelle, diciamo che il problema della carenza della vitamina D e le conseguenze di una carenza prolungata negli anni (osteoporosi, scompenso cardiaco, insufficienza renale) dovrebbe essere più che altro un problema dei fototipi dal III in poi.
I mesi critici dove conviene fare qualche lampada, sempre da studi reali a varie latitudini, vanno da novembre a febbraio, quindi si parla di 12 lampade per i fototipi alti e 8 lampade per i fototipi bassi.


   
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rational
(@rational)
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benefabio
(@benefabio)
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Così ad occhio credo che cambi il vetro frontale, perché monta la stessa lampadina della efbe schott, quello della efbe schott è opaco, l'altro mi sembra trasparente e dall'immagine sembra che dentro ci sia un sistema di amplificazione dei raggi, qui dall'immagine 2 si capisce meglio http://www.haproshop.de/de/Gesichtsbr%C3%A4uner-mobile-solarien-Hapro-Summer-Glow-HB-404-Mehr-Information.html, all'epoca quando usavo la philips, che montava la stessa lampadina della efbe schott ma aveva il filtro trasparente e ugualmente un sistema di amplificazione interno, per l'abbronzatura mi mettevo a un palmo, misurando dalla punta del naso e stavo minimo 40 minuti.

Con la efbe schott se ti vuoi abbronzare ti devi mettere più vicino rispetto ai 120 cm indicati, minimo fino a quando senti un bel calore (con le dovute cautele e accortezze facendo prove e tentativi, occhio che il solarmeter 6.4 da un palmo mi misura 325, d'estate la misura massima rilevata è stata 45 con punte di 55) e usare una crema abbronzante che già usi, io uso questa: https://www.fitmax.it/australian-gold-spf-6-spray-gel-bronzer.html la uso solo per la faccia, contiene anche una piccola quantità di autoabbronzante e ti dico che il risultato è ottimo per me che sono fototipo II e stento ad abbronzarmi anche al mare.

Per me la Hapro Summer Glow HB 404 non è altro che lo stesso identico modello della philips, infatti strutturalmente è molto simile, https://www.google.it/search?q=Hapro+Summer+Glow+HB+404&biw=1920&bih=888&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ved=0ahUKEwi6jrfZ-oTRAhVFIMAKHT2MAJIQsAQIIA&dpr=1#tbm=isch&q=HB+404 e dovrebbe avere una marcia in più rispetto alla efbe schott per via del vetro trasparente e del sistema riflettore ma la lampadina montata è la stessa, nel manuale giustamente riportano una distanza minima di 65 cm, cosa molto più reale rispetto ai 120 della efbe schott, la efbe schott di contro è 440 watt rispetto ai 400 di quest'ultima, i 40 watt in più molto probabilmente sono quelli consumati dal ventilatore interno posteriore, forse la Hapro ne è sprovvista.


   
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(@nutritionvalley)
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Questo è un bello studio, ve lo segnalo: http://www.lescienze.it/news/2016/12/22/news/luce_solare_blu_stimolazione_movimento_linfociti-3355830/
Su tanti studi sulla vitamina D mi sono sempre domandato quanto ci entrassero il calcio e la luce solare.
Questo è uno che evidenzia l'apporto dato dalla luce solare.


   
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rational
(@rational)
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io metto solo una crema protezione 50 sulle guancie perchè ho la couperose


   
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benefabio
(@benefabio)
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La faccia non è rilevante come non lo sono le mani, dato che la pelle è fina e non è propriamente adatta alla produzione di vitamina D, sulle mani e sulla faccia la crema protettiva andrebbe messa sempre, visto che sono i punti più a rischio melanoma, anche d'inverno perché il problema sarebbero i più pericolosi raggi UVA che rimangono costanti sia durante tutto l'arco della giornata sia nelle stagioni, la differenza solare sarebbe stabilita soltanto dall'intensità dei raggi UVB, ovviamente sulla crema bisogna leggere che scherma anche dai raggi UVA, perché solitamente le creme schermano dai raggi UVB, infatti quando leggiamo il tipo di protezione 6, 10, 15 ecc. ecc è relativo alla med personale dei raggi UVB, cioè moltiplicano il proprio tempo med, per esempio se ad una determinata ora un determinato fototipo sviluppa una med di 30 minuti con una protezione 6 la sua med sarà di 3 ore, la med è il tempo per avere un minimo eritema, lieve rossore e cambia da fototipo a fototipo e in base agli orari.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Qual'è la zona del corpo più propriamente adatta alla produzione di vitamina D?


   
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benefabio
(@benefabio)
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Schiena e pancia.


   
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rational
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ma se alla efbe gli levo il vetro opaco non è meglio?


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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http://www.thehealthcloud.co.uk/transdermal-vs-oral-vitamin-d-absorption/
Cosa ne pensate?

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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benefabio
(@benefabio)
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ma se alla efbe gli levo il vetro opaco non è meglio?

Non credo si possa togliere ma lo trovo comunque rischioso, al massimo fai le prove, mettiti più vicino e aumenta gradualmente il tempo di esposizione, se gli scrivi ti rispondono che non si assumono nessuna responsabilità sulla manomissione del prodotto.

http://www.thehealthcloud.co.uk/transdermal-vs-oral-vitamin-d-absorption/
Cosa ne pensate?

Per me trattasi sempre di vitamina D solforato, adatta quindi più al trasporto del calcio che alla protezione nei siti extrarenali, nel tempo si potrebbe andare incontro ad eventi cardiaci, l'eccessivo trasporto dl calcio andrebbe ad indurire le vene, mettiamo che si indurisce una vena vicino al cuore, apposta per questo quando si parla di questi prodotti esce sempre l'integrazione di Vitamina K2 che serve proprio a tenere le vene pulite, questi prodotti andrebbero usati soltanto nel breve periodo per risalire velocemente, ma dopo purtroppo la gente ne fa un uso continuo pensando di tenere alto il livello della vitamina D con gli integratori, quella che serve è la vitamina D solfato che si fa o con il sole o con le lampade, anche in questo periodo sto misurando con il solarmeter 6.4 l'intensità solare di mezzogiorno e comunque rileva un valore (ieri 4), questo per dire che ancora risulta idonea l'esposizione a cavallo di quell'ora, andrebbero bene le solite mezzorette, anche solo il fine settimana.

Se andiamo a leggere quanta vitamina D serve in generale quasi dappertutto si legge il 10/20% da alimentazione e questa sarebbe vitamina D solforato e il rimanente 80/90% dal sole e questa sarebbe vitamina D solfato, la vitamina D è la più tossica in assoluto fra tutte le vitamine per questo personalmente preferisco un approccio soft con il sole, qualche lampada e con il giusto apporto di pesci grassi di piccolo taglio: salmone, sgombro, tonno, pesce spada piccolo e soprattutto uova biologiche, anche una riduzione nella dieta dell'apporto di carboidrati, soprattutto integrali, favorisce in generale il metabolismo della vitamina D: pane, pizza, pasta, patate, dolci tutti i giorni non vanno bene, sistematicamente andrebbero ad intaccare le scorte preziose per il periodo invernale, dovrebbe valere la stessa regola dei latticini, massimo uno al giorno.

La carenza di vitamina D porta ad un mancato assorbimento del calcio alimentare a livello intestinale, visto che la vitamina D circolante serve anche ad assorbire il calcio dall'intestino, questo comporta che questo calcio non assorbito si disperde negli organi molli aumentando negli anni l'incidenza di tumori a livello della prostata nell'uomo e del seno e utero nella donna, ma anche in generale cervello, polmoni, reni, fegato, pelle, al tempo stesso questo mancato assorbimento porta ad una carenza a livello osseo scheletrico con aumento della possibilità di fratture: anca, femore, colonna vertebrale, costole.

Per non parlare della possibilità dell'aumento dell'incidenza della malattie autoimmuni, venendo a mancare la protezione extrarenale (che dovrebbe verificarsi già in prossimità dei 20 ng/ml) data dalla trasformazione periferica nella vitamina D attiva ad opera dei VDR (Vitamin D Receptor) collocati in ogni cellula del nostro corpo: Sla, diabete, artrite reumatoide, morbo di Parkinson, Alzheimer e se vediamo in linea generale la diffusione di queste problematiche forse si riesce un po' a capire l'importanza dell'equilibrio di questo nostro sistema protettivo, equilibrio che non serve spingere oltre i 32 ng/ml, dato che parlo di 32 ng/ml mantenuti durante tutto l'anno con esposizioni solari.

Ma l'integrazione di vitamina D sintetica solforato oltre a non proteggere da tutto questo eventuale quadro, non fa altro che peggiorare la situazione andando a compromettere nel tempo (anni) anche il sistema venoso-cardio circolatorio, questo lo vorrei sottolineare perché consigliare di prendere il sole due volte a settimana (ogni 72 ore) nelle ore centrali per un breve lasso di tempo, lo trovo veramente fondamentale come investimento per il futuro della nostra salute e dovrebbe quindi far parte del nostro stile di vita, fondamentalmente considero il sole come fonte primaria ma in caso di impossibilità ad uscire o di persistenti condizioni atmosferiche sfavorevoli, come alternativa va bene anche una piccola lampada abbronzante, dove comunque sono indicati i tempi di esposizione riferiti alla nostra MED in base al fototipo.


   
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rational
(@rational)
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ma in teoria i raggi uvb non dovrebbero venire bloccati dal vetro?
ieri ho fatto 15 minuti a 30 cm, zero , nessuna abbronzatura


   
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benefabio
(@benefabio)
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Si anche io pensavo così, infatti con quell'intensità di calore e quel vetro opaco pensavo con il solarmeter 6.4 di rilevare un bel 000, invece misurando rileva un valore e pure bello alto.

Già l'ho detto, all'epoca quando usavo la philips hb 404 (che monta la stessa lampadina della efbe schott) per avere un po' di abbronzatura stavo a 25 cm (un palmo della mano, punta del mignolo sul vetro della lampada e punta del pollice sulla punta del naso) per minimo 40 minuti, ovviamente dopo aver verificato con varie prove, comunque il programma di abbronzatura prevede
fototipi ------- II III IV
1 esposizione 13 18 23 minuti
2 esposizione 15 21 27 minuti
3 esposizione 17 24 31 minuti
4 esposizione 19 27 34 minuti
5 esposizione 21 29 38 minuti
6 esposizione 23 32 41 minuti
7 esposizione 25 35 45 minuti
8 esposizione 27 38 49 minuti
9 esposizione 29 40 52 minuti
Sempre due sedute la settimana, quindi tu che sei minimo fototipo IV con 15 minuti ci fai poco e niente perché già dovresti partire dalla prima esposizione con 23 minuti, forse queste rientrano nelle prove che stai facendo.

Nel manuale della efbe schott c'è comunque una contraddizione, a pag. 34 dice di stare a 120 cm "Distanza=120 cm", a pag. 33 invece "Tenere una distanza di 5/10 cm dalla lampada", quindi credo che il problema principale sia trovare la distanza giusta, per la mia esperienza ti posso dire che dovrebbe variare da 60 a 20 cm. in base al fototipo, cioè mi spiego meglio se io che sono fototipo II mi sono dovuto mettere a 25 cm. per avere un'abbronzatura soddisfacente tu che sei fototipo più alto dovresti cercare una distanza più vicina, calcola però che comunque ho sempre protetto la faccia con una buona protezione e spesso prima prendevo un quarto di pasticca di Rovigon (vitamina A ed E) che all'epoca mi consigliò un'amica che era sempre nerissima, anzi avevo analizzato il contenuto del quarto del Rovigon e ne facevo un quantitativo simile con pomodori rossi, carote e se non ricordo male un po' di olio d'oliva, sempre per avere un punto di abbronzatura più forte e funzionava alla pari del Rovigon.

Quando dici di avere il fototipo molto scuro che intendi? il IV o il V (tipo i filippini)?

Il manuale della Hapro Summer Glow lo trovo più conforme alla realtà per abbronzarsi, dice di fare una pausa di 48 ore solo tra la prima e la seconda seduta, quindi prevede successivamente un ciclo di altre 9 sedute da mezzora nel tuo caso, dopo forse per il mantenimento vanno bene due sedute a settimana.

fototipi-------II--------III-------IV
1° seduta 8 minuti 8 minuti 8 minuti
intervallo di almeno 48 ore
2° seduta 10-15 minuti 20 minuti 25-30 minuti
3° seduta 10-15 minuti 20 minuti 25-30 minuti
4° seduta 10-15 minuti 20 minuti 25-30 minuti
5° seduta 10-15 minuti 20 minuti 25-30 minuti
6° seduta 10-15 minuti 20 minuti 25-30 minuti
7° seduta 10-15 minuti 20 minuti 25-30 minuti
8° seduta 10-15 minuti 20 minuti 25-30 minuti
9° seduta 10-15 minuti 20 minuti 25-30 minuti
10° seduta 10-15 minuti 20 minuti 25-30 minuti

Per le esposizioni solari continuo a considerare questo calcolatore il migliore https://fastrt.nilu.no/VitD_quartMED.html, le uniche difficoltà sono rappresentate dal fatto di mettere sempre un ora in meno dato che noi stiamo a +1 (ora solare) e in primavera/estate a +2 (ora legale), convertire le coordinate, con questo mettere le coordinate GD http://www.coordinate-gps.it/conversione-coordinate-gps e convertire l'ora in decimale http://www.calculatorsoup.com/calculators/time/time-to-decimal-calculator.php, aggiustare alcuni parametri: altezza terreno, tipo di terreno, percentuale di corpo esposta, quantitativo di vitamina D da produrre.

Funziona anche con il traduci https://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=https://fastrt.nilu.no/VitD_quartMED.html&prev=search


   
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rational
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smontare il vetro è semplice basta svitare le viti dietro, io lo ho tolot in 5 minuti , basta svitare le sei viti posteriori con cacciavite stella , poi sopra il vetro trovi due alette in plastica, le pighi dietro al vetro, vai tranquillo che non si spezzano, poi prendi un tronchesino e tagli giusto due angolini di plastica sopra al vetro, quindi metti una mano sotto al vetro e lo spingi verso l'alto fino a sfilarlo .
potresti farlo e testare di nuovo le emissioni? grazie
poi, come doposole consiglia qualche prodotto?


   
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benefabio
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Non ci penso a togliere il vetro, il vetro fa da filtro per i raggi, non solo gli UVB ma anche per gli UVA e i più pericolosi UVC, forse questo filtro rispetto alla lampada Hapro Summer Glow HB 404 è un filtro più forte, quello della lampada Hapro Summer Glow HB 404 è un filtro più soft, fossi in te farei i tentativi per una distanza più ridotta o un tempo di esposizione più alto, come crema doposole uso per il viso questa https://www.tuttofarma.it/idratanti-viso/4102-ducray-ictyane-crema-emolliente-idratante-viso-pelli-secche-50-ml.html e per il corpo quest'altra https://www.topfarmacia.it/bellezza/ducray-ictyane-latte-corpo-500ml.html, le prendo in farmacia, calcola che le uso da anni e sempre anche dopo la doccia.

Se vuoi ottenere una buona abbronzatura dovresti fare come minimo una esposizione al giorno di 30 minuti per 10 giorni di seguito, ad una distanza dove senti minimo un bel caldo, tipo quando stai al sole al mare.


   
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Eva
 Eva
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Scusa, ma devo capire una cosa. Fai la lampada con un vetro davanti? Ma questo vetro non annulla l'assimilazione della vitamina D?
Io sapevo che prendere il "sole" sotto il vetro è inutile e non abbronza, quindi non permette l'assimilazione della vitamina D.
Sbaglio?


   
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