Siamo tutti d'accordo; il problema è: chi lavora al chiuso e può prendere il sole solo la domenica (quando c'è il sole e considerando che è ad una latitudine alta) ha bisogno di integrare..
Anche stando tutta la domenica al sole ha vit. D bassa che un solo giorno di sole non riesce a recuperare.
La teoria è una cosa, la pratica purtroppo un'altra..

Le pillole o le lampade non sono il sole, è molto semplice, una vita al chiuso è incompatibile con la buona salute.

19 agosto 2018
La vitamina D distrugge le cellule cancerose di molti tumori
https://dailyhealthpost.com/vitamin-d-shuts-down-cancer-cells/

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Più che pillole in Italia si usa il DiBase che è in gocce o spalmabile o punture, l'integrazione va bene nel breve termine quando si sta veramente bassi per risalire in fretta, ma badate bene nel breve periodo, sul lungo periodo concordo che è meglio orientarsi verso alternative o di sole o di lampade, le lampade più performanti rimangono quelle a banda stretta UVB, ma anche quelle abbronzanti se usate con parsimonia hanno il loro perché.

https://www.amazon.it/PHILIPS-LAMPADA-SCRIVANIA-PSORIASI-VITILIGINE/dp/B07F1VG9R4/ref=pd_sbs_201_7?_encoding=UTF8&pd_rd_i=B07F1VG9R4&pd_rd_r=04e429de-b01a-11e8-a1f4-150dcd1d19a7&pd_rd_w=iP8yd&pd_rd_wg=lqTGw&pf_rd_i=desktop-dp-sims&pf_rd_m=A11IL2PNWYJU7H&pf_rd_p=18ac1db8-8667-475d-a3cb-dc2e0028cb9b&pf_rd_r=D4HYEBEZVHBX79HQDF7T&pf_rd_s=desktop-dp-sims&pf_rd_t=40701&psc=1&refRID=D4HYEBEZVHBX79HQDF7T

Per il sole nelle grandi città bisogna orientarsi quando è alto 50°, mentre fuori dalle grandi città va bene il 45°, al mare dove la mattina sorge il sole (dalla parte del mare) va bene anche il 40°, lo specchio riflesso della mattina fa aumentare di circa un'ora.

La buona applicazione sulla vit. D (vitamin D thirsty) mi dice che nel mio paesello non c'è più vit. D fino al 5 Aprile 2019
:-O :-O :-O

In linea generale si, ma in particolare come detto sopra, dipende sempre dal luogo in cui ti trovi, quel riferimento della vitamin d thirty è valido soprattutto nelle grandi città dove non c'è molto campo aperto e dove c'è sempre una alta percentuale di smog, ma se vai fuori dalle grandi città e approfitti anche dei fenomeni di riflessione tipo acqua, neve, sabbia l'altezza dell'angolo solare idoneo potrebbe essere anche il 30°, la variabile che va sempre controllata è l'indice UV che dovrebbe stare tra 2 e 3, diciamo che un valore sicuro per la sintetizzazione della vitamina D potrebbe essere ipoteticamente l'indice UV 2.5 sempre accompagnato da fattori ambientali idonei tipo assenza di freddo e vento. L'altra app Happysun in questo è molto precisa indicando sempre nel dettaglio l'indice UV preciso, per esempio quando è 2.53 già indica 3.

Adesso quello che è importante fino al 5 aprile è cercare sempre il sole al picco solare.

Ieri l'ho preso in giardino dalle 13 alle 15 su gambe, braccia e faccia.
C'era vento e quindi ero parzialmente vestita.

Chi affronta la carenza di vitamina D dovrebbe avere ben in mente un altro importante fattore: la famiglia degli enzimi del citocromo p450.

E' noto che sia un'alimentazione non biologica, sia l'inquinamento ambientale, sia l'utilizzo di medicine e di detersivi interferiscono con questa famiglia di enzimi che tra le altre cose è anche preposta alla trasformazione da vitamina D 25 oh a 1-25 oh, queste per dire che potremmo anche alzare il nostro livello di vitamina D nel sangue rilevandolo dalle analisi ma dobbiamo anche essere certi che nel nostro corpo avviene, quando serve, sia a livello renale che periferico la trasformazione da 25 oh a 1-25 oh.

Quindi per l'alimentazione toccherà virare verso il biologico, per l'inquinamento ambientale bisognerà cucinare le crucifere con il sistema per produrre il sulforafano (tagliuzzate e lasciate riposare mezzora e dopo cottura di 5 minuti al vapore) per abbattere il livello di benzene nei nostri polmoni, le medicine solo quando servono veramente, ma bisognerà cercare di stare sempre bene e di farne a meno e per i detersivi scegliere le linee biologiche.

Perché altrimenti la somma di questi fattori da una parte porterà al rapido consumo del livello di 0-25 oh (quella rilevata con le analisi) e dall'altra andrà sempre più a ridurre la conversione a 1-25 oh.

Ho passato l'estate a 4000 UI al giorno di vit. D, esposizioni tutti i sabati e domeniche a 45 minuti di sole tra le 13 e le 14.30.
8 giorni di mare costantemente sotto il sole (ovviamente senza crema se non i pochi punti strategici tipo spalle).
Rito del referto:
-a inizio giugno senza esposizioni era 16.4
- oggi 15.5

:emoji (16): :emoji (16): :emoji (16):

Ma stai prendendo qualche farmaco o sostanza naturale che abbassa il colesterolo?

Ma stai prendendo qualche farmaco o sostanza naturale che abbassa il colesterolo?

No, niente salvo il pantoprazolo per la gastrite (da 1 mese circa)..

Vi sono numerose conseguenze legate all’assunzione continuativa dei PPI:

carenza di vitamina B12
malassorbimento di vitamina D, calcio e altri minerali
allergie alimentari
artrite
dolori muscolari, miopatie
rischio di infarto miocardico aumentato
demenza...
Fonte: https://sentierodellasalute.com/2016/07/16/protettori-gastrici-farmaci-cosi-diffusi-ricadute-negative/

Ma stai prendendo qualche farmaco o sostanza naturale che abbassa il colesterolo?

No, niente salvo il pantoprazolo per la gastrite (da 1 mese circa)..

Ti hanno dato il pantoprazolo per farti peggiorare la gastrite e la SIBO? Ti vogliono ammazzare in pratica, ma perché li ascolti ancora? Ma senti quelli di Asse...

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@ Yankee
Ci sono casi di persone, soprattutto dopo i 50 anni, che malgrado le esposizioni e l'integrazione non riescono a salire di livello, questo credo sia il risultato di una serie di fattori, tra cui l'aver evitato il sole per troppo tempo o aver usato troppo le creme protettive, un'alimentazione non biologica, lo smog, il fumo, l'alcol.

Credo che sia il caso che ti rivolgi ad uno specialista, in via informale puoi contattare il dottor perucci con messaggio privato, spiegando il problema, sul suo forum e vedi che avrai una immediata risposta e un parere. https://forum.drperucci.it/viewforum.php?f=15, ti anticipo che in prima battuta lui cura a 5000 UI al giorno e dopo 3 mesi ripetere le analisi, per il tuo caso credo serva altro, forse il Didrogyl? Che non è altro che direttamente la 25oh, mentre la vitamina D che si prende per bocca è il precursore, forse ipotizzo un problema al fegato con l'enzima 25-idrossilati preposto alla prima idrossilazione in 25oh, perché poi è nel fegato che viene immagazzinata la maggior parte della vitamina d 25oh.

Ma può anche darsi che sia qualcos'altro a consumare la vitamina d, possibile che il livello di diserbanti, pesticidi, medicine e smog accumulato negli anni nel corpo porti ad un consumo quasi simultaneo della produzione, ma anche un'alimentazione ricca di proteine e carboidrati e povera di frutta, verdura e acqua, comunque stai sereno che il livello critico comincia sotto i 12 ng/mL.

Sicuro che alla base della gastrite non ci sia un'infezione da helicobacter pylori?

I PPI li ho dovuto assumere per riuscire a mangiare (era molto difficile mangiare con lo stomaco a pezzi)..

@benefabio dal gastropanel non era risultata l'infezione da helicobacyer..

Più che altro è il fatto di essermi esposto molto al sole, e questo non è servito a nulla, è la cosa che più mi ha lasciato perplesso..

Farei una prova a fare le analisi da un'altra parte, mi sembra strano che ti danno come risultato sempre un valore quasi probabile per tutti, non vorrei che non fanno per niente le analisi e danno i numeri al lotto, per l'helicobacter farei il test più specifico del respiro breath test, dell'esame del sangue che valuta gli anticorpi anti-helicobacter non mi fiderei più di tanto, con il breath test vai sul sicuro perché se c'è il batterio scinde l'urea e aumenta il delta dell'anidride carbonica fra il primo e il secondo respiro.

@ Yankee, leggi qui https://liborioquinto.altervista.org/i-fosfati-indeboliscono-ossa-e-denti-per-colpa-di-fgf23/, l'eccesso di proteine animali nella dieta provoca la mancata conversione in 1-25oh e consuma le scorte nel fegato della vitamina D 25oh, questo per l'azione del fattore di crescita FGF-23.