Forum

[Vitamina E] Tocofe...
 
Notifiche
Cancella tutti

[Vitamina E] Tocoferoli e Tocotrienoli

52 Post
12 Utenti
0 Likes
22.7 K Visualizzazioni
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

The effects of palm vitamin E on stress hormone levels and gastric lesions in stress-induced rats
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3309432/?tool=pmcentrez Arch Med Sci. 2012 February 29; 8(1): 22–29
Ratti esposti a WIRS avevano lesioni nella loro mucosa dello stomaco. I risultati hanno mostrato che l'integrazione alimentare di Vitamina E palmitato (PVE) o α-tocopherol (α-TF) è stata in grado di ridurre le lesioni gastriche significativamente rispetto agli stressati di controllo. Le water-immersion restraint stress (WIRS) ha aumentato ACTH e corticosterone in modo significativo. Il trattamento con Vitamina E palmitato e α-TF ha ridotto questi parametri in modo significativo rispetto agli stressati di controllo.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
Citazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

La Vitamina-E può aumentare il rischio di tumore alla prostata

Si è notato in un ampio studio randomizzato che gli uomini che ricevono supplementi di Vitamina-E hanno mostrato un leggero aumento, ma statisticamente significativo, nella diagnosi di cancro alla prostata.
Dopo essere stati seguiti fino a 10 anni dopo la randomizzazione, l'hazard ratio ( HR ) per il tumore alla prostata nei partecipanti alla studio SELECT assegnato agli integratori di Vitamina E era 1.17 rispetto al gruppo placebo.
Lo studio a quattro bracci includeva anche supplementi di Selenio, somministrato da solo o in combinazione con la Vitamina-E. I partecipanti a questi gruppi hanno mostrato un minore aumento del rischio di cancro alla prostata che non ha raggiunto la significatività statistica, come riportato sul Journal of American Medical Association ( JAMA ).
SELECT è un acronimo per Selenium and Vitamin E Cancer Prevention Trial, che ha randomizzato 35.553 uomini di 50 anni o più per i 4 bracci dello studio dal 2001 al 2004. Lo studio ha dimostrato che questi integratori non prevengono il cancro.
L’evidenza di danno da Vitamina-E è risultata relativamente debole, ma sulla base di questo ed altri studi si può affermare che né la Vitamina né il Selenio apportano alcun beneficio ai pazienti.
È risultato molto chiaro che la Vitamina-E non protegge contro il tumore alla prostata e non deve essere impiegata a tal fine. Non è ancora chiaro se possa costituire un rischio importante se usata per un altro scopo. Questi dati contribuiscono a mostrare poca o nessuna associazione piuttosto che un danno comprovato.
I risultati dello studio SELECT erano stati presentati per la prima volta nel 2008; era stato osservato un trend non-significativo verso un aumento del rischio di cancro alla prostata con la Vitamina-E.
Lo studio era stato fermato, prima della sua naturale scadenza, perché era chiaro che i supplementi non stavano riducendo il rischio di tumore.
I partecipanti allo studio erano stati assegnati a ricevere 400 UI/die di Vitamina-E, 200 mcg/die di L-Selenometionina, entrambi gli integratori, oppure placebo, in un disegno in doppio cieco, double-dummy.
Quando lo studio si è concluso, i partecipanti avevano assunto supplementi per 4-7 anni.
Il follow-up è continuato fino a luglio 2011. Poiché erano da aspettarsi eventi supplementari, sono stati esaminati i dati per determinare se il trend visto nella precedente analisi fosse ancora evidente o fosse scomparso.
Dal report originale, erano disponibili dati di un ulteriore follow-up di 54.464 persone-anno; 521 nuovi casi di cancro alla prostata sono stati diagnosticati.
Un totale di 31.793 partecipanti erano ancora vivi e seguiti, anche se i dati per la nuova analisi relativa al tumore alla prostata non erano disponibili su circa 1.100 pazienti.
Dall’analisi è emerso che 529 uomini assegnati al placebo avevano sviluppato il tumore alla prostata rispetto a 620 tra quelli trattati con Vitamina-E.
Una curva di Kaplan-Meier ha mostrato che la differenza nei tassi di diagnosi tra i gruppi Vitamina-E e placebo è comparsa per la prima volta nel terzo anno di follow-up ed è cresciuta col passare del tempo.
E’ stato anche osservato un leggero aumento del rischio tra quelli che assumevano Selenio in monoterapia ( HR=1.09 ) e nel gruppo che ha ricevuto i due integratori ( HR=1.05 ).
È stato calcolato un eccesso di rischio di tumore alla prostata di 1.6 casi per 1.000 persone-anno per la Vitamina-E da sola, 0.8 casi per il Selenio da solo e 0.4 casi per entrambi i supplementi.
I tassi di tumori della prostata con punteggio di Gleason pari a 7 o maggiore sono aumentati in modo simile in tutti e tre i gruppi di trattamento attivo rispetto al placebo, ma a causa dei numeri relativamente bassi ( circa un quarto di tutte le diagnosi ), le differenze non hanno raggiunto la significatività statistica.
I partecipanti sono stati sottoposti a controllo prima dell'ingresso nello studio per escludere quelli con alto dosaggio dell'antigene prostatico specifico ( PSA ) o reperti sospetti da esami rettali digitali.
I risultati riguardanti la Vitamina-E costituiscono un importante segnale di preoccupazione per la sanità pubblica, dato che si ritiene che più della metà degli uomini anziani assuma una certa quantità di supplementi di Vitamina-E, con circa un quarto che fa uso di alti dosaggi ( almeno 400 UI/die, 18 volte la dose giornaliera raccomandata di 22.4 UI ).
Il fatto che l'aumento del rischio di cancro alla prostata nel gruppo Vitamina-E dei partecipanti allo studio SELECT fosse solo apparente dopo prolungato follow-up ( consentendo ulteriori eventi ) suggerisce che gli effetti sulla salute di questi farmaci possono continuare anche dopo interruzione dell’assunzione.
Il follow-up dovrebbe continuare in modo indefinito in tutti gli studi interrotti prematuramente per registrare questi eventi ritardati nel tempo.
Fatta eccezione per i casi di chiara carenza, non è stato dimostrato che la supplementazione di Vitamina-E offra dei benefici per la salute; quindi, secondo i ricercatori, non c'è ragione per assumerla a meno che non esista una carenza.
Fonte Journal of American Medical Association, 2011

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

Aumentato rischio di ictus emorragico con la supplementazione di Vitamina-E

Una meta-analisi ha trovato un aumento del 22% del rischio di ictus emorragico e una diminuzione del 10% del rischio di ictus ischemico con la supplementazione a base di Vitamina-E.
Una serie di studi clinici, controllati, di ampie dimensioni, così come 2 meta-analisi, hanno studiato gli effetti della vitamina E sugli eventi cardiovascolari maggiori.
I risultati di queste indagini sono state in gran parte deludenti; i Ricercatori non hanno osservato alcun effetto della Vitamina-E sui principali endpoint compositi, tra cui infarto miocardico, ictus totale e mortalità.
Poiché l'uso di un endpoint composito può non essere in grado di evidenziare un effetto su uno specifico evento vascolare, i Ricercatori hanno condotto una revisione sistematica ed una meta-analisi di 9 studi randomizzati e controllati, riguardante solamente la Vitamina-E e il suo effetto sull’ictus incidente e sui sottotipi di ictus.
Gli studi hanno incluso un totale di 118.765 persone, di cui 59.357 randomizzate alla Vitamina-E e 59.408 a placebo.
Sono stati esclusi gli studi che hanno riguardato multivitaminici o le combinazioni vitaminiche fisse.
Nessuno dei 7 studi, che hanno fornito dati sull’ictus totale, ha mostrato un cambiamento significativo del rischio di ictus totale con l’assunzione di Vitamina-E.
Ci sono stati 1.438 ictus tra i 58.225 soggetti randomizzati alla Vitamina-E e 1.475 tra le 58.342 persone assegnate al placebo, con un rischio relativo aggregato di 0.98 ( p = 0.53 ).
Tuttavia, in 5 studi che hanno fornito dati sull’ictus emorragico, sono stati riscontrati un totale di 223 ictus emorragici tra i 50.334 assegnati alla Vitamina-E e 183 tra i 50.414 trattati con placebo.
Il rischio relativo aggregato di ictus emorragico con la Vitamina-E è stato pari a 1.22 ( p=0.045 ).
Nei 5 studi che, invece, hanno fornito dati sull’ictus ischemico, si sono verificati un totale di 884 ictus ischemici tra i 45.670 soggetti assegnati alla Vitamina-E e 983 nei 45.733 che hanno assunto placebo ( rischio relativo aggregato di 0.90; P=0.02 ).
In termini di rischio assoluto e di benefici, i risultati della meta-analisi si traducono in 1 ictus emorragico aggiuntivo ogni 1.250 individui trattati con Vitamina-E e 1 ictus ischemico impedito ogni 476 individui che assumono la Vitamina-E.
Il motivo per cui la Vitamina-E può aumentare il rischio di ictus emorragico e, forse, ridurre il rischio di ictus ischemico non è del tutto chiaro.
Una possibile spiegazione è che la Vitamina-E possiede proprietà anticoagulanti che possono ridurre il rischio di ictus ischemico, ma nel contempo favorire l’ictus emorragico.
Fonte British Medical Journal, 2010

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

La vitamina E ad alti dosaggi può essere pericolosa
Uno studio, coordinato da Ricercatori della Johns Hopkins University a Baltimora, ha mostrato che alcune persone che assumono alti dosaggi di vitamina E possono morire più precocemente.
Sono stati riesaminati 19 studi compiuti tra il 1993 ed il 2004 che hanno coinvolto più di 136.000 persone.
I soggetti che assumevano 200 UI o più di vitamina E al giorno avevano una maggiore probabilità di morire.
In 11 studi clinici in cui la vitamina E veniva assunta a dosaggi di almeno 400 UI/die il rischio di morte a 5 anni era del 5%.
Nessun aumento del rischio di mortalità è stato invece trovato per i dosaggi più bassi, al di sotto di 200 UI.
Fonte: 2004 American Heart Association ( AHA ) Meeting

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

La vitamina E può invertire la calvizie maschile
http://www.nutraingredients-usa.com/Research/Vitamin-E-may-reverse-male-pattern-baldness-Study
Supplementi giornalieri di un sistema brevettato tocotrienolo (vitamina E) complesso può aumentare la crescita dei capelli nelle persone affette da calvizie maschile del 42 per cento, suggerisce un nuovo studio Carotech.

Gli otto mesi, randomizzato, controllato con placebo, coinvolti 28 volontari con alopecia androgenetica (calvizie maschile), ed è stata eseguita presso la Scuola di Scienze Farmaceutiche presso l'Università di Scienze della Malaysia.

"Questo è il primo studio a riferire tali prestazioni per i tocotrienoli," Dr Sharon Ling, responsabile regionale delle vendite per Carotech, ha detto NutraIngredients.com. Il dottor Ling presenterà i risultati alla Conferenza Vitafoods prossima settimana internazionale a Ginevra.

I risultati dello studio devono ancora essere presentati per la pubblicazione in una rivista specializzata a causa di alcuni dei punti più fini del diritto dei brevetti, ha detto il dottor Ling. NutraIngredients.com non ha visto i dati completi.

Calvizie maschile

Secondo l'American Medical Association, circa il 95 per cento di tutti i casi di perdita di capelli sono dovuti alla calvizie maschile, una condizione che colpisce circa 40 milioni di uomini americani.

La calvizie è segnalato per iniziare all'età di 30 anni nel 25 per cento degli uomini, e in due terzi entro i 60 anni. Secondo l'AMA, vi è un 4 in 7 probabilità di ereditare il gene calvizie.

Nuovi dati

Secondo i dati forniti dal dottor Ling, i ricercatori hanno condotto uno malesi in doppio cieco controllato con placebo studio clinico su volontari con alopecia androgenetica con Carotech di Tocomin SupraBio, un complesso brevettato tocotrienolo segnalato per aumentare l'assorbimento orale di tocotrienoli del 300 per cento.

Gli otto mesi di studio ha coinvolto 28 volontari di età compresa tra i 18 ei 59 anni con un problema di perdita dei capelli per circa due a cinque anni. Nel corso dello studio, furono date istruzioni di non alterare il loro taglio di capelli, prodotti per la cura dei capelli (shampoo, balsami, ecc) o tingersi i capelli.

I volontari sono stati assegnati in modo casuale al tocotrienolo palma complesso (assunzione totale tocotrienolo di 100 mg) o placebo (capsule di gelatina molle contiene 600 mg di soia olio di semi).

Copertura dei capelli, misurata contando il numero di capelli in un prescelto cm Superficie 2x2, è risultata significativamente aumentata in media del 41,8 per cento nel gruppo tocotrienolo, con otto volontari vivendo superiore al 50 per cento la crescita dei capelli. Nel gruppo placebo, tuttavia, differenze statisticamente significative nel numero di capelli sono stati rilevati prima o dopo il periodo di studio, e solo un volontario mostrato più del 20 per cento aumento del numero di capelli.

La famiglia della vitamina E

Ci sono otto forme di vitamina E: quattro tocoferoli (alfa, beta, gamma, delta) e quattro tocotrienoli (alfa, beta, gamma, delta). Alfa-tocoferolo è la fonte principale si trova negli integratori e nella dieta europea, mentre il gamma-tocoferolo è la forma più comune nella dieta americana.

Tocotrienoli (TCT) sono solo componenti minori nelle piante, anche se diverse fonti con livelli relativamente alti sono l'olio di palma, cereali e crusca di riso.

Mentre la maggior parte della ricerca sulla vitamina E si è concentrata sulla alfa-Toc, studi conto tocotrienoli per meno di un per cento di tutte le ricerche in vitamina E.


http://www.google.com/patents/US7211274

https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:U26uzfVnyOcJ:www.tocotrienol.org/images/stories/pdf_upload/Magazines/tsuprabio%2520hair%2520loss%2520prevention%2520and%2520beyond.pdf+&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEEShawyIWw8fLJ7GIMXAFNaeobf5N1zpDcuwngqnv_Xdq5zqlhTrn3eYnIiqqcpvGTGUlGZS615clo6iqF0WxOJQLbElQCQcpVa1Y5wIC7MjMUhLYDsDCzttHVShSHL8yknmh4JNZ&sig=AHIEtbT-v69LR1bnImFbrt_0uJhISsUT2w

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

TOCOMIN SUPRABIO TM
FITO-TOCOTRIENOLI da olio di palma altamente BIODISPONIBILI

Generalità. Il termine Vitamina E, è il nome generico usato per indicare una famiglia di sostanze antiossidanti, a carattere liposolubile, che comprende due classi di composti: i tocoferoli e tocotrienoli. Questi ultimi, rispetto ai tocoferoli, presentano come requisito strutturale differenziante, la tripla insaturazione nella catena laterale isoprenoide, che conferisce importanti ed addizionali proprietà biologiche. In base alla posizione dei gruppi metilici, presenti sull’anello cromanilico, si identificano isoforme differenti (alfa, beta, gamma, delta). Il notevole interesse nell’ambito scientifico rivolto ai tocotrienoli, è evidenziato dai numerosi studi farmacologici ed epidemiologici pubblicati nell’ultimo decennio, che configurano i tocotrienoli come la nuova vitamina E del terzo millennio.

Fonti e composizione I tocotrienoli sono composti naturali contenuti in molti alimenti, ma le quantità presenti che si possono assumere attraverso la dieta (800 ppm), non sono ritenute sufficienti, per evidenziare gli effetti terapeutici ad essi accreditati. A questo scopo l’approvvigionamento di quantità consistenti, è ottenuto attraverso l’estrazione dall’olio di palma o dal riso integrale. Mentre i tocoferoli, sia naturali che di sintesi, sono disponibili in commercio, i tocotrienoli si possono ottenere in concentrazioni variabili, solo a partire da queste piante. Tra queste la più importante, è il frutto della palma (Elaeis guineensis), dal quale la Carotech, leader mondiale del settore, con una tecnologia innovativa, ottiene una frazione arricchita di fito-tocotrienoli (>60%). TocominâsupraBioTM contiene prevalentemente gamma-, delta- e alfa-tocotrienolo assieme ad altri fitonutrienti coestratti, quali l’alfa-tocoferolo, carotenoidi, squalene e fitosteroli, e coenzima Q10. Una fonte naturale alternativa, spesso impiegata l’olio di riso, ma la composizione quali-quantitativa dei fitotocotrienoli è minore. Infatti nell’olio di palma sono presenti concentrazioni relative di tocotrienoli/tocoferoli in un rapporto 3.5:1, rispetto al solo 1:1 dell’olio di riso.

Meccanismo d’azione. I tocotrienoli presentano un’affinità maggiore per le membrane cellulari, rispetto all’alfa-tocoferolo, grazie alla presenza delle insaturazioni sulla catena laterale, che permettono una più rapida ed efficace interazione con i biocostituenti del doppio strato fosfolipidico di membrana. Per queste ragioni i tocotrienoli, rispetto ai tocoferoli, presentano una biodisponibilità maggiore, e un incremento dell’accumulo intracellulare. TocominâsupraBioTM é una combinazione esclusiva di fitonutrienti, che agisce sinergicamente conferendo al prodotto potenzialità terapeutiche e preventive notevoli.

Tocoferoli Vs Tocotrienoli

Comunicazione Tecnica by CAROTHEC (in risposta all’ultimo articolo sulla vitamina E)

La vitamina E è inutile nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Questo è il risultato di un recente articolo di ricerca sul a-tocoferolo (pubblicato su Arch Intern Med. 2004;164:1552-1556). L'uso preventivo a-tocoferolo nei confronti della riduzione del rischio dell’infarto, ictus o di morte non ha alcun effetto.

Per verificare l’efficacia della terapia con vitamina E e nella prevenzione o trattamento delle malattie cardiovascolari i ricercatori hanno effettuato 7 ampi studi clinici che hanno coinvolto più di 100.000 persone. In 6 dei 7 studi condotti, i ricercatori hanno evidenziato che la vitamina E non ha effetto sulle patologie cardiache. In particolare, si è dimostrato che la vitamina E non riduce il rischio dell’infarto non fatale, ictus o patologie cardiovascolari. La vitamina E usata in questi 7 studi era, però, nella sola forma di a-tocoferolo.

Numerose sono le contestazioni per questi risultati, in particolare per le dosi utilizzate. Il problema reale potrebbe essere che l’a-tocoferolo è solamente uno dei componenti della Vitamina E (per definizione la Vitamina E è una miscela di vari tocoferoli e tocotrienoli che lavorano in maniera sinergica). L'a-tocoferolo da solo potrebbe non avere la giusta attività cardioprotettiva; ciò potrebbe spiegare alcuni dei risultati inconsistenti di questi trials.

E' arrivato il momento di guardare oltre l’a-tocoferolo. Il tocoferolo non è l’unica forma di vitamina E presente in natura. La ricerca sulla vitamina E ha identificato varie forme di isomeri e analoghi (es: i tocotrienoli) che conferiscono una migliore protezione contro i vari tipi di danno da radicali liberi, come pure, un’addizionale proprietà unica nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Oggi i ricercatori ritengono che i tocotrienoli siano la forma più "potente" di vitamina E e dovrebbero far parte di un programma nutrizionale o di supplementazione a lungo termine.

Il termine vitamina E è considerato oggi il nome generico che descrive entrambi i tocoferoli e tocotrienoli. Tuttavia i tocoferoli e tocotrienoli sono distinguibili in base alla catena laterale. Mentre il tocoferolo ha una coda fitilica satura, i tocotrienoli possiedono una catena laterale isoprenoide insatura. I tocoferoli sono gereralmente presenti nei comuni oli vegetali (per esempio: olio di soia, canna, germe di grano, girasole) mentre i tocotrienoli sono concentrati nei cereali (per esempio avena, orzo, segale e crusca di riso) con la più ricca fonte rappresentata dai frutti della palma.

Numerosi studi pre-review hanno dimostrato come il complesso di tocotrienoli, estratto dai frutti della palma, abbia proprietà biologiche uniche che non sono associabili ai tocoferoli. Tra queste :

Studi clinici sull’uomo hanno dimostrato che il complesso dei tocotrienoli ottenuti dalla palma ha la capacità di regressione sull’aterosclerosi dell’arteria carotide e riduzione dell’aggregazione piastrinica (coaguli di sangue) nei soggetti con stenosi carotidea. La normale vitamina E (tocoferolo) non ha questa capacità.

Il complesso dei tocotrienoli da palma ha dimostrato, in studi sugli animali e in soggetti umani, la riduzione della produzione di colesterolo sierico attraverso l’inibizione della sua sintesi a livello epatico. Il tocoferolo non ha questo effetto.

Studi condotti all’università delle Hawaii hanno concluso che il complesso dei tocotrienoli da palma, specialmente la frazione dell’d-tocotrienolo, inibiscono la produzione delle molecole di adesione vascolare. Questo suggerisce che i tocotrienoli possono ridurre il rischio di sviluppo della placche ateromatose, che sono presenti nell’aterosclerosi.

Sei diversi centri di ricerca nel mondo hanno dimostrato che questi particolari tocotrienoli possono inibire entrambe le cellule estrogeno-positive e estrogeno-negative del cancro al seno. Le frazioni d e g dei tocotrienoli possono ridurre la crescita tumorale di alcuni tipi di cellule, in particolare molte delle ricerche sono state condotte sulle linee cellulari umane del tumore al seno: l’effetto inibitorio su questa tipologia cellulare è più elevato con l’uso del d-tocotrienolo. L’a-tocoferolo, non ha dimostrato questo effetto. Risulta quindi interessante l'applicazione dei tocotrienoli negli integratori per la donna.

L’effetto protettivo del tocotrienolo come antiossidante è significativamente più elevato della comune forma di vitamina E, a-tocoferolo. Gli studi continuano a dimostrare che i tocotrienoli possono essere considerati un potente antiossidante naturale, capace di proteggere le membrane cellulari dallo stress ossidativo. I ricercatori dell’Università della Berkeley California, hanno dimostrato che i tocotrienoli sono 40 o 60 volte più potenti del tocoferolo nella prevenzione della perossidazione lipidica. La perossidazione lipidica è provocata dai radicali liberi, ed è una delle cause delle malattie cardiovascolari.

La ricerca ha anche dimostrato come i tocotrienoli abbassano le apolipoproteine B (apoB) e lipoproteine , 2 noti fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

È stato riportato che il tocotrienolo sia in grado di attraversare la barriera ematoencefalica. Nel Journal of Biological Chemistry è stato pubblicato che l’a-tocotrienolo è molto più potente dell’a-tocoferolo nella protezione dei neuroni nei confronti della tossicità indotta da glutammato. Per ottenere una protezione completa, sono richiesti livelli nanomolari di tocotrienoli mentre per i normali tocoferoli sono necessari livelli micromolari: i tocotrienoli sotto questo aspetto sono quindi 1000 volte più potenti dei tocoferoli. La ricerca Carotech sul Tocomin® effettuata in collaborazione con il Centro Medico Universitario dell’Ohio sul ruolo dei tocotrienoli nella protezione dalla neurodegenerazione indotta da glutammato, ha recentemente ricevuto una concessione di ricerca pari a 1 millione di dollari dall’Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti. Questa è un’eccitante nuova frontiera nella ricerca sui tocotrienoli specialmente per la protezione e salute del cervello.

I tocotrienoli, hanno una catena laterale insatura, che permette loro di passare attraverso il bilayer delle membrane (principalmente costituiti da acidi grassi insaturi) in maniera più efficiente e rapida se comparata alla catena completamente satura dei tocoferoli.

Studi condotti all’università della California hanno dimostrato che i tocotrienoli si accumulano preferenzialmente nello strato corneo (intorno ai 5 microns) della pelle. Tale proprietà li rende particolarmente interessanti per applicazioni cosmetiche in-out.

Tocomin® (prodotto da CAROTHEC e distribuito in Italia da POLICHIMICA) è un complesso di tocotrienoli non geneticamente modificata (non-GMO). Con la nuova regolamentazione OGM vigente anche in Europa, i tocotrienoli sono una naturale alternativa all’ambiguo tocoferolo derivato dalla soia.

Attività antiossidante. I tocotrienoli esibiscono una potenza 40-60 volte superiore a quella dell’alfa-tocoferolo, nella prevenzione della perossidazione lipidica, dovuta a: i)maggior efficienza di riciclo del radicale cromanossilico; ii)maggior biodistribuzione nelle membrane; iii) miglior interazione con i radicali lipoperossidici da parte dei tocotrienoli. Tra le varie isoforme, il delta-tocotrienolo è fisiologicamente il più potente, poiché rispetto agli altri isomeri possiede una maggior efficienza di neutralizzazione delle specie radicaliche. I fito-tocotrienoli sono molto più potenti del tocoferolo, nel proteggere il tessuto cerebrale dalla degradazione lipoperossidica.[ii] TocominâsupraBioTM è l’unico prodotto che contiene fito-tocotrienoli ad elevata concentrazione e biodisponibilità, tra i quali l’isomero più potente, il delta-tocotrienolo, è quello maggiormente presente.

Attività antiaterosclerotica.
I fitotocotrienoli sono sino ad ora, gli unici composti naturali che hanno mostrato, attraverso studi sull’uomo, la capacità di migliorare il quadro clinico l’arteriosclerosi, e di prevenire il processo aterogenetico[iii], ponendosi come strumento terapeutico idoneo, alla prevenzione di malattie cardiovascolari e dell’infarto miocardico.[iv] E’ stato inoltre dimostrato, che l’integrazione nutrizionale con fitotocotrienoli, è in grado di diminuire il processo aterogenetico. L’azione sul processo aterogenetico, è dovuta alla capacità dei tocotrienoli, non esibita invece dai tocoferoli, di ridurre l’espressione delle molecole responsabili dell’adesione cellulare, attraverso l’inibizione dell’attività della protein chinasi C.[v] La capacità protettiva nei confronti delle patologie cardiovascolari, è supportata dall’abbassamento dei livelli plasmatici di due proteine riconosciute come fattori di rischio per le suddette patologie: l’apolipoproteina B e la lipoproteina A.

Attività antitrombotica. L’aggregazione piastrinica è uno dei fattori predisponenti allo sviluppo di patologie coronariche. Evidenze scientifiche dimostrano, che i tocotrienoli abbassano i livelli di trombossano B2, un potente induttore dell’aggregazione piastrinica.[vi] Da queste osservazioni si evince che i tocotrienoli possono essere inseriti in un protocollo terapeutico, come agente antitrombotico, per pazienti a rischio di patologie cardiovascolari.

Attività ipocolesterolemizzante. Le malattie coronariche sono una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati, e sono spesso associate ad un aumento dei livelli plasmatici di colesterolo totale, e in particolare delle LDL (lipoproteine a bassa densità). E’ stato dimostrato che i tocotrienoli sopprimono la biosintesi del colesterolo, attraverso l’aumento dei livelli di farnesolo cellulare che attivano la degradazione proteolitica dell’enzima HMG CoA riduttasi[vii], tappa limitante nella biosintesi del colesterolo a livello epatico. Studi recenti hanno dimostrato che la supplementazione con 200 mg/die di fito-tocotrienoli puri per 6 settimane, abbassa il livello del colesterolo totale del 20%, il colesterolo LDL del 28% e l’ apoliproteina del 18%.[viii] Alla luce di questi dati, si può affermare che i fito-tocotrienoli possono essere efficacemente impiegati per il trattamento dell’ipercolesterolemia, in virtù del fatto che non presentano gli effetti collaterali, associati al trattamento farmacologico tradizionale.

Attività ipotensiva. Uno studio recente ha evidenziato che una supplementazione con gamma tocotrienolo, è in grado prevenire l’insorgenza della ipertensione in soggetti predisposti attraverso la diminuzione del livello totale di perossidi[ix], oltre ad aumentare le potenzialità antiossidanti fisiologiche dell’organismo.

Attività antitumorale. Recenti studi evidenziano la capacità dei tocotrienoli di inibire la crescita e/o proliferazione di tipi diversi di linee cellulari tumorali[x] In particolare, numerose evidenze sperimentali sostengono applicazione dei tocotrienoli come agenti chemo-preventivi nel trattamento del tumore al seno. La peculiarità, che rende estremamente interessante i tocotrienoli, è legata alla capacità di inibire lo sviluppo di linee cellulari tumorali della mammella, con un meccanismo d’azione specifico che configura i tocotrienoli, come chemoterapici alternativi al tamoxifene, farmaco di prima scelta nella terapia di queste forme di tumori. Inoltre é stato dimostrato che l’associazione gamma-tocotrienolo e tamoxifene, presenta una potenzialità di inibizione della proliferazione cellulare significativamente superiore a quella dei singoli componenti.[xi],[xii] Il meccanismo della attività antiproliferativa dei tocotrienoli, è verosimilmente legato alle insaturazioni, presenti nella catena laterale isoprenoide, che è coinvolta nella produzione di intermedi appartenenti alla via biosintetica del mevalonato, a loro volta legati all’attivazione di varie proteine essenziali per la normale crescita fisiologica. L’osservazione che i tocotrienoli sono privi di questo effetto conferma l’importanza delle in saturazioni presenti nella catena laterale. Un'altra applicazione è legato alle evidenze sperimentali che attribuiscono ai tocotrienoli una duplice funzione: i) la capacità di ridurre la gravità di epatogarcinogensi indotte da specie chimiche[xiii]; ii) inibizione dell’attività enzimatica, coinvolta nel processo carcinogenetico alivello epatico[xiv]. Inoltre, recenti indagini hanno evidenziato, accanto alla riduzione della produzione del fattore tumorale TNF-a, un effetto dei tocotrienoli sull’attività immunoregolatrice, con un aumento della proliferazione linfocitaria[xv]

Tocotrienoli e integrazione nello sport. E’ noto che l’attività fisica intensa e protratta, comporta un danneggiamento morfo-meccanico dell’apparato muscolare. Esso è determinato dall’aumento della produzione di radicali liberi, associato ad un decremento della concentrazione fisiologica degli antiossidanti lipofili. I tocotrienoli sono efficaci nel prevenire l’ossidazione delle proteine, e la lipoperossidazione lipidica attivate dall’attività fisica intensa, e si configurano come validi integratori nella pratica sportiva.

Biodisponibilità. La vitamina E è liposolubile e viene trasportata attraverso la barriera intestinale sotto forma di micelle che si formano in presenza di acidi grassi, acidi biliari e lipasi pancreatiche. Il livello di assorbimento dei tocotrienoli può dipendere dai grassi presenti nella dieta infatti se non presenti in adeguata quantità non viene stimolata la secrezione degli acidi biliari e enzimi pancreatici: anche disfunzioni digestive presenti nell’individuo, hanno come risultato una diminuzione dell’assorbimento intestinale di tali fitocostituenti.

Dopo l’assorbimento intestinale si nota un aumento della concentrazioni dei tocotrienoli sopratutto a livello del sistema linfatico.[xvi] Il valore di emivita dei tocotrienoli in adulti sani è breve, almeno 4 o 5 volte volte inferiore a quello dell’a-tocoferolo.[xvii]

Negli studi effettuati sui ratti si è evidenziato che l’assorbimento dei tocotrienoli può essere basso e incompleto per via orale.[xviii]

Per aumentare la biodisponibilità dei tocotrienoli la tecnologia Carotech ha focalizzato l’attenzione sulla reologia dell’assorbimento: infatti i tocotrienoli in formulazione lipidiche [xix], denominati sistemi “auto-emulsionanti” possono aumentare la biodisponibilità orale del Tocominâ. Questo sistema “auto-emulsionante” è formato da una fase olio (Tocominâ), surfactanti (Labrasol, Tween 80) e acidi grassi di una data lunghezza (olio di palma e di soia) che al contatto successivo con l’acqua e alla “miscelazione” gastrica formano un emulsione che facilita l’assorbimento dei tocotrienoli visto l’aumento della superficie di contatto.

Questo sistema reologico è stato verificato in uno studio dove sei volontari hanno assunto tali forme “autoemulsificabili” : le conclusioni riportano come l’assorbimento e la derivante biodisponibilità di tale formulazione di tocotrienoli può essere 2 o 3 volte superiore rispetto a una somministrazione oleosa “non-emulsionante”[xx]

Sicurezza d’uso e aspetti tossicologici. Studi farmacologici e tossicologici hanno dimostrato che supplementazioni con fitotocotrienoli da palma alle dosi elevate di 2.5 mg/kg al giorno, non producono nessun significativo effetto collaterale indesiderato.

Dosaggi consigliati. Il dosaggio minimo di impiego consigliato di 30-60 mg al giorno, è consigliato per un’assunzione a lungo-termine, e garantisce un efficace effetto di prevenzione delle patologie sopradescritte, e concorre al mantenimento del buono stato di salute. Per finalità terapeutiche precise, ad es. in condizioni di ipercolesterolemia, stenosi carotidea e tumore al seno, si raccomandano dosaggi superiori ( anche sino a 250 mg/die).

PRODOTTI COMMERCIALI
La Carotech ha messo a punto diversi preparati contenenti prevalentemente fito-tocotrienoli da olio di palma, che a seconda della specifica composizione e formulazione, rispondono meglio alle singole esigenze applicative.

· Tocomin 25% SUPRABIOTM: sospensione oleosa, e miscela naturale di tocoferoli e soprattutto tocotrienoli. Questo nuovo prodotto con proprietà di formare un’ “autoemulsione” e brevettato Carotech [xxi], garantisce un aumento della biodisponibilità dei tocotrienoli del 200-300% a livello del tratto gastrointestinale. L’assorbimento dei tocotrienoli non dipende dall’assunzione del cibo e il raggiungimento del picco di concentrazione massima nel sangue avviene velocemente. Adatto particolarmente alla preparazione di nutriceutici.

· Tocomin 50%: sospensione oleosa contenete un concentrato di fito-tocotrienoli /tocoferoli in combinazione con altri fitonutrienti ad azione sinergica (squalene, fito-carotenoidi, fitosteroli, coenzimaQ10). Adatto sia per la preparazione di nutriceutici che preparazioni cosmetiche.

· Tocomin 50%C: sospensione oleosa contenete un concentrato di fito-tocotrienoli /ocoferoli. Prodotto particolarmente indicato per l’impiego cosmetico, data l’assenza dei carotenoidi che possono influenzare il colore finale della preparazione.

· Tocomax 20%: complesso in polvere stabilizzato a secco, a base di fito-tocotrienoli e tocoferoli.

· Tocobeads 7,5%: complesso in polvere stabilizzato a secco, a base di fito-tocotrienoli e tocoferoli. Adatto per la compressione diretta.

Bibliografia

Kamat, J.P., et al. Tocotrienols from palm oil as effective inhibitors of protein oxidation and lipid peroxidation in rat liver microsomes. Molecular and cellular Biochemistry. 170, pp 131-138, 1997

[ii] Kamat, JP., et al. Tocotrienols from palm oil as potent inhibitors of lipid peroxidation and protein oxidation in rat brain mitochondria. Neurosc. Lett. 195, pp 179-182, 1995

[iii] Black, TM., et al. Palm tocotrienols protect ApoE+/- mice from diet-induced atheroma formation. J. Nutr. 130, pp 2420-2426, 2000.

[iv] Bierenbaum, ML., et al. Palm oil antioxidant effects in patients with hyperlipidaemia and carotid stenosis. Asia Pacific J. Clin. Nutr. 6, pp 72-75, 1997.

[v] Theriault, A., et al. Delta-tocotrienol is the most effective vitamin E for reducing expression of adhesion molecules. Presentato al Congresso Nazionale dell’ American Association for Clinical Chemistry, Luglio 23-27 2000, San Francisco.

[vi] Qureshi AA, et al. Dietary tocotrienols reduce concentrations of plasma cholesterol, apoliproteinB, thromboxane B2 and platelet factor 4 in pigs with inherited hyperlipidimias. American Juornal of Clinical Nutrition, 53, pp 1042S-1046S, 1991

[vii] Qureshi, AA., et al. Dietary alpha tocopherol attenuates the impact of the g-tocotrienol on hepatic 3-hydroxyl-3-methylglutaryl coenzyme A reductase activity in chicken. Journal of Nutrition. 126, pp389-394, 1996

[viii] Qureshi, AA., et al. Response of hypercholesterolemic subject to administration of tocotrienols. Lipids. 30, pp 1171-1177, 1995.

[ix] Newaz MA, Effect of gamma-tocotrienol on blood pressure, lipid peroxidation and total antioxidant status in spontaneos. Clin. Exp. Hypens, pp 1297-1313, 1999

[x] Mo, H. Apoptosis and cell-cycle arrest in human and murine tumor cells are initiated by isoprenoids. J. Nutr., 129, pp 804-813, 1999

[xi] Guthrie, N., et al. Palm oil tocotrienols and palnt flavonoids act synergistically with each other and with Tamoxifen in inhibiting proliferation and growth of estrogen receptor-negative MDA-MB-435 and positive MCF-7 human breast cancer cells in culture. Asia Pacific J. Clin. Nutr. 6, pp 41-45, 1997

[xii] Guthrie, N., et al. Inhibition of proliferation of estrogen receptor-negative MDA-MB-435 and –positive MCF-7 human Breast cancer cells by palm oli tocotrienols and tamoxifen, alone and in combination. J. Nutr, 127, pp 547S-548S, 1997

[xiii] Wan Ngah, WZ., et al. Effect of tocotrienols on hepatocarcinogenesis induced by 2-acetylaminofluorene in rats. Am. J. Clin. Nutr. 53, pp1076s-1081s, 1991.

[xiv] Ong, FB. et al. Vitamin E, glutathione S-transferase and g-glutamyl transpeptidase activities in cultured hepatocytes of rats treated with carcinogenes. Int. J. Biochem 3, pp 397-402, 1994

[xv] Gu, JY., et al. Dietary effect of tocopherol and tocotrienols on the immune function of spleen and mesenteric lymph node lymphocytes in Brown Norway rats. Biosci; Biotechnol. Biochem, 63, pp 1697-1702, 1999.

[xvi] Ikeda I, Imasato Y, Sasaki E, Sugano M.Lymphatic transport of alpha-, gamma- and delta-tocotrienols and alpha-tocopherol in rats. Int J Vitam Nutr Res.;66(3):217-21. 1996

[xvii] Yap SP, Yuen KH, Wong JW. Pharmacokinetics and bioavailability of alpha-, gamma- and delta-tocotrienols under different food status. J Pharm Pharmacol. Jan;53(1):67-71 2001

[xviii] Yap SP, Yuen KH, Lim AB. Influence of route of administration on the absorption and disposition of alpha-, gamma- and delta-tocotrienols in rats. Pharm Pharmacol. Jan;55(1):53-8 2003

[xix] Kossena GA, Charman WN, Boyd BJ, Dunstan DE, Porter CJ. Probing drug solubilization patterns in the gastrointestinal tract after administration of lipid-based delivery systems: a phase diagram approach. J Pharm Sci. Feb;93(2):332-48. 2004

Charman WN. Lipids, lipophilic drugs, and oral drug delivery-some emerging concepts J Pharm Sci. Aug;89(8):967-78. 2000

[xx] Yap SP, Yuen KH. Influence of lipolysis and droplet size on tocotrienol absorption from self-emulsifying formulations Int J Pharm. Agosto 20;281(1-2):67-78 2004

[xxi] United States Patent Ho et al. US Patent No : 6,596,306 B1 22 Luglio 2003

FONTE

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

Presenza e Funzione nella cellula
Tocoferoli e Tocotrienoli vengono definiti anche “Tocols” composti antiossidanti, lipofili, legati alla membrana plasmatica : fitile, catena laterale nel tocoferolo, e geranil-geranil nel tocoferolo ↔ residuo lipidico fosfolipidi
Protezione integrità componente fosfolipidica della membrana plasmatica, “scavenging free radicals”

Presenza nelle diverse parti della pianta
Le concentrazioni più elevate di “tocols” si trovano in molti semi e frutti oleaginosi, nei tessuti giovani della pianta (tessuti con cellule in attiva divisione mitotica)
Germogli ottenuti da semi posti a germinare
Semi di cotone, vinaccioli, et al.
Frutti di ulivo, germe di grano, cardo mariano, palma da olio, orzo

Distribuzione in natura
In relazione alla loro natura lipofila, le fonti migliori di tocoferoli e tocotrienoli sono gli olii grezzi (crude oils)
Trattamenti industriali degli olii quali ad es. : deodorizzazione, riscaldamento, ecc. comportano degradazione fino al 40 % dei tocoferoli e tocotrienoli presenti
Contenuto in tocoferolo è compreso fra 200 ng/g peso fresco nel tubero di patata e 5 mg/g peso fresco nelle foglie della palma da olio (Elaeis guineensis Jacq.)

Altri approfondimenti qui: http://users.unimi.it/csr/pdfs/Colombo.ppt

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

http://www.ildermatologorisponde.it
TOCOTRIENOLI E FITOTOCOTRIENOLI
Tocotrienoli e tocoferoli sono molecole liposolubili denominate tocoli o tococromanoli ed impiegate in molte branche della dermatologia (es. dermatologia genitale, dermatologia allergologica, tricologia, dermatologia cosmetica, fotodermatologia, dermatologia del cavo orale, dermatologia pediatrica, terapia del prurito, etc) sia per uso topico che per via sistemica e sono indicate genericamente con il termine di vitamina E. I benefici dei tocoferoli furono descritti già nel 1922 dall'embriologo californiano Herbert McLean Evans e dai suoi colleghi Katherine Scott Bishop e George Washington Corner. Queste molecole sono in grado di prevenire la morte fetale nel ratto (dal greco tocos = nascita e pherein = portare avanti) e furono inizialmente denominate fattore X e solo dal 1927 in medicina si iniziò a parlare di vitamina E. Negli stessi anni venivano scoperti i tocotrienoli, molecole identiche ai tocoferoli, ad eccezione dei tre doppi legami indicati in figura. Inizialmente si pensava ad un nuovo tipo di vitamina (vitamina T) fino al 1934, quando fu chiarita la duplice natura della vitamina E, come tocoferoli e tocotrienoli. La formula chimica del tocoferolo alfa fu descritta nel 1938 da Erhard Fernholz. Tocotrienoli e tocoferoli sono dunque entrambi classi di sostanze appartenenti alla superfamiglia della vitamina E. Nel 1947 fu identificato il tocoferolo delta e descritto accuratamente in un lavoro dei Dr. Stern, Robeson, Weisler e Baxter. Nel 1966 fu descritto presso l'Università di Liverpool, il tocotrienolo delta, ad opera dei Dr. Whittle, Dunphy e Pennock che lo isolarono dal lattice della pianta della gomma (Hevea brasiliensis). Nel 1968 si comprese l'importanza della vitamina E per la salute dell'uomo e nel 1977 furono identificate diverse sindromi derivanti dalla carenza di queste preziose sostanze. In uno studio effettuato presso l'Università di Hong Kong nel 2009, è stato ipotizzato il possibile ruolo protettivo dei tocotrienoli gamma nella fotocarcinogenesi dermatologica.

DOVE SI TROVANO I TOCOTRIENOLI

I tocotrienoli e i tocoferoli, sono potenti antiossidanti, ma al contempo sono molecole molto delicate e poco stabili, in quanto facilmente degradati dall'ossigeno e dai raggi ultravioletti. I tocoferoli introdotti con la dieta, sono assorbiti nel tratto gastrointestinale, grazie all'attività di speciali proteine denominate tocopherol binding proteins e sono eliminati dall'organismo attraverso le feci (come tocoidrochinoni e tocoferilidrochinoni) e le urine (come acido tocoferonico). Tocotrienoli e tocoferoli sono contenuti nei cereali, nella frutta, nella parte lipidica dei semi e negli olii vegetali (es. olio di palma non trattato, olio di semi di soya, olio di germe di grano, olio di mandorle dolci, olio di cocco, olio di semi di kiwi, etc). Gli estratti della pianta nana della Florida (serenoa repens o saw palmetto) contengono grosse quantità di tocotrienoli e vengono talora utilizzati come coadiuvanti della terapia farmacologica per la calvizie maschile. Essendo molecole liposolubili, esse si accumulano come riserva in alcuni organi interni (soprattutto nel fegato), pertanto veri e propri stati di carenza, sono stati descritti molto raramente solo nei pazienti affetti da malassorbimento, abetalipoproteinemia o in individui con abitudini alimentari particolari. L'uomo, contrariamente alle piante e ad alcuni tipi di alghe, non è in grado di sintetizzare tocotrienoli e tocoferoli e li deve pertanto assumere con l'alimentazione. I cibi cotti o conservati, contengono minori quantità di vitamina E utile, rispetto ai prodotti freschi. A seconda del grado di metilazione del loro anello aromatico (anello cromanossilico), sia i tocoferoli che i tocotrienoli presenti in natura, sono stati suddivisi in 4 gruppi, denominati rispettivamente alfa, beta, gamma e delta (foto). L'azione antiossidante è dovuta alla loro capacità di cedere un atomo di idrogeno ai radicali liberi che si formano nei processi infiammatori (attività antinfiammatoria). L'attività antiossidante è massima per i tocotrienoli e i tocoferoli di tipo alfa, per la presenza di 3 radicali metilici e via via meno importante per le forme beta, gamma (due radicali metilici) e delta (un solo radicale metilico). Paradossalmente, la stabilità dei tocoferoli e dei tocotrienoli negli alimenti è invece maggiore per quelli con pochi radicali metilici. Per cui si riscontra una buona attività antiossidante nei tocotrienoli e nei tocoferoli di tipo alfa e una buona stabilità dei tocoferoli e tocotrienoli delta. Gli integratori di tocotrienoli e tocoferoli, riportano solitamente la quantità totale di queste sostanze, con la dicitura vitamina E. Il rapporto (beta + gamma) / alfa à stato proposto come possibile strumento per valutare la potenza antiossidante di un alimento o di un integratore contentente tocotrienoli ed andrebbe mantenuto tendenzialmente basso (quando occorre maggiore azione antiossidante) o un pò più alto in caso sia richiesta una maggiore stabilità, a discapito però della potenza antiossidante. Dal momento che la stabilità di queste molecole può essere migliorata con l'aggiunta di altri antiossidanti naturali (possibile azione sinergica esercitata da sostanze come ubiquinone detto anche coenzima Q10, licopene, luteina, astaxantina, acido lipoico, etc) sono state recentemente rivalutate le proprietà delle isoforme beta, gamma e soprattutto delta (un tempo difficili da stabilizzare). Nei processi infiammatori cutanei, i tocotrienoli sono in grado di ridurre i livelli di prostaglandina PGE2 (inibizione della ciclossigenasi COX2), di ossido nitrico (attività sulla ossido nitrico sintetasi iNOS) e di citochine proinfiammatorie (es. IL1, IL4, IL6, IL8, etc) nel cheratinocita. Nonostante i tocotrienoli siano noti da moltissimi anni, stanno oggi assumendo sempre maggiore importanza, grazie alla possibilità di poterli rendere più stabili e quindi maggiormente biodisponibili rispetto al passato. La presenza di tre doppi legami nella catena isoprenoide laterale (unica differenza biochimica con i tocoferoli) li rende rispetto a questi ultimi maggiormente capaci di attraversare le membrane biologiche e di svolgere una buona attività di scavanger di radicali liberi, sebbene proprio questi doppi legami rappresentano il tallone di Achille della molecola in termini di stabilità.

Tocoferoli (foto in alto) e tocotrienoli (foto in basso) differiscono unicamente per la presenza di 3 doppi legami

TOCOTRIENOLI TOPICI E SISTEMICI IN DERMATOLOGIA

In dermatologia si utilizzano da diversi anni, integratori, stick, olii, lipogel, creme, paste, spray orali, ovuli vaginali, lozioni tricologiche, salviette emollienti, detergenti e shampoo a base di vitamina E. L'interesse per i tocotrienoli in dermatologia è tuttavia crescente in questi ultimi anni, man mano che si riescono ad ottenere forme più stabili. L'olio di palma ad esempio contiene discrete quantità di fitotocotrienoli (soprattutto tocotrienoli di tipo gamma e alfa) con una buona quantità di tocotrienoli delta, questi ultimi ritenuti più preziosi in dermatologia sperimentale, in quanto maggiormente stabili, grazie all'unico radicale metilico sull'anello cromanossilico. I tocotrienoli delta sono contenuti in grandi quantità in una pianta brasiliana (Bixa orellana o red annatto plant), che contiene anche tocotrienoli gamma, ma non tocoferoli. L'olio di riso, pur non contenendo tocotrienoli di tipo delta (contenuti invece nell'olio di palma e di mais), rimane una buona fonte di tocotrienoli beta ed alfa. L'olio di oliva, di sesamo e di girasole, contengono essenzialmente tocoferoli, utili stabilizzatori se utilizzati in sinergia con i tocotrienoli. Lo studio dei tocotrienoli sembra molto promettente in dermatologia sperimentale, per la capacità antiossidante di queste sostanze, diverse decine di volte superiore a quella dei tocoferoli, capacità al momento teorica e non sempre spendibile sul piano pratico, dal momento che la presenza dei 3 doppi legami nella catena isoprenoide, se da una parte potenzia l'attività antiossidante, dall'altra rende la sostanza meno stabile rispetto ai ben noti tocoferoli. In presenza di tocotrienoli topici o introdotti per via sistemica, la pelle distingue i tocotrienoli dai tocoferoli, accumulando nell'epidermide soprattutto i primi, che attraversano meglio le membrane grazie alla presenza dei 3 doppi legami nella catena isoprenoide laterale. Sarebbe auspicabile che i moderni integratori a base di fitotocotrienoli (nutraceutici), così come i prodotti topici contenenti tocotrienoli (cosmeceutici) riportassero nella composizione oltre alla quantità totale di vitamina E, anche la quantità relativa di tocoferoli e tocotrienoli alfa, beta, gamma e delta. I tocotrienoli possono essere talora associati alle terapie tradizionali per l'alopecia androgenetica (AGA) a base di minoxidil topico e finasteride sistemica, ricordando però che al momento i suddetti farmaci (minoxidil e finasteride) rappresentano ancora il punto cardine della terapia farmacologica dell'AGA. Al momento della visita specialistica, sarà il dermatologo a valutare l'eventuale integrazione della terapia medica, con rimedi non farmacologici di nuova generazione come i polifenoli, i tocotrienoli, i fitosteroli e la melatonina.
Fonte Dott. Del Sorbo

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

Ora che sto approfondendo la vitamina E mi sembra ingenuo averla trascurata tanto per il suo potente effetto antinfiammatorio sui tessuti, soprattutto perchè non è facile arrivare alla RDA, a meno che non si mangino molti semi e si usino smodate quantità di olio di oliva. Ora capisco anche perchè l'olio di palma grezzo con tutti quei tocotrienoli non è affatto da scartare.
Che cosa rende il gamma-tocoferolo superiore all'alfa-tocoferolo?
http://www.lef.org/magazine/mag2006/apr2006_report_gamma_01.htm

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

Gamma-tocoferolo, ma non alfa-tocoferolo, diminuisce i danni da infiammazione da eicosanoidi proinfiammatori nei ratti.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12724340
Collettivamente, Gamma-Tocoferolo inibisce proinfiammatorie PGE2 e LTB4, riduce il TNF-alfa, e attenua il danneggiamento infiammazione-mediata. Questi risultati forniscono una forte evidenza che Gamma-Tocoferolo mostra attività anti-infiammatoria in vivo che possono essere importanti per la prevenzione e la terapia delle malattie umane.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

Proprietà anti-infiamamtorie di alfa e gamma tocoferolo
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17316780
Vitamina E naturale è composta da quattro differenti tocoferolo e quattro omologhi diversi tocotrienolo (alfa, beta, gamma, delta) che tutti hanno attività antiossidante. Tuttavia, i dati recenti indicano che i diversi omologhi vitamina E hanno anche attività biologica estranei alla loro attività antiossidante. In questa recensione, discuteremo le proprietà anti-infiammatorie delle due forme principali di vitamina E, alfa-tocoferolo (alphaT) e gamma-tocoferolo (gammaT), e discutere i potenziali meccanismi molecolari coinvolti in questi effetti. Mentre entrambi i tocoferoli esporre attività antiinfiammatoria in vitro e in vivo, la supplementazione con misti (gammaT arricchita) tocoferoli sembra essere più potente della supplementazione con alphaT sola. Questo potrebbe spiegare i risultati per lo più negativi delle recenti sperimentazioni su larga scala delle malattie croniche interventistiche di prevenzione con solo alpha-Tocoferolo e garantisce in tal modo ulteriori indagini.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

Una combinazione di aspirina e Gamma-Tocoferolo è superiore all'aspririna e Alfa-Tocoferolo nell'azione anti-infiammatoria e attenua gli effetti avversi indotti da aspirina.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18993050
Farmaci anti-infiammatori non steroidei come l'aspirina sono utilizzati per alleviare il dolore e la chemioprevenzione contro il cancro, ma spesso causano lesioni della mucosa gastrica. Abbiamo esaminato se le combinazioni di aspirina e di alfa-tocoferolo (alphaT) o aspirina e gamma-tocoferolo (gammaT), con alphaT e gammaT essendo le due forme principali di vitamina E, sono più agenti anti-infiammatori rispetto all'aspirina da sola, e se queste combinazioni alleviare l'aspirina associati effetti collaterali. Nel carragenina indotta aria sacchetto modello infiammazione nel ratto, aspirina (150 mg / kg) o una combinazione di aspirina e gammaT (33 mg / kg) inibito proinfiammatorio prostaglandina E (2) (PGE (2)) del 70% (P <.02) presso il sito di infiammazione 6 ore dopo che l'infiammazione è stato avviato. Tuttavia, a 18 h, solo la combinazione di diminuzione del volume di essudato (15%, p <.05) e ha mostrato modesta inibizione del PGE (2) (40%, p <.07) e l'attività di lattato deidrogenasi (30%, p =. 07) nel fluido raccolto al sito di infiammazione. gammaT, ma non alphaT, risparmiato indotta da aspirina riduzione dell'assunzione di cibo, parzialmente invertito aspirina-depressi PGE gastrica (2) e le lesioni gastriche attenuati. Sorprendentemente, la combinazione di aspirina e alphaT (33 mg / kg) non ha mostrato più benefici che aspirina, ma peggiorata lesioni gastriche e riduzione assunzione alimentare. Il nostro studio ha dimostrato che una combinazione di aspirina e gammaT, ma non una combinazione di aspirina e alphaT, ha qualche vantaggio rispetto all'aspirina da sola in termini di effetti anti-infiammatori e di attenuazione degli effetti negativi indotti da aspirina. Questa combinazione può essere utile nel complementare aspirina nel trattamento di condizioni infiammatorie croniche e cancro.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

La Vitamina E succinato è un potente nuovo agente antineoplastico con alta selettività e cooperatività con fattore di necrosi tumorale-correlata che induce apoptosi ligando (Apo2 ligando) in vivo.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11895920
Alfa-tocoferil succinato (alfa-TOS), un redox-inattivi analogo della vitamina E, è un forte induttore di apoptosi, mentre alfa-tocoferolo (alfa-TOH) manca di attività citotossici (Neuzil J. et al., FASEB J., 15: 403-415, 2001). Qui abbiamo studiato le possibili attività antineoplastiche di alfa-TOH e alfa-TOS e approfondito il potenziale di alfa-TOS come agente antitumorale. Utilizzando topi nudi con xenotrapianti tumorali del colon, abbiamo scoperto che l'alfa-TOH esercitata modesta attività antitumorale e interpretato da inibire la proliferazione delle cellule tumorali. In contrasto, alfa-TOS mostrato un effetto antitumorale più profondo, sia a livello di inibizione della proliferazione e induzione di apoptosi delle cellule tumorali. alfa-TOS era tossico per le cellule normali e tessuti, innescato in apoptosi p53 (- / -) e p21 (WAF1/CIP1 (- / -)) cellule tumorali, ed esercita una attività di cooperazione con proapoptotica fattore di necrosi tumorale-correlato apoptosi-inducing ligando (Apo2 ligando) a causa di differenze nella segnalazione proapoptotici. Infine, alfa-TOS cooperato con fattore di necrosi tumorale-correlata che induce apoptosi ligando nella soppressione della crescita tumorale in vivo. Vitamina E succinato è quindi un potente e altamente specifica antitumorale e / o adiuvante di notevole potenziale terapeutico.


La vitamina E succinato e il trattamento del cancro: un prototipo di vitamina E per l'attività antitumorale selettiva.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14612885
Great hope has been given to micronutrients as anticancer agents, since they present natural compounds with beneficial effects for normal cells and tissues. One of these is vitamin E (VE), an antioxidant and an essential component of biological membranes and circulating lipoproteins. In spite of a number of epidemiological and intervention studies, little or no correlation between VE intake and incidence of cancer has been found. Recent reports have identified a redox-silent analogue of VE, alpha-tocopheryl succinate (alpha-TOS), as a potent anticancer agent with a unique structure and pharmacokinetics in vivo. alpha-TOS is highly selective for malignant cells, inducing them into apoptotic death largely via the mitochondrial route. The molecule of alpha-TOS may be modified so that analogues with higher activity are generated. Finally, alpha-TOS and similar agents are metabolised to VE, thereby yielding a compound with a secondary beneficial activity. Thus, alpha-TOS epitomises a group of novel compounds that hold substantial promise as future anticancer drugs. The reasons for this optimistic notion are discussed in the following paragraphs.

α-TOS inibisce il cancro del colon (A), ed è convertito al redox-attiva α-TOH (B) (adattato da Weber et al, 2002). Topi nudi con eterotrapianti tumorali del colon sono stati trattati con veicolo (controllo), α-TOH o α-TOS, mediante iniezione intraperitoneale di 100 nmol del farmaco, ogni secondo giorno per 10 giorni. Alla fine, la dimensione del tumore è stata stimata (A) e il plasma del mouse è stato analizzato per il livello di α-TOH (B). (C) Basi dell'ipotesi sono presentati in questa comunicazione. Dopo aver raggiunto la circolazione, un VE analogico (riassunta nei nostri studi da α-TOS) si lega alle lipoproteine ​​circolanti (LP), che lo portano al microcircolo, dove uccide le cellule tumorali (questo è l'effetto 'E provitamina'). Lipoproteine ​​con associazione a α-TOS vengono cancellati nel fegato, dove esterasi non specifica (NE) in maniera molto efficiente che fende in α-TOH. Appena generato α-TOH è in parte escreta nella bile, in parte legata alla saturabile α-tocoferil-proteina di trasferimento (α-TTP), che la inserisce nella nascente lipoproteine ​​a bassissima densità. In questo modo, la E provitamina viene convertito VE, che aumenta le difese antiossidanti e agisce come un agente immunosoppressivo.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
kisa
 kisa
(@kisa)
Membro
Registrato: 10 anni fa
Post: 1390
 

Quale integratore di vit E e meglio? Penso che non deve contenere soia, e olio di palma. Per adesso conosco solo ephinal 300. Cosa consigliate ? Grazie


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 12 anni fa
Post: 9866
Topic starter  

Questa sarebbe lo stato dell'arte della Vitamina E secondo molti http://www.iherb.com/a-c-grace-company-unique-e-120-softgels/8294

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
kisa
 kisa
(@kisa)
Membro
Registrato: 10 anni fa
Post: 1390
 

Grazie! Ordinato. Speriamo che arriva, visto tutti problemi doganali.:-D


   
RispondiCitazione
Pagina 1 / 4