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La Natura

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eric
 eric
(@eric)
Membro
Registrato: 10 anni fa
Post: 2499
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Io spesso osservo con attenzione e passione documentari e tutto ciò che riguarda il mondo che ci circonda e oltre anche per capire meglio noi stessi..
Stavo riflettendo sull alimentazione di varie specie animali e devo dire che ho notato un fattore piuttosto comune alla maggioranza di essi..
Si cibano di pochissime varietà di alimenti; un paio di tipi di piante ad esempio, oppure un tipo di foglie e vermi e al massimo della frutta ma di pochissime varietà ecc ecc..
Noi umani siamo sicuramente gli unici esseri viventi che si cibano di una varietà di alimenti quasi "illimitata"

Chissà se è più un vantaggio o meno


   
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fabio meloni
(@fabietto)
Membro
Registrato: 13 anni fa
Post: 7422
 

Di animali onnivori ce ne sono anche altri oltre l'uomo: i suini tutti, i corvi, i topi, le blatte, l'opossum, etc. Sicuramente è molto più vantaggioso poter spaziare. Animali come il Koala (che mangia solo foglie di eucalipto) e il panda (che mangia solo germogli di bambù) penso siamo parecchio svantaggiati a confronto. Ma poi è evidente che l'uomo è il dominatore incontrastato sulla terra.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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eric
 eric
(@eric)
Membro
Registrato: 10 anni fa
Post: 2499
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Si si ok...peró direi che loro ad esempio è improbabile che soffrano di intolleranze alimentari..Voglio dire che qualche pro secondo me ce l hanno


   
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fabio meloni
(@fabietto)
Membro
Registrato: 13 anni fa
Post: 7422
 

Quando uno ha un'intolleranza alimentare può semplicemente eliminare l'alimento problematico e disporre comunque di un sacco di altri alimenti da cui trarre sostentamento. Se il panda fosse intollerante ai germogli di bambù sarebbe sicuramente spacciato. Quindi noi avremo sempre più probabilità di sopravvivere, in un contesto di carestia o intolleranza, confronto ai non onnivori.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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eric
 eric
(@eric)
Membro
Registrato: 10 anni fa
Post: 2499
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Non è così semplice per noi individuarle essendo spesso causate da una permeabilità di una combinazione di più alimenti e sostanze in loro contenute..
dubito che esista un koala intollerante, morirebbe sul nascere


   
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fabio meloni
(@fabietto)
Membro
Registrato: 13 anni fa
Post: 7422
 

O sono io che la faccio troppo facile o sei tu che la fai troppo difficile.:-P
Chi ci dice che non è esistito un animale con intolleranze alimentari? Non posso credere che gli animali non possano soffrire di disbiosi. Chi non riesce a trovare a che cosa è intollerante si deve purtroppo mettere l'anima in pace che la natura gli ha dato il 2 di picche e deve quindi passare il resto della vita nella caccona. Io sono intollerante di brutto ai latticini e per fortuna l'ho scoperto, ovviamente non sono tutti fortunati come al sottoscritto. Se nel mondo ci fossero solo i latticini per me sarebbe la fine. Meno male che non esistono solo i latticini.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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eric
 eric
(@eric)
Membro
Registrato: 10 anni fa
Post: 2499
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Intendo che le specie che si son sviluppate a solo 1 o 2 alimenti dubito possano essere intolleranti ad essi nelle generazioni successive non avendo dovuto fare adattamenti evolutivi, diverso per gli animali onnivori


   
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Eva
 Eva
(@eva)
Membro
Registrato: 13 anni fa
Post: 2088
 

Penso che ogni individuo abbia le sue preferenze e che abbia determinati alimenti ai quali si auto adatta come gli animali.


   
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Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 13 anni fa
Post: 9903
 

Tralasciate la selezione naturale, se un cucciolo di panda nascesse con una variante che mal tollera il bambù morirebbe e non diffonderebbe il suo DNA.
Se una persona nata in nord Europa migliaia di anni fa fosse nata con l'intolleranza ai latticini probabilmente se la sarebbe passata male e forse non avrebbe potuto diffondere il suo DNA, o perché muore per stenti o per malattia, o anche perché una persona debole non trova il/la compagno/a.
Adesso tutte le persone con diversità genetiche possono vivere grazie alla varietà di cibo disponibile e ai farmaci, quindi dobbiamo rassegnarci a questo dato che chi nasce malato o meno adatto all'ambiente non si può lasciare al suo destino, se fosse vostro figlio di certo non vorreste che morisse di diabete o di celiachia.
Il cibo è stato da sempre un fattore di selezione e adattamento nell'uomo, scommetto che se ad un nero dell'Equatore gli si dà una dieta al 100% di un Inuit vedremmo che camperà poco e male.
In Sardegna è risaputo che ad esempio c'è un'alta intolleranza al lattosio nella popolazione adulta, forse è per questo che il latte neanche lo considerano mentre il formaggio stagionato sì.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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