Forum

Molto sapiens, un p...
 
Notifiche
Cancella tutti

Molto sapiens, un po' di Neanderthal e altro ancora

5 Post
2 Utenti
0 Likes
3,717 Visualizzazioni
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 13 anni fa
Post: 9903
Topic starter  

Le sequenze di DNA arcaico rappresentano solo il due o tre per cento del materiale genetico dell'uomo moderno, ma l'incrocio potrebbe essere stato più esteso di quanto oggi rilevabile

Gli studi condotti sul DNA fossile tratto dalle ossa di neanderthaliani hanno mostrato che Homo sapiens, una volta giunto in Europa, si è incrociato con quel nostro antico cugino. Ora una nuova ricerca avanza l'ipotesi che in tempi ancora più remoti i primi umani anatomicamente moderni si siano incrociati, con forme ancora più arcaiche di Homo.

"Abbiamo trovato prove di ibridazione tra l'uomo moderno e le forme arcaiche in Africa. Sembra che la nostra stirpe abbia sempre scambiato geni con i vicini morfologicamente divergenti", ha detto Michael Hammer, dell'Università dell'Arizona, che firma con alcuni colleghi un articolo pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences.

"Non abbiamo il DNA fossile dall'Africa per confrontarlo con il nostro", ha detto Hammer. "Gli uomini di Neanderthal vivevano in climi più freddi, ma il clima delle zone tropicali rende molto difficile, se non impossibile, la conservazione del DNA sufficientemente a lungo da poterne recuperare campioni utilizzabili. Il nostro lavoro è quindi differente da quello che ha portato alla scoperte nel campo della genetica dei Neanderthal", ha spiegato.

Per superare questo ostacolo, Hammer e colleghi hanno seguito un approccio computazionale e statistico: "Abbiamo preso in considerazione DNA di esseri umani moderni appartenenti a popolazioni africane e cercato nel genoma eventuali regioni insolite", come lunghi blocchi di sequenze di DNA divergenti.

"Quello che sappiamo è che le sequenze di quelle forme, anche per l'uomo di Neanderthal, non sono molto diverse da quelle degli esseri umani moderni ma hanno determinate caratteristiche che li rendono diversi dal DNA moderno", ha spiegato Hammer.

Hammer ha detto anche che se le sequenze di DNA arcaico rappresentano solo il due o tre per cento del materiale genetico degli esseri umani moderni, cuò non significa che l'incrocio non sia stato più esteso: "Potrebbe rappresentare ciò che rimane di un più ampio contenuto arcaico. Ci si può aspettare che molte delle sequenze che abbiamo ereditato da queste forme arcaiche si siano perse nel tempo. A meno che fornissero un vantaggio evolutivo, non c'è nulla che lew porti a essere conservate nella popolazione"
Fonte

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
Citazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 13 anni fa
Post: 9903
Topic starter  

Neanderthal: già verso l'estinzione all'arrivo dei sapiens
La maggior parte dei neanderthaliani europei era scomparsa già 50.000 anni fa, e l'analisi della variabilità genetica eseguita sui resti fossili appartenenti alle popolazioni più recenti mostra una drammatico calo rispetto ai gruppi più antichi

L'uomo moderno probabilmente ha dato il colpo di grazia ai Neanderthal, ma al momento dell'incontro con i "cugini" Homo sapiens la specie era già in pesante declino. A sostenerlo sono i risultati di uno studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori che firmano un articolo pubblicato sulla rivista "Molecular Biology and Evolution".

Le analisi del DNA fossile di alcuni soggetti neanderthaliani della Spagna settentrionale indicano infatti che 50.000 anni fa in Europa la maggior parte degli uomini di Neanderthal era già scomparsa. Successivamente, un piccolo gruppo di uomini di Neanderthal ricolonizzò l'Europa centrale e occidentale, dove sopravvisse per altri 10.000 anni prima che entrasse in scena l'uomo moderno.

Confronto fra uno scheletro di Neanderthal e di uomo moderno (Cortesia Ian Tattersall)

"Che gli uomini di Neanderthal in Europa si fossero quasi estinti, per poi recuperare, e che tutto questo abbia avuto luogo molto tempo prima che venissero in contatto con gli esseri umani moderni, è stata una sorpresa. Ciò indica che l'uomo di Neanderthal potrebbe essere stato più sensibile di quanto si pensasse ai drammatici cambiamenti climatici avvenuti in epoca glaciale ", osserva Love Dalén, del Museo svedese di storia naturale a Stoccolma e primo firmatario dell'articolo.

I ricercatori hanno rilevato che nel corso dei diecimila anni precedenti alla loro scomparsa, la variazione genetica tra i Neanderthal europei era estremamente limitata. I fossili europei più antichi, come quelli provenienti dell'Asia, avevano una variabilità genetica molto maggiore, paragonabile a quella esibita da una specie la cui popolazione prospera in una regione per un lungo periodo di tempo.

"La quantità di variazione genetica nei Neanderthal geologicamente più antichi, come in Asia, era altrettanto grande di quella degli esseri umani moderni, mentre la variazione tra gli ultimi Neanderthal europei non era superiore a quella degli esseri umani moderni in Islanda", spiega Götherström Anders, dell'Università di Uppsala.

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno dovuto lavorare su una serie di campioni di DNA pesantemente degradato, e le analisi hanno quindi richiesto l'integrazione di metodiche di laboratorio avanzate e di sofisticati metodi computazionali. Il gruppo di ricerca ha quindi coinvolto esperti di più discipline, tra cui statistici, esperti in materia di sequenziamento del DNA e paleoantropologi di diversi paesi.

"Questo tipo di studio interdisciplinare è estremamente utile per portare avanti ricerche sulla nostra storia evolutiva. In questi ultimi anni, il DNA di uomini preistorici ha portato ad una serie di risultati inaspettati e sarà davvero emozionante vedere che cosa ci diranno le scoperte degli anni a venire ", ha concluso Juan Luis Arsuaga, dell'Universidad Complutense a Madrid . Fonte

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 13 anni fa
Post: 9903
Topic starter  

Malattie infettive: cura nel DNA dell'uomo di Nehanderthal
Nell’evoluzione dell’uomo moderno è stata determinante la sopravvivenza alle malattie infettive dell’Uomo di Nehanderthal.
Scoperta pubblicata sulla rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Proceeding of the National Academy of Sciences (Pnas) .
Merito di un team internazionale di ricercatori, coordinato dalla Scuola di Medicina dell'Università della California, della quale fa parte il team del Dipartimento di Biologia evoluzionistica dell'Università di Firenze guidato da David Caramelli, assieme ai ricercatori dell'Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Milano, guidati Gianluca De Bellis e Laura Longo, ora responsabile scientifico dei Musei Comunali di Firenze.

I resti fossili ritrovati a Riparo Mezzena, sui Monti Lessini veronesi, sono stati sottoposti ad analisi genetiche. Si tratta dei resti di Uomo di Nehanderthal - MLS 3 gia' noto alla scienza perchè il suo Dna ha permesso di conoscerne gli aspetti fenotipici: capelli rossi e occhi chiari.

I ricercatori hanno scoperto due geni non più funzionali negli esseri umani moderni (Siglec -13 e Siglec -17), ma che potevano esserlo nei primi ominidi, come lo sono nei primati. L'inattivazione di questi due geni legati al sistema immunitario avrebbe favorito la resistenza ad alcuni ceppi batterici patogeni ( Escherichia Coli K1 e lo Streptococco di gruppo B, responsabili di sepsi e meningite nel periodo pre/ post natale).
Studiando le tracce molecolari correlate ai geni Siglec, i ricercatori sono giunti ad ipotizzare che tra i 100 e i 200mila anni fa i nostri antenati avrebbero affrontato una pesante minaccia patogena riducendosi a 5-10 mila individui.

David Caramelli ci spiega che "La sopravvivenza di una specie può essere stata legata all'eliminazione delle proteine colpite dagli agenti patogeni. I dati genetici suggeriscono che i due geni si 'spensero' in alcuni individui fra i 440.000 e i 270.000 anni fa, prima che gli esseri umani moderni si separassero dai nostri 'cugini' Neandertaliani e Denisoviani. Ma ci volle molto tempo perché gli effetti si diffondessero all'intera popolazione umana".
E’ plausibile ritenere che, nel periodo preso in considerazione, la popolazione, stanziata in Africa, sia stata drasticamente decimata dalle infezioni e che siano sopravvissuti “ Solo quelli con particolari mutazioni genetiche, facendo emergere la popolazione di uomini anatomicamente moderni ".

Fonte: http://www.pnas.org/content/early/2012/05/30/1119459109.abstract

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 13 anni fa
Post: 9903
Topic starter  

La maggior parte delle persone sono portatrici di geni di Neanderthal
La squadra ha scoperto che fino al 4% del genoma umano viene da specie estinte, la prima evidenza è accoppiata con l'Homo Sapiens.
http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703686304575228380902037988.html

I robusti cacciatori dell'era glaciale conosciuti come uomini di Neanderthal, una specie di lungo estinti, sopravvivono ancora oggi nei geni di quasi tutti al di fuori dell'Africa, secondo un team di ricerca internazionale che offrono la prima prova molecolare che i primi uomini accoppiati e prodotto figli legami con gli uomini di Neanderthal.

Richard E. Green ha gestito il Progetto Genoma Neanderthal dal 2005.

In un progresso significativo, i ricercatori hanno mappato la maggior parte del genoma di Neanderthal, la prima volta che l'eredità di tale specie antica umana è stata ricostruita affidabile. I ricercatori, in grado per la prima volta di confrontare la codifica relativamente completi genetiche della specie umana moderna e preistorica, hanno trovato i conti legacy Neanderthal fino al 4% del genoma umano tra le persone in gran parte del mondo di oggi.
Confrontando l'informazione genetica Neanderthal al genoma umano moderno, gli scienziati sono riusciti a stabilirsi in un accenno di sottili differenze tra il DNA antico e moderno che interessano la pelle, la statura, la fertilità e la potenza del cervello che possono aver dato l'Homo sapiens un vantaggio rispetto ai loro predecessori .
"E 'allettante pensare che il Neanderthal non è del tutto estinta", ha detto il genetista Svante Pääbo al Max Planck Institut di antropologia evolutiva di Lipsia, in Germania, che ha aperto la strada al 3,8 milioni dollari progetto di ricerca. "Un po 'di loro vive in noi oggi".

La ricerca suggerisce gli esseri umani, gli uomini di Neanderthal incrociate.

La scoperta è il culmine di un dibattito scientifico rumoroso per la sorte del Neanderthal, un grande gruppo-cervello e corpo a torso che vagavano per l'Europa, la Russia e il Medio Oriente tra 400.000 anni e 30.000 anni fa, in molte aree di sovrapposizione con la diretta antenati dell'umanità moderna. I loro resti sono stati i primi fossili di tipo umano mai trovato. Per più di 150 anni, molti scienziati hanno preso in considerazione la specie uno degli esperimenti falliti evoluzione, uno che è morto fuori, o è stato ucciso fuori quando non poteva competere con Homo sapiens più avanzata.
Precedenti studi sul DNA fossile, basati su campioni genetici più frammentarie, non ha mostrato alcuna prova del fatto che gli uomini di Neanderthal ha lasciato tracce nel genoma umano moderno, come la serie completa del patrimonio genetico di un organismo è chiamato.

Svante Pääbo, inginocchiato in alto a destra in Spagna El Sidron grotta, ha guidato il team che il DNA sequenziato Neanderthal.

I nuovi risultati derivano da una rivoluzione tecnologica nello studio della biologia antica. I ricercatori hanno usato ad alta velocità, di sequenziamento del genoma-macchine da scienze della vita 454 e Illumina Inc., insieme a potenti strumenti di calcolo statistico, gene-splicing enzimi e tecniche di analisi di microarray, di far risorgere le informazioni sepolto nel DNA fossile.
Per la loro analisi, il dottor Pääbo ei suoi colleghi hanno estratto il DNA per lo più da resti fossili di tre donne Neanderthal, che visse e morì in Croazia tra 38.000 e 45.000 anni fa. Da thimblefuls di ossa in polvere, i ricercatori hanno messo insieme circa tre miliardi di paia di basi di DNA, che copre circa due terzi del genoma di Neandertal. I ricercatori hanno controllato i campioni contro frammenti di codice genetico estratto da altri tre esemplari di Neanderthal.
"E 'un tour de force per ottenere il valore di un genoma", ha detto genetica banca dati di esperti Ewan Birney Europeo di Bioinformatica Institute di Cambridge, in Inghilterra.
In una ricerca pubblicata su Science Giovedi, i ricercatori hanno confrontato il DNA di Neanderthal ai genomi provenienti da cinque persone da tutto il mondo: una tribù di San dal Sud Africa, un Yoruba dell'Africa occidentale, un cinese Han, un europeo occidentale, e un isolano del Pacifico da Papua, Nuova Guinea. Hanno anche confrontato il genoma di recente pubblicazione di bio-imprenditore Craig Venter. Tracce di eredità Neanderthal alzato in tutti, ma i due rappresentanti africani.

Per il loro studio del DNA, i ricercatori hanno utilizzato thimblefuls di osso in polvere estratto da queste tre ossa di Neanderthal trovati nella grotta Vindija.

"Noi non trovare alcuna prova di flusso di geni di Neanderthal in africani", ha detto popolazione genetista David Reich della Harvard University Medical School, che ha contribuito a analizzare il genoma di Neandertal. "Quello che abbiamo trovato è ripartito in parti uguali dagli europei, asiatici Est e Papua, Nuova Guinea."
Da questo modello, i ricercatori hanno dedotto che gli uomini preistorici incontrato i loro compagni di Neanderthal in Medio Oriente, come piccoli gruppi umani prima migrazione dalla loro patria africana. Ci può essere stato appena pochi incontri. "Un incrocio poco avrebbe diffuso i geni lungo e in largo", ha detto antropologo britannico Chris Stringer al Museo di Storia Naturale di Londra.
Sulla base di questi risultati, gli antropologi più in dubbio che gli uomini di Neanderthal debba continuare ad essere considerati una specie separata. In genere, quando diverso compagno di specie, non producono prole fertile. "Credo davvero che quando si arriva fino al 2% a 5% sovrapposizione genetica, probabilmente non è saggio pensare a questi come una specie separata", ha detto l'antropologo Fred Smith alla Illinois State University, che studia gli uomini di Neanderthal.

La grotta Vindija in Croazia, dove le ossa di Neanderthal - sono stati trovati - resti di tre donne che hanno vissuto tra 38.000 e 45.000 anni fa.

Nel lungo periodo, i ricercatori sperano di poter usare il genoma di Neanderthal come un parametro con cui si possono misurare i cambiamenti evolutivi in ​​più geni umani moderni che possono aver contribuito al successo di Homo sapiens. Per comparare e confrontare il genoma umano moderno sia i dati scimpanzé Neanderthal e ancor più primitivo genetiche, i ricercatori sperano di scoprire adattamenti unicamente umani. Già, hanno stilato un elenco di 212 variazioni che sembrano essere stati favoriti da moderna evoluzione umana, rispetto agli uomini di Neanderthal. Quelli includono geni coinvolti nel metabolismo energetico, motilità degli spermatozoi, lo sviluppo della gabbia toracica, clavicola e cranio, così come i geni che sembrano essere coinvolti nella cognizione.
"Questo apre la strada allo studio delle differenze genetiche che rendono l'uomo umano", ha detto DNA antico specialista Alan Cooper presso l'Università di Adelaide.
La nuova ricerca è sostenuta da un gruppo indipendente, un'indagine inedita della moderna diversità umana, che coinvolge i marcatori del DNA che coprono 100 gruppi di popolazione a livello mondiale, che offre anche la prova di incrocio tra antico Homo sapiens e specie umana in precedenza arcaiche.
Evolutiva antropologo Jeff Long presso l'Università del New Mexico ad Albuquerque ha presentato il lavoro a una conferenza scientifica il mese scorso. "Ci siamo sentiti era necessario introdurre qualche mescolanza arcaica di spiegare la diversità delle popolazioni moderne," il Dott. ha detto Long.

I ricercatori hanno verificato il DNA delle ossa Croazia contro frammenti di codice genetico estratto da campioni di tre altre posizioni. I numeri sulla mappa sono le date approssimative delle ossa negli anni prima della presente.

Nonostante i suoi recenti progressi, il campo dell'antropologia molecolare è terreno insidioso. Le ossa sono facilmente macchiato come si decompongono. I microbi così completamente infiltrato le ossa di Neanderthal che quasi il 99% del DNA i ricercatori hanno trovato in realtà appartenevano a batteri e doveva essere accuratamente escluse. Inoltre possono essere facilmente contaminati da DNA umano moderno, quando sono scavate e trattati in laboratorio.
"Toccando l'osso, si lascia più il DNA sulla sua superficie che è in realtà l'osso stesso", ha detto il genetista Johannes Krause presso il Max Planck Institute, che ha lavorato sui campioni Neanderthal. "Questo è uno dei più grandi rischi che abbiamo."
In effetti, il dottor Pääbo ei suoi colleghi sono stati pubblicamente in imbarazzo quando una precedente analisi del DNA di Neanderthal si rivelò essere completamente contaminati da moderni geni umani da parte dei lavoratori di laboratorio. Per evitare errori di questo tipo nel nuovo studio, hanno etichettato ogni filamento di DNA di Neanderthal con un molecolare unico codice a barre, per distinguerlo biochimicamente da qualsiasi materiale estraneo genetico.
"Il loro lavoro di laboratorio è impeccabile", ha detto Todd antropologo molecolare Disotell alla New York University, che ha studiato i risultati, ma non è stato coinvolto nel progetto. "Sono molto fiducioso dei propri dati è bon fide."

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
RispondiCitazione
 Muso
(@muso)
Membro
Registrato: 13 anni fa
Post: 1170
 

La maggior parte delle persone sono portatrici di geni di Neanderthal
La squadra ha scoperto che fino al 4% del genoma umano viene da specie estinte, la prima evidenza è accoppiata con l'Homo Sapiens.
http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703686304575228380902037988.html

I robusti cacciatori dell'era glaciale conosciuti come uomini di Neanderthal, una specie di lungo estinti, sopravvivono ancora oggi nei geni di quasi tutti al di fuori dell'Africa, secondo un team di ricerca internazionale che offrono la prima prova molecolare che i primi uomini accoppiati e prodotto figli legami con gli uomini di Neanderthal.

Richard E. Green ha gestito il Progetto Genoma Neanderthal dal 2005.

In un progresso significativo, i ricercatori hanno mappato la maggior parte del genoma di Neanderthal, la prima volta che l'eredità di tale specie antica umana è stata ricostruita affidabile. I ricercatori, in grado per la prima volta di confrontare la codifica relativamente completi genetiche della specie umana moderna e preistorica, hanno trovato i conti legacy Neanderthal fino al 4% del genoma umano tra le persone in gran parte del mondo di oggi.
Confrontando l'informazione genetica Neanderthal al genoma umano moderno, gli scienziati sono riusciti a stabilirsi in un accenno di sottili differenze tra il DNA antico e moderno che interessano la pelle, la statura, la fertilità e la potenza del cervello che possono aver dato l'Homo sapiens un vantaggio rispetto ai loro predecessori .
"E 'allettante pensare che il Neanderthal non è del tutto estinta", ha detto il genetista Svante Pääbo al Max Planck Institut di antropologia evolutiva di Lipsia, in Germania, che ha aperto la strada al 3,8 milioni dollari progetto di ricerca. "Un po 'di loro vive in noi oggi".

La ricerca suggerisce gli esseri umani, gli uomini di Neanderthal incrociate.

La scoperta è il culmine di un dibattito scientifico rumoroso per la sorte del Neanderthal, un grande gruppo-cervello e corpo a torso che vagavano per l'Europa, la Russia e il Medio Oriente tra 400.000 anni e 30.000 anni fa, in molte aree di sovrapposizione con la diretta antenati dell'umanità moderna. I loro resti sono stati i primi fossili di tipo umano mai trovato. Per più di 150 anni, molti scienziati hanno preso in considerazione la specie uno degli esperimenti falliti evoluzione, uno che è morto fuori, o è stato ucciso fuori quando non poteva competere con Homo sapiens più avanzata.
Precedenti studi sul DNA fossile, basati su campioni genetici più frammentarie, non ha mostrato alcuna prova del fatto che gli uomini di Neanderthal ha lasciato tracce nel genoma umano moderno, come la serie completa del patrimonio genetico di un organismo è chiamato.

Svante Pääbo, inginocchiato in alto a destra in Spagna El Sidron grotta, ha guidato il team che il DNA sequenziato Neanderthal.

I nuovi risultati derivano da una rivoluzione tecnologica nello studio della biologia antica. I ricercatori hanno usato ad alta velocità, di sequenziamento del genoma-macchine da scienze della vita 454 e Illumina Inc., insieme a potenti strumenti di calcolo statistico, gene-splicing enzimi e tecniche di analisi di microarray, di far risorgere le informazioni sepolto nel DNA fossile.
Per la loro analisi, il dottor Pääbo ei suoi colleghi hanno estratto il DNA per lo più da resti fossili di tre donne Neanderthal, che visse e morì in Croazia tra 38.000 e 45.000 anni fa. Da thimblefuls di ossa in polvere, i ricercatori hanno messo insieme circa tre miliardi di paia di basi di DNA, che copre circa due terzi del genoma di Neandertal. I ricercatori hanno controllato i campioni contro frammenti di codice genetico estratto da altri tre esemplari di Neanderthal.
"E 'un tour de force per ottenere il valore di un genoma", ha detto genetica banca dati di esperti Ewan Birney Europeo di Bioinformatica Institute di Cambridge, in Inghilterra.
In una ricerca pubblicata su Science Giovedi, i ricercatori hanno confrontato il DNA di Neanderthal ai genomi provenienti da cinque persone da tutto il mondo: una tribù di San dal Sud Africa, un Yoruba dell'Africa occidentale, un cinese Han, un europeo occidentale, e un isolano del Pacifico da Papua, Nuova Guinea. Hanno anche confrontato il genoma di recente pubblicazione di bio-imprenditore Craig Venter. Tracce di eredità Neanderthal alzato in tutti, ma i due rappresentanti africani.

Per il loro studio del DNA, i ricercatori hanno utilizzato thimblefuls di osso in polvere estratto da queste tre ossa di Neanderthal trovati nella grotta Vindija.

"Noi non trovare alcuna prova di flusso di geni di Neanderthal in africani", ha detto popolazione genetista David Reich della Harvard University Medical School, che ha contribuito a analizzare il genoma di Neandertal. "Quello che abbiamo trovato è ripartito in parti uguali dagli europei, asiatici Est e Papua, Nuova Guinea."
Da questo modello, i ricercatori hanno dedotto che gli uomini preistorici incontrato i loro compagni di Neanderthal in Medio Oriente, come piccoli gruppi umani prima migrazione dalla loro patria africana. Ci può essere stato appena pochi incontri. "Un incrocio poco avrebbe diffuso i geni lungo e in largo", ha detto antropologo britannico Chris Stringer al Museo di Storia Naturale di Londra.
Sulla base di questi risultati, gli antropologi più in dubbio che gli uomini di Neanderthal debba continuare ad essere considerati una specie separata. In genere, quando diverso compagno di specie, non producono prole fertile. "Credo davvero che quando si arriva fino al 2% a 5% sovrapposizione genetica, probabilmente non è saggio pensare a questi come una specie separata", ha detto l'antropologo Fred Smith alla Illinois State University, che studia gli uomini di Neanderthal.

La grotta Vindija in Croazia, dove le ossa di Neanderthal - sono stati trovati - resti di tre donne che hanno vissuto tra 38.000 e 45.000 anni fa.

Nel lungo periodo, i ricercatori sperano di poter usare il genoma di Neanderthal come un parametro con cui si possono misurare i cambiamenti evolutivi in ​​più geni umani moderni che possono aver contribuito al successo di Homo sapiens. Per comparare e confrontare il genoma umano moderno sia i dati scimpanzé Neanderthal e ancor più primitivo genetiche, i ricercatori sperano di scoprire adattamenti unicamente umani. Già, hanno stilato un elenco di 212 variazioni che sembrano essere stati favoriti da moderna evoluzione umana, rispetto agli uomini di Neanderthal. Quelli includono geni coinvolti nel metabolismo energetico, motilità degli spermatozoi, lo sviluppo della gabbia toracica, clavicola e cranio, così come i geni che sembrano essere coinvolti nella cognizione.
"Questo apre la strada allo studio delle differenze genetiche che rendono l'uomo umano", ha detto DNA antico specialista Alan Cooper presso l'Università di Adelaide.
La nuova ricerca è sostenuta da un gruppo indipendente, un'indagine inedita della moderna diversità umana, che coinvolge i marcatori del DNA che coprono 100 gruppi di popolazione a livello mondiale, che offre anche la prova di incrocio tra antico Homo sapiens e specie umana in precedenza arcaiche.
Evolutiva antropologo Jeff Long presso l'Università del New Mexico ad Albuquerque ha presentato il lavoro a una conferenza scientifica il mese scorso. "Ci siamo sentiti era necessario introdurre qualche mescolanza arcaica di spiegare la diversità delle popolazioni moderne," il Dott. ha detto Long.

I ricercatori hanno verificato il DNA delle ossa Croazia contro frammenti di codice genetico estratto da campioni di tre altre posizioni. I numeri sulla mappa sono le date approssimative delle ossa negli anni prima della presente.

Nonostante i suoi recenti progressi, il campo dell'antropologia molecolare è terreno insidioso. Le ossa sono facilmente macchiato come si decompongono. I microbi così completamente infiltrato le ossa di Neanderthal che quasi il 99% del DNA i ricercatori hanno trovato in realtà appartenevano a batteri e doveva essere accuratamente escluse. Inoltre possono essere facilmente contaminati da DNA umano moderno, quando sono scavate e trattati in laboratorio.
"Toccando l'osso, si lascia più il DNA sulla sua superficie che è in realtà l'osso stesso", ha detto il genetista Johannes Krause presso il Max Planck Institute, che ha lavorato sui campioni Neanderthal. "Questo è uno dei più grandi rischi che abbiamo."
In effetti, il dottor Pääbo ei suoi colleghi sono stati pubblicamente in imbarazzo quando una precedente analisi del DNA di Neanderthal si rivelò essere completamente contaminati da moderni geni umani da parte dei lavoratori di laboratorio. Per evitare errori di questo tipo nel nuovo studio, hanno etichettato ogni filamento di DNA di Neanderthal con un molecolare unico codice a barre, per distinguerlo biochimicamente da qualsiasi materiale estraneo genetico.
"Il loro lavoro di laboratorio è impeccabile", ha detto Todd antropologo molecolare Disotell alla New York University, che ha studiato i risultati, ma non è stato coinvolto nel progetto. "Sono molto fiducioso dei propri dati è bon fide."

Bhè se è per questo la maggior parte delle persone sono portatrici dei geni degli scimpanzè, anzi nella stessa drosofila (il moscerino) vi sono geni che possono essere sostituiti con quelli umani permettendo un completo sviluppo del moscerino.
Ultimamente è emerso che da "pochi" (relativamente) geni si sono potuti creare tutti gli organismi, forse l'articolo è stato tradotto in modo scorretto oppure voleva dire qualcos'altro...
Forse invece di geni volevano dire sequenze di DNA, infatti dopo al termine "gene" sostituiscono il termine "genoma", probabilmente quindi intendono sequenze di geni.
O forse quando dicono 3% intendono il 3% in più rispetto al 99% che già condividiamo (dato che pare che con lo scimpanzè condividiamo il 98,5% del DNA) quindi il 3% in più rispetto all' 1%....boh...
Fatto sta che le differenze più grandi dipendono da come i geni vengono attivati ed in che condizioni e per quanto tempo, più che a differenze nei geni stessi, messo giù così questo articolo, soprattutto il titolo, sembra un po' senza senso, anzi meglio dire che sembra ovvio.


   
RispondiCitazione