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[CANCRO TUMORI]Le misconcezioni sulle cause

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fabio meloni
(@fabietto)
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http://fusione.altervista.org/ames.htm

Interessante sopratutto quest'altro collegamento consigliato dal sito sopra proposto: http://www.mitosyfraudes.org/Risks/hollidayDinner.html
di cui mi ha colpito questo:

Si noti, per esempio, il menu della festa che il pane nel ripieno contiene furfurolo, una sostanza cancerogena roditori. Ma quando si prende in considerazione la differenza di peso corporeo tra un roditore umana e una, vedrete che, sulla base dei dati disponibili sulla cancerogenicità del laboratorio, una persona dovrebbe mangiare 82.600 fette di pane a consumare un importo di pari furfurale per l'importo che ha aumentato il rischio di cancro nei roditori. Ecco un calcolo relativo rischio i roditori 'a vostra:

1 fetta di pane bianco contiene 167 mg (microgrammi) furfurolo
dose di furfurolo cancerogeno per il roditore = 197 mg (mg) / kg peso corporeo / giorno
Quale è lo stesso di 197,000 mg (microgrammi) kg / giorno.
Equivalente di dose umana (per una persona di 70 kg, circa 155 libbre = 197,000 x 70 = 82,600 fette di pane al giorno durante 70 anni.
Se si guarda a questo esempio, ricordare le condizioni degli studi di animali: Le dosi sono nutriti ogni giorno della vita del roditore (di solito due anni). Per ottenere una dose equivalente cancerogene, un essere umano avrebbe a consumare quei 82.600 fette di pane ogni giorno per anni.

Questo si ricollega alla supposta proprietà cancerogena/mutagena dei semi di finocchio http://mangiaconsapevole.forumattivo.com/t613-estragolo-cancerogeno?highlight=estragolo . Quanti semi di finocchio bisognerebbe mangiare, in rapporto a quelli capaci di indurre un cancro su un roditore, per innescare un tumore nell'uomo?

Impressionante l'elenco delle sostanze chimiche, accusate di essere cancerogene, contenute naturalmente negli alimenti, sopratutto quelle che i vegetali usano per difendersi dai parassiti (questo già lo sapevamo... ma è lo stesso molto impressionante vederne l'elenco!).

Mi rincuora questo:

La regola principale in tossicologia è che la dose fa il veleno: oltre un certo livello qualsiasi sostanza chimica diventa tossica, ma al di sotto esistono livelli di sicurezza. Ciò vale anche per le sostanze cancerogene.

Comunque interessanti articoli assolutamente da leggere!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@carter07)
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Si è la dose che fa il veleno, probabilmente qualunque sostanza di questo mondo a certe dosi (verosimilmente non ottenibile tramite il cibo) è letale.
Le piante a differenza dei cibi animali ne contengono moltissime, anche se molte di esse vengono disattivate con la cottura (per questo sono contro il crudismo integrale).

Alcuni pensano che piccole quantità di cancerogeni siano addirittura
benefiche poichè stimolano i pathway di rimozione di queste ultime dal corpo.

Un paio di anni fa in un meeting senti' una conferenza di Bruce Ames (il noto tossicologo americano citato nel tuo primo link) e se ricordo bene attribui' i tumori principalmente a una carenza di nutrienti, in particolare acido folico e B12 che quando non sono presenti nelle giuste quantità fanno si che i cromosomi si rompano.


   
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Tropico
(@tropico)
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Sì è molto interessante, abbiamo convissuto per anni con questi fattori
cancerogeni ma l'esplosione è avvenuta solo negli ultimi 100 anni, sui tumori
comunque si è detto di tutto, che è un fungo,che è una conseguenza di un trauma
psicologico, di alimentazione scadente... la verità è che non si sa che pesci
prendere perchè io credo che sia multifattoriale, non trascurabile certo
l'inquinamento che reputo la causa primaria.
Per il resto concordo sul fatto
che è la dose che fa il veleno, perchè se stessimo a badare alle sostanze
cancerogene naturali non dovremmo mangiare quasi più niente, in natura tossine e
nutrimento sono mescolate, da sempre.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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(@salvio)
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Cancer as a metabolic disease

Abstract

Emerging evidence
indicates that impaired cellular energy metabolism is the defining
characteristic of nearly all cancers regardless of cellular or tissue origin. In
contrast to normal cells, which derive most of their usable energy from
oxidative phosphorylation, most cancer cells become heavily dependent on
substrate level phosphorylation to meet energy demands. Evidence is reviewed
supporting a general hypothesis that genomic instability and essentially all
hallmarks of cancer, including aerobic glycolysis (Warburg effect), can be
linked to impaired mitochondrial function and energy metabolism. A view of
cancer as primarily a metabolic disease will impact approaches to cancer
management and prevention.

il resto: http://www.nutritionandmetabolism.com/content/7/1/7


   
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(@salvio)
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Tropico
(@tropico)
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Diverse testate hanno riportato ieri la notizia di una ricerca scientifica,
condotta dai professori Zimmermann e David dell’Università di Manchester,
secondo la quale non si trovano tracce di cancro, nella storia dell’umanità,
prima dell’era industriale.
Fatta eccezione per alcuni rarissimi casi, un
approfondito esame di tutti i dati storici disponibili, sommati ai reperti
fossili – umani ed animali – avrebbe rivelato l’assenza praticamente assoluta
del cancro sul nostro pianeta fino agli ultimi 200 anni.
Una analisi
sistematica delle centinaia di fossili risalenti al periodo del Neanderthal, ad
esempio, avrebbe rivelato un solo caso di possibile cancro.

Zimmermann e
David hanno voluto estendere l’esperimento fino alle mummie egizie, ed hanno
messo a punto un metodo di re-idratazione ed analisi dei tessuti che avrebbe
dovuto rivelare eventuali casi di tumore. Trattandosi di una civiltà nella quale
la chirurgia non esisteva - sostengono i due ricercatori - i tumori avrebbero
dovuto essere conservati almeno quanto il resto dei tessuti, se non meglio.
Ebbene, pare che una sola mummia, su centinaia di casi analizzati, abbia
mostrato i segni residui di un potenziale tumore.
In realtà, la cosa non
stupisce più di tanto: visto che agli inizi del ‘900 si ammalava di cancro una
persona su 20, negli anni ’70 una persona su 10, ed oggi una persona su 3, non
ci vuole molto a proiettare la curva all’indietro, per capire che più ci si
allontana nel tempo più il cancro scompare dalla vita dell’uomo.
A sua volta,
soltanto i più recalcitranti riescono a non attribuire questa spaventosa
impennata nella diffusione del cancro alla cosiddetta “civiltà moderna”, ovvero
agli effetti combinati di stress, di inquinamento (prima atmosferico, ora anche
elettronico) e di una alimentazione sempre più lontana dai processi naturali su
cui dovrebbe basarsi.
Ma la ricerca scientifica di Zimmerman e David pone per
la prima volta l’oncologia mondiale di fronte al paradosso che essa stessa ha
creato: se è vero che il cancro prima dell’era industriale non esisteva, vuol
dire che la sua origine non può essere di tipo genetico. Se ne andrebbero quindi
al diavolo tutte le famose teorie di “tipo molecolare” che tengono oggi in piedi
un baraccone della ricerca sul cancro da svariati miliardi di dollari, mentre
acquistano ancora più credibilità tutte le teorie, come ad esempio la Terapia
Gerson, che basano il benessere e la salute dell’individuo principalmente su una
dieta sana e naturale.
Per chi ha già capito certe cose, non c’è realmente
nulla di nuovo sotto il sole. Per chi ancora non le ha capite – o comunque si
rifiuta di accettarle – si tratta solamente di un grattacapo in più. Un’altro
studio scientifico da “debunkare”, oppure semplicemente da
ignorare.

Quanto ci vorrà, a furia di “grattare”, prima che l’intero
palazzo venga giù?

Fonte: Massimo Mazzucco

Fonti:

Dailymail

Msnbc

Lo studio pubblicato su Nature Reviews

Una prima ricerca di Zimmermann sullo stesso
argomento, del 2006

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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(@salvio)
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http://www.italiaglobale.it/SaluteScopertalaproteinachebloccailcancro/tabid/6349/Default.aspx

Amministratori e moderatori perdonino il mio sarcasmo, ma siamo alla millesima proteine decisiva eppure io tutti quelli che conosco che si sono ammalati, talvolta sono stati dichiarati guariti ma il loro destino è stato sempre lo stesso, LA MORTE.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Quoto!

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(@salvio)
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Roma, 20 dic. (TMNews) - Miss Venezuela 2000, Eva Ekvall, è morta sabato scorso a Houston, in Texas, per un cancro al seno a 28 anni, dopo due anni di lotta contro la malattia. Lo ha reso noto la tv venezuelana Globovision.

Madre di una bambina di un anno, Ekvall venne incoronata Miss Venezuela a soli 17 anni, dopo essere stata scoperta da un'agenzia di modelle in un negozio di abbigliamento di Caracas. "Pensavo di essere sovrappeso e di non poter fare la modella - raccontò in un'intervista al Guardian all'inizio dell'anno - ma un giorno venni licenziata, così presi un taxi e andai all'agenzia. Quando mi videro dissero che avevano davanti la futura Miss Venezuela".

Figlia di un americano e una giamaicana, l'ex reginetta di bellezza ha lavorato anche come attrice e presentatrice televisiva. Dopo la diagnosi, nel 2010, Ekvall si è fatta fotografare senza capelli e senza trucco e aveva scritto il libro 'Fuera de Foco', in cui raccontava la sua lotta quotidiana con la malattia. "Le fotografie sono state molto scioccanti perchè nessuno mi aveva visto in quel modo - ha scritto nel libro, citato dal Daily Mail - all'inizio non era certa se andavo bene o meno. Poi ho compreso che non era quello il punto. Non dovevo apparire in forma, avevo il cancro".

http://www.tmnews.it/web/sezioni/esteri/PN_20111220_00060.shtml

Uhm vorrei dire adesso a Calabrese che essere una Miss non equivale a non essere sotto attacco infiammatorio.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Elevati livelli di zucchero nel sangue nelle donne anziane risultano associati ad un aumento del rischio di ammalarsi di tumore al colon-retto, secondo uno studio condotto dai ricercatori dell'Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University negli States.

I risultati raccolti attraverso l'osservazione di circa 5mila donne in post-menopausa, sono stati pubblicati sul British Journal of Cancer. Analizzando la presenza di zucchero nel sangue delle pazienti per 12 anni, i ricercatori hanno scoperto che elevati livelli di glucosio appaiono associati ad un aumentato rischio di tumore del colon retto: le donne con livelli più alti di glucosio nel sangue avevano avuto quasi il doppio delle probabilità di sviluppare il cancro al colon.

Nessuna associazione è stata trovata, invece, tra i livelli di insulina e l'insorgere della malattia. Un'indagine che aiuta anche a comprendere meglio il rapporto tra obesità e tumore: l'obesità è infatti solitamente accompagnata da elevati livelli ematici di insulina e glucosio, ed è un noto fattore di rischio per il cancro del colon-retto.

I ricercatori hanno a lungo sospettato che l'obesità influenzasse l'insorgere della patologia ma lo studio dell'Albert Einstein suggerisce che l'impatto dell'obesità sul questo tipo di tumore può essere dovuto proprio agli elevati livelli di glucosio.

Fonte: http://news.paginemediche.it/it/230/ultime-notizie/oncologia/agi-news/detail_166824_legame-tra-glicemia-alta-e-cancro-al-colon.aspx?c1=72&c2=5938

"La prossima sfida sarà trovare il meccanismo con cui cronicamente elevati livelli di glucosio nel sangue portano al cancro del colon-retto", ha detto Geoffrey Kabat, epidemiologo dell'Einstein e autore principale dello studio.

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(@salvio)
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Ma non mi dire...

Ironico che l'alta glicemia derivante da resistenza insulinica indotta da deficit surrenale porti a un deficit di glucosio che distrugga le mucose e quindi renda facile ai microbi, attaccare il tessuto e infiammarlo, visto che poi con l'età i livelli di cortisolo calano, e il tessuto è sempre più danneggiato a livello genetico con una logica formazione di neoplasie ovunque.

Ma leggete quello che scrivo o siete buoni solo a criticare?

Come volevasi dimostrare un magrolino, che per tenersi in vita deve costantemente alternare iperglicemia a ipoglciemia, ha alte probabilità di ammalarsi di questo tumore.

AH questo genio deve trovare il meccanismo... che tristezza essere in anticipo, su gente strapagata per fare ricerca, di almeno un centinaio di anni o forse più...


   
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(@musus)
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Ciao a tutti,

sono sempre piu' piacevolmente sorpreso delle quantità di informazioni che si possono raccogliere spulciando questo forum sottolineando come il testare su se stessi sia sempre la miglior risposta alle fantasie di presunti studi medici. Ma adesso ecco la mia provocazione....tutto ok finchè si prova quello e si puo' notare subito un cambiamento in bene o in male (feci, sonno, aria, nausea..ecc...) ma come la mettiamo con i presunti alimenti anti-cancro ? nel senso io mangio quello perchè uno studio sembra dimostrare di abbassare la percentuale di incidenza di un determinato tipo di cancro. Ovvio che questo non comporta dei risultati tangibili immediati pertanto voi come vi comportate a riguardo ?

saluti
Marco


   
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Tropico
(@tropico)
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Registrato: 13 anni fa
Post: 9892
 

Queste sono tipi di cose che si prestano a speculazione di ogni tipo, considerando che l'alimentazione è solo uno dei fattori che potrebbero contribuire.
Mi baso sull'esperienza personale di quello che ho testato, e di conseguenza mi oriento negli studi scientifici.
Se sto bene con un tipo di dieta nel medio-lungo periodo, il mio corpo e stato ormonale, nonchè sistema immunitario, lavora in maniera ottimale.
Non ho mai creduto a singoli componenti di alimenti come fattore protettivo, per cui non mangerei un alimento solo perchè ha proprietà anticancro, il discorso va fatto in maniera più olistica.
Per dirti, non credo che prendendo la sola vit C si possa stare lontano dal cancro.

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Tropico
(@tropico)
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Travaglio: ‘Così hanno truffato Di Bella’
Dosi sballate e farmaci scaduti, la sperimentazione della cura Di Bella sarebbe viziata da gravi irregolarità
http://www.lafucina.it/2015/01/16/travaglio-cosi-fregato-bella/

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Tropico
(@tropico)
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La crescita del tumore al basale e il controllo immunitario nei topi di laboratorio sono significativamente influenzati dalla temperatura sub-termoneutrale dell'alloggio.
http://www.pnas.org/content/110/50/20176 2013

Sintesi
La temperatura cambia il modo in cui le cellule del cancro crescono e si diffondono, almeno nei topi.
Elizabeth A. Repasky ha scoperto che i topi che vivono in un ambiente relativamente freddo (circa 22 ° C) hanno avuto tumori che crescevano più rapidamente e aggressivamente rispetto ai topi che vivevano ad una temperatura termicamente confortevole (intorno a 30° C).
L'ambiente freddo ha potenziato la crescita di diversi tipi di cancro, compresi petto, pelle, colon e pancreas.
Le cellule T alla ricerca del tumore nei topi a temperatura confortevole erano più veloci e meglio penetranti il tumore per attaccarlo. Hanno anche prodotto più sostanze anti cancro rispetto alle cellule dei topi a temperatura più fredda.

Nei tumori dei topi a temperatura più fredda c'erano un maggior numero di cellule soppressive in grado di spegnere le normali risposte immunitarie. Le temperature fredde, quindi, spostano la risposta del corpo dal combattere il tumore ad accettarlo.

Quando i topi sani vengono disposti per scegliere l'alloggio in base alla temperatura di questa, con opzioni a 22, 28, 30, 34, o 38 gradi Celsius, in genere migrano nella confortevole stanza a 30°C. I topi con tumori invece tendono a scegliere la stanza più calda a 38°C.


Sono topi, non è automatico trasporre il tutto all'uomo, ma secondo me è plausibile viste le funzioni di un metabolismo alto con alta temperatura basale.

Forse non sarà salutare stare a temperature artificiali di 30°C in casa quando fuori è molto freddo, però il freddo è e rimane uno stressor, un corpo freddo funziona male. Bisogna fare in modo di poter bruciare molte calorie in generale e soprattutto d'inverno, aumentando la richiesta della fornace.

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fabio meloni
(@fabietto)
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E’ stato messo a punto un farmaco composto da nanoparticelle in grado di penetrare direttamente nelle metastasi causate dal cancro al seno in organi come polmoni e fegato, distruggendole.

Il nuovo nanofarmaco, scrive l’Ansa, è stato sperimentato al momento solo su topi, con risultati che sono stati definiti ”sbalorditivi”, tanto che si punta ad avviare i test sull’uomo nel prossimo 2017.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Biotechnology, è frutto del lavoro del team di ricercatori dello Houston Methodist Research Institute, guidati da Mauro Ferrari, uno dei maggiori esperti di nanotecnologie in medicina a livello mondiale.

Il nuovo nanofarmaco chiamato iNPG-pDox ha detto l’esperto all’ANSA, ”si dimostra capace di curare completamente le metastasi polmonari ed al fegato in modelli animali, ovvero in topi con tumore al seno. Circa il 50% delle cavie raggiunge infatti la completa guarigione, con un equivalente umano di oltre vent’anni di vita senza evidenza di tumore residuo. Un risultato importantissimo alla luce del fatto che non ci sono terapie attualmente disponibili per i tumori metastatici, di origine mammaria o di qualsiasi altra origine”.

“Non farei mai promesse eccessive alle migliaia di malati di cancro – ha aggiunto Ferrari – ma i risultati sono sbalorditivi. Stiamo parlando infatti della possibilità di arrivare alla cura dei tumori metastatici”.

La grandezza di questa nuova tecnologia, sta nel fatto che proprio grazie al nuovo farmaco, le nanoparticelle sono in grado di trasportare la cura fino al cuore delle cellule cancerose delle metastasi. Il farmaco attivo viene dunque rilasciato solo all’interno del nucleo della cellula metastatica, superando i meccanismi di resistenza ai farmaci messi in atto dalle stesse cellule del cancro.

Fonte: http://www.retenews24.it/cancro-progettata-la-nuova-cura/

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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