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Glicemia mattutina

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 Muso
(@muso)
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Sono ormai 4 mesi che qualunque cosa mangi il giorno prima e qualunque allenamento abbia compiuto,sia che fossi in ipocalorica spinta durante la fase di allenamento sia che fosse domenica e mi fossi abbuffato tutto il giorno arrivando anche a 4000 o più calorie da alimenti pessimi, ho la glicemia appena alzato che risulta sempre uguale : 91.
Dopo 15 minuti scende sempre verso gli 81-85.
Ma sempre,tutte le mattine indipendentemente dalle assunzioni caloriche.
Se mi misuro la glicemia e torno a letto invece si alza fino ad attestarsi a un 97-99.
Quando poi mi sveglio,dopo 10-15minuti,torna a livelli di fame.
Mi chiedo : non è che per il corpo umano è fisiologico tenere la glicemia intorno ai 91-99 finchè si riposa(qualora il nutrimento in circolo si finito)salvo farla scendere non appena ci si sveglia?
Voglio dire : se di notte la mia glicemia scende a 70 ovviamente interverrà il glucagone e secondariamente il cortisolo,per evitare che scenda di più.
Una volta sveglio essi capiranno che il loro intervento non è più necessario.
Anche se digiuno la sera prima la glicemia al risveglio ha il solito andamento(91 poi rapida discesa a livelli di fame entro 5-10min).
Forse è una mia peculiarità?

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Ah piccolo appunto,le volte che ho fatto colazione senza aspettare che la glicemia si abbassasse ai livelli di fame(ma avevo comunque fame)la glicemia ad un ora era inferiore a quella prima di mangiare(se mangiavo con glicemia a 95 dopo un ora l'avevo a 90 ad esempio,una volta dopo un ora dirittura a 81 avendo inziato a mangiare con 93).
Quindi ne deduco che se uno mangia anche in picco glicemico dovuto al cortisolo o glucagone non produrrà mai picchi glicemici post-prandiali significativi,potrebbe essere che la sensibilità generale all'insulina sia un po' ridotta(in quanto si viene da uno stato di glicemia lievemente alta)ma non ci giurerei.
Infatti quando mangio a colazione anche con glicemia alta subito dopo ho la classica sensazione che si ha in ipoglicemia(freddo,debolezza)probabilmente significa che di notte il mio corpo ha estratto glicogeno dal fegato e sta ricaricando,ecco spiegata anche l'ipoglicemia postrprandiale e i valori ad un ora più bassi che prima di mangiare.
Dopo 3 ore (4 se la colazione era abbondante)sono sempre a livelli di fame(81-87).
Queste almeno le mie considerazioni personali,che se fossero vere segnerebbero un altra defaiance alle teorie di Ciampolini,che ripeto,reputo utilissime per un patologico,ma che su una persona sana trovano seri limiti...
Cioè io ho perso 10kg perchè,seguendo Ciampolini,se la mattina avevo glicemia alta non mangiavo e aspettavo che scendesse da sola(oltra ad essermi imposto un ipocalorica per lungo tempo pensando di essere tutte le mattine in accumulo)fino a quando non ho iniziato a svegliarmi tutti i giorni con glicemia a 75,ovvio,avevo finito il glicogeno e di muscoli da bruciare ormai non ce n'erano più!!

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Aggiungo solo che come dato è più indicativa la glicemia prima di andare a
letto.
Ovvero se uno si corica 2ore e mezzo o 3 ore dopo mangiato e ha una
glicemia intorno a 95,se quando si sveglia la glicemia è circa uguale o in
crescita è molto probabile che stia alta perchè di notte il fegato rilascia il
glucosio in continuazione.
Grave è se non scende a livelli di fame entro
10-15min dopo essersi alzati.
A me è addirittura successo di andare a letto
con glicemia a 92 a 3 ore dalla cena e svegliarmi con 95....
Ieri 3 ore dopo
pranzo glicemia 87 dopo altri 15 minuti 92....nessuna interferenza...
Il
fatto è che quando la glicemia è sotto i 90 basta un niente per rialzarla....un
movimento,un pensiero,qualsiasi cosa ed essa si alza...
la glicemia non ha
alcun valore se non a grandi,grandissime linee.
I TAG
Ciampoliniani(transitori abbassamenti glicemici,teoricamente caratterizzati da
sensazione di freddo) da quando sono ben nutrito non compaiono più nemmeno con
glicemia sotto gli 80.
Penso che la condotta Ciampoliniana valga
esclusivamente per patologici.

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ultima aggiunta : Ciampolini ha fatto una grande scoperta,tutto quello ciò che è contenuto nel file yalda riguardo lo stato proinfiammatorio è più che corretto,ha solo fatto un errore : considerare la glicemia come indicatore dello stato di accumulo.


   
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