Vedo molte richieste di aiuto su forum e blog e conseguenti speculazioni su questo argomento.
Ho deciso quindi di mettere per esteso quello che già è stato sperimentato ed ha avuto successo, solo chi ha avuto un disturbo legato a questa preziosa ghiandola sa quanto può essere invalidante tale patologia. Questa che segue è quasi una ricetta, pronta all'uso.
Premessa: il pilastro, la base di partenza è sempre una dieta e uno stile di vita sano, e prego leggere il forum per farsi una idea di cosa parlo, ad ogni modo l'accento va posto sulla totale eliminazione di latte e derivati, sul latte crudo non è ben chiara la faccenda ma in via cautelativa va escluso anch'esso.
Assumere Aloe Vera succo 100%, 50ml al mattino appena svegli e 50ml alla sera prima di andare a dormire. Integrare poi con Pygeum ed estratto di Radice di Ortica. Se ciò non dovesse bastare ci si devi rivolgere anche alla SAT-Terapia con i prodotti PRO-ST e GEN-M della Diluiti Serolab, sono costosi ma efficaci. Lasciar perdere i prodotti che inibiscono la 5-alfa reduttasi(DHT) in maniera troppo marcata, tipo la Serenoa Repens/Saw Palmetto e il Polygonum Multiflorum, sebbene possono alleviare in prima istanza la prostata, nel lungo termine squilibrano il sistema endocrino, provocando disfunzioni sessuali e peggiorando la qualità dello sperma, anche perchè vanno a mimare l'effetto della Finasteride/Dutasteride. Il Pygeum agisce stimolando la proliferazione epiteliale prostatica più che esercitare un blocco del DHT. Anche la radice di ortica agisce per altre sinergie più che sul blocco del DHT, l'Aloe con il contenuto di emoidina influisce anch'essa sul DHT ma le sue virtù sono ben maggiori. Motivo per cui non serve intensificare il blocco anti androgenico per non portare squilibri ormonali e conseguentemente sessuali. Molto utili gli esercizi di Kegel per il pavimento pelvico. Consigliabili ma non fondamentali sono il massaggio prostatico ed il tè verde. L'Astaxanthina non ha riscosso molto successo per le problematiche prostatiche anche se esercita attività anti infiammatoria ed ha una certa influenza sul diidrotestosterone(DHT). Queste terapie/integrazioni vanno protratte per lungo tempo, indicativamente un anno,anche se i sintomi scompaiono dopo qualche mese.
Il progesterone ha un effetto protettivo sulla prostata e ci sono creme appositamente formulate per gli uomini che evitano un dosaggio troppo elevato, ricordo che il progesterone è fondamentale anche per l'uomo e non solo per la donna.
Buona guarigione!
La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga
Interessante studio sull'effetto dei nutraceutici nelle malattie della
prostata
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2556486/?tool=pmcentrez
La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga
Uno studio pubblicato sul Cancer Prevention Research Journal indica come una dieta povera di grassi saturi ma ricca di acidi grassi omega 3 sia in grado di ridurre la velocità di crescita del tumore prostatico. Gli autori suggeriscono che il meccanismo sia legato alla soppressione dell’infiammazione da parte degli acidi grassi. Lo studio ha coinvolto pazienti affetti da tumore alla prostata in attesa di intervento chirurgico. Questi sono stati divisi in due gruppi di cui uno libero di mangiare una tipica dieta occidentale e l’altro vincolato ad una dieta con solo il 15% di grassi e 5 grammi di omega 3 aggiunti quotidianamente con degli integratori. E’ stato visto che i soggetti che assumevano omega 3 avevano in effetti concentrazioni più elevate di omega 3 (acido eicosapentanoico e docosaesanoico) nelle membrane cellulari e presentavano una ridotta proliferazione cellulare prostatica. William Aronson del Jonsson Comprehensive Cancer Center di Los Angeles ha dichiarato. “Aver osservato che una dieta povera di grassi saturi ma ricca di omega 3 può ridurre la velocità di replicazione delle cellule prostatiche tumorali è importante perché é proprio la velocità di replicazione cellulare a determinare la progressione e l’aggressività del tumore. Minore è la replicazione e minore sarà il rischio che il tumore si diffonda fuori dalla prostata. Siamo davvero quello che mangiamo e il nostro studio suggerisce che le modificazioni alimentari possono incidere sulla biologia del tumore prostatico”.
Da: http://www.filippo-ongaro.it/2011/10/29/omega-3-e-tumore-prostatico/
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Prima obiezione: Dieta occidentale = dieta ricca di saturi? Dieta occidentale = ricca di carboidrati raffinati e latticini secondo me.
Seconda obiezione: la stessa dieta occidentale con l'aggiunta degli omega3 potrebbe portare ad un risultato simile.
I grassi saturi poi di che tipo? idrogenati o …? Non è specificato.
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Sul saw palmetto mi ero espresso in maniera negativa, ma alla luce della sua attività antiestrogenica, oltre che sul DHT, direi che vale la pena provarlo.
Il progesterone bioidentico rimane da tenere sempre in considerazione.
La Maca ha ottime proprietà riequilibranti il sistema ormonale, comprovate da studi.
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Grazie tropico! Ne approfitto, se vado off-topic ditemelo:
Io dopo due anni da igienista/vegeteriano/vegano non mi ero mai ammalato, mentre l'infiammazione alla prostata s'era affievolita ma non del tutto scomparsa (colpa dell'eccesso di cereali?). Col ritorno all alimentazione onnivora ho un surplus energetico rispetto a prima non indifferente ma son tornati i malanni di stagione (febbre, raffreddore, ecc.) e la prostata è tornata a darmi un pò di fastidio. Il latte non lo tollero benissimo - quand ero piccolo mi mandava direttamente in bagno - ogni tanto consumo del formaggio di sola capra stagionato; anche volendo seguire ray peat non ce la farei (a parte il fatto che consumo carni bianche/pesce piccolo complessivamente "solo" 3-4 volte la settimana). Credo l infiammazione perenne della prostata che mi porto dietro da un pò (da eco. si evidenzia piccolissima calcificazione pur avendo "solo" 27 anni), c'entri in qualche modo con la mia libido quasi azzeratasi da 2-3 anni a questa parte; come - precisamente - purtroppo non so. Mi dicono di bere tanto , io onestamente piu di 1L o 1,5L nei giorni ok non ce la fo... non ho proprio voglia, anzi piu bevo piu sento la prostata darmi fastidio. Dagli ultimi esami risultavo tendenzialmente ipotiroideo (ma non un ipo* vero e proprio); l unica è provare, certo però mi piacerebbe capirci qualcosa in piu 🙂
Ho spostato la discussione sulla prostata qui, come dicevo, ho avuto problemi con la prostata solo in paleo, abbandonato l'ehretismo per la paleodieta, dopo pochissimo sono comparsi i problemi ma davo la colpa alla dieta precedente, poi però si sono intensificati gli anni successivi finché non sono passato ad una dieta Ray Peat, già dai primi giorni ho avuto sollievo, ed avevo provato di tutto, serenoa, pygeum, ortica, varie marche di argento colloidale, SAT terapia.
Il problema immagino sia stato a livello metabolico, ipotiroidismo subclinico e scarso apporto di carboidrati per la mia persona.
Il progesterone, che ho provato molto più tardi, inizialmente mi ha peggiorato i sintomi, ma con l'uso mi ha debellato completamente il problema prostata che seppure passato, ogni tanto, con molto stress, tornava a dare qualche leggera manifestazione (senza grossi fastidi però).
Questa è la mia esperienza... nel caso specifico avevo prostatorrea, ossia come un raffreddore alla prostata, che infiammandosi produceva molto più liquido e dava molti fastidi che solo chi ci è passato può capire.
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La correzione dell'ipotiroidismo generalmente ridurrà i problemi alla prostata, e spesso il pregnenolone aiuta aumentando il testosterone. Il controllo della temperatura e della frequenza cardiaca al risveglio e nel mezzo della giornata, e il controllo della velocità di rilassamento del riflesso tendineo Achilleo, può aiutare a giudicare la situazione ormonale. Assumere un'insalata di carote ogni giorno (carota triturata, con un po' di olio d'oliva, aceto e sale) può contribuire a ridurre gli ormoni dello stress, che sono di solito associati con l'infiammazione della prostata. RP
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Vitamina K e prostata https://www.mangiaconsapevole.com/forum/T-VITAMINA-K-K2-MK-4-MK-7.html?pid=29355#pid29355
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scusa tropico ho letto la discussione sulla prostata,quindi il consiglio finale per il problema quale sarebbe,aloe vera,pygeum e radice di ortica?
Dove si possono trovare?
Ho una sola parola finale per la prostata, tiroide 🙂
Almeno per me, questa è stata l'origine di tutto, che se ci pensi è anche l'origine per il corrispettivo femminile, l'ovaio policistico.
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Del legame tra grassi saturi e cancro alla prostata che ne dite?
Mi sono iscritto da poco a questo forum, ed ho notato questa discussione che ha attirato il mio interesse in quanto anch'io ho problemi con la prostata, io ho trovato sollievo con epilobium parviflorum una pianta dalle interssanti proprietà, ne uso l'infuso:
L’infuso si prepara mettendo a scaldare in 250 ml d’acqua (una tazza circa) un cucchiaino colmo di foglie, fiori e fusto d’epilobio tritati. Si mette a scaldare l’acqua a fuoco lento finché l’acqua non bolle. Una volta arrivata ad ebollizione si spegne la fiamma e si lascia riposare per 1-2 minuti, dopo di ché si filtra la bevanda e si beve a piccoli sorsi
Il costo non è elevato, forse è complicato da trovare...