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Rimozione delle tonsille e infarto, un nesso

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Tropico
(@tropico)
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Rimozione delle tonsille e infarto, un nesso
L'operazione aumenterebbe il rischio di problemi cardiovascolari

C'è stato un periodo in cui chi non si sottoponeva a un intervento per la rimozione delle tonsille era considerato quasi alla stregua di una mosca bianca. Ora una ricerca pubblicata sullo European Heart Journal ci spiega che forse era la scelta giusta.
Secondo lo studio, che ha scartabellato i registri medici svedesi di migliaia di persone ricoverate fra il 1955 e il 1970, ha vagliato un totale di 54 mila tonsillectomie. I pazienti che avevano subito un intervento sono stati seguiti nel corso dei 23 anni successivi, confrontando la loro percentuale di crisi cardiache con quella di persone che non erano state sottoposte alla stessa operazione. È emerso che per chi si era sottoposto a tonsillectomia il rischio di incappare in una crisi cardiaca era del 44 per cento rispetto a una media del 33.
Scrivono gli autori: “queste operazioni potrebbero avere degli effetti complessi a lungo termine sul sistema immunitario inclusa la diminuzione della produzione di gammaglobuline. L'aumento del rischio, comunque, anche se statisticamente significativo, è basso in termini assoluti, e serviranno ricerche su più casi per confermare i risultati”.
Chissà che l'innalzamento del rischio non abbia a che fare anche con uno degli effetti più evidenti della tonsillectomia, ovvero un fisiologico aumento del peso corporeo. Secondo una ricerca condotta dall’American Academy of Otorinolaryngology, infatti, i bambini che si sottopongono all’asportazione delle tonsille e/o delle adenoidi, subito dopo l’operazione, aumentano di peso in modo non trascurabile. A guidare lo studio è stata la dottoressa Anita Jeyakumar, dell’Università di Saint Louis, negli Stati Uniti.
La dottoressa ha osservato, in tre fasi, un campione totale di 795 bambini da 0 a 18 anni, normopeso o in sovrappeso, che avessero subito l'asportazione delle tonsille e/o delle adenoidi a causa di difficoltà respiratorie che si presentavano durante il sonno (almeno al 47,7 percento di questi).
Nella prima fase sono stati analizzati 127 bambini, che dopo l’intervento presentavano un aumento dell'indice di massa corporea (BMI) dal 5,5% all'8,2%.
In un secondo momento, sono stati monitorati altri 419 volontari e anche stavolta è stato rilevato un aumento di peso.
Nella terza e ultima fase sono stati vagliati altri 249 soggetti di cui il 50-75 percento aveva messo su chili dopo l’asportazione delle adenoidi. Anita Jeyakumar ha spiegato che i parametri sono variabili, ma che per diversi meccanismi la tonsillectomia potrebbe favorire l’aumento di peso.
Il maggior imputato colpevole dell'aumento di peso è la dieta post-operatoria, per questo, genitori e medici dovrebbero prestare attenzione alla crescita dei bambini nella fase successiva all’intervento al fine di evitare un’assunzione eccessiva di cibo con conseguente aumento di peso. Spesso infatti i familiari del bambino per premiarlo e consolarlo dopo un intervento chirurgico tendono a ricompensarlo con dosi eccessive di cibo, senza contare per almeno una settimana il bambino viene sfamato con i gelati.
E inoltre: “Le tonsilliti frequenti possono portare a disfagia, che provoca difficoltà nel deglutire e quindi diminuisce le calorie introdotte”. Quindi una volta tolte le tonsille si mangia di più perché si mangia più agevolmente.
La ricerca è stata pubblicata su "Otorinolayngology – Head and Neck Surgery”.
Fonte

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
Citazione
(@biker40)
Membro
Registrato: 12 anni fa
Post: 544
 

Molto interessante.
Grazie Tropico.


   
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