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Sport a bassa o a alta intensità e quantità/volume

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(@salvio)
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Dimagrire: sport a bassa o alta intensità? Consumare grassi o calorie?

Bassa o alta intensità per dimagrire? Molti consigliano di praticare sport a bassa intensità per dimagrire, poiché il consumo di grassi è maggiore. Purtroppo, nella maggior parte dei casi questo consiglio è devastante poiché vanifica ogni sforzo e inchioda il soggetto nella condizione di partenza.

Quando svolgiamo le normali mansioni quotidiane utilizziamo soprattutto i grassi come fonte energetica: l'organismo conserva i pochi carboidrati che ha di riserva per gli sforzi più intensi. Mano a mano che l'intensità dello sforzo aumenta, aumenta la percentuale di carboidrati che l'organismo consuma per ottenere l'energia richiesta, e parallelamente diminuisce la quantità di grassi bruciata, PERCENTUALMENTE.

In linea di massima:
per attività molto blande (camminata) il consumo di grassi è del 90% sotto alla soglia aerobica, per andature intorno alla soglia aerobica il consumo di grassi scende al 50% circa, si scende circa al 20% per andature vicine alla soglia anaerobica, per passare al 5% quando si va "fuori soglia". Ad andature ancora più veloci, l'organismo consuma solo carboidrati (ma lo sforzo può essere mantenuto solo per qualche decina di secondi).

In base a questi ragionamenti, molti allenatori consigliano i propri clienti di praticare a livelli inferiori alla soglia aerobica (120-140 battiti al minuto) in modo tale da bruciare molti grassi. Questo fa gioco agli allenatori anche perché molti clienti non tollererebbero la fatica di un allenamento davvero allenante, e quindi sono ben felici di fare attività molto blande. Il cliente è contento, l'allenatore anche. Peccato che questo tipo di allenamento ottenga dei risultati molto deludenti (il cliente non dimagrisce)!
Quello che conta sono le calorie

Lo scopo principale dell'attività fisica è quello di consumare calorie. L'unico modo per dimagrire, infatti, è quello di consumare più calorie di quelle che si assumono.

Il fatto che provengano da carboidrati o da grassi è secondario: l'organismo è in grado, infatti, di trasformare i carboidrati in grassi e quindi se noi consumiamo 200 kcal di grassi e poi li reintegriamo sottoforma di carboidrati, l'organismo li trasforma in grassi e li va a riposizionare nello stesso punto di prima.

Se al contrario consumiamo 500 kcal di carboidrati e ne reintegriamo solo 200 con l'alimentazione, l'organismo avverte che le scorte di carboidrati sono carenti e inizierà a risparmiarli... Sapete come? Bruciando più grassi! Quindi: è meglio consumare 500 kcal di carboidrati e reintegrarne solo una parte piuttosto che 200 kcal di grassi, e reintegrarle tutte.

Morale della favola: carboidrati o grassi, si dimagrisce comunque, l'importante è consumare più calorie di quelle che si assumono con l'alimentazione. Come vedremo, tante calorie si consumano solo bruciando tanti carboidrati.
Bruciando grassi si rimane sedentari
Grassi o calorie?

Se consideriamo i parametri fisiologici di un sedentario e di un soggetto allenato, scopriamo che il soggetto allenato ha una soglia aerobica molto più elevata rispetto al sedentario. Per esempio, il sedentario brucia tanti grassi finché cammina velocemente, ma se inizia a correre, inizia a necessitare dei carboidrati poiché il suo organismo considera una corsa molto lenta già come uno sforzo intenso. Il soggetto allenato, invece, può correre a 8 km/h pur rimanendo sotto alla soglia aerobica.

Il sedentario è in grado di consumare 150 kcal in un'ora di camminata veloce, di cui il 50% di grassi (75 kcal), mentre il soggetto allenato (supponiamo pesi 70 kg) consumerà 560 kcal nello stesso tempo, di cui 280 kcal di grassi... QUATTRO VOLTE TANTO.

Come fa il sedentario a diventare come lo sportivo? Solo facendo sport ad una intensità più alta (ad una intensità allenante) dove consuma soprattutto carboidrati! Se continua a praticare solo fitwalking in piano, oltre a consumare pochissime calorie e pochissimi grassi, non otterrà nemmeno alcun miglioramento sostanziale delle prestazioni. Ovvio che gli conviene l'attività intensa... Visti i risultati a lungo termine. A meno che il soggetto non abbia a disposizione 4 ore al giorno per allenarsi: allora consumerebbe 600 kcal... Ma chi ha 4 ore al giorno per allenarsi?

Un'altro motivo per guardare con un sorriso di compiacimento chi vi propone attività "bruciagrassi" a bassa intensità.

Non siete ancora convinti? Facciamo l'ultimo esempio. Prendiamo due soggetti di 70 kg ugualmente allenati: uno corre a 6 km/h e consuma il 50% di grassi, uno a 10 km/h e consuma il 20% di grassi. Il primo consuma in un'ora 420 kcal, di cui 210 di grassi. Il secondo ne consuma 700, di cui 140 di grassi. Meglio il primo? Non direi, visto che il secondo ha ben 300 kcal in più da spendere nell'arco della giornata. Non dimentichiamo mai che solo se le calorie assunte sono minori di quelle consumate si dimagrisce. Se gli allenamenti settimanali sono 3, il soggetto che corre veloce aumenterà il dispendio calorico di 900 kcal la settimana, l'equivalente di una pizza e una birra, il che renderà la dieta molto più fattibile e verosimilmente gli consentirà di dimagrire più in fretta e più facilmente. Quelle 70 kcal di grassi che il soggetto lento consuma in più verranno facilmente gestite dall'organismo grazie alle vie metaboliche di conversione dei nutrienti.

Lo so, alcuni non saranno convinti nemmeno ora. Concludo allora dicendo che il nostro fisico non è stupido: se consumiamo tanti carboidrati e non li reintegriamo (perché seguiamo un'alimentazione è ipocalorica), le nostre prestazioni diminuiscono. Solo se le scorte energetiche sono al massimo possiamo andare al massimo. Quindi, un soggetto a dieta non può allenarsi così intensamente da consumare solo carboidrati, l'organismo automaticamente gli consentirà solo andature più blande, dove il consumo di grassi è maggiore.

Tratto: http://www.cibo360.it/sport/dimagrimento/grassi_carboidrati_sport.htm

Aspetto i vostri commenti, poi ribatterò a tutte le amenità che sono scritte in questo articolo e ce ne sono tantissime.


   
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(@biker40)
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Perchè non le commenti direttamente?
Saluti.


Io rispondo con uno studio serio non con "cibo360"...

(20-04-10) New Study: LESS Cardio Gives Better

Working out for 20 minutes a day using interval exercise may provide many of the same benefits of much longer workouts done in conventional “long-duration” style. Many experts “recommend that children and teenagers exercise one hour every day and adults get a weekly minimum of two hours and 30 minutes of moderate intensity physical activity." "This could be activities such as brisk walking, dancing, gardening) or one hour and 15 minutes of vigorous activity (jogging, aerobic dancing and jumping rope,” CNN reported. However, a new study in the Journal of Physiology found that about 20 minutes of high-interval training provided the same benefits of longer exercise sessions that focused on endurance training. As CNN reported, “The study suggested that quick, high-interval training may represent an alternative to endurance training to improve metabolic health and reduce the risk for chronic diseases.”

Sources: CNN March 30, 2010 The Journal of Physiology March 15, 2010, 588, 1011-1022


   
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 Muso
(@muso)
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Bhè se lo scopo è perdere peso secondo me bisogna intervenire più che altro sull'alimentazione, per quello che riguarda la performance sono d'accordissimo con l'articolo: se vuoi aumentare la tua prestazione in un dato sport devi faticare, impegnarti, portare il corpo al limite e questo inevitabilmente ti porta a bruciare carbo, o secondo cianti, fosfati, ma penso sia impossibile usare solo fosfati per quanto l'esercizio sia breve e intenso.


   
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(@biker40)
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Errore Muso.
Non capisco perchè non si riesce a vedere oltre il proprio naso. Sempre il solito semplice nesso causa-effetto.
Mi alleno e brucio le calorie... E' la cosa più insensata che si possa dire.
Non è così banale.
L'attività ad intervalli non solo ti fa bruciare energia al momento ma te ne fa bruciare anche dopo in quanto innalza, a differenza dell'attività blanda, il metabolismo basale. Pertanto continui a bruciare energia anche seduto sul divano mentre ti spari un film porno.
Si stima che se ben fatta l'attività ad intervalli possa innalzare il basale fino a 300 kcal/giorno. Un'enormità.
Inoltre l'attività ad intervalli "stressa" in modo benevolo le cellule muscolari rendendole più "amichevoli" nei confronti dell'insulina.
Quest'ultima favorisce un miglior metabolismo degli zuccheri alimentari (fruttosio compreso) minimizzandone i danni.
INOLTRE! L'attività anaerobica sia lattacida che alattacida stimola in modo potentissimo la secrezione dell'ormone GH detto ormone della giovinezza.
Ci sono studi che dimostrano che dimostrano un calo lineare del GH con l'avanzare dell'età fino ad arrivare a zero a 90 anni circa. Con l'attività ad intervalli si frena di brutto quest'andamento e si rimane più giovani ed attivi.
MOREOVER: si velocizza il recupero! Meno mi alleno più recupero velocemente!
Poi si migliora la prestazione e SOPRATTUTTO lo si fa in poco tempo che nel 2012 con tutti i cazzi che abbiamo da fare non è cosa da niente...
Ti pare poco?

Grazie all'attività ad intervalli ed utilizzandola in modo intelligente (ovvero alternandola ad altre attività più spiccatamente di endurance) ho migliorato sensibilmente la mia performance anche su gare da 2h ed oltre nonostante faccia allenamenti da 30-40m soli (anche allenamenti lunghi ma molto diradati nel tempo).
Infine l'endurance si migliora anche con dieta ed allenamenti. Con la dieta aumentando a dismisura i grassi, con gli allenamenti inserendo sedute a stomaco vuoto a bassa-media intensità sempre brevi.

Un caro saluto.


   
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(@salvio)
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Errore Muso.
Non capisco perchè non si riesce a vedere oltre il proprio naso. Sempre il solito semplice nesso causa-effetto.
Mi alleno e brucio le calorie... E' la cosa più insensata che si possa dire.
Non è così banale.
L'attività ad intervalli non solo ti fa bruciare energia al momento ma te ne fa bruciare anche dopo in quanto innalza, a differenza dell'attività blanda, il metabolismo basale. Pertanto continui a bruciare energia anche seduto sul divano mentre ti spari un film porno.
Si stima che se ben fatta l'attività ad intervalli possa innalzare il basale fino a 300 kcal/giorno. Un'enormità.
Inoltre l'attività ad intervalli "stressa" in modo benevolo le cellule muscolari rendendole più "amichevoli" nei confronti dell'insulina.
Quest'ultima favorisce un miglior metabolismo degli zuccheri alimentari (fruttosio compreso) minimizzandone i danni.
INOLTRE! L'attività anaerobica sia lattacida che alattacida stimola in modo potentissimo la secrezione dell'ormone GH detto ormone della giovinezza.
Ci sono studi che dimostrano che dimostrano un calo lineare del GH con l'avanzare dell'età fino ad arrivare a zero a 90 anni circa. Con l'attività ad intervalli si frena di brutto quest'andamento e si rimane più giovani ed attivi.
MOREOVER: si velocizza il recupero! Meno mi alleno più recupero velocemente!
Poi si migliora la prestazione e SOPRATTUTTO lo si fa in poco tempo che nel 2012 con tutti i cazzi che abbiamo da fare non è cosa da niente...
Ti pare poco?

Grazie all'attività ad intervalli ed utilizzandola in modo intelligente (ovvero alternandola ad altre attività più spiccatamente di endurance) ho migliorato sensibilmente la mia performance anche su gare da 2h ed oltre nonostante faccia allenamenti da 30-40m soli (anche allenamenti lunghi ma molto diradati nel tempo).
Infine l'endurance si migliora anche con dieta ed allenamenti. Con la dieta aumentando a dismisura i grassi, con gli allenamenti inserendo sedute a stomaco vuoto a bassa-media intensità sempre brevi.

Mai letto post più assurdo.

Mi alleno e poi brucio di più a fermo. Ma quale cavolo di animale spende energia così solo perchp deve dimagrire?

La logica non è mi alleno e brucio calorie.

La logica è mi alleno, ho più fame perchè e mangio di più, se sono grasso posso anche mangiare di meno, e consumo le mie riserve, ma questo con il giusto livello ormonale e nei tempi per rimanere nel giusto livello ormonale.

Purtroppo le leggi della natura sono ancora off-limits per l'umanità...

L'attività ad intervalli non solo ti fa bruciare energia al momento ma te ne fa bruciare anche dopo in quanto innalza, a differenza dell'attività blanda, il metabolismo basale. Pertanto continui a bruciare energia anche seduto sul divano mentre ti spari un film porno.

Se uno si nutre naturalmente, non ha mai voglia di spararsi un porno, visto che sono gli stimolanti che alzano la glicemia a scatenare questa reazione, ben altra cosa se si è in compagnia femminile, la le surreni giocano un ruolo importantissimo, dato che, se non alzano la glicemia rapidamente, niente erezione.

Se continui a bruciare energia stando sul divanos eduto al caldo, vuol dire che la tiroide sta iperfunzionando solo perchè stai mangiando troppo.

Inoltre se si mangia meno di quanto si consuma, il cortisolo aumenta rapidamente per usare le risorse.

Quindi mangiare meno ha anche un senso, ma non è stressante; se si era uno abituato a mangiare tantissimo, molto oltre il proprio bilancio, e si dimezza l'energia introdotta la cortisolemia si alzerà velocemente per poi passare a uno stato energetico dove si bruciano grassi, ma nel contempo il metabolismo diminuirà, per compensare, si dovrà mangiare di meno, fino al proprio bilancio energetico.

Oltre il quale il cortisolo aumenterà di nuovo, perchè diventa uno stress.

La macchina biologica chiamata uomo è fatta per mangiare al minimo o almeno molto meno di quelloc he si pensa e per autoregolarsi, se deve fare di più fa riposare di più, e poi fa compensare ripristinando le energie.

Quest'ultima favorisce un miglior metabolismo degli zuccheri alimentari (fruttosio compreso) minimizzandone i danni.
INOLTRE! L'attività anaerobica sia lattacida che alattacida stimola in modo potentissimo la secrezione dell'ormone GH detto ormone della giovinezza.

Se per questo se digiuni aumenta lo stesso, il GH è usato per far si che il sistema bruci grassi, infatti aumenta dopo la terza ora di digiuno interprandiale, ora se ti alimenti di grassi e fai attività a bassa intensità, non lo aumenti come picco, lo aumenti in pianta stabile.

Secondo te i nordici perchè sono così alti? perchè nel corso dei secoli nuutrendosi prevalentemente di animali si sono adattati, o meglio solo coloro adatti a produrre tanto GH sono sopravvissuti. Selezione genetica.

Ci sono studi che dimostrano che dimostrano un calo lineare del GH con l'avanzare dell'età fino ad arrivare a zero a 90 anni circa. Con l'attività ad intervalli si frena di brutto quest'andamento e si rimane più giovani ed attivi.

Appunto, infatti se un uomo può procreare fino a 70 anni, vuol dire che in natura doveva avere la forza anche per crescere il proprio figlio e soprattutto essere attraente affinchè qualcuna si accoppi con lui.

Grazie all'attività ad intervalli ed utilizzandola in modo intelligente (ovvero alternandola ad altre attività più spiccatamente di endurance) ho migliorato sensibilmente la mia performance anche su gare da 2h ed oltre nonostante faccia allenamenti da 30-40m soli (anche allenamenti lunghi ma molto diradati nel tempo).

Ah mo va bene allenarsi a lungo ma dilatando al massimo?

nfine l'endurance si migliora anche con dieta ed allenamenti. Con la dieta aumentando a dismisura i grassi, con gli allenamenti inserendo sedute a stomaco vuoto a bassa-media intensità sempre brevi.

L'allenamento aumenta la capacità di bruciare grassi, ma quello a bassissima intensità protratto a lungo, altrimenti il sistema se ci si nutre prevalentemente di grassi e ci si allena a lungo ad alta intensità deve compensare usando riserve di glucosio e sintetizzando glucosio, cosa alla quale penserà il cortisolo.


   
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Tropico
(@tropico)
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Se uno si nutre naturalmente, non ha mai voglia di spararsi un porno, visto che sono gli stimolanti che alzano la glicemia a scatenare questa reazione, ben altra cosa se si è in compagnia femminile, la le surreni giocano un ruolo importantissimo, dato che, se non alzano la glicemia rapidamente, niente erezione.

Ne era convinto anche Ehret, sta correlazione che hai fatto, scusa, ma che basi ha?
Se una persona non fa sesso da 1 mese o più non ha stimolo a vedere un porno e masturbarsi se si alimenta naturalmente? Il termine naturalmente poi è ancora tutto da stabilire visto appunto che le leggi della natura sono off limits come tu stesso dici.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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(@salvio)
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Oh guarda:

http://www.my-personaltrainer.it/metabolismo-energetico.htm

In evidenza:

SE L'ATTIVITA' FISICA E' DI BASSA INTENSITA' MA DI BREVE DURATA LIPIDI E CARBOIDRATI CONTRIBUISCONO IN EGUAL MISURA ALLA RICHIESTA ENERGETICA

SE L'ATTIVITA' FISICA E' DI BASSA INTENSITA' MA SI PROTRAE PER ALMENO UN'ORA VI E' UN DEPAUPERAMENTO DELLE RISERVE DI GLICOGENO E MAGGIORE UTILIZZAZIONE DI LIPIDI CHE ARRIVANO A COPRIRE L'80% DELLA RICHIESTA ENERGETICA.

AD INTENSITA' PIU' BASSA LA PRINCIPALE FONTE ENERGETICA E' RAPPRESENTATA DAI GRASSI

AD INTENSITA' PIU' ALTA L'UTILIZZAZIONE DEI GRASSI RIMANE COSTANTE, MA VI E' UN PROGRESSIVO AUMENTO DELL'UTILIZZO DI GLUCOSIO E GLICOGENO MUSCOLARE (la quantità di energia liberata dall'ossidazione dei grassi è uguale al 25% e al 75% del VO2max ).

L'ALLENAMENTO CONSENTE DI RISPARMIARE LE SCORTE DI GLICOGENO

L'ALLENAMENTO CONSENTE DI OTTIMIZZARE L'UTILIZZAZIONE DEI GRASSI A SCOPO ENERGETICO

Il disegnino esplica tra l'altro l'importanza del fruttosio:

Adattamento del muscolo scheletrico all'allenamento:

Aumenta la disponibilità intracellulare degli enzimi del ciclo di Krebs e della catena di trasporto degli elettroni

Migliora il trasporto degli acidi grassi attraverso le membrane della cellula muscolare

Aumenta il trasporto di acidi grassi dentro il mitocondrio (meccanismo legato alla carnitina)

Aumenta il numero e la grandezza dei capillari

Aumenta il numero e la grandezza dei mitocondri

Aumenta il VO2 max , quindi aumenta la disponibilità di OSSIGENO che è IL FATTORE LIMITANTE DELL'UTILIZZO DEGLI ACIDI GRASSI A SCOPO ENERGETICO

L'allenamento di tipo aerobico consente quindi una maggiore liberazione di ATP dalla βossidazione ed aumenta la resistenza della cellula indipendentemente dalle scorte di glicogeno.

Nella transazione da riposo a lavoro submassimale la maggior parte dell'energia è fornita dal glicogeno muscolare analogamente a quanto avviene nel lavoro ad alta intensità; nei successivi 20 minuti il glicogeno di origine epatica e muscolare fornisce il 40-50% dell'energia mentre il resto viene garantito dai lipidi con un piccolo contributo delle proteine.

Angelo questo sempre perchè il fruttosio è inutile e non serve a un cazzo, anzi ci danneggia pure.

Col passare del tempo durante un esercizio di intensità moderata si manifesta:

deplezione di glicogeno, diminuzione del livello di glucosio ematico ed aumento dei trigliceridi, aumentato catabolismo proteico per coprire il fabbisogno energetico. Il glucosio plasmatico diventa quindi la principale sorgente energetica per quanto riguarda i carboidrati ma la maggior parte di energia è fornita dai lipidi.

La misura in cui accade è decisa dai tassi di GH, se sono alti, ci vuole un'intensità più alta perchè il sistema è portato all'insulino-resistenza, quindi a bruciare maggiormente grasso, non a caso alti livellidi GH = una cassa toracica che non finisce mai, proprio per compensare la maggiore necessità di ossigeno richeista all'unità di tempo.

Se l'esercizio si protrae a lungo il fegato non è più in grado di immettere in circolo glucosio sufficiente a soddisfare le richieste muscolari e la glicemia scende (addirittura di 45 mg/dl durante 90min di esercizio strenuo).

La fatica si manifesta quando c'è deplezione estrema di glicogeno nel fegato e nel muscolo indipendentemente dalla disponibilità di ossigeno a livello muscolare.

Quindi sorseggiare una miscela di glucosio fruttosio non solo allontana la stanchezza, ma facilità anche il recupero da parte del fegato, e così se si mangia cibi conteneti fruttosio tutti i giorni.

L'attività fisica di ELEVATA INTENSITA' (75-90% del VO2MAX) non può essere protratta per oltre 30-60 minuti anche nei soggetti allenati. Dal punto di vista fisiologico si ha liberazione di catecolamine, glucagone ed inibizione della secrezione di insulina. L'assetto ormonale che si instaura stimola la glicogenolisi epatica e muscolare.

metabolismo energeticoDurante questo tipo di attività il 30% della richiesta energetica è coperta dal glucosio plasmatico, mentre il rimanente 70% è coperto per la maggior parte da glicogeno muscolare (1 ora di attività porta alla deplezione del 55% delle scorte, 2 ore azzerano sia il glicogeno muscolare che quello epatico).

INOLTRE L'ELEVATA RICHIESTA ENERGETICA CAUSA L'AUMENTO DELLA PRODUZIONE DI ACIDO LATTICO CHE SI ACCUMULA NEL MUSCOLO E NEL SANGUE INIBENDO LA LIPOLISI NEL TESSUTO ADIPOSO.

CONCLUSIONE: il fattore limitante della prestazione sportiva è la disponibilità di ossigeno.

In condizioni di scarsa ossigenazione il glucosio, insieme alle riserve di fosfati muscolari è l 'unica fonte energetica utilizzabile.

La glicolisi anaerobica ha un rendimento di 20 volte inferiore rispetto alla glicolisi aerobica e causa la produzione di acido lattico un metabolita responsabile della fatica muscolare.

Ad un determinato carico di lavoro più è alto il VO2 max e più alto sarà il contributo dei grassi nel metabolismo energetico. Un allenamento che migliora il VO2max aumenta pertanto anche la capacità di utilizzare i grassi come fonte energetica primaria.

Un tipo di esercizio che se si può va evitato come la peste, e fatto solo raramente, visto che non porta come quella moderatamentre intensa a miglioramenti ormonali, anzi aumenta solo lo stress.

Per carità na corsettina a passo moderato al giorno non ammazza, ma non aiuta a predisporr eil corpo a bruciare grasso, ma carboidrati.

Quindi o si segue una dieta con più carbo, perfettamente concepibile in stile paleo, perchè lo si prende dalla frutta per ricaricare il fegato, si consumano più carboidrati complessi.

Se l'uomo e gli animali bruciano preferenzialmente grasso a digiuno e questo viene bruciato meglio in riserva con il GH, solo se si fa una dieta ricca in grassi, ci sarà un motivo.

Il GH è come il cortisolo, lo si usa nelle riserve, ma non è un ormone destinato allo stress della fame, ma a far si che l'animale in questione bruci il proprio grasso e non i propri carboidrati di riserva che servono per le funzioni immunitarie che il GH incentiva il cortisolo invece reprime.

Attenzione non è che cortisolo e GH so due mondi diversi, ma mentre il cortisolo stimola il sistema a usare le riserve quando il glucagone non puo' aumentare la glicemia, perchè il sistema si è accordo che le riserve stanno finendo, il GH impone allo stesso di divenire insulino-resistente perchè deve spingere i muscoli a usare grasso non glucosio che è prezioso e se manca non ci sidifende nemmeno da un raffreddore.

http://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/ormoni/gh.html

Potete vedere come il GH anche in carenza di glucosio porta a stimolare le crescita tramite IGF-1.

Alla fine il GH favorisce la giovinezza perchè fa usare il corpo in modo efficiente ed economico, facendo letteralmente mangiare al minimo delle necessità.

Ecco perchè il picco lo si raggiunge di notte, perchè durante il sonno uno deve bruciare grasso e quasi solo grasso.


Ne era convinto anche Ehret, sta correlazione che hai fatto, scusa, ma che basi ha?
Se una persona non fa sesso da 1 mese quindi non ha stimolo a vedere un porno e masturbarsi se si alimenta naturalmente? Il termine naturalmente poi è ancora tutto da stabilire visto appunto che le leggi della natura sono off limits come tu stesso dici.

Nessun animale cerca il sesso per piacere, ma solo in termini riproduttivi, è cosa logica che se non si ha disponibilità femminile si va nella patologia, perchè specialmente la specie umana è fatta per avere frequenti contatti sessuali, ma non per essernme ossessionata al punto di guardare un porno.

Voglio dire lo metto lo vedo mi masturbo poi basta, non è che mi metto a guardare così un porno che so di una noia mortale.

Le leggi della natura io non le conosco, ma non mi risulta che naturalmente un animale si masturbi una o più volte al giorno, compensando l'enorme utilizzo che implica a carico delle surreni e dei testicoli, a suon di carboidrati e oppiacei.

Inoltre se ha poche calorie a disposizione, ti garantisco che non ci pensa nemmeno.


   
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Tropico
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Se non stai bene e/o sei denutrito, il sesso è secondario, non ti viene voglia, non ci piove, prendere a paragone gli animali è fuorviante, loro hanno il periodo di calore, noi disponibilità sessuale tutto l'anno. Ma se uno avesse voglia di guardarsi un porno per eccitarsi in mancanza di sesso non la vedrei una ossessione, a meno che non ne sia dipendente ma questa è un'altra storia e inizialmente non avevi detto questo, comunque sto andando off topic e mi fermo.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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(@salvio)
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Che piaccia oppure no, noi siamo come gli animali, più cibo c'è più abbiamo voglia di farlo, perchè la riproduzione implica che vi sia sussistenza.

Il sesso purtroppo se uno è sotto oppioidi rappresenta una forma di piacere e come gli oppioidi stimolanti, alza anche il livello dell'adrenalina, quindi al pari degli oppioidi può instaurare una dipendenza più subdola di quanto si crede.


   
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 Muso
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Errore Muso.
Non capisco perchè non si riesce a vedere oltre il proprio naso. Sempre il solito semplice nesso causa-effetto.
Mi alleno e brucio le calorie... E' la cosa più insensata che si possa dire.
Non è così banale.
L'attività ad intervalli non solo ti fa bruciare energia al momento ma te ne fa bruciare anche dopo in quanto innalza, a differenza dell'attività blanda, il metabolismo basale. Pertanto continui a bruciare energia anche seduto sul divano mentre ti spari un film porno.
Si stima che se ben fatta l'attività ad intervalli possa innalzare il basale fino a 300 kcal/giorno. Un'enormità.
Inoltre l'attività ad intervalli "stressa" in modo benevolo le cellule muscolari rendendole più "amichevoli" nei confronti dell'insulina.
Quest'ultima favorisce un miglior metabolismo degli zuccheri alimentari (fruttosio compreso) minimizzandone i danni.
INOLTRE! L'attività anaerobica sia lattacida che alattacida stimola in modo potentissimo la secrezione dell'ormone GH detto ormone della giovinezza.
Ci sono studi che dimostrano che dimostrano un calo lineare del GH con l'avanzare dell'età fino ad arrivare a zero a 90 anni circa. Con l'attività ad intervalli si frena di brutto quest'andamento e si rimane più giovani ed attivi.
MOREOVER: si velocizza il recupero! Meno mi alleno più recupero velocemente!
Poi si migliora la prestazione e SOPRATTUTTO lo si fa in poco tempo che nel 2012 con tutti i cazzi che abbiamo da fare non è cosa da niente...
Ti pare poco?

Grazie all'attività ad intervalli ed utilizzandola in modo intelligente (ovvero alternandola ad altre attività più spiccatamente di endurance) ho migliorato sensibilmente la mia performance anche su gare da 2h ed oltre nonostante faccia allenamenti da 30-40m soli (anche allenamenti lunghi ma molto diradati nel tempo).
Infine l'endurance si migliora anche con dieta ed allenamenti. Con la dieta aumentando a dismisura i grassi, con gli allenamenti inserendo sedute a stomaco vuoto a bassa-media intensità sempre brevi.

Un caro saluto.

Mmmm non ho capito dove starebbe il mio errore...

A parte questo, Salvio, in un libro che tu stesso mi consigliasti (la civiltà contro l'uomo) si parla dell'uomo come un animale propenso ad avere parecchi rapporti sessuali e che a causa della civilizzazione è l'unico animale ad avere così frequenti episodi di masturbazione, oltre che le scimmie degli zoo.

Riporto anche questo divertente articoletto: http://smartlifting.org/2011/11/16/sento-che-ho-il-metabolismo-pi-alto-oppure-ho-le-allucinazioni-2/


   
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Tropico
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Che piaccia oppure no, noi siamo come gli animali, più cibo c'è più abbiamo voglia di farlo, perchè la riproduzione implica che vi sia sussistenza.

Il sesso purtroppo se uno è sotto oppioidi rappresenta una forma di piacere e come gli oppioidi stimolanti, alza anche il livello dell'adrenalina, quindi al pari degli oppioidi può instaurare una dipendenza più subdola di quanto si crede.

E' una deriva personale oppiodi alimentari e sesso che non mi trova d'accordo. Pazienza, la pensiamo in maniera diversa.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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(@andrea)
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L'attività ad intervalli non solo ti fa bruciare energia al momento ma te ne fa bruciare anche dopo in quanto innalza, a differenza dell'attività blanda, il metabolismo basale. Pertanto continui a bruciare energia anche seduto sul divano mentre ti spari un film porno.

poi se oltre al film ti spari anche qualcos altro ne bruci ancor di piu :asd: 😛


   
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(@biker40)
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Come al solito Salvio ha capito fischi per fiaschi.
Come faccio a rispondere a tutte queste corbellerie?

Io non ho tempo...

L'animale di tanto in tanto lotta in modo frenetico e massimale per salvarsi la vita o per mangiare/catturare un altro animale.
L'attività ad intervalli simula questo in natura.
Ma l'avevo appena spiegato ma come al solito devo capire che Salvio non abbia neanche letto.

Salvio... Il film porno era un esempio, un semplice esempio... Hai qualche grave forma di disfunzione cerebrale se continui a non capire le mie battute ironiche.
Mi spieghi perchè sto sempre a cazzo dritto?

Il titolo del thred non è il cazzo del digiuno! Che c'entra il digiuno! Stiamo parlando di allenamento! Quale allenamento è meglio quello ad intervalli o quello prolungato a bassa intensità? Ecco il punto tanto per ricordarlo. Certo che con Salvio l'OT è un must.

Il grande attore Antony Quinn ha avutol'ultimo figlio a 90 anni poco prima di morire... Che cavolo vai dicendo...

I miei allenamenti lunghi non sono come i tuoi!!!!! Mica cammino?????? Ma come si fa a discutere con questo tizio??????
Non sa proprio nulla di sport!

Ti ho postato uno studio che dice proprio il contrario di ciò che affermi.
Prova a fare altrettanto.

In questi studi c'è tutto quanto ho descritto sopra nel precedente thred.
Fai altrettanto. Grazie.

http://circ.ahajournals.org/content/115/24/3086.short

http://jap.physiology.org/content/84/6/2138.short

http://www.ingentaconnect.com/content/adis/smd/2001/00000031/00000001/art00002


   
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Tropico
(@tropico)
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Non si parla di intensità ma di quantità

Quantità minima di attività fisica per ottenere una riduzione della mortalità e un aumento dell’aspettativa di vita

I benefici per la salute dell'attività fisica nel tempo libero sono ben noti, ma non è chiaro se un esercizio per un periodo inferiore ai 150 minuti raccomandati a settimana possa avere benefici sull'aspettativa di vita.
Sono stati valutati i benefici sulla salute di un intervallo di volumi di attività fisica in una popolazione di Taiwan.
In questo studio di coorte prospettico, sono stati coinvolti 416.175 individui ( 199.265 uomini e 216.910 donne ) che hanno preso parte a un programma di screening medico standard a Taiwan tra il 1996 e il 2008, con un follow-up medio di 8.05 anni.
Sulla base della quantità settimanale di esercizio fisico indicata in un questionario auto-somministrato, i partecipanti sono stati posizionati in una delle 5 categorie di volume di esercizio previste dallo studio: inattivo o con attività bassa, media, alta o molto alta.
Sono stati calcolati gli hazard ratio ( HR ) per rischi di mortalità per ciascun gruppo rispetto al gruppo inattivo e l'aspettativa di vita per ciascun gruppo.
Rispetto agli individui inattivi, quelli nel gruppo basso volume di attività che si dedicavano all'esercizio fisico per 92 minuti a settimana, o 15 minuti al giorno, hanno mostrato una riduzione del rischio del 14% di mortalità per tutte le cause ( HR 0.86 ) e un allungamento dell'aspettativa di vita di 3 anni.
Ciascuna aggiunta di 15 minuti al giorno di esercizio fisico oltre la quantità minima di 15 minuti al giorno ha ridotto ulteriormente la mortalità per tutte le cause del 4% e la mortalità per tutti i tipi di tumore dell’1%.
Questi benefici sono risultati applicabili a tutti i gruppi di età, per entrambi i sessi e per le persone con rischi di malattie cardiovascolari.
Gli individui inattivi hanno mostrato un aumento del 17% ( HR=1.17 ) nel rischio di mortalità rispetto a quelli nel gruppo basso volume di esercizio.
In conclusione, 15 minuti al giorno o 90 minuti a settimana di esercizio fisico di intensità moderata potrebbero portare beneficio, anche per individui a rischio di malattie cardiovascolari. ( Xagena2011 )

Fonte Wen CP et al, Lancet 2011; 378: 1244-1253

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Tropico
(@tropico)
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Attività fisica e rischio successivo di malattia di Parkinson
Uno studio ha valutato in maniera prospettica la relazione tra attività fisica e malattia di Parkinson.
L’attività fisica è stata valutata in relazione a malattia di Parkinson in 213.701 appartenenti alla coorte dello studio NIH-AARP Diet and Health Study: le attività fisiche nel corso di 4 periodi ( età 15-18, 19-29 e 35-39 e negli ultimi 10 anni ) sono state rilevate nel periodo 1996-1997 e la diagnosi di malattia di Parkinson effettuata da un medico è stata segnalata nel questionario di follow-up 2004-2006.
Solo i casi diagnosticati dopo il 2000 ( n=767 ) sono stati inclusi nell’analisi.
Livelli più elevati di attività fisica da moderata a vigorosa nella fascia di età 35-39 o negli ultimi 10 anni come rilevato nel periodo 1996-1997 sono risultati associati a una minore insorgenza di malattia di Parkinson dopo il 2000 con una significativa relazione dose-risposta.
Gli odds ratio ( OR ) multivariati tra i più alti versus i più bassi livelli sono stati 0.62 ( p per trend 0.005 ) per la fascia 35-39 anni e 0.65 ( p per trend 0.0001 ) per gli ultimi 10 anni.
Ulteriori analisi hanno mostrato che individui con partecipazione costante e frequente ad attività fisiche da moderate a vigorose in entrambi i periodi hanno un rischio inferiore di circa il 40% rispetto a quelli inattivi in entrambi i periodi.
Attività da moderate a vigorose in età più precoci o attività leggera non sono risultate associate a malattia di Parkinson.
Infine, l’associazione tra il più alto livello di attività fisica da moderata a vigorosa e il più basso rischio di malattia di Parkinson è stato dimostrato in una meta-analisi di studi prospettici.
In conclusione, benché non si possa escludere la possibilità che un’attività fisica inferiore sia un marcatore precoce di malattia di Parkinson, prove epidemiologiche suggeriscono che un esercizio da moderato a vigoroso potrebbe proteggere contro questa patologia. ( Xagena2010 )
http://www.benessere.net/index.php?page=4&view=18147 Xu Q et al, Neurology 2010; 75: 341-348


E' relativo solo al Parkinson però fa riflettere comunque.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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Tropico
(@tropico)
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L’attività fisica riduce il rischio di rapido declino della funzione renale negli anziani
L’attività fisica abituale presenta sia effetti fisiologici che metabolici, che possono moderare il rischio di declino della funzione renale.
E’ stata valutata l’ipotesi se più alti livelli di attività fisica fossero associati ad un più basso rischio di declino della funzione renale negli anziani.
Sono stati studiati 4.011 soggetti di età uguale o superiore ai 65 anni, partecipanti al Cardiovascular Health Study ( CHS ), sottoposti ad almeno due misurazioni della funzione renale nell’arco di 7 anni.
E’ stato fissato un punteggio di attività fisica in una scala da 2 a 8 in base alle kilocalorie spese per settimana e al cammino percorso.
Il rapido declino della funzione renale è stato definito come una perdita superiore a 3 mL/min/1.73 m2 per anno della velocità di filtrazione glomerulare.
Il 23.9% dei partecipanti ha presentato rapido declino della funzione renale, pari a 4.1 eventi per 100 persone-anno.
Il rischio stimato di rapido declino della funzione renale è stato del 16% nel gruppo a più alta attività fisica ( punteggio di 8 ) e del 30% nel gruppo a più bassa attività fisica ( punteggio di 2 ).
Dopo aggiustamento per le multivariabili, è stato trovato che i due gruppi a più alta attività fisica ( punteggi di 7-8 ) erano associati ad un più basso rischio del 28% di rapido declino della funzione renale., rispetto ai due gruppi a più bassa attività fisica ( punteggio 2-3 ).
In conclusione, i più alti livelli di attività fisica sono risultati associati a un più basso rischio di rapido declino della funzione renale tra gli anziani.
Fonte Robinson-Cohen C et al, Arch Intern Med 2009; 169: 2116-2123


Si delinea in via generale che l'attività leggera o moderata servono in maniera marginale rispetto ad una attività più intensa, anche e soprattutto in terza età.
E J.Lalanne lo sapeva bene.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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