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CO2 - Anidride Carbonica

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Tropico
(@tropico)
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Topic starter  

Un ambiente a basso tasso di ossigeno porta alla rigenerazione cardiaca nei topi
https://www.sciencedaily.com/releases/2016/11/161101093856.htm 2016

In questo studio, i ricercatori hanno abbassato il livello di ossigeno dal normale 21 per cento al 7 per cento (equiparabile allo stare sull'Everest), quindi monitorato la massa e la funzione del cuore. Essi hanno dimostrato che la riduzione di ossigeno porta ad un aumento sia in cardiomiociti che miglioramento della funzione cardiaca. Dopo due settimane in ambiente povero di ossigeno, le cellule del muscolo cardiaco - i cardiomiociti - hanno iniziato a dividersi e crescere. In circostanze normali i cardiomiociti non si dividono nei mammiferi adulti.
"Questo lavoro dimostra che l'ipossia equivalente alla vetta del Monte Everest può effettivamente invertire la malattia cardiaca, e che è straordinario", ha detto il professore e dottore Benjamin Levine.
"In teoria, la creazione di un ambiente povero di ossigeno potrebbe portare a riparare non solo il muscolo cardiaco, ma anche altri organi", ha detto il dottor Sadek.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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È un caso di eustress, come l'effetto di rigenerazione e irrobustimento che il sollevamento pesi fa ai muscoli; o anche, per fare un altro esempio, il peeling che fa rigenerare la pelle. Certamente, anche nel caso dell'ipossia, lo stress, per essere benefico, andrà dosato con molta attenzione.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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Bloomberg5593
(@bloomberg5593)
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Registrato: 9 anni fa
Post: 1356
 

Troppo ossigeno nell'atmosfera è negativo. Sull'altitudine l'aria è rarefatta e questo rende l'energia nelle cellule più difficile da esaurire (a causa della maggiore retenzione di CO2)... ci sono altri metodi, come respirare area contenente co2, mettersi in un sacco riempito col gas in questione, però per i benefici sul lungo termine sarebbe ottimale vivere ad almeno 1700-1800m. Fino a 3600 metri ci sono benefici negli studi ma inizia a fare troppo freddo anche sull'equatore, ma già 2000 fanno una enorme differenza. Le assicurazioni sulla vita sanno da molto tempo che i tassi di cancro sono notabilmente minori sull'altitudine, come ad esempio in Ecuador. Queste sono verità riconosciute in parte anche dalla scienza "ufficiale"...


   
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nataku
(@nataku)
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Post: 2354
 

http://altitude-mask.com/


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Registrato: 12 anni fa
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Sarà, però io preferisco vivere vicino al mare: il clima montano mi farebbe deprimere. Mia cugina vive a Vipiteno e mi ha parlato di paesi vicini, i quali durante l'inverno sono totalmente isolati, dove c'è un alto tasso di suicidi. Quindi, se non ti uccide il cancro, ti uccide la depressione!

Meno ossigeno, meno energia utilizzata e quindi meno radicali liberi. Ne esce sempre fuori che per durare a lungo bisogna depotenziarci. C'è da capire se ci piacciono molti giorni da pecoroni o pochi da leone...XD

La maschera che ha postato @"nataku" , conoscendo il disagio che crea la maschera che uso per verniciare, è inquietante...:-/

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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nataku
(@nataku)
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Registrato: 11 anni fa
Post: 2354
 

eppure molti si vedono diversi atleti usarla nei loro allenamenti, soprattutto in MMA


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Registrato: 12 anni fa
Post: 7422
 

Quante cagate fanno gli atleti... Comunque loro lo fanno nell'ottica di aumentare i globuli rossi e di conseguenza migliorare la capacità aerobica. L'epo mi pare che faccia quell'effetto negli atleti di resistenza. C'è pure una pratica che prevede un soggiorno in alta quota, estrazione del sangue adattato al poco ossigeno e, prima della gara in pianura, sempre per aumentare le prestazioni, trasfusione del sangue affamato di ossigeno. Gli atleti vogliono mettere il turbo, Tutto il contrario di quello di cui discutiamo qui!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@digeridoo)
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Registrato: 12 anni fa
Post: 442
 

Proprio ieri leggevo questo articolo molto interessante:
http://raypeat.com/articles/articles/protective-co2-aging.shtml

Quante cagate fanno gli atleti... Comunque loro lo fanno nell'ottica di aumentare i globuli rossi e di conseguenza migliorare la capacità aerobica. L'epo mi pare che faccia quell'effetto negli atleti di resistenza. C'è pure una pratica che prevede un soggiorno in alta quota, estrazione del sangue adattato al poco ossigeno e, prima della gara in pianura, sempre per aumentare le prestazioni, trasfusione del sangue affamato di ossigeno. Gli atleti vogliono mettere il turbo, Tutto il contrario di quello di cui discutiamo qui!

Confermo. A noi in alternativa per fare le cose un po' piú soft ci facevano fare una quindicina di giorni di allenamento in montagna prima delle gare, il risultato è lo stesso


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Registrato: 12 anni fa
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Esiste il digiuno alimentare e adesso anche quello aerobico... Si potrebbero mettere un bel po' di piante dentro casa: la mancanza di luce interrompe la fotosintesi consumando ossigeno e rilasciando co2. Poi, ci sono le stufe catalitiche a gas che sono un portento per consumare l'ossigeno negli ambienti chiusi... Mah!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@digeridoo)
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Registrato: 12 anni fa
Post: 442
 

Mi hai fatto venire in mente quelle fotografie in bianco e nero delle case dei contadini pre rivoluzione industriale: una stanza di 20 m2 senza finestre, con stufa a legna accesa h24 e in cui ci vivevano in 6 come minimo (oltre all'asino che contribuiva a riscaldare l'ambiente) XD


   
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Bloomberg5593
(@bloomberg5593)
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Post: 1356
 

Sarà, però io preferisco vivere vicino al mare: il clima montano mi farebbe deprimere. Mia cugina vive a Vipiteno e mi ha parlato di paesi vicini, i quali durante l'inverno sono totalmente isolati, dove c'è un alto tasso di suicidi. Quindi, se non ti uccide il cancro, ti uccide la depressione!

Meno ossigeno, meno energia utilizzata e quindi meno radicali liberi. Ne esce sempre fuori che per durare a lungo bisogna depotenziarci. C'è da capire se ci piacciono molti giorni da pecoroni o pochi da leone...XD

La maschera che ha postato @"nataku" , conoscendo il disagio che crea la maschera che uso per verniciare, è inquietante...:-/

Ma infatti mica parlavo di posti di montagna in italia o in europa... quelli non sono viabili perchè fa troppo freddo. Ai tropici, come in Messico (o in Ecuador, Peru, Bolivia, Colombia) ci sono dei climi caldi/temperati nonostante l'altitudine che è presente anche sottoforma di altopiani, quindi non picchi montuosi, ma intere città poste su quell'altitudine. La stessa Città del Messico, con milioni di abitanti, è situata a più di 2000 metri di altezza.
Inoltre non sono d'accordo col fatto che dobbiamo "depotenziarci": in realtà più ossigeno nell'atmosfera rende il corpo meno capace di consumare ossigeno quindi è il contrario. Quando le concentrazioni di CO2 sono ottimali, lo è anche il consumo di ossigeno che è indicativo del tasso metabolico.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
Membro
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La teoria sembra convincente. Però è evidente che quando uno di pianura si sposta in alta quota, molto spesso sperimenta un disagio di adattamento chiamato "mal di montagna", ma non conosco lo stesso disagio per il montanaro che scende a valle. Io penso che l'ipossia sia uno stressor che il corpo cerca di contrastare. Non ci vedo nulla di salutufero in questo. Bisogna però essere sani per potersi adattare bene.
Qui leggo, per quanto riguarda i cardiopatici, che all'aumentare della quota aumenta l'ipertensione. È per questo che dico che bisogna dare molta attenzione: noi non siamo topi. http://www.selviturismo.com/cms/attivita-terapeutiche/medicina-di-montagna/

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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Bloomberg5593
(@bloomberg5593)
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Registrato: 9 anni fa
Post: 1356
 

Il mal di montagna ovviamente esiste, ma nella mia opinione non è indicativo dei benefici o meno dell'altitudine, si verifica quando si ascende troppo rapidamente e comunque i casi riportati sono al 90+% gente che va da 0 a oltre 2000m in un giorno. Se si è in condizioni precarie si può anche morire, infatti bisognerebbe adattarsi piano piano, con un innalzamento di poche centinaia di metri ogni tot giorni (o persino settimane), dopo che ci si è adattati a pieno alla altitudine in cui ci si trovava. Per "alta altitudine" si intende oltre i 1500m, ed io penso che da lì i benefici iniziano a diventare visibli, anche se a volte ci vogliono 2-3 settimane per notarli. Non è un caso che il mal di montagna si curi con l'acetazolamide che aumenta la ritenzione di co2 dei tessuti. L'ideale e la cosa che spero di fare un giorno è provare queste cose in Messico sud-occidentale/centrale: si potrebbe iniziare da Guadalajara o Tuxpan, Jalisco (~1500m), per poi andare a Morelia o Zamora, Michoacan (1700-1800m), fino a Guanajuato (~1900m). Ci sono anche posti più alti, fino a 2600 credo, ma inizia a fare freddo la sera. In Ecuador, anche a 3000 metri come a Quito, Ambato, o Cuenca c'è un clima temperato tutto l'anno. La cosa bella è che lì le donne non hanno quasi mai la cellulite, infatti il CO2 è molto efficace contro di essa.


   
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