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I velocisti

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fabio meloni
(@fabietto)
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Questo sport mi sta prendendo sempre più

sito di riferimento http://www.noivelocisti.net/

un assaggio degli allenamenti:
http://www.noivelocisti.net/component/jomtube/video/347.html
http://www.noivelocisti.net/component/jomtube/video/308.html

Mi piace, mi piace e .......me gusta!

PREPARAZIONE E ALLENAMENTO DEI GIOVANI VELOCI

http://www.fidal-lombardia.it/pagine/Tecnico/Raduni/2005/salo/VELOCITAINTSPECIALIZZAZIONE.pdf

---

Le girate dei velocisti

Differenza di fisico fra un velocista

ed un
maratoneta

due
mondi opposti!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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fabio meloni
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Il mio omonimo velocista Fabio Cerutti maneggia pesi con lo squat non indifferenti

Cerutti sui 60 metri
http://www.noivelocisti.net/component/jomtube/video/189.html

Allenamento della forza nel velocista.
http://www.nonsolofitness.it/atletica/gare-velocita/allenamento-forza-velocista-prima-parte.html
http://www.nonsolofitness.it/atletica/gare-velocita/allenamento-forza-velocista-seconda-parte.html

Dallo sviluppo della forza allo sviluppo della velocità
http://www.nonsolofitness.it/atletica/gare-velocita/sviluppo-forza-sviluppo-velocita.html

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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fabio meloni
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Mark Sisson sugli sprint. La mia attività sportiva preferita. Peccato che di quello che dice, essendo in inglese parlato, non capisco nulla...[video=youtube] http://www.youtube.com/watch?v=kWiE0CNpoEk [/video]


FARE SPRINT PER BRUCIARE GRASSO....
pubblicata da Raffaele Scardicchia il giorno giovedì 29 ottobre 2009 alle ore 21.49 ·

Ci sono delle ragioni valide per scegliere di correre più velocemente. Per primo cosa, la meccanica delle gambe è tale che le ginocchia e le altre articolazioni sono meno sollecitate quando correte con falcate lunghe e veloci. Se sei un atleta ciò è essenziale - un atleta più veloce è un atleta migliore....

Un obiettivo comune e, soprattutto atletico, è guadagnare massa muscolare e perdere il grasso corporeo in eccesso. Ciò richiede una combinazione di allenamento con i pesi, alimentazione e attività aerobica di qualità. Per l'atleta ectomorfo magro, il raggiungimento di quest'obiettivo può essere ostacolato dall'aerobica. Quanti individui magri hanno una buono simmetria, ma desiderano massa muscolare in più - soprattutto nelle gambe?
Avete mai notato la differenza fra la struttura di un fondista e quella di un velocista? Hanno tipi di fisici completamente diversi perché utilizzano due forme di energia diverse per raggiungere i propri obiettivi. Il fatto è che eseguendo sprint si guadagna massa muscolare, mentre i maratoneti perdono muscoli. In realtà, gli sprint vi fanno perdere più grasso corporeo rispetto al jogging, e va tutto bene se vi alimentate correttamente e non vi superallenate. I maratoneti, invece, sono pelle e ossa - non solo perché hanno livelli di grosso corporeo più bassi, ma anche perché stanno consumando muscoli.
Avete mai visto i muscoli addominali di un velocista? Quando corre si può vedere anche la definizione estrema nelle spalle e nelle braccio, che hanno pochissimo grasso. I velocisti indossano canone che espongono i trapezi, deltoidi e braccia- Grazie all'e-nergia esplosiva generata dagli scatti brevi, i velocisti vantano anche gambe definite all'inverosimile.
Una delle ragioni principali per cui dovreste esercitarvi a correre più velocemente, è il rilascio di ormone della crescita naturale da parte del corpo. Non mi riferisco alla forma iniettabile, ma alla produzione naturale da parte del corpo. L'ormone della crescita vi aiuta a costruire massa, bruciare grasso e contrastare l'invecchiamento riparando le cellule, così guarite più velocemente e rimanete giovani. Il rilascio di ormone della crescita avviene quando eseguite movimenti esplosivi. Invecchiando, tenderete a muovervi meno velocemente - infatti, se non si reclutano i muscoli a contrazione rapida attraverso l'attività fisica, si rilascia meno GH. In età anziana non ci si muove altrettanto velocemente, per questo non si compiono più movimenti esplosivi. Quanti sono gli anziani che eseguono sprint? Pochissimi perché hanno paura - dopotutto, non usano le fibre a contrazione veloce da anni. E, dato che quelle fibre a contrazione veloce non vengono allenale, si atro-fizzano più rapidamente di quelle a contrazione lenta, che ci accompagnano tutto la vita. Quando si allenano le fibre a contrazione veloce, si rilascia ormone della crescita. È per questa ragione che i velocisti e i culturisti hanno muscoli massicci e definiti - le fibre a contrazione veloce reclutate stimolano la produzione di quantità incredibili di ormone della crescita. I maratoneti ottengono benefici cardiovascolari incredibili, ma il loro non è uno di quei fisici da spiaggia. Infatti, se il vostro obiettivo è ottenere un fisico da spiaggia, la corsa di fondo non è la scelta migliore. Correte più velocemente e raggiungerete il vostro obiettivo.
Quando correte più velocemente avvengono tre cose: Le falcate si allungano, le gambe si muovono più velocemente e si respira più profondamente. Per ottenere risultati, dovete spingere più duramente per far volare i piedi per qualche centimetro in più. In realtà, è la pro¬pulsione dei polpacci a darvi quei centimetri in più, e, quando avvertirete il bruciore in questo gruppo muscolare dopo una corso, saprete che state progredendo. Però, può essere difficile pensare ad allungare la falcata quando già state spingendo a tutta. Ecco alcuni suggerimenti per semplificare le cose.
Un modo per correre più velocemente è incorporare scotti brevi nella camminata/corsa normale. In questo modo, introducete costantemente scatti brevi nelle corse normali o camminate veloci. Non dovete fare altro che individuare un obiettivo e correre più velocemente possibile per raggiungerlo. Riprendete lo vostra andatura normale fino a che vi sentite pronti per un altro sprint esplosivo, e scegliete un nuovo punto da raggiungere.
lo incorporo gli sprint, come uno scatto di 35 m, nella mia sessione aerobica di camminata veloce. Di solito, cammino velocemente per 60¬90 secondi e poi eseguo uno scatto di 35 m. Alterno tra i due in una sessione che dura 20-30 minuti in tutto. la scelta migliore per le sessioni è uno superficie piano, come una pista. Potete anche alternare le camminate con scatti brevi di 10-20 m o arrivare addirittura a 100 m. Cominciare con sprint brevi e aumentarne la lunghezza gradualmente è molto efficace. Eseguo sempre gli sprint iniziali al 70/80% della mia velocità massima e poi valuta la condizione del corpo. Se la condizione è buona (nessun irrigidimento o indolenzimento muscolare), posso o uno sprint a tutta.
Trovo anche che la corsa in collina in salita e in discesa apporti dei benefici fantastici. Correre in solita aiuta a rafforzare i muscoli delle gambe, cosa che fa sembrare facile correre su superfici piane. Data l'intensità dello sforzo, dopo uno sprint in salita, faccio una camminata lenta. Lo scopo dell'esercizio è condizionare il sistema anaerobico a costruire massa e forza. Incorporo anche la corsa in discesa per eseguire falcate più veloci e stimolare il sistema nervoso a lavorare più velocemente. Trovo che lo sforzo di correre in discesa aiuti a farlo e noto una differenza nella mio velocità, durata e andatura complessiva. Scegliete una collina sicura (senza traffico, balzi o buche) che vi possa garantire un allenamento efficace.( per tuto questo io uso il tapirulan )...

L'ALLENAMENTO DI SPRINT
Eseguite le sessioni 1-2 giorni la settimana - a 3-4 giorni di distanza. Eseguire sprint è come sollevare pesi, richiede un riposo adeguato tra le sessioni per recuperare. Potete eseguire una sessione su una pista piana e l'altra in salita o in discesa. Per gli ectomorfi (ossa piccole/hardgainer): Eseguite al massimo 20 minuti d'intervalli. Per gli endomorfi/mesomorfi (ossa medie/grandi): Eseguite intervalli per 25-40 minuti. Ricordate di iniziare le sessioni con qualche sprint di riscaldamento con 60-90 secondi almeno di camminate fra gli scatti.
Potete anche munirvi di un cronografo per misurare la vostra velocità in uno sprint di 35 m o qualsiasi distanza vi poniate come obiettivo. Vi assicuro che i tempi che fate miglioreranno se vi allenate costantemente.
Quando fate gli sprint di durata, ogni tanto potete inserire intervalli brevi di 10-15 secondi di comminate/riposo. Allenatevi in questo modo solo poche volte al mese, a meno che il vostro obiettivo sia migliorare la durata. Non è una buono strategia per chi cerca di guadagnare massa. È importante utilizzare dei percorsi anche pianeggianti.

CINQUE TIPI DI SPRINT
1) Sprint in salita: Sono eccezionali per bruciare grasso, costruire massa e aumentare la potenza delle gambe e dei polmoni.
2) Sprint su pista o strada: Gli sprint su un terreno piano sono fantastici, ma per il principiante sono più pericolosi rispetto agli sprint in salita perché c'è una possibilità maggiore che si verifichino stiramenti dei posteriori delle cosce o dell'inguine - oltre a distorsioni delle caviglie. È più difficile infortunarsi correndo in solito.
3) Salto con la corda: Un modo fantastico per eseguire l'equivalente di 30 minuti d'aerobi(a in 10 minuti soltanto. Per aumentare la velocità dei piedi, potete eseguire intervalli di 30 secondi.
4) Scale dello stadio: Un esercizio simile agli sprint in salita.
5) Sprint sulla sabbia: Sulla spiaggia otterrete anche i benefici degli ioni negativi - una sensazione fantastica. Consiglio di correre scalzi sulla spiaggia, soprattutto al mattino o al tramonto.....rs

FONTE: http://www.facebook.com/notes/raffaele-scardicchia/fare-sprint-per-bruciare-grasso/194095035990


DAL DIARIO SEGRETO DI MASTER WALLACE( GUERRILLA CARDIO BRUTAL SPRINT..!)

Ho lavorato tutta la notte..e sono smontato alle 14…cose di routine per il mio lavoro..ma oggi era anche il martedi..

il giorno canonico..sacro dei brutal sprint…come potevo rinunciare..?

Io sono uno di quelli che se salta un giorno di allenamento sta davvero male…non lo concepisco..non e’ nel mio ordine di idee..non mi compete saltare il work out..! Io devo essere sempre al top..senno’ la mente va in pappa…

peggio di un tossicodipendente..? SI..!

Io sono un bodybuilder..ma amo gli scatti e gli sprint sui 100 metri..!

ne faccio sempre almeno sei..intervallati da recuperi brevi di corsa blanda..o camminata..e credete puo’ sembrare poca roba..ma provate..!

specie al peso di 95 kili..

e” una pratica che dona grande soddisfazione e benefici enormi fisici e mentali….

in primis..un eccezionale stimolo metabolico che farebbe dimagrire anche un ciccione in breve tempo..e per chi e’ gia’ discretamente magro..diventera’ scolpito come una roccia..!

Poi non si perdera’ mai massa magra..anzi..! gli sprint donano densita’ e definizione..guardate i migliori specialisti mondiali che sfoggiano gambe superbe..

Il sistema nervoso centrale si sviluppa grazie alle mostruose scariche neuroniche necessarie per muovere tutto il corpo alla massima potenza..in sinergia totale..

infine..saper correre veloci..puo’ essere utile..se dovete inseguire l’amante di vostra moglie almeno non avra’ scampo..non ci avete mai pensato..?

Master Wallace

Fonte: http://www.italianbody.com/allenamento/dal-diario-segreto-di-master-wallace-guerrilla-cardio-brutal-sprint/


Sprint e tecnica (Carlie Francis)

Qual è la differenza tra running e sprinting?
Percy Duncan ha descritto la differenza in questo modo: “La corsa si fa sul terreno, lo sprint si fa sopra il terreno”. Più l’atleta diventa forte e veloce, più sono brevi i tempi di contatto dei piedi a terra. Quando questo accade, l’atleta perde la sensazione che i piedi che spingano sul terreno, percepisce invece che le gambe vadano su e giu da sole.
Durante uno sprint di 100 m i pensieri dell’atleta hanno una certa rilevanza di tipo tecnico?
Harry Gerome mi ha detto qualcosa riguardante quello che si pensa durante una gara. Qualcosa a cui normalmente non si penserebbe e che io ancora oggi ricordo. Quando si prova ad accelerare o a fare un movimento in ritardo, o quando si inizia a muovere le braccia su e giù, c’è sempre un tempo di ritardo tra quando si inizia ad aumentare il proprio sforzo e quando effettivamente si inizia a scattare. Durante questo periodo di tempo l’accelerazione sembra durare per tempi lunghi , perché tutto è rallentato. I 100 m sembrano una distanza molto lunga da percorrere, al punto che 2/10 di secondo sembrano un tempo significativo. Invece si deve solo avere la pazienza di aspettare. Non si deve aumentare lo sforzo o ci si irrigidisce. Si deve aspettare che il traguardo arrivi da solo “bisogna aspettarlo”. A quell’epoca io stavo ancora correndo e ho dovuto imparare da solo ad “aspettare”. Ho potuto sentire di cosa stava parlando Harry Gerome. La sua perspicace osservazione era avvalorata ulteriormente da quello che il mio allenatore Percy Duncan mi stava mostrando.Per me nel corso del tempo è diventato abbastanza chiaro cosa significasse “aspettarlo” e come fosse difficile metterlo in pratica nel corso di una gara.
Come Ben ha imparato ad “aspettarlo”?
Con Ben c’èra una stretta relazione tra “aspettare il traguardo”, la sua corsa rilassata, e l’evoluzione della fiducia in se stesso. Si può vedere nelle fotografie delle prime gare della sua carriera che la sua faccia e le sue spalle non erano rilassate. Quindi lui non era rilassato e si può dedurre che al tempo non aveva ancora imparato ad “aspettarlo”.
Due anni fa Ben era con il suo V.R. nel seminterrato e guardava i video delle gare di Lewis. È stato tutto il giorno a guardare questi video. Alla fine della giornata concluse che Lewis lo stava ancora battendo perché correva rilassato e lui no.
Se si esaminano le fotografie di Ben a Roma, durante gli ultimi dieci metri del suo record mondiale di 9”83, sembra addormentato, con le palpebre mezze chiuse, la faccia rilassata, le spalle decontratte e le mani aperte.
La lezione di pazienza non è mai stata appresa totalmente, ma questo fu il momento che segnò il passo finale della capacità di Ben a correre rilassato. La fiducia in se stesso e la capacità di “aspettarlo” furono evidenti.
Quale posto occupa la tecnica nell’allenamento della corsa?
Una tecnica corretta è il prerequisito necessario per un atleta che vuole correre bene e per lo sviluppo che ne deriva.
Il motore neurale di una tecnica corretta è legato alla giovane età dell’atleta. Ma la questione è, viene prima l’uovo o la gallina.
Qualità sicure: resistenza totale, bilanciamento della forza e della energia devono essere sviluppate prima che il giovane atleta sia in grado di arrivare alla posizione dello sprint.
Una volta che questa soglia è oltrepassata, si continua a sviluppare la massa muscolare fino alla forma desiderata per la corsa o allo sviluppo della forma del corpo.
La flessibilità o l’agilità continuano ad essere sviluppate principalmente negli arti inferiori e superiori e le caratteristiche di forza vengono continuamente sorpassate dai nuovi livelli di resistenza e massa muscolare.
Inoltre vengono sviluppate l’accelerazione, la velocità e la resistenza, mentre la tecnica corretta viene continuamente rafforzata.
Si deve ricordare che questo è un processo estremamente dinamico, mentre si portano le qualità psichiche a nuovi livelli, i motivi-motore neurale, (dettando la corretta tecnica di corsa) si devono adattare ai nuovi livelli di abilità della corsa veloce.
Correre a velocità sempre maggiori, mentre ancora si sta mantenendo la posizione dello sprint, è un aspetto critico dell’apprendimento della corsa.
Quanto è importante la tecnica con i vostri allievi?
Tralasciamo per un momento la situazione dello sviluppo atletico e guardiamo solo gli atleti di livello mondiale.
Si sta usando la stessa agenda tecnica alla quale si aggiunge la struttura psichica unica dell’atleta, completa di idiosincresie psichiche, per determinare l’espressione tecnica totale di quell’atleta e le differenze tra atleti.
Le fonti delle differenze quotidiane di espressione tecnica saranno dovute all’intera partecipazione di questi fattori ; condizioni di recupero, stato di affaticamento, spasmi muscolari, relazione e motivazione.
Che effetto ha l’idiosincrasia psichica degli atleti sulla loro capacità di sviluppare un’ottima tecnica?
La decisione di come o se formare psichicamente un atleta sarà una futura limitazione alla prestazione che dovrebbe essere presa presto nella carriera di un atleta.
In termini assoluti ogni giovane atleta differisce nella lunghezza dei segmenti corporei, nel posizionamento dei segmenti muscolari ecc.
Se l’atleta sta correndo bene, si da per scontato che l’idiosincrasia psichica non è determinante.
Il ginocchio sinistro di Ben Johnson esce dalla sede mentre corre.
Cosa significa? Se l’idiosincrasia impalla sulla prestazione non deve ostacolarla.
Evelyn Ashford medaglia d’oro olimpica, si inclina molto verso sinistra, anche questo è un fattore limitante per lei.
Può la frequenza del movimento dell’arto e la lunghezza del passo essere aumentata?
Storicamente si credeva che la frequenza del movimento dell’arto fosse un’innata caratteristica neurale, tu sei nato con una cerca abilità. È stato anche provato che la lunghezza del passo migliorerebbe con guadagni di forza. Chiaramente entrambe le abilità possono essere migliorate. I guadagni di forza, specificatamente i guadagni di potenza, attraverso appropriati salti, skip e rimbalzi daranno miglioramenti in entrambe le cose: lunghezza del passo e frequenza.
Alcuni atleti che sono venuti a lavorare con te e che si erano allenati per lo sprint senza necessariamente aver allenato la “posizione dello sprint”. Come hanno reagito al tuo allenamento?
Questi atleti hanno solitamente eseguito alti volumi di lavoro usando scorrettamente la tecnica. Io riduco il volume di lavoro ma aumento la qualità della tecnica. Durante il perodo iniziale essi sono sconvolti e altamente stressati. Sono preoccupati perché non stanno facendo lo stesso tipo di allenamento che facevano prima, ma nonostante la riduzione dei carichi di lavoro, sono molto stanchi e non ne comprendono il motivo.
In realtà stanno lavorando, anche con la riduzione del volume, così duramente come lavoravano prima, ma stanno lavorando effettivamente molto più veloci per i miglioramenti ottenuti nella posizione dello sprint. Semplicemente ci vuole tempo perché essi diventino consapevoli che il miglioramento della tecnica li sta portando verso il miglioramento dei risultati.
Io ricordo quando Desmond Griffith, un velocista in crescita, finalmente migliorò la posizione dello sprint e la mantenne per 30 metri, fece 10.55 sui 100 metri. Quando sarà in grado di mantenere la posizione dello sprint per 100 metri, inizierà a realizzare il suo potenziale.
Un esempio di un’atleta che si infortunò spesso, sebbene fosse una giovane sprinter, è Cheryl Thibedeau.
Non aveva la giusta configurazione delle qualita di forza. Aveva un insufficiente livello di forza nei muscoli posteriori della coscia e dei glutei e dovette lavorare per mesi e mesi per migliorarsi. Nel frattempo riuscì a mantenere la posizione dello sprint alla massima velocità, solo per brevi distanze (20-30 metri ).
Come definisci la posizione dello sprint?
La posizione dello sprint può essere descritta come il susseguirsi dei seguenti requisiti:
la testa è tenuta alta ed è l’inizio della corsa alta;
il busto è eretto e la postura è controllata;
la mano del braccio sale a livello del viso;
le spalle sono rilassate;
i fianchi sono alti abbastanza da permettere alla gamba che comanda di estendersi completamente fino al terreno;
la caviglia della gamba di recupero passa sopra il ginocchio della gamba che comanda;
l’anca permette l’estensione completa della gamba.
Puoi spiegare meglio la propensione in avanti del tronco e come ciò sia in relazione con la posizione dello sprint?
Per 70 metri di una gara di 100, l’eccezionale frequenza del passo di Ben (5 passi al secondo) diminuirà solo leggermente a seconda di quanto egli riesca a rimanere vicino alla velocità massima. Il suo busto è assolutamente eretto, non richiede più la propensione in avanti che ha richiesto nell’accelerazione iniziale. Questo è dovuto alle leggi della fisica: più la velocità è elevata, più l’accelerazione è minore finché diventa nulla alla massima velocità e quindi ovvia al bisogno di propensioni in avanti. A questo punto l’atleta che si è raddrizzato ha il vantaggio di muovere più liberamente i fianchi nella posizione corretta.
Di Charlie Francis da "The Charlie Francis Training System". Traduzione a cura delle atlete della PEC TO164 insieme al loro allenatore (Alberto)

Fonte: http://www.noivelocisti.net/home/oltre-oceano/2020-sprint-e-tecnica-cf.html

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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fabio meloni
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🙁
Roma, 21-03-2013
E' morto stamattina in una clinica a Roma, all'età di 61 anni, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, olimpionico e per anni primatista mondiale dei 200 metri. Da
tempo lottava con un male incurabile. Era nato a Barletta il 28 giugno
1952.
Recordman dei 200 metri piani e campione olimpico a Mosca 1980, una volta ritiratosi dalle gare Mennea era stato anche eurodeputato.
19"72
Un tempo quasi impossibile, quello che fece segnare Mennea sui 200 alle Universiadi a Città del Messico. Era il il 12 settembre 1979. Quel record mondiale doveva resistere fino al 23 giugno 1996, quando Michael Johnson riuscì a fare meglio: 19''66.
Lui, Mennea, era già l'icona dello sprint italiano. Per quel suo modo di correre, tignoso, rabbioso, che ne ne fece l'emblema della voglia di riscatto del Sud. Sì perché Mennea non era un superman di colore o un ragazzo delle steppe sovietiche
chiamato a sfidare gli americani in pista: era un giovane di Barletta con un chiodo fisso: diventare l'uomo più veloce del mondo.
5 Olimpiadi
"Fra tutti, i ricordi più belli - aveva detto in un'intervista per i suoi 60 anni Mennea, l'anno scorso - sono l'oro olimpico a Mosca e il record del mondo dei 200". Già, Mosca: la 'Freccia del Sud' come lo avevano ribattezzato, aveva vinto le Olimpiadi. Arrivato a Formia alla corte del maestro Carlo Vittori, alcuni anni prima, Mennea
aveva subito dimostrato la sua diversità: fisica, perché non aveva i mezzi di Usai Bolt. Mentale, perché la concentrazione con la quale lavorava in pista superava la disciplina di un militare. Visionaria, perché Mennea fu da subito attentissimo alla cura del fisico fuori pista: alimentazione, palestra, riposo. Tutto diventava funzionale al disegno della massimizzazione della prestazione sportiva.
"Aveva una muscolatura particolare - ricorda Vittori - peccato per quell'eccesso di scrupolo, per quel senso di responsabilità che non gli ha giovato in carriera . La responsabilità gli pesava troppo, era un fardello, avrebbe dovuto essere un po' più bohemien". In pista, non ce n'er aper nessuno: "Ha segnato un'epoca che nessuno vuole seguire. A questo proposito voglio ricordare un dato: dopo l'oro olimpico e il record dei 200 era uscita una statistica in cui nei primi 50 risultati al mondo di tutti i tempi Menna c'era trenta volte. Un record nel record".
La fatica, la dedizione in pista, la sua espressione quasi trasfigurata all'arrivo divennero familiari a milioni di Italiani improvvisamente attirati ai blocchi di partenza con la memoria ancora fresca delle imprese di un altro sprinter olimpionico indimenticabile eppure così diverso nello stile di corsa e nella personalità, Berruti.
Ma Mennea era anche la polemica immancabile, la provocazione pungente, l'affronto al consueto. Contro tutto e contro tutti, in pista e fuori. L'ostinazione come manifesto di una vita. Quando nel 1979 incontrò Mohammed Alì, il più grande pugile di sempre, che vedendolo esclamò: "Ma questo e' bianco?", gli rispose: "Sì, ma dentro sono più nero di te...".
Non era, il suo, un sogno dettato da motivazioni economiche. Semplicemente, dimostrare a tutti di essere il più veloce. Il più veloce degli altri, più pubblicizzati. Il più veloce dei più dotati fisicamente. Il più veloce di sospetti dopati. Il più veloce del mondo. "Il mio oro olimpico mi valse otto milioni di lire - racconta Mennea - una casa decente ne costava 100: io mi ci sono potuto comprare sei poltrone. Ancora resistono e non le cambierei con l'ingaggio di Bolt... So quanto valgono".
Salutata l'atletica non senza attacchi a Fidal e Coni, Mennea si era laureato in Giurisprudenza ed era stato eurodeputato dal '99 al 2004. Poi di nuovo tribunali, aveva seguito fra l'altro i risparmiatori italiani in una causa contro Lehman Brothers.
Scansato come scomodo dai vertici dello sport, eternamente insoddisfatto, dominato dea un orgoglio che con gli anni invece di attenuarsi, se possibile, cresceva, Mennea aveva incassato l'anno scorso l'ultima soddisfazione:
Londra gli aveva intitolato una fermata della metro per i Giochi del 2012.
Oro a Mosca, quattro titoli europei, un argento e un bronzo ai Mondiali, altri due bronzi olimpici, il primo dei quali conquistato sulla pista di Monaco di Baviera ai Giochi del 1972, nella gara vinta dal sovietico Borzov, Mennea fu anche straordinario staffettista. Nel pomeriggio sarà allestita la camera ardente al Coni a Roma.

Fonte: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=175975

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fabio meloni
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http://www.marksdailyapple.com/19-tips-for-avoiding-injuries-during-sprint-sessions/#axzz2rongBX37

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kisa
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fabio meloni
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Allenare lo scatto
http://www.danna.it/materiali/intandem/articoli/19_scatto.htm

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kisa
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http://www.functionalps.com/blog/2014/03/28/women-running-into-trouble/


.......Gli studi dimostrano oltre ogni dubbio che nelle donne, cardio chiude cronicamente giù la produzione di ormone tiroideo, T3.1-11

T3 è il regolatore preminente del corpo del metabolismo strozzando l'efficienza della cells.12-19 T3 agisce in vari modi per aumentare il calore production.20-21 Come ho sottolineato, in Logic non si applica: Una caloria è una caloria, questo è una ragione utilizzando le equazioni statiche per eseguire calorie-in, i calcoli di perdita di peso calorico-out non funziona, bene, ecco perché è stupido, in realtà. Quando i livelli di T3 sono normali, il corpo brucia energia sufficiente per stare al caldo e muscoli funzionare a efficienza moderata. Troppo ormone tiroideo (ipertiroidismo) e il corpo diventa making inefficiente aumento di peso quasi impossibile. Troppo poco T3 (ipotiroidismo) e il corpo accumula grasso corporeo con facilità, quasi indipendentemente dal livello di attività fisica........


   
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fabio meloni
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Dalla Palestra alla Pista di Carlo Buzzichelli
http://www.olympian.it/on/54_8.cfm

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fabio meloni
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Ho trovato molto utili i consigli di Carlo Buzzichelli. Facevo tutti gli errori che ha elencato; sopratutto correvo con la parte superiore del corpo contratta, avevo la tendenza a rimanere troppo eretto e a fare passi troppo lunghi.

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fabio meloni
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http://www.highintensityitalia.com/allenamento-aerobico-brutte-notizie/
All'aerobica, meglio gli sprint e il sollevamento pesi, sì sì sì!!!:like:

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Eva
 Eva
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Attività fisica sempre la corsa, vero? Anche quel genere di sport, come scrissi in un thread, è innaturale, pro infiammate e usurante! La tua fascite ne è la prova!

Non penso che correre sia infiammante e usurante.
Nel paleolitico c'erano animali feroci da cui fuggire.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Bisogna fare una distinzione fra brevi sprint che un aborigeno fa per cacciare o fuggire (anaerobico) e farsi 10/40 km. correndo (aerobico lattacido). Infatti, la fascite plantare ce l'ha Rational, mica io! Nel forum ne abbiamo parlato svariate volte, postando anche materiale scientifico a riguardo. Poi, salta subito all'occhio  la differenza che passa tra un maratoneta e un velocista, dove il primo sembra un deportato... va bè che per i tuoi canoni sarebbe il deportato quello sano!:-D

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Ognuno tira l'acqua al suo mulino.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
Membro
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Questo lo potevi dire se io ci guadagnassi qualche cosa dal promuovere l'anaerobico. A me interessa vedere la gente sana e felice! Se studiando trovo qualche cosa che secondo me è utile alla comunità, io la condivido. Poi, ovviamente, ognuno fa quello che più gli pare e piace!:-)

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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 Matz
(@matz)
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Si la corsa non è propriamente uno sport salutare, come tutti gli sport che logorano.
Ma poi è interessantissimo valutare l’ignoranza della gente, ma si rendono conto le persone che viviamo in un mondo inquinato? Forse no, perché c’è gente che corre in città nel 2018, e pensa pure di fare una roba salutare! Al pari di quelli che mangiano latticini sgrassati dall’industria o gli hamburger di soia.
Nel corso di impatto ambientale ricordo c’era una slide che misurava i danni del pm10 su un sedentario e su uno che si allenava in città, il prof. commentò: “in città vive di più e ha molte meno probabilità di ammalarsi chi sta seduto sul divano rispetto uno che si allena credendo di fare una cosa intelligente. Fate attività in montagna, non in città!”

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