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[Amido resistente] effetti sulla salute.

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fabio meloni
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Insalata di patate per ridurre il rischio di cancro

Una protezione dal rischio correlato al consumo di carne
Numerosi studi hanno messo in guardia dal consumo eccessivo di carne, in particolare quella rossa. Si ritiene infatti che un simile tipo di dieta possa aumentare significativamente il rischio di cancro.

E dopo la cattiva notizia, ecco quella buona: un’insalata di patate protegge dal rischio connesso al consumo di carne rossa. È quanto affermato da un team di scienziati australiani della Flinders University, secondo il cui studio l’amido contenuto nelle patate fredde cotte al vapore o lessate avrebbe proprietà protettive e benefiche nei confronti del cancro.
Questo tipo di amido, fanno notare i ricercatori, tuttavia lo ritroviamo anche in altri cibi come i fagioli, il riso, la pasta, le banane verdi. E la dose contenuta sia nella pasta che nelle patate può essere aumentata se queste vengono riscaldate e poi fatte freddare nuovamente.

La riduzione del rischio è stata significativa, ha sottolineato Jean Winter co-autore dello studio. «Se avete intenzione di mangiare [carne] dal vostro barbecue assicuratevi di avere un po' di insalata di patate a parte», ha aggiunto Winter. L’amido, difatti, resiste al processo di digestione e raggiunge l’intestino dove viene “mangiato” dai batteri: questo processo fa sì che siano rilasciate molecole benefiche, i cosiddetti acidi grassi a catena corta.

Per questo studio condotto su modello animale sono stati utilizzati due gruppi di topi. Entrambi i gruppi sono stati nutriti con una dieta a base di carne rossa. Tuttavia ai topi del primo gruppo è stato dato in più dell’amido gastro-resistente.
Dopo quattro settimane i topi di entrambi i gruppi sono stati esaminati per scoprire la presenza di eventuali segni di danno al Dna, un precursore del cancro.
Le analisi hanno evidenziato che l’amido potrebbe ridurre significativamente la formazione dei marker (marcatori) dei danni al Dna, riducendo quindi la possibilità che si sviluppi il cancro, fanno sapere i ricercatori. In più, l’amido «abbassa la fermentazione delle carni rosse nel colon [...] che può produrre metaboliti tossici che possono anche essere cancerogeni», hanno concluso i ricercatori.
(lm&sdp)

Fonte: http://www.lastampa.it/2010/06/11/scienza/benessere/alimentazione/insalata-di-patate-per-ridurre-il-rischio-di-cancro-DFgXUkHs164s38ztx8ssRM/pagina.html


AMIDO RESISTENTE

Patologie gastro – enteriche

Commercio e Salute

Il modello attuale di alimentazione è incardinato sull’uso della farina. E’ sufficiente pensare a quanti alimenti composti con farina derivata da frumento per lo più duro, vengono introdotti nel nostro intestino dalla colazione a cena. A quale diffusione commerciale esiste per alimenti da forno! La farina di grano duro, detta semola, ha un contenuto attorno al 70 % di carboidrati, per lo più amido e per almeno 12-13% di proteine, con la relativa dose di glutine!

La tecnologia alimentare può modificare, intervenire sull’amido in funzione della tipologia dei prodotti che si decide di immettere in commercio.

Una dose più consistente di proteine nella farina consente una migliore lavorazione, nonché un deciso effetto positivo nei caratteri organolettici del prodotto finito. Cosicché vengono coltivati grani contenenti 16-17 grammi di proteine per 100 grammi di grano! Nel tempo l’uso gastronomico di cereali interi è stato abbandonato, preferendo alimenti composti da loro farine raffinate.

L’insieme degli interventi tecnologici e di produzione agro – alimentare messi in atto in funzione della preparazione e commercializzazione del prodotto da forno causa azioni non gradite all’interno del nostro intestino.

Esiste e si sta sempre più diffondendo la separazione tra la produzione agro-alimentare / la tecnologia alimentare e l’intero apparato gastro-enterico, generando patologie degenerative intestinali. Si produce un cibo commerciale non adatto alla digestione, assorbimento intestinale causando patologie degenerative e funzionali sul sistema gastro- intestinale. E si fa credere mediante pubblicità che la dispepsia e altre malattie intestinali possono essere corrette /guarite con uso di yoghurt e altri prodotti finalizzati al recupero del benessere e della salute dell’intestino. Non c’è una cultura dell’intestino, un lungo tubo custodito all’interno del nostro organismo, pur rimanendo sempre “esterno” al nostro corpo! Il cibo fino a quando non è stato digerito nelle sue molecole più piccole e semplici, assorbito attraverso la parete intestinale resta all’interno del tubo intestinale e quindi resta “fuori “ di noi.

Il cibo, costituito da molecole nutrienti, diventa “corpo” solo quando digerito entra nel nostro sangue per essere poi portato a tutte le cellule! La attuale modello di alimentazione crea patologie intestinali! Occorre recuperare il rapporto tra produzione/tecnologia agro-alimentare e la fisiologia del corpo umano.

Con queste righe desidero fermare la attenzione sul ruolo dell’amido contenuto /modificato delle farine ottenute dai vari cereali. Desidero porre alla vostra riflessione l’orizzonte commerciale visto dall’industria e la esperienza di un medico nutrizionista che assiste al netto incremento di patologie gastro –enteriche e sistemiche coinvolgenti l’intero organismo.

AMIDO E CEREALI

L'amido, termine che deriva dal greco ἄμυλον, "non macinato", è un polimero del glucosio sintetizzato dalle piante verdi, largamente distribuito in diverse parti della pianta, ma concentrato soprattutto nei semi e nei tuberi, dove agisce come riserva per sopperire alle esigenze energetiche della nuova pianta in crescita. Le quantità più elevate di amido si trovano nelle cariossidi dei cereali e nei tuberi della patata, anche se i legumi, frutta secca, le castagne e le banane ne contengono quantità significative; tra gli alimenti tecnologicamente trasformati il pane, la pasta e i vari prodotti da forno contengono quantità elevate di amido, costituendo anch'essi un'importante fonte di energia alimentare per l'uomo.
Per avere una veduta globale dell’argomento desidero dapprima ricordare una cornice chimica dell’amido.

STRUTTURA e CARATTERISTICHE CHIMICHE AMIDO

L'amido viene depositato nelle piante sotto forma di granuli semicristallini dotati di un centro, chiamato ilo, e aventi forma, dimensioni e composizione che variano a seconda della specie vegetale di appartenenza e, a volte, a seconda del cultivar. Con tecniche microscopiche è quindi possibile riconoscere la provenienza dei diversi amidi sulla base della diversità della loro morfologia: i granuli di amido dei cereali sono poligonali e di piccole dimensioni (3-25 µm di diametro), mentre quelli delle patate e dei legumi sono più grandi (15-100 µm) ed ellissoidali. Mediante analisi di diffrazione ai raggi X è inoltre possibile distinguere tra due tipi di strutture cristalline, quelle denominate di tipo A, tipiche dei granuli dei cereali, e quelle di tipo B, caratteristiche dei granuli delle patate; un tipo intermedio, detto tipo C, è tipico dei granuli d'amido delle leguminose.
Dal punto di vista chimico la maggior parte degli amidi nativi è costituita da una miscela eterogenea di due polimeri del glucosio, l'amilosio e l'amilopectina. L'amilosio è un polimero lineare del glucosio in cui le singole unità, generalmente da 200 a 2000, sono legate l'una all'altra mediante un legame α-1,4-glicosidico.

L'amilopectina è invece abbondantemente ramificata, con rami costituiti da 20-60 unità monomeriche che si innestano sulla parte lineare mediante legame α-1,6-glicosidico; il grado totale di polimerizzazione dell'amilopectina è di circa 100.000 unità monomeriche. All'interno del granulo l'amilosio assume una configurazione spaziale elicoidale con eliche levogire disposte a coppie parallele, mentre l'amilopectina non possiede conformazioni preferenziali fisse.
Queste differenze strutturali spiegano, tra l'altro, la differente colorazione che viene assunta da una sospensione acquosa d'amido trattata con iodio, a seconda che sia ricca di amilosio o di amilopectina: nel primo caso lo iodio si impila al centro delle strutture elicoidali dell'amilosio conferendogli una colorazione blu, nel secondo la mancanza di strutture elicoidali impedisce l'allineamento dello iodio e la colorazione diventa rosso porpora.
Nelle piante alimentari il rapporto tra amilosio e amilopectina è determinato dal genotipo, ma può essere influenzato anche dalle condizioni colturali.

Per es., l'amido dei cultivar di mais cosiddetti 'normali' ha un contenuto di amilosio che si aggira intorno al 20-28% al pari dell'amido di altri cereali, mentre esistono cultivar di mais, di riso e di sorgo, denominati waxy ("cerosi") per il colore translucente dei semi, il cui amido è composto quasi integralmente di amilopectina.

In alcune leguminose, come il pisello, l'amilosio è preponderante, mentre nei tuberi di patata esso è nettamente minoritario; mediante tecniche di ingegneria genetica, è stata recentemente ottenuta una patata il cui amido è composto solo di amilopectina.

Gli alimenti geneticamente modificati possono andare incontro alla modifica chimica di molecole nutrienti costituenti l’alimento stesso di partenza, che possono non essere “sicuri” sul piano nutrizionale. Gli alimenti cosi modificati possono contenere nutrienti non sempre adatti alla digestione e assorbimento intestinale! Non ci sono, a mia conoscenza, sufficienti conoscenze sulla qualità e sicurezza nutrizionale degli alimenti geneticamente modificati. Cioè non ci sono studi per verificare la compatibilità fisiologica tra alimenti OGM e il nostro intestino.

Porto subito una riflessione sul rapporto tra amilosio e amilopectina!

Il rapporto tra amilosio e amilopectina non è privo di importanza in quanto influenza le proprietà funzionali dell'amido nei processi di lavorazione industriale e di successiva conservazione degli alimenti e riveste anche interesse nutrizionale, per la migliore digeribilità dell'amilopectina rispetto all'amilosio e per la maggior tendenza di quest'ultimo a trasformarsi in amido resistente alla digestione. Quindi andiamo a verificare le conseguenze nutrizionali di modifiche dell’amido per il nostro intestino e organismo intero!

COSENGUENZE MUTRIZIONALI MODIFICAZIONI AMIDO

Le differenti proprietà funzionali e nutrizionali dell'amilosio e dell'amilopectina sono in gran parte dovute alle modificazioni che subisce il granulo di amido quando viene sottoposto all'azione del calore in ambiente acquoso, come avviene nella maggior parte dei procedimenti domestici e industriali di cottura degli alimenti amidacei. Quando sono sottoposti all'azione del calore in presenza di acqua, i granuli di amido si rigonfiano e perdono la loro struttura cristallina. Durante questo processo, chiamato gelatinizzazione, che avviene a una temperatura critica di 56-68 °C, le catene di amilosio perdono la loro struttura elicoidale, possono complessarsi con differenti frazioni lipidiche presenti nel granulo e orientarsi in modo casuale; in particolare l'amilosio si diffonde all'esterno e forma un gel intorno ai granuli che risultano quindi arricchiti in amilopectina.
Durante il raffreddamento le molecole di amilosio e di amilopectina possono associarsi e formare un gel, la cui esatta natura dipende dal rapporto tra amilosio e amilopectina, dalla quantità d'acqua presente e dalla durata e grado della temperatura di raffreddamento. Nel processo di formazione del gel le catene di amilosio assumono di nuovo una struttura elicoidale e si associano stabilendo delle zone di giunzione, fino a formare un reticolo molto esteso che, nella successiva fase di conservazione, tende a cristallizzare. Questo fenomeno, detto di retrogradazione dell'amido, può avvenire dopo parecchie ore nel caso di amidi ricchi di amilosio, o dopo parecchi giorni nel caso di amidi ricchi di amilopectina. La maggiore tendenza dell'amilosio a retrogradare è dovuta alla maggiore facilità con cui le sue lunghe catene lineari formano strutture cristalline. La retrogradazione può aumentare se l'alimento viene sottoposto a cicli ripetuti di riscaldamento e raffreddamento, oppure può essere una conseguenza della tecnologia di produzione degli alimenti.
Commercialmente, il più comune EFFETTO NEGATIVO della retrogradazione è quello di diminuire la stabilità delle preparazioni alimentari durante la loro conservazione in magazzino o negli scaffali dei supermercati. Per evitare il verificarsi di questo fenomeno, particolarmente negativo in certi formulati, l'INDUSTRIA ALIMENTARE TENDE A USARE AMIDI AD ALTO CONTENUTO di AMILOPECTINA, oppure AMIDI CHIMICAMENTE MODIFICATI con l'aggiunta di piccole catene laterali di diversa natura, che agiscono da impedimento sterico alla cristallizzazione.
Quando un amido retrogradato viene trattato in vitro con l'α-amilasi, l'enzima digestivo che scinde il polisaccaride in frammenti più piccoli, la digestione ha effetto solo sulla parte NON RETROGRADATA.

La parte di amido che non può essere digerita viene quindi chiamata AMIDO RESISTENTE. Gli alimenti naturali che possono dare origine a quantità più elevate di amido resistente sono quelli in cui i granuli d'amido hanno strutture cristalline di tipo B (per es., banane, patate e mais ad alto contenuto di amilosio) e di tipo C (per es., legumi). Anche le paste alimentari, il pane raffermo, i cracker, i cereali da prima colazione e i prodotti dolciari possono contenere percentuali variabili di amido resistente, a seconda delle modalità di preparazione e del tempo di conservazione.
Altre categorie di amido resistente sono quelle provenienti da alimenti ingeriti crudi, come banane e legumi, oppure da cereali che, non essendo stati macinati finemente, contengono granuli d'amido fisicamente inaccessibili agli enzimi digestivi. Per es., il pane integrale o altri prodotti da forno contenenti grossi frammenti, o addirittura cariossidi intere, di frumento, segale, avena o altri cereali, possono contenere una notevole quantità di amido non digeribile. I granuli di amido possono poi essere incapsulati in altri componenti della pianta, come le pareti cellulari, oppure essere circondati da proteine o acidi grassi, come avviene in certi formulati industriali, e trovarsi quindi in condizioni che impediscono o rallentano l'azione degli enzimi amilolitici.

All'inverso, la cottura degli alimenti per ebollizione o in pentola a pressione, fattori che favoriscono il rigonfiamento e la gelatinizzazione dei granuli di amido, aumenta la digeribilità dell'amido stesso, soprattutto se l'alimento viene consumato subito dopo la cottura.
L'esistenza di percentuali variabili di amido resistente negli alimenti ha come prima conseguenza una diminuzione proporzionale del valore energetico degli alimenti che lo contengono.

L'amido deve essere infatti completamente depolimerizzato a glucosio prima di essere assorbito nell'intestino tenue e successivamente utilizzato dalle cellule come fonte di energia.

Il processo è effettuato da enzimi salivari, pancreatici e intestinali che scindono i legami α-1,4- e α-1,6-glicosidici, producendo in sequenza oligosaccaridi quali le destrine, disaccaridi quali il maltosio e, infine, glucosio libero.

Talvolta la presenza di dosi consistenti di amido resistente contenuto nella pasta o in altri prodotti da forno viene presentata come un carattere vantaggioso perché consente di introdurre una maggiore dose di alimento. Succede che non tutto l’alimento ingerito viene digerito nel l’intestino tenue, non viene così assorbito tutto il glucosio contenuto nell’amido. Il risultato è che parte di quanto mangiato non viene assorbito, ma eliminato contribuendo al controllo del peso corporeo!

CONCLUSIONE

La mia trentennale esperienza di medico nutrizionista porta a questa conclusione : e’ salutare mangiare cereali interi, non macinati e limitare gli alimenti composti da farina e da amido modificato chimicamente a fini commerciali!

Con i cereali interi si possono preparare ottime e gradevoli minestre, insalate, alimenti liquidi o solidi. Esiste una abbondante gastronomia ottenuta con cereali interi. Consiglio di usare la parola “interi” , lasciando la parola “integrale” alla farina e ai prodotti da essa derivati.

La farina è un alimento “morto” mentre un cereale intero è un alimento “vivo”. Prendete un chicco di cereale, orzo, farro , frumento….ponetelo su una base con acqua. Dal chicco nascerà una nuova pianta! Nella cariosside dei cereali sono contenuti tutte le molecole nutrienti essenziali per la salute ed efficienza del corpo umano.

Dal Neolitico (15 mila anni fa) noi Umani abbiamo mangiate cereali e legumi, interi o parzialmente macinati, senza alcuna raffinazione. La farina come oggi la conosciamo è stata prodotta con la invenzione dei cilindri di porcellana o di ferro nel 1870! La capacità digestiva, funzionale del nostro intestino esiste ancor prima dell’età della pietra.

E’ cambiato l’uso dei cereali, ma l’intestino è sempre lo stesso!

La Natura, cioè il nostro organismo, può essere separato dalla Cultura, intesa come organizzazione dei tempi di vita, di alimentazione e di lavoro, dalla produzione agro- alimentare intensiva ed estensiva, nonché dalla tecnologia alimentare. Possiamo mangiare cibi artificiali e “moderni” adatti al commercio e alla lunga conservazione negli scaffali dei super mercati. Cibi che possono anche essere più graditi con i loro caratteri organolettici rispetto al passato, ma sono ottenuti dalla manipolazione chimica.

La Natura vince sempre sulla Cultura!

Occorre recuperare il rapporto tra produzione e consumo degli alimenti per stare in salute.

Prof. PIER LUIGI ROSSI
MEDICO
SPECIALISTA SCIENZA DELLA ALIMENTAZIONE
MEDICINA PREVENTIVA

Fonte: http://www.pierluigirossi.it/ita/news/Alimentazione-news/Amido-resistente-contenuto-nei-prodotti-da-forno-e-patologie-gastro-enteriche.html

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Grazie per queste utili informazioni. Aggiungo una risposta di un altro nutrizionista circa l'amido resistente:
Sembrerebbe che utilizzando alimenti che contengono l’amido resistente si assumano meno calorie perche incrementano la sensazione di sazietà ed inoltre aiutano a mangiare meno a bruciare più calorie e aiutano a ridurre i livelli di colesterolo,è stato anche dimostrato che consumare tali alimenti porta a consumare il 10% di calorie in meno .

Domanda: il congelamento casalingo e il successivo scongelamento varia il contenuto di amido resistente della zucca?


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Grazie per queste utili informazioni. Aggiungo una risposta di un altro nutrizionista circa l'amido resistente:
Sembrerebbe che utilizzando alimenti che contengono l’amido resistente si assumano meno calorie perche incrementano la sensazione di sazietà ed inoltre aiutano a mangiare meno a bruciare più calorie e aiutano a ridurre i livelli di colesterolo,è stato anche dimostrato che consumare tali alimenti porta a consumare il 10% di calorie in meno .

Potresti citare, per favore, la fonte? Grazie!^____^


Retrogradazione dell'amido
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il fenomeno della retrogradazione dell'amido è alla base della formazione del pane raffermo e può essere considerato come l'inverso della gelatinizzazione: esso consiste nella tendenza da parte dell’amido a riassumere la struttura originaria. Il raffermamento è il processo che causa il deterioramento (il diventare raffermo) del pane e di altri cibi ricchi di carboidrati complessi. Sebbene l'amido in realtà non riesca mai a tornare in una configurazione simile a quella iniziale, si forma una struttura intermedia rigida dovuta all’avvicinamento delle catene di amilosio e alla crescita di cristalli di amilopectina. La quantità di amido retrogradato è quindi direttamente proporzionale al contenuto di amilosio.
Quando con il passare del tempo, nel caso del pane, si verifica la migrazione dell’acqua verso la crosta esterna si ha la cristallizzazione dei componenti amilacei con conseguente aumento della consistenza (pane raffermo). La digeribilità in questo caso diminuisce. Il fenomeno di retrogradazione è massimo alla temperatura di circa -3 °C, mentre viene ritardato dal congelamento.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Retrogradazione_del l'amido

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(@roberto)
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Grazie Fabietto, interessante e ben presentato.
Ci sono un paio di punti su cui si potrebbe far partire una prolifica discussione.

Il primo punto e'la "notizia "sull'insalata di patate". Meglio in estate.
Questa e'stata infatti a destra e manca pubblicata da molti giornali come "personal comunication" del PhD Winter. Non ho trovato nessun articolo scientifico a proposito. Poi come al solito studio sui ratti abbuffati con carne o con carne e stratto di patate. Condizioni non del tutto naturali...ma come dicevo non trovo alcun articolo.
Inoltre perche l'amido sarebbe benefico e non le fibre delle patate, o le vitamine, oppure il contenuto in flavonoidi, proteine, oppure ancora i minerali di cui sono piene. E'come guardare con il paraocchi.
Comunque ribadisco spunto interessante.

Io non sono molto d'accordo sulle conclusioni che il Prof Pier Luigi Rossi ricava circa i benefici di mangiare cereali interi. Su questo se ne e'parlato molto.

Che i nostri avi non macinassero i cereali e'una sua libera interpretazione. Li macinavano con le pietre altrimenti aspetta che l'erba cresce per digerire cereali interi. (vado fuori thread? ). Avete mai mangiato mais dolce in scatola..in insalata. Beh allora avrete notato che li ritroverete interi, interi nelle feci . Troppa cellulosa, pectine, cere etc di protezione.

Sono d'accordo sul punto dell'eccessiva frantumazione/ depauperizzazione delle farine. Su questo c'e'un articolo su pubmed circa l'effetto non salutare delle farine "acellulari".

Qui di seguito riporto l'articolo da Pubmed. Lo si puo scaricare gratis.

Comparison with ancestral diets suggests dense acellular carbohydrates promote an inflammatory microbiota, and may be the primary dietary cause of leptin resistance and obesity.
Spreadbury I.
SourceGastrointestinal Diseases Research Unit, Queen's University, Kingston, Ontario, Canada.

Abstract
A novel hypothesis of obesity is suggested by consideration of diet-related inflammation and evolutionary medicine. The obese homeostatically guard their elevated weight. In rodent models of high-fat diet-induced obesity, leptin resistance is seen initially at vagal afferents, blunting the actions of satiety mediators, then centrally, with gastrointestinal bacterial-triggered SOCS3 signaling implicated. In humans, dietary fat and fructose elevate systemic lipopolysaccharide, while dietary glucose also strongly activates SOCS3 signaling. Crucially however, in humans, low-carbohydrate diets spontaneously decrease weight in a way that low-fat diets do not. Furthermore, nutrition transition patterns and the health of those still eating diverse ancestral diets with abundant food suggest that neither glycemic index, altered fat, nor carbohydrate intake can be intrinsic causes of obesity, and that human energy homeostasis functions well without Westernized foods containing flours, sugar, and refined fats. Due to being made up of cells, virtually all "ancestral foods" have markedly lower carbohydrate densities than flour- and sugar-containing foods, a property quite independent of glycemic index. Thus the "forgotten organ" of the gastrointestinal microbiota is a prime candidate to be influenced by evolutionarily unprecedented postprandial luminal carbohydrate concentrations. The present hypothesis suggests that in parallel with the bacterial effects of sugars on dental and periodontal health, acellular flours, sugars, and processed foods produce an inflammatory microbiota via the upper gastrointestinal tract, with fat able to effect a "double hit" by increasing systemic absorption of lipopolysaccharide. This model is consistent with a broad spectrum of reported dietary phenomena. A diet of grain-free whole foods with carbohydrate from cellular tubers, leaves, and fruits may produce a gastrointestinal microbiota consistent with our evolutionary condition, potentially explaining the exceptional macronutrient-independent metabolic health of non-Westernized populations, and the apparent efficacy of the modern "Paleolithic" diet on satiety and metabolism.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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L'uomo conosce più cose dei topi che di se stesso...:asd:

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Guardate cosa ho trovato:asd::asd::asd: ora capisco perché quella di 30bananas a day è una gran gnocca:D:D:D

Dieta amido resistente: perdere 3 chili in 7 giorni

Una nuova dieta va contro la Dieta Dukan e sostenendo che mangiare carboidrati può sbarazzarsi di quei chili in più Atkins! Dieta a base di carboidrati con amido resistente (pasta, patate, ecc), e sostiene che coloro che lo seguono si perdere fino a 3 chili in 7 giorni e assicura che i chili si riescono a mantenere dopo la fine della dieta. La dieta dei carboidrati con amido resistente creato da nutrizionisti Ellen Kunes e Largeman-Roth ed è diventato famoso negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Entrambi i nutrizionisti ritengono che il corpo e il nostro cervello è progettato per mangiare cibi ricchi di amido possibile, e la forza di volontà non possiamo evitare per un lungo periodo di tempo . Che cosa è l'amido resistente Amido resistente si trova in alimenti come patate, mais, riso, legumi e cereali e si è dimostrato utile un tipo di amido. Questo è 10% dell'amido non viene assorbito dal corpo, ma resiste processo di digestione e raggiunge l'intestino crasso intatto. Secondo molte ricerche effettuate hanno scoperto che l'amido resistente può avere effetti benefici non solo sulla salute, ma anche a mantenere una silhouette kaligrammis. Dato che il nostro corpo non può assorbire o metabolizzare, ma l'amido resistente, che non entrano nel nostro sangue e quindi non può essere immagazzinato come grasso, ma ci aiuta a bruciare. Amido resistente passa da un processo di fermentazione prima che raggiunga il colon. Ci produce acidi grassi buoni, come butirrato, che induce il corpo a bruciare i grassi invece di carboidrati per produrre energia. La ricerca condotta presso l'Università di Surrey ha scoperto che i volontari che hanno consumato 150-200 calorie amido resistente in un pasto si sentivano meno fame durante il giorno dopo. I risultati dell'indagine indicano che, sebbene amido resistente per consumare la prima colazione è sufficiente per aiutare il nostro organismo a bruciare i grassi. 15 grammi di amido resistente al giorno vi aiuterà non solo perdere i chili di troppo e tenerli per il resto della tua vita. Gli alimenti con amido resistente che vi aiuterà a perdere peso sono le seguenti: 1 verde banane: 12,5 grammi. 1 banana matura: 4,7 grammi. 50gramm. Avena (crudi): 4.6 grammi. 125gramm. Fagioli bianchi: 3.8 grammi. Lenticchie, cotte (100g/3.5oz) 3.4gramm. 125gramm. Ceci (cotto): 2.1 grammi. 150gramm. Pasta di grano intero (cotto): 2gramm. 150gramm Bianco pasta (cotta): 1,9 grammi. 1 patata (precotto): 3,2 grammi. 1 patata (al forno): 1,4 grammi. 25gramm. Di patate (fritte) 1gramm. 1 patata (bollita): 1,8 grammi. 100gramm. Riso (cotto): 1,7 grammi. 125gramm. Fagioli rossi (cotti): 1,8 grammi. 125gramm. Barmpounofasoula (cotto): 1,6 grammi. 125gramm. Fagioli neri (cotti): 1,5 grammi. 75gramm. Piselli (surgelati): 1,6 grammi. 75gramm. Millet (cotto): 1,5 grammi. 8 cucchiai di Polenta (cotto): 1gramm. 25gramm. Cornflakes: 0.9 grammi. 15gramm. Grano: 0,9 grammi. Croccante crosta tortilla 1: 0,8 grammi. 2 cracker integrali: 0.6 grammi. 1 fetta di pane di segale: 0,9 grammi. 1 fetta di pane integrale: 1,3 grammi. 1 grano intero fetta: 0,3 grammi. DIETA PROGRAMMA 1 ° Giorno Colazione 1 tazza di frullati di banana o 1 tazza di latte basso contenuto di grassi e una banana o barretta di cereali integrali 1 e una banana Pranzo 1 integrale pitta con 125gramm. arrosto di pollo (senza pelle), lattuga e pomodoro 1 Cena 1 bicchiere di acqua 1 patata al forno insalata di stagione Spuntino 1 yogurt con 1 cucchiaino di miele e 1 cucchiaino di farina d'avena 2 ° Giorno Colazione banane farina d'avena o 1 banana con 1 cucchiaino di miele Pranzo 1 uovo 1 fetta di formaggio magro tre cracker integrali 1 mela Cena 6 gamberi alla griglia con limone insalata di stagione Spuntino 1 yogurt con 1 cucchiaino di miele e 1 cucchiaino di farina d'avena 3 ° giorno Colazione 1 tazza di frullati di banana o 1 tazza di latte basso contenuto di grassi e una banana o barretta di cereali integrali 1 e una banana Pranzo Revythosalata 1 porzione (vedi ricetta qui ) Cena 2 tortillas con fagioli neri o rosso carota bollita e grattugiato o due tortillas con pollo alla griglia, lattuga e un pomodoro Snack tortilla chips 8 4 ° Giorno Breakfast Banana Smoothie 1 tazza di fragole o mirtilli o 1 tazza di latte basso contenuto di grassi e una banana o 1 bar di cereali integrali e una banana Pranzo 1 integrale pane pita con lattuga e 125gramm. arrosto di pollo (senza pelle) Cena 1 gamba di pollo con 50gramm. pasta integrale Snack 2 cracker integrali 5 ° Giorno Colazione Una fetta di pane integrale con un cucchiaino di burro basso contenuto di grassi 1 banana Pranzo 1 uovo 1 fetta di formaggio magro tre cracker integrali 1 mela Cena 1 toast con due fette di pane integrale e bistecca insalata di stagione Snack 2 cucchiai di cereali integrali ciliegie 6 5 mandorle 6 ° giorno Colazione 1 Banana frappè tazza di cacao o 1 tazza di latte magro con un cucchiaio di cacao e una banana o 1 bar di cereali integrali e 1 banana Pranzo Revythosalata 1 porzione (vedi ricetta qui ) Cena Dakos 1-1 bicchiere in acqua Spuntino 1 yogurt magro con 2 cucchiai di avena e 1 cucchiaino di miele 7 ° Giorno Colazione Una fetta di pane integrale con un cucchiaino di burro basso contenuto di grassi 1 banana Pranzo 1 uovo 1 fetta di formaggio magro tre cracker integrali 1 mela Cena 1 bicchiere di acqua e una patata al forno Snack 25gramm. chips di patate al forno Dieta Regole - Consumare ogni giorno 1,5 lt acqua - Spuntino : consumare in qualsiasi momento della giornata si sente la fame Ammesso - Un caffè con latte magro e bevande a base di erbe - i primi 3 giorni insieme con la dieta si può bere un cocktail di attivazione metabolica (senza limitazioni di quantità). - In insalate e fagira permesso erbe fresche, limone, aceto, minimo sale e olio. Divieto - polvere di zucchero o dolcificante - Soft Drinks - Alcol - Al termine della dieta seguire un piano equilibrato e sano mangiare nella vostra dieta, incorporando 15 grammi di alimenti che contengono amido resistente per mantenere i chili.

Fonte: http://www.enter2life.gr/wp/934-diaita-me-anthektiko-amylo-ydatanthrakes-xaste-3-kila-se-7-imeres.html


Questo 10% dell'amido è fibra naturale e amido resistente denominato. Uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition ha dimostrato che quando viene aggiunto amido resistente al mattino, può ridurre il consumo di calorie il giorno dopo del 10%. Fonti di amido resistenti sono freddi patate bollite, come l'insalata di patate, banana acerba, mais, riso integrale bollito e freddo, fagioli e orzo.

Fonte: http://www.proiontavoiou.gr/content/anthektiko-amylo-apotelei-10-toy-amyloy-poy-den-aporrofatai-antisteketai-diladi-sti-diadikas


Carboidrati sazi a bruciare al massimo

"Dieta Lover Carb" The (dieta degli amanti di carboidrati) ispirata alle sorelle dietista Helen (Ellen Kunes) farà Robert Atkins tirando i capelli e mi chiedo che cosa Aniston ha perso tanti anni.

Molti anni e molti programmi dietetici avevo deciso di negarci il piacere di carboidrati nella nostra dieta. Per fortuna, un nuovo programma nutrizionale basata su dati scientifici, i carboidrati mette sul nostro piatto e promette di dare le proporzioni del modello.
La "Dieta Lover Carb di" (dieta degli amanti di carboidrati) ispirata ai dietista sorelle Helen (Ellen Kunes) farà Robert Atkins tirando i capelli e mi chiedo che cosa Aniston ha perso tanti anni.
Le sorelle poi amico di Francesco Lartzman Roth (Largeman-Roth) provato e portato ad un programma di dieta che promette di perdere peso senza che vieta i carboidrati. Come base per la sua creazione, le due signore utilizzati i risultati tutte le 200 indagini punto di vista: una dieta ricca di alimenti amido resistente può far perdere fino a 3 chili in una settimana.
L' amido resistente è una categoria a parte di amido che contiene alimenti specifici (banane, patate, mais, riso , fagioli) che viaggia attraverso il sistema digestivo del nostro corpo, ma non assorbita o convertiti in grasso.
Invece, fino a raggiungere il colon, resiste la digestione e produce benefici acidi grassi che inducono il corpo a bruciare i grassi invece di carboidrati (soprattutto addominale) a guardia del muscolo per mantenere il vostro metabolismo in esecuzione, rafforzando la produzione di ormoni della sazietà che ti tiene più piena più a lungo.
Infatti, secondo il quotidiano Daily Mail , la ricerca condotta presso l' Università del Surrey (University of Surrey) in Gran Bretagna ha dimostrato che il consumo di questo amido resistente in un solo pasto al giorno ci può spingere a consumare 10% di calorie in meno (circa 150-200 calorie per la media donna) il giorno dopo solo perché si sentono meno fame.
Un altro studio ha dimostrato che l'amido resistente è, rafforzare la funzione degli enzimi che bruciano grassi, mentre ha avuto l'effetto opposto sui enzimi che grasso negozio.

Questo significa che se si mette un po 'di amido resistente è nella vostra dieta, è possibile masterizzare fino al 25% in più di calorie al giorno. Allo stesso tempo, mangiare comunque il 10% calorie in meno perché hanno fame.

La maggior parte di noi consuma 4,8 grammi di amido di tutti i giorni mentre questa nuova dieta propone di aumentare i carboidrati a 15 grammi. Il programma di 7 giorni che conclude questa dieta garantisce che si perde 1,5-3 chili in prima settimana mentre si mangia 15 grammi di amido resistente al giorno farà a mantenere i chili persi per sempre.
Gli alimenti con amido resistente:
Champion è una banana verde. Una banana verde modesto riceverà circa 12,5 grammi di amido resistente al giorno e non ha fame.

Fonte: http://www.womenonly.gr/article.asp?catid=13309&subid=2&pubid=128689583


Dimagrire mangiando
pane, pasta, patate, pizza!

Un metodo rivoluzionario per perdere peso velocemente e mantenere la linea: grazie alla dieta CarbLover's, un programma facile da seguire approvato da dietologhe esperte, scoprirete che mangiando i carboidrati si può ottenere una perfetta forma fisica.

Scopri le proprietà dell'amido resistente,

il carboidrato che scioglie i grassi!

LA DIETA CarbLover's VI CAMBIERÀ LA VITA!

Ellen Kunes e Frances Largeman-Roth della rivista americana "Health" hanno inventato la dieta CarbLover's per aiutare le persone a raggiungere e a mantenere il loro peso forma in tempi record, dimostrando come alcuni cibi ricchi di carboidrati, in particolare quelli che contengono il favoloso ingrediente chiamato "amido resistente", abbiano il potere di far diminuire le cellule grasse, aumentare il consumo di lipidi, preservare la massa muscolare, calmare la fame, tenere sotto controllo la glicemia e dare un senso di sazietà.

QUESTA È L'ULTIMA DIETA CHE VI SERVIRÀ!

La fase-urto 7 giorni CarbLover's vi permetterà di gustare appetitosi spuntini e pasti ricchi di carboidrati.
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E in più, oltre 75 ricette per portare in tavola piatti golosi e saporiti che piaceranno a tutta la famiglia.
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Un volume scritto da esperte di alimentazione per sfatare la convinzione che un'alimentazione a base di carboidrati faccia necessariamente ingrassare.

Grazie alle oltre 90 ricette illustrate, suddivise in cinque sezioni - colazione, pranzo, cena, snack e dolcie alle tabelle per la pianificazione dei menu, sarà facile impostare la propria alimentazione sui carboidrati.

Fonte: http://www.macrolibrarsi.it/libri/__dimagrisci-con-i-carboidrati-libro.php


Amido Resistente – Alimenti ricchi di amido bene per la perdita di peso?

Qual è l’amido resistente ed è un bene per promuovere la perdita di peso? Sono stato abituato a sentire e leggere che gli alimenti ricchi di amido troppi nella vostra dieta non è molto buono per voi e potrebbe anche portare a più alti livelli di colesterolo. Beh a quanto pare non tutti i carboidrati sono uguali!

L’altro giorno mi è capitato di guardare un segmento del programma TV Rachel Ray e ci sono stati ospiti promuovono un nuovo libro intitolato The Diet Carb Lovers. Gli autori Ellen Kunes e Frances Largeman-Roth ha sottolineato la necessità di incorporare 10 – 15 grammi al giorno di amido resistente nella vostra dieta. Questo può aiutarli a migliorare il tuo metabolismo a bruciare il grasso fino al 25% in più in un dato giorno!

Amido resistente è un tipo di carboidrati che digestione ‘resiste’ nel piccolo intestino. Alcuni alimenti ad alto contenuto in esso sono pasta, riso, mais e fagioli (o legumi). Patate e persino patatine sono una buona fonte secondo gli autori. È stato sottolineato che gli alimenti di questo tipo che sono trasformati hanno i maggiori benefici nutrizionali.

Le banane hanno molto alto contenuto di amido resistente con circa 12 grammi per banana. Se si mangia solo la mattina e otterrete il vostro requisito per tutta la giornata!

Avete mai cucinato pasta o riso, lasciarlo raffreddare un po ‘, e ho notato che era diventato appiccicoso? L’appiccicosa costruire è molto alto in amido resistente. Io di solito aveva sciacquato la pasta di nuovo con acqua tiepida per ottenere il appiccicoso costruire off – ma non di più!

I Googled amido resistente e il primo elemento che è apparso il sito web con lo stesso nome. Sì, ci sono siti web per tutto. È un dato di fatto il nome di dominio è ResistantStarch.com. Un sacco di fatto le seguenti informazioni (e un bel po ‘di più) è stata quotata sul loro sito. Vi è un legame se si fa clic sul nome.

Amidi resistenti sono stati definiti come ‘la somma di amido e prodotti della digestione dell’amido non assorbiti nel piccolo intestino di individui sani “. Si comportano molto come fibra alimentare nel vostro tratto digestivo.

E ‘naturalmente presenti negli alimenti non trasformati, quali cereali integrali, legumi, cotti e refrigerati-pasta, riso freddo (come nel sushi) e insalata di patate. Come i ricercatori imparare sempre di più sui suoi benefici per la salute e la facilità d’uso, si sta rapidamente guadagnando l’attenzione come un modo ideale per aggiungere fibre ad una vasta gamma di alimenti.

Prese d’amido resistente variano notevolmente in tutto il mondo. Attualmente la maggior parte dei paesi sviluppati consumano tra i 3-7 grammi al giorno. E ‘stato aggiunto con successo ai prodotti alimentari trasformati, quali pane, dolci, cereali, snack e altri prodotti da forno. Questo tipo di fibra alimentare può essere aggiunto anche ad alcune bevande, purè di patate, casseruole e altri antipasti misti.

Carboidrati e alimenti ricchi di amido come mais, riso, pasta e patate sono stati ingiustamente diffamato negli ultimi anni e hanno ottenuto un rap cattivo come uno spreco di calorie. Tuttavia nuova ricerca mette questi alimenti proprio al centro del ronzio più recente perdita di peso. Il motivo è che tutti contengono amido resistente, un unico tipo di fibra che può essere utile per perdere peso.

E ‘stato bello sentir parlare tutto il ronzio perché ho goduto di mangiare questi alimenti ricchi di amido tutta la mia vita!

Fonte: http://www.metodiperdimagrire.com/amido-resistente-alimenti-ricchi-di-amido-bene-per-la-perdita-di-peso/

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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fabio meloni
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[video=youtube] http://www.youtube.com/watch?v=NKExZSrTKdI&feature=youtube_gdata_player [/video]


[align=justify]Amido resistente:
mangiare, saziarsi e non
ingrassare

Allo stesso modo delle calorie, dei grassi
o della fibra alimentare, tutti i
carboidrati non sono uguali: alcuni sono
più salutari rispetto ad altri, e svolgono
diversi ruoli che aiutano a perdere peso.
Esistono diete per perdere peso che
sono scarse in carboidrati, ma oggi come
oggi si suggerisce sempre più spesso di
consumare quotidianamente una
quantità ragionevole di carboidrati.
Ma...quali sono i carboidrati che
possiamo mangiare tranquillamente
senza paura di ingrassare?
Le diete dimagranti che includono i
carboidrati si basano nell’ amido
resistente; cioè, l’amido che resiste al
metabolismo durante la digestione e
non viene assorbito dall’intestino.
Normalmente, la disgregazione
dell’amido ad opera degli enzimi libera
glucosio, questo viene assorbito
velocemente dall’intestino. Tuttavia, una
piccola porzione di amido dietetico è
resistente all’idrolisi da patte degli
enzimi dell’apparato digestivo.
Come si può supporre, l’amido
resistente contiene meno calorie per
grammo rispetto all’amido normale e
nello stesso tempo incrementa la
sensazione di sazietà. Ma l’amido
resistente non è utile solo per farci
dimagrire, ma contribuisce anche a
migliorare i livelli degli zuccheri nel
sangue, riduce il rischio di contrarre
alcune forme di cancro e migliora la
digestione.
Allora...in quali alimenti si può trovare
l’amido resistente? Nelle patate, nelle
banane, le patate dolci, i fagioli, il pane, i
legumi e in alcuni cereali.
Uno studio recente sviluppato
dall’Università del Colorado, ha
confermato che gli alimenti che
contengono amido resistente aiutano a
mangiare meno, a bruciare più calorie, ci
fanno sentire più energici e meno
stressati e aiutano anche a ridurre i
livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
Questo studio ha coinvolto un totale di
4.451 permettendo di determinare che
coloro che erano più magri
consumavano più alimenti ricchi di
carboidrati come i cereali, la frutta e le
verdure; mentre le persone tendenti al
sovrappeso consumavano una quantità
molto minore di carboidrati.
Così, ingerendo quegli alimenti che
contengono amido resistente, possiamo
sentirci sazi, regolare i picchi glicemici e
nello stesso tempo non ingrassare.

Fonte: http://dieta-salute.blogspot.com/2011/09/amido-resistente-mangiare-saziarsi-e.html?m=1

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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fabio meloni
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Amido resistente: effetti metabolici e benefici potenziali per la salute.
Higgins JA .
Fonte
University of Colorado Health Sciences Center, Centro per la Nutrizione Umana, Box C225, 4200 E. Ninth Ave., Denver, CO 80222, USA. Janine.Higgins @ UCHSC.edu
Astratto
Anche se vi è una forte evidenza che la quantità e il tipo di grassi nella dieta può avere effetti drammatici sul metabolismo, il caso per i sottotipi di carboidrati influenzano parametri metabolici sta emergendo. Per definizione, amido resistente (RS) è qualsiasi amido che non viene digerito nell'intestino tenue ma passa al crasso. Qui, RS è un buon substrato per la fermentazione che dà luogo ad un aumento della produzione di catena corta di acidi grassi. I diversi tassi di assorbimento tra RS e l'amido digeribile si pensa per indicare le loro risposte metaboliche differenziali. Assunzione di RS è associata a diversi cambiamenti nel metabolismo che possono conferire alcuni benefici per la salute. Assunzione RS sembra diminuire glicemico post-prandiale e risposte insulinemica, colesterolo plasmatico inferiore e concentrazioni di trigliceridi, migliorare la sensibilità all'insulina intero corpo, aumentare la sazietà, e ridurre il deposito di grasso. Queste proprietà rendono RS un bersaglio attraente dietetici per la prevenzione di malattie associate con dislipidemia e insulino-resistenza, nonché lo sviluppo di diete dimagranti e terapie dietetiche per il trattamento del diabete di tipo 2 e malattia coronarica. Questa recensione analizza il corpo della letteratura ha esaminato gli effetti metabolici del consumo RS e discute possibili meccanismi per cui un aumento di breve catena di produzione di acidi grassi a livello intestinale potrebbero essere responsabili di alcuni di questi effetti. Gli effetti della RS nel grande intestino per sé sono l'argomento di altre recensioni e non sono trattate nel presente documento.

Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15287677


Resistant starch consumption promotes lipid oxidation

Fonte: http://www.nutritionandmetabolism.com/content/1/1/8


AMIDO RESISTENTE MIGLIORA LA SENSIBILITÀ ALL'INSULINA

Glen Ellyn, Illinois e AURORA, Colo-amido resistente ha dimostrato di migliorare la sensibilità all'insulina a dosi più basse e di contribuire ai day-benefici a lungo glicemici di cibi integrali, secondo recenti studi resi pubblici da Corn Products Starch Internazionale / Nazionale alimentare l'innovazione.

Un recente studio clinico condotto da Research Provident Clinica e Consulenza, che sarà pubblicato nel 2012 Aprile Journal of Nutrition , ha trovato più di un miglioramento del 50% della sensibilità all'insulina negli uomini in sovrappeso e obesi dopo aver consumato tre cucchiai di Hi-mais amido di mais resistente come integratore nella loro dieta. Lo studio ha trovato che i partecipanti di sesso maschile in sovrappeso o obesi, ma non diabetici hanno mostrato un miglioramento del 73% della sensibilità all'insulina dopo la ricezione di 30 g / die dose di amido resistente e un miglioramento del 56% della sensibilità all'insulina da un g / die dose da 15 (statisticamente significativo , P <0,05). Questo è stato il primo studio condotto utilizzando inferiore 15 g / die di amido resistente.

Un secondo studio condotto da ricercatori dell'Università del Colorado e pubblicato sul Journal of Nutrition and Metabolism trovato il componente fermentescibile amido resistente di cereali integrali e legumi possono essere responsabili della glicemia pasto successivo e gli effetti di insulina di questi cibi integrali. I risultati suggeriscono mangiare intatte cereali integrali e legumi a un pasto aiuta a ridurre la glicemia e la risposta insulinica del pasto successivo, e anche i pasti consumati il giorno dopo, a causa della amido resistente.

Fonte: http://www.foodproductdesign.com/news/2012/03/resistant-starch-improves-insulin-sensitivity.aspx

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@roberto)
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E si, se fossimo dei topi probabilmente non ci sarebbe la necessita di aprire blog/threads come questo.:lol:

E se prendessimo in esame L’intero organismo e non le singole attivita ( enzimi, ormoni etc) ed anche tutti gli elementi di un alimento e non solo le proteine, grassi etc.?
E’stato detto piu volte in questo come in altri blog che l’organismo umano e’molto complesso.

Sulle banane e “la bella gnocca” non mi pronuncio...non vorrei essere bannato dal sito per aver detto cose a sfondo .erotico. :giggle:

Cosa ne pensi di questo:

Does smelling bananas help you lose weight?• Some online sources claim that women exposed to the scent of bananas lost some weight over a month in a study done at the Smell & Taste Treatment and Research Foundation in Chicago. The information states that Alan Hirsch, M.D., director of the foundation, claims that the aroma triggers signals in the brain's satiety center, which in turn tricks your brain into sending the message that you are full (without the extra calories).
• In my opinion, smelling something does not suppress your appetite nor make you feel fuller.
• Of course if you eat all the bananas you may even gain more weight. Apart from the extra calories, banana is a very high carbohydrate fruit.
• For more information about the work and research of Alan Hirsch, M.D., and the Smell & Taste Treatment and Research Foundation in Chicago, and to check if the above mentioned study actually exists on his website, see the page link, further down this page, listed under Sources and Related Links.

Qui il sito internet: http://www.smellandtaste.org/

Background:
Despite the obesity epidemic, weight-loss treatments, for the most part, are ineffective and focus on self-deprivation efforts including fasting, restriction or a rigorous exercise program. Chemosensory modification to induce weight loss has used both aversive and nonaversive olfactory and hedonically positive gustatory stimuli.
Hypothesis:
Scented, tasteless, non-caloric “Tastant" crystals added to food enhance satiety, reducing consumption, as manifested by weight loss.
Methods:
Over a six-month period, the overweight or obese subjects sprinkled a variety of savory or sweet Tastant crystals on everything they ate. Pre and post study weights were obtained and compared to one hundred nontreated controls.

Results:
1,436 patients (87.4% female, 12.6% male) with an average initial weight of 208 pounds, and BMI of 34.2, completed this study. The average weight loss was 30.5 pounds, 5.0 BMI, versus control of 2 pounds, 0.3 BMI (p < 0.05).
Conclusion:
Use of Tastants to enhance or generalize sensory specific satiety demonstrated efficacy in the promotion of weight loss. Further investigation into this approach on the secondary effects of obesity (i.e., hyperlipidemia, cardiovascular disease, hypertension) is warranted.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Mangiare naturale amido resistente è importante per la salute del colon. Recenti studi scientifici suggeriscono che la fermentazione di amido resistente all'interno del colon può essere importante perché produce più butirrato di altre fibre testati. Butirrato, una catena corta di acidi grassi, ha dimostrato di avere proprietà anti-cancerogene e anti-infiammatorie, che possono essere utili per prevenire e / o trattare la malattia celiaca e malattia infiammatoria intestinale.

1 Fonte: Fasano A, et al, 2003 "La prevalenza della malattia celiaca in a rischio e non a rischio gruppi degli Stati Uniti" Arch. Intern Med 163:286-292. Farrell RJ e Kelly CP 2002 "sprue celiaca [recensione]" N Eng J Med 346:180-188.

Fonte: https://maninisglutenfree.wordpress.com/tag/resistant-starch/


E si, se fossimo dei topi probabilmente non ci sarebbe la necessita di aprire blog/threads come questo.:lol:

😀 In questo caso le cavie siamo noi...:D Il problema che i risultati sull'uomo sembrano non interessare alla maggior parte e si continuano a prendere in considerazione maggiormente gli esperimenti sugli animali...:/ Quindi continuamo a saperne più sugli animali da cavia che sull'uomo...:facepalm:

E se prendessimo in esame L’intero organismo e non le singole attivita ( enzimi, ormoni etc) ed anche tutti gli elementi di un alimento e non solo le proteine, grassi etc.?
E’stato detto piu volte in questo come in altri blog che l’organismo umano e’molto complesso.

D'accordissimo! Però è innegabile che certi principi attivi , da soli o in sinergia, possono avere interessanti proprietà farmacologiche.

Sulle banane e “la bella gnocca” non mi pronuncio...non vorrei essere bannato dal sito per aver detto cose a sfondo .erotico. :giggle:

Bannato? Per così poco?:D
Questa è la tipa di 30bananas a day. Lei dovrebbe essere in overdose da amido resistente. 😀

:joy:

Cosa ne pensi di questo:

Does smelling bananas help you lose weight?• Some online sources claim that women exposed to the scent of bananas lost some weight over a month in a study done at the Smell & Taste Treatment and Research Foundation in Chicago. The information states that Alan Hirsch, M.D., director of the foundation, claims that the aroma triggers signals in the brain's satiety center, which in turn tricks your brain into sending the message that you are full (without the extra calories).
• In my opinion, smelling something does not suppress your appetite nor make you feel fuller.
• Of course if you eat all the bananas you may even gain more weight. Apart from the extra calories, banana is a very high carbohydrate fruit.
• For more information about the work and research of Alan Hirsch, M.D., and the Smell & Taste Treatment and Research Foundation in Chicago, and to check if the above mentioned study actually exists on his website, see the page link, further down this page, listed under Sources and Related Links.

Qui il sito internet: http://www.smellandtaste.org/

Background:
Despite the obesity epidemic, weight-loss treatments, for the most part, are ineffective and focus on self-deprivation efforts including fasting, restriction or a rigorous exercise program. Chemosensory modification to induce weight loss has used both aversive and nonaversive olfactory and hedonically positive gustatory stimuli.
Hypothesis:
Scented, tasteless, non-caloric “Tastant" crystals added to food enhance satiety, reducing consumption, as manifested by weight loss.
Methods:
Over a six-month period, the overweight or obese subjects sprinkled a variety of savory or sweet Tastant crystals on everything they ate. Pre and post study weights were obtained and compared to one hundred nontreated controls.

Results:
1,436 patients (87.4% female, 12.6% male) with an average initial weight of 208 pounds, and BMI of 34.2, completed this study. The average weight loss was 30.5 pounds, 5.0 BMI, versus control of 2 pounds, 0.3 BMI (p < 0.05).
Conclusion:
Use of Tastants to enhance or generalize sensory specific satiety demonstrated efficacy in the promotion of weight loss. Further investigation into this approach on the secondary effects of obesity (i.e., hyperlipidemia, cardiovascular disease, hypertension) is warranted.

Non capisco bene l'inglese. Mi sembra di capire che in uno si parla dell'odore delle banane che fa dimagrire. Una volta avevo letto un'articolo simile sulle torte. Certo se le odori soltanto difficilmente si ingrassa...:susp:
Nell'altro mi pare di capire che hanno aggiunto al cibo delle sostanze che hanno modificato il sapore che influisce sul senso di sazietà? Un po' come il repellente che si mette alle unghie per far passare il vizio di rosicchiarle?
Viene sempre fuori che per stare in salute bisogna mangiare o assimilare poco. Noi bisogna trovare il modo di mangiare quello che più ci piace, senza privazioni, e restare lo stesso sazi, magri, felici e in salute! Utopia???

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@roberto)
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Non capisco bene l'inglese. Mi sembra di capire che in uno si parla dell'odore delle banane che fa dimagrire. Una volta avevo letto un'articolo simile sulle torte. Certo se le odori soltanto difficilmente si ingrassa...:susp:
Nell'altro mi pare di capire che hanno aggiunto al cibo delle sostanze che hanno modificato il sapore che influisce sul senso di sazietà? Un po' come il repellente che si mette alle unghie per far passare il vizio di rosicchiarle?
Viene sempre fuori che per stare in salute bisogna mangiare o assimilare poco. Noi bisogna trovare il modo di mangiare quello che più ci piace, senza privazioni, e restare lo stesso sazi, magri, felici e in salute! Utopia???

Ciao Fabietto,
si il primo articolo, estratto dal sito sopra riportato, fa capire come l'olfatto possa influenzare il nostro senso di sazieta'. Un po come i ferormoni. Noi, uomini, non li usiamo piu molto o meglio penso che li abbiamo persi dovuto al cambiamento dello stile di vita. Certo e'che alcuni effetti degli ormoni sono conosciuti..es: in una classe o in un piccolo ambiente di lavoro, con il tempo i cicli mestruali delle donne si sincronizzano.
Il cibo viene letto dal cervello con gli occhi, con l'olfatto...e ti viene l'acqualina in bocca per esempio, e poi con il sapore/struttura.
Sono d'accordissimo che e' chiaro che alcuni alimenti/componenti alimentari abbiano azioni Indirette sull'organismo.
Ma penso anche che se hai di fronte una bella pesca succulenta :), lasciamo le banane...di cui io ne mangio giornalmente, il cervello manda impulsi ai recettori ed il corpo e'gia pronto a rilasciare i dovuti enzimi/ormoni.
Quindi non mi sorprende che si possa avere un senso di sazieta o che si possa dimagrire con una combinazione di odori particolari (mi sa che sto uscendo dal thread).

Ritornando agli amidi..lo sai io seguo una pseudo-paleo-quasi una Peat diet ( per i latticini, proteine e carboidrati giornalieri). Nella mia personale esperienza, mi trovo bene solo se ho amidi ( riso, mais, banane, pochi cereali con glutine..non disdegno a volte un pezzo di torta..la vita e'corta :asd:,
nella dieta...circa 80-100gr giornalieri. La sera.

Ora tornando alla dieta ricca di amidi, come le banane, mi chiedo solo se sia salutare. Si la gnocca e' bella :ave: .., ma lo sarebbe stata anche con una Peat, paleo etc ,.ma e'anche in salute?...non si sta autodistruggendo. Fino a che punto il pancreas, non sopportato da un buon livello proteico, e'capace di andare avanti e secernere amilase etc.?

Steve Jobs era fruttariano ed e' andato avanti anni ma poi ci e'rimasto secco.
Io vedo la dieta, come del resto tu, non come una cosa a corto termine, ora sto bene, dimagrisco quindi tutto bene. Quando ero nella vegana/fruttariana :omg: anche io mi sentivo energico e bello dentro ma in effetti avevo perso massa muscolare e ero ingrassato..a parte le carie.

Le banane, come il cocco, io le ritengo una ottima fonte di minerali e flavonoidi e non di carb/amidi. preferisco zuccheri come il fruttosio, una bella aranciata.

Bella documentazione cerchero di leggerla tutta al piu presto.

Per il butirrato, quello lo producono i batteri anche su altri substrati.

Noi bisogna trovare il modo di mangiare quello che più ci piace, senza privazioni, e restare lo stesso sazi, magri, felici e in salute! Utopia???

Non sarebbe utopia, dobbiamo mangiare MENO, Meglio e muoverci di piu.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Lasciando da parte l'umor, concordo su tutto quello che hai detto! La penso esattamente come te!
Comunque, giusto per farsi un idea, specialmente chi in sovrappeso, sarebbe da provare un integrazione di circa 15 grammi di amido resistente.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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OneLovePeace
(@onelovepeace)
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Questa è la tipa di 30bananas a day. Lei dovrebbe essere in overdose da amido resistente. 😀

Speravo fosse una nuova iscritta al forum:asd:


La natura non fa nulla di inutile.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Direi che il 10% di calorie non assorbite dalla carbo diet può essere paragonato al 10% di calorie che vengono bruciate con l'introduzione massiccia di proteine della dukan diet.

Questa frase non mi è molto chiara:
Il fenomeno di retrogradazione è massimo alla temperatura di circa -3 °C, mentre viene ritardato dal congelamento.

Alla temperatura di -3 °C il cibo congela già, quindi si parla già di congelamento. Perché dice che viene ritardato?


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Magari ad una temperatura costante di -3° la retrogradazione, come una specie di "stagionatura", è favorita al massimo e con temperature più basse, raggiunte in tempi brevi, invece, il fenomeno viene rallentato. Se il processo di congelamento è "veloce" potrebbe bloccare la retrogradazione?!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@roberto)
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Questo thread/argomento mi sta incuriosendo molto. Non mi ero mai interessato molto nella ricerca sugli amidi resistenti. Vi devo ringraziare per questo.
Allora cercando in intenet, Pubmed etc ho trovato una fiorente scia di pubblicazioni.
In genere gli amidi resistenti, banane-riso-mais etc, sono messi in relazione ad una Low-glicemic-index diet/food. Quindi vengono presi in considerazione i loro effetti su diversi aspetti della fisiologia/biologia umana...e dei Ratti...in confronto ad una High glicemic index diet.
Gli effetti positivi sulla Salute osservati sono quindi analizzati in confronto ad una per cosi dire “Western diet “ high glicemic index diet. Ovviamente ci sono dei vantaggi. Ho trovato pubblicazioni che vanno dagli effetti positivi sull’insulina, alla diminuizione della massa grassa, effetti sui promotori dell’invecchiamento etc. Ma mi chiedo: se gli autori avessero svolto gli stessi esperimenti invece che con “low-glicemic-index carb ..amidi resistenti.., con una dieta Dukan, Atkins, Paleo, etc non avrebbero trovato gli stessi risultati?
Io penso di si. Ci sono moltissime pubblicazioni in tal senso.
L’effetto positivo degli amidi resistenti, butirrato-flora batterica-insulina-etc, li si ottiene anche con la paleo, con la Atkins (con verdure), etc.
Mi sa che ritorniamo al punto di partenza : una dieta come la Western-diet alta in carboidrati con High glicemic index, quindi zuccheri-sciroppi zuccherini-; alta in grassi idrogenati-grassi vegetali –; povera di fibre-povera in proteine-minerali-vitamine...e’deleteria per la salute.
Ma qui andiamo sulla “Perfect health diet”.
Comunque qui di seguito un paio di pubblicazioni a proposito:

Storia naturale delle lesioni retiniche legate all'età che precedono AMD nei topi nutriti con diete alto o basso indice glicemico

Karen A. Weikel1, Paul FitzGerald2, Fu Shang1, M. Andrea Caceres1, Qingning Bian1, James T. Handa3, Alan W. Stitt4 e Allen Taylor1
+ Affiliazioni autore
Da 1Laboratory per la nutrizione e la ricerca di visione, JM-USDA Human Nutrition Research Center on Aging, cespi University, Boston, Massachusetts;
2 Dipartimento di biologia cellulare e anatomia umana, Università di California, Davis School of Medicine, Davis, California;
3Wilmer Eye Institute, Johns Hopkins University, Baltimore, Maryland; e
4Centre per la visione e scienza vascolare, University Belfast, Belfast, Irlanda del Nord, Regno Unito della regina.
Autore corrispondente: Allen Taylor, laboratorio per nutrizione e Vision Research, JM-USDA Human Nutrition Research Center on Aging, Tufts University, 711 Washington Street, Boston, MA 02111; [email protected].

Abstract
Scopo. Dati epidemiologici indicano che le persone che consumano diete glycemic basse di indice (GI) sono a minor rischio per l'insorgenza e la progressione della degenerazione maculare legata all'età (AMD). Gli autori hanno cercarono conferma di questa osservazione in un modello animale.
Metodi. Topi C57BL/6 cinque - e 16 mesi sono stati nutriti con diete GI alte o basse fino a quando furono 17 e 23,5 mesi di età, rispettivamente. Lesioni retiniche sono state valutate da microscopia elettronica della trasmissione, e prodotti finali di glicazione avanzata (AGEs) sono stati valutati da immunohistochemistry.
Risultati. Lesioni retiniche, ivi compresi i depositi laminari basali, perdita di infoldings basali e vacuoli nell'epitelio pigmentato retinico sono stati più prevalente in 23,5-che in topi 17 mesi. All'interno di ogni gruppo di età, il consumo di una dieta ad alta GI aumentato il rischio di lesioni e il rischio di anomalie del fotorecettore e accumulo di età.

Conclusioni. Consumo elevate GI diete accelera la comparsa di lesioni retiniche legate all'età che precedono AMD nei topi, forse aumentando la deposizione di età tossici nella retina. I dati supportano l'ipotesi che consumano diete GI inferiore, o la simulazione dei loro effetti nutraceutici o farmaci, può proteggere contro AMD. Il mouse C57BL/6 GI-fed alto è un nuovo modello di lesioni retiniche legate all'età che precedono AMD e imitare i primi stadi della malattia e può essere utile per la scoperta della droga.

Proteolisi della glicazione-alterato come un meccanismo di pathobiologic che collega indice glicemico nella dieta, invecchiamento e malattie legate all'età (nei non diabetici)

Tomoaki Uchiki, 1, 2 Karen A. Weikel, 1, 2 Wangwang Jiao, 1, 2, # Fu Shang, 1, 2 Andrea Caceres, 2 Dorota Pawlak, 3 James T. Handa, 4 Michael Brownlee, Nicodemo Ram 5, 6 e Allen Taylor2, 7
2Laboratory per la nutrizione e la ricerca di visione, USDA Human Nutrition Research Cent
er su invecchiamento, Tufts University, 711 Washington St, Boston MA 021113Harvard Medical School, ospedale di Boston pediatrico, 300 Longwood Avenue Boston, MA, 021154Wilmer Eye Institute, Johns Hopkins School of Medicine, Baltimore, MD5Department di medicina, Albert Einstein College of Medicine, Forchheimer Building, sala 531, 1300 Av Morris Park, Bronx, NY 104616Department di Oftalmologia e scienze visiveCase Western Reserve University, informazioni di contatto di Cleveland, OH 441067: Email: [email protected], telefono 617-556-3155, Fax 617 556-3132 #deceased. Questo libro è dedicato al lavoro pionieristico di Wangwang Jiao, il giovane talento che ha iniziato questo lavoro, ma non è stato permesso di vivere a vederlo a fruition.1Equal hanno contribuito a questo lavoro.
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Nota di copyright e Disclaimer

Finale versione modificata dell'editore di questo articolo è disponibile all'invecchiamento delle cellule
Vedi commento "Meccanicistico collegamento malattie età-correlate e dei carboidrati alimentari via autophagy e i sistemi proteolitico ubiquitina" in Autophagy sulla pagina 1404.
Vedi altri articoli in PMC che cita l'articolo pubblicato.
Vai a: SummaryEpidemiologic studi indicano che i rischi principali debolezze legate all'età tra cui CHD, diabete e degenerazione maculare legata all'età (AMD) sono diminuiti in persone che consumano inferiore diete glycemic di indice (GI), ma la mancanza di un meccanismo physiobiochemical unificante che spiega l'effetto benefico è un ostacolo all'attuazione di pratiche dietetiche che catturano i benefici del consumo di diete GI inferiore. Abbiamo stabilito un semplice modello murino di lesioni retiniche legate all'età che precedono AMD (in appresso denominata AMD-come le lesioni). Abbiamo trovato che consumano una dieta GI superiore promuove queste lesioni simil-AMD. Tuttavia, topi che ha consumato il più basso vs dieta GI superiore erano significativamente ridotta frequenza (p < 0,02) e gravità (p 3 volte più elevato accumulo di prodotti finali di glicazione avanzata (AGEs) nella retina, lente, fegato e cervello nei topi age-matched, suggerendo lo stress indotto da dieta sistemica glycative che è eziologico per lesioni. I dati dal vivo delle cellule e sistemi liberi delle cellule mostrano che il sistema ubiquitina-proteasoma (UPS) e lisosoma/autophagy percorso (LPS) sono coinvolti nella degradazione di età. Substrati Glycatively-modificato sono stati degradati significativamente più lento rispetto a substrati non modificati dall'UPS. Compounding detrimenti glycative stress, età-modifica dell'ubiquitina e di enzimi di coniugazione di ubiquitin alterata attività UPS. Inoltre, coniuga ubiquitina ed Evo si accumula e si trovata nei lisosomi, quando le cellule sono glycatively sottolineato o l'UPS o LPS/autophagy sono inibiti che indica che l'UPS e LPS interagiscono uno con l'altro a degradare Evo. Insieme questi dati spiegano perché Evo si accumula come glycative lo stress aumenta.
Parole chiave: indice glicemico, degenerazione maculare legata all'età, ubiquitina, proteolisi, invecchiamento
Vai a: IntroductionAge-correlati la degenerazione maculare (AMD) è la principale causa di cecità nel mondo sviluppato che interessano il 30% degli anziani (rivisti nel (Chiu, 2011b; Weikel, 2011)). La capacità di ritardare l'insorgenza di malattie legate all'età è rimasta elusiva. Raggiungimento di questo obiettivo è fondamentale per abbassare i costi medici e migliorare la qualità della vita degli anziani. Soprattutto, è recentemente stato dimostrato che consumare inferiore diete glycemic di indice (GI) è associato con diminuito rischio per l'insorgenza o il progresso di AMD, pericolo di vita principale legate all'età e qualità di vita limitanti debolezze comprese malattia coronarica (CHD), diabete di tipo 2 e possibilmente legati all'età cataratta anche in soggetti non diabetici (Salmeron et al., 1997; Augustin et al., 2002; Chiu et al., 2007a; Chiu et al., 2007b; Krishnan et al., 2007; Mulholland et al., 2008; Chiu, 2011b; Chiu & Taylor, 2011). GI quantifica disponibile dello zucchero nel sangue entro 2 ore dopo aver mangiato 50 gr di carboidrati da un alimento specifico in relazione alla glicemia evocato dal consumo di 50 g di glucosio o 50 g di pane bianco (Jenkins et al., 1981). GI della dieta (dGI) medie questo indice per l'intera dieta. Diete possono contenere gli stessi livelli di carboidrati, ma hanno diverse GIs se i carboidrati sono ripartiti a prezzi diversi.
Pathobiochemical mechanisms that indicate why such critical salutary advantage is derived from lower GI diets are currently unavailable. However, it has been shown that relative to consuming higher GI diets, consuming lower GI diets is associated with attenuated blood glucose excursions, lower postprandial hypoglycemia/hyperlipidemia, lower insulinemia, less elevation of inflammatory markers and enhanced counter regulatory endocrine responses (Jenkins et al., 2002; Ludwig, 2002), some of which have been related to AMD.

PatoBiochimica meccanismi che indicano perché tale vantaggio salutare critica deriva dalla bassa GI diete sono attualmente non disponibile. Tuttavia, è stato dimostrato che rispetto al consumo di diete GI superiore, che consumano diete GI inferiore è associato con glicemia attenuato

Ciao


   
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