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Olio di canapa.

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fabio meloni
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Olio di Canapa

L’olio di semi di canapa come supplemento dietetico nella pratica medica
Jonas Elia*, Belotherkovsky Dany**
* dott. Jonas Elia, medico chirurgo specialista in pediatria e neuropsichiatria infantile.
** Belotherkovsky Dany, diplomato in Riflessologia ed in Medicina Omeopatica, attualmente studente nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi “La Sapienza” in Roma.
Indirizzo e-mail per la corrispondenza: [email protected]
L’olio di semi di canapa è un alimento che si ricava per spremitura a freddo dei frutti della pianta di canapa, Cannabis Sativa (sativa – coltivata).
La storia dell’uso di olio di canapa parte dalla Cina del periodo neolitico intorno al 3000 a.c. i semi erano usati per combattere le infiammazioni delle pelle ed erano considerati tonici, ricostituenti, lassativi diuretici ed eccellenti per liberare dai vermi i neonati e gli animali.
Il primo utilizzo terapeutico della canapa documentato nella letteratura araba risale ai secoli VIII-IX, le parti della pianta più usate in terapia erano i semi e in minor misura le foglie.
L’olio di canapa è particolarmente ricco di acidi grassi essenziali polinsaturi della famiglia omega. Tecnicamente gli Omega (Ω) sono acidi grassi polinsaturi che, dal punto di vista chimico, hanno la caratteristica di possedere un primo doppio legame in posizione 3 (Ω3) o in posizione 6 (Ω6) a partire dall’ultimo atomo di carbonio della catena che li forma.
Oggi sappiamo che gli acidi grassi essenziali agiscono attraverso vari meccanismi d’azione, svolgendo ruoli essenziali nel traffico metabolico come metaboliti e messaggeri sia agendo direttamente sui recettori nucleari13 per attivare o reprimere diverse vie metaboliche necessarie per la corretta risposta difensiva della cellula, sia permettendo all’organismo di formare le molecole eicosanoidi che sono coinvolte nelle funzioni riproduttive, nelle infiammazioni, nella febbre e nel dolore associato a traumi o malattie, nella formazione dei coaguli di sangue, nella regolazione della pressione sanguigna, nella secrezione dell’acido gastrico e in molti altri processi importanti per la salute dell’uomo.
La maggior parte degli oli vegetali non contiene il rapporto ottimale di Ω6 e di Ω3 e tende a promuovere l’accumulo di prodotti intermedi che ostacolano il metabolismo degli acidi grassi. L’olio di semi di canapa, al contrario, è correttamente equilibrato e non promuove accumulo di prodotti metabolici.il rapporto tra Ω6 e Ω3 nell’olio di canapa è di 3 a 1 rispettivamente, e proprio questo è il rapporto consigliato e confermato dalle ricerche mediche per l’assunzione degli acidi grassi essenziali.
Dagli studi svolti sul rapporto degli omega sappiamo che durante la storia evoluzionistica dell’uomo il rapporto tra Ω6/Ω3 era di 1–2/1. Oggi nelle società occidentali è fra 10-20/1. In uno studio di prevenzione secondaria della malattia cardiovascolare il rapporto tra Ω6/Ω3 (LA/ALA) era di 4/1 e ha condotto ad una diminuzione del 70% nella mortalità totale. Follow – up: 2 anni, mentre il rapporto tra Ω6/Ω3 (LA/ALA) 4/1 sembra essere ottimale per le funzioni mentali. il rapporto tra Ω6/Ω3 di 2–3/1 ha soppresso l’infiammazione in pazienti con l’artrite reumatoide ed un rapporto di 5/1 ha avuto un effetto benefico sui pazienti con asma, mentre un rapporto di 10/1 ha avuto conseguenze avverse.
La conclusione di tali ricerche evidenzia che un basso rapporto degli acidi grassi Ω6/ Ω3 è desiderabile per attenuare le complicanze delle malattie cronico – degenerative.
Oltre all’omega 3 e all’omega 6, l’olio di canapa contiene anche la famiglia dei tocoferoli (vitamina E ) che sono antiossidanti naturali, nonché i fitosteroli e alcuni componenti la famiglia dei cannabinoidi, quali il Tetraidrocannabinolo (THC) e il Cannabidiolo (CBD). Quest’ultimo non ha alcun effetto psicoattivo, ma agisce sul sistema delle anandamidi prodotte dal nostro organismo (cannabinoidi endogeni ) che modulano le risposte dell’organismo, sia nel sistema immunitaria che agevolando le funzionalita’ cognitive e mentali attraverso l’attivazione dei recettori specifici recentemente scoperti.
Il livello di THC è molto basso12, meno di una parte per milione e per avere effetti “tossici” da parte di questa sostanza bisogna assumerne dai sei ai nove litri di olio al giorno (meglio trovare altro modo), fino ad oggi non si è verificato nessun tipo di effetti collaterali derivati dall’assunzione di olio di canapa, però si sono verificati i suoi effetti benefici sulla salute, sia per i bambini che per gli adulti, nella prevenzione e nel trattamento delle malattie alla cui la origine c’è la reazione infiammatoria (tutte).
L’olio di canapa rappresenta un rimedio basilare cioè un alimento che per sua natura puo ottimizzare la risposta del sistema immunitario come prevenzione ma anche nella cura di patologie e disturbi che dipendono da squilibri nella omeostasi metabolica ed alterazioni funzionali del sistema immunitario. L’olio di canapa può essere considerato “vaccino” nutrizionale nel senso che ha tutti gli effetti di un alimento protettivo introducendolo quotidianamente nella dieta. L’olio di canapa ha un odore e un sapore gradevole e può essere utilizzato, per condire l’insalata, la pasta, il pesce ed essere introdotto nell’ uso quotidiano al posto degli altri olii di semi.
il mondo scientifico ammette la straordinaria importanza del consumo adeguato dei acidi grassi essenziali e la ricerca è ancora in continuo sviluppo.
Da uno studio randomizzato in cieco, placebo controllato con l’assunzione dell’olio di semi di canapa per quattro settimane in pazienti affetti da dermatite atopica si è avuto un miglioramento dei sintomi clinici della malattia. Tali risultati sembrerebbero legati al giusto rapporto tra gli acidi grassi essenziali in questo olio.
Un altro studio randomizzato in doppio cieco ha raggiunto significato statistico del abbassamento del livello ematico dei trigliceridi e colesterolo in volontari sani dopo quattro settimane di assunzione dell’olio di semi di canapa.
Il dott. Jonas Elia, Medico Chirurgo Specialista in pediatria e neuropsichiatria infantile, nella sua esperienza clinica pluriennale (dai primi anni 90 ) ha conseguito brillanti risultati nell campo di:
· malattie asmatiche e affezioni respiratorie, sia delle basse che delle alte vie respiratorie;
· dermatiti atopiche ed affezioni cutanee varie (vitiligine, psoriasi, dermatite seborroica, acne anche nelle forme più gravi, rosacea, lupus cutaneo, ustioni);
· patologie gastrointestinali (reflusso, colopatie, rettocoliti muco emorragiche);
· affezioni vascolari (ipertensione arteriosa e vasculopatie);
· patologie femminili (malattia fibrocistica del seno, cisti ovariche, disturbi del ciclo, climaterio);
· artrosi e artrite reumatoide;
· convulsivita’;
· disturbi del linguaggio, autismo giovanile, disturbi caratteriali, impulsivita’;
· disturbo specifico dell’attenzione, ritardo di acquisizioni psicomotorie;
· cisti di qualsiasi distretto;
· poliposi;
· sclerosi multipla;
· malattie autoimmuni;
· osteoporosi;
· tumori in genere.
L’olio di canapa e consigliato dal Dottor Jonas dal concepimento (gravidanza) fino all’età di 120 anni. L’apporto giornaliero può variare da 1 cucchiaino da te per la prevenzione (evitare nei mesi di luglio agosto) a 1 cucchiaio da tavola per due tre volte al giorno come terapia di attacco, seguendo sempre le istruzioni del medico curante neli casi gravi, per avere la risposta ottimale.
Ci sono organizzazioni internazionali di ricercatori e di medici che cercano di divulgare ed informare (ad esempio il nostro forum Modin www.modin.org che si occupa del utilizzo nella pratica medica dell’olio di canapa., ISSFAL l’associazione internazionale per lo studio dei acidi grassi e lipidi www.issfal.org.uk ), oltre alle associazioni dei vegani e vegetariani che hanno la necessita di assumere gli acidi grassi essenziali attraverso la dieta vegetariana. Per questo il compito di spiegare la differenze tra i vari olii considerati come integratori del acidi grassi:

L’olio di Lino contiene un rapporto invertito tra acidi grassi Ω6/Ω3 e puo’ contenere Linamarina, come conseguenza dell’azione dell’enzima linase che produce i glicosidi cianogenetici e per evitare la tossicita si raccomanda infatti di assumere i semi interi o dopo averli bolliti almeno per 10 minuti e in ogni caso è sconsigliabile assumerne in grandi quantità, L’olio di Borragine non contiene gli omega 3 solo gli omega 6 pero’ contiene tracce di tossine naturali denominate alcaloidi della pirrolizidina, le quali sono alcaloidi tossici che col tempo tendono ad accumularsi nei tessuti dell’organismo e possono provocare tumori e danneggiare il fegato, i reni, il tratto gastrointestinale e l’apparato respiratorio.
Per quanto riguarda gli integratori di omega 3 a base di olio di pesce, questi sono olii concentrati e prodotti con un processo di purificazione in cui l’olio di pesce viene fatto reagire con etanolo formando un substrato sintetico chiamato “estere etilico degli acidi grassi omega-3″, La soluzione ricavata viene distillata sotto vuoto e condensata, La struttura chimica in cui gli acidi grassi omega-3 si trovano naturalmente nell’olio di pesce, invece, è quella dei trigliceridi naturali. E’ possibile produrre dei concentrati di acidi grassi omega-3 che siano nella loro forma naturale solo che e’ necessario un passaggio ulteriore, il passaggio in più nella produzione implica dei costi maggiori per il prodotto finale pero’ la cosa piu grave è che tali olii possono essere inquinati con mercurio, diossine, furani e metalli pesanti che derivano dal pesce stesso e, se si tratta di un consumo prolungato nel tempo (come è giusto che sia per gli acidi grassi essenziali) questi contaminanti possono raggiungere livelli altamente tossici e, quindi, pericolosi per la salute, e allora bisogna fare attenzione nella scelta di tali prodotti.
Per l’olio di canapa, come tutti gli olii vegetali, è importante la qualita dei semi, la spremitura a freddo, la conservazione in ambiente fresco al buio per evitare l’ossidazione e l’irrancidimento, inconvenienti ultimi che vengono evitati con l’uso di contenitori di vetro scuro, mantenendo la bottiglia in luogo fresco o nel frigo dopo l’apertura.

Bibliografia:
1. Artemis P. Simopoulos, MD, Alexander Leaf, MD,Norman Salem, Jr, PhD. Workshop on the Essentiality of and Recommended Dietary Intakes for Omega-6 and Omega-3 Fatty Acids. (National Institutes of Health campus in Washington DC, April 1999)
2. Artemis P. Simopoulos MD. Omega–6/Omega–3 Essential Fatty Acid Ratio: The Scientific Evidence. (Biomed Pharmacother. 2002 Oct;56(8):365-79)
3. Cary Leizer, David Ribnicky, Alexander, Poulev Slavik, Dushenkov Ilya Raskin. The Composition of Hemp Seed Oil and Its Potential as an Important Source of Nutrition. (Journal of Nutraceuticals, Functional & Medical Foods Vol. 2(4) 2000)
4. Callaway J, Schwab U, Harvima I, Halonen P, Mykkanen O, Hyvonen P, Jarvinen T. Efficacy of dietary hempseed oil in patients with atopic dermatitis. (Journal of Dermatological Treatment. 2005; 16: 87–94)
5. Ursula S. Schwab James C. Callaway Arja T. Erkkila¨ Jukka Gynther Matti I.J. Uusitupa Tomi Ja¨rvinen. Effects of hempseed and flaxseed oils on the profile of serum lipids, serum total and lipoprotein lipid concentrations and haemostatic factors. (Eur J Nutr (2006) DOI 10.1007/s00394-006-0621-z)
6. Jonas Elia MD. La medicina della tradizione mediterranea.
7. Luca Gerosa. Storia, cucina e coltura della canapa. Stampa alternativa, 1995 Roma.
8. Indalecio Lozano. Utilizzo terapeutico della cannabis nella medicina araba.
9. Belotherkovsky Dany. Forum Modin utilizzo nella pratica medica dell’olio di canapa www.modin.org .
10. Lehninger. Principles of Biochemistry (Third edition Zanichelli).
11. Frank D. Gunstone Structured and Modified Lipids (Hardcover 2001).
12. Mölleken, H. and H. Husmann. Cannabinoids in seed extracts of Cannabis sativa cultivars. Journal of the International Hemp Association 4(2): 73, 76-79 (1997).
13. V. A. Javiya, J. A. Patel. PPAR in human disease. (Indian J Pharmacol August 2006 Vol 38 Issue 4 243-253)
Fonte Web: http://modin.org/relazioni-periodiche/
Sembrerebbe che l'olio di canapa è il miglior olio vegetale in assoluto per l'alimentazione umana!?
Non sapevo della tossicità del lino e della borragine (persino cancerogena).......comunque essendo semi è ovvio che contengano antinutrienti....mah....è un continuo scoprire e colpi di scena (un pò come la soapopera Beautiful

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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OneLovePeace
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Ne metto raramente un cucchiaio nelle insalate ma il sapore non è proprio
il massimo.


La natura non fa nulla di inutile.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Mi è arrivato oggi e ne ho assunto un cucchiaio. E' proprio vero che sui
gusti non si discute eh eh;-): il gusto non è, per me, malvagio: sà un pò di
insalata fresca......comunque sempre meglio, a mio parere, di quello di lino e
se devo fare un paragone con l'olio d'oliva, questo di canapa non brucia la
gola. Per gli effetti benefici tanto decantati si vedrà in futuro!
Una
piccola mia osservazione: mentre sia un cucchiaio di olio d'oliva che uno di
lino mi stimolano il cagotto, al contrario questo mi ha fatto tipo effetto
balsamico rinfrescante dentro la pancia senza stimoli strani.....vedremo in
seguito.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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OneLovePeace
(@onelovepeace)
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A number of companies are now selling hemp oil, toasted and shelled hemp
seeds and granola bars containing hemp seeds. This is not a good use for hemp.
Hemp may be appropriate for domestic animals and birds, but it should not be
used for human food. In China, where cultivation of hemp originated, hemp oil
was used occasionally, but there are no references in the Chinese literature to
the use of hemp seeds as food for human beings. (Simoons, Food in China,
1991)

Hemp oil has been promoted in recent years as a “heart healthy” oil
that is rich in essential fatty acids and low in saturated fat. Hemp oil is
indeed highly unsaturated, and this is exactly why it should be avoided. Hemp
oil is over 75 percent polyunsaturated, containing about 55 percent omega-6
fatty acids and about 20% omega-3 fatty acids. It contains only about 10 percent
saturated fatty acids and 10 percent monounsaturated fatty acids. It is,
therefore, highly unstable and prone to oxidation; and the high content of
linoleic acid makes it particularly unsuitable for human consumption. Diets
containing an excess of polyunsaturated fatty acids, particularly omega-6 fatty
acids, have been linked not only to heart disease but also to cancer and
autoimmune disease.

An additional problem derives from the fact that hemp
oil may contain traces of cannabinoids and these substances can then turn up in
the urine of those who consume it. In one research project, seven adult
volunteers purchased hemp oil from a health food store and ingested 15
milliliters each. Urine samples taken at 8, 24 and 48 hours after ingestion were
positive for THC. (Journal of Analytical Toxicology October 1997 21(6):482-485.)
If these volunteers had been obliged to give a urine sample to their employers,
they would have failed their drug test.

Because hemp oil is highly
unsaturated, it makes an excellent base for paints and varnishes. In fact, there
is no need to consider hemp for human consumption except in small quantities for
medicinal purposes. There are many good fats and oils that humans can use and
there are many good industrial uses for all the by-products of the hemp plant.
Let’s not make the same mistake with hemp that we have made with soy, by
promoting its inappropriate use as a human food.

http://editor.nourishedmagazine.com.au/articles/hemp-not-for-human-consumption


La natura non fa nulla di inutile.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Andiamo bene! Ecco che crolla un'altro mito
Ma
quand'è che si metteranno d'accordo sti studiosi???
Comunque se come punto
di riferimento per la bontà della canapa dovessi prendere come buone le
bibliografie/pubblicazioni scientifiche sia pro che contro sulla bontà della
canapa per l'uso umano, quelle positive sono di gran lunga superiori! Ergo fino
a prova contraria la canapa è ok....o almeno credo! L'olio lo sto usando in
maniera continuativa e male ancora non mi ha fatto. Come al solito a chi
dobbiamo credere?
A Sally Fallon o a Jonas Elia? O ce la giochiamo ai dadi?

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Tropico
(@tropico)
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A quello che ci fa più comodo

Se vuoi puoi trovare anche articoli che dicono che la pasta ed il pane fanno
benone e sono indispensabili, come puoi trovare articoli e libri di prominenti
medici che inneggiano alla dieta mediterranea portando degli studi a
corredo.
Per quanto riguarda il thc è vero, una minima quantità si ritrova
nelle urine, per quanto riguarda la composizione non ideale dell'olio non
saprei,questo aspetto non l'ho volutamente approfondito, perchè mi sono
concentrato sulla frazione proteica.
Ma per quanto riguarda il paragone con
la soia non regge, e ci sono stati ulteriori articoli che smentiscono quello che
dice la Fallon sull'uso umano della canapa, mi spiace ma a questo giro penso di
saperne più di lei...
Tanti articoli sono usciti dopo il 1991 e anche dopo il
2006(presunta data di pubblicazione articolo), e se non ricordo male ce ne sono
alcuni che riguardano proprio i grassi con studi controllati, se li ritrovo
intervengo nuovamente. Comunque preferisco l'olio di oliva,è un prodotto
nostrano valido e non ho motivo di usarne altri.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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OneLovePeace
(@onelovepeace)
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Tropico ha scritto:Comunque preferisco l'olio di oliva,è un
prodotto nostrano valido e non ho motivo di usarne
altri.

Assolutamente d'accordo, tanto più che riesco a
procurarmi dell'ottimo olio fatto da amici senza alcun prodotto chimico. In ogni
caso ricordiamoci di usare questi oli solo a freddo, mentre per cuocere sono da
preferirsi l'olio di cocco, il ghee e lo strutto.


La natura non fa nulla di inutile.


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Olio d'oliva super buono degli olivetti di mio suocero non manca mai in
casa mia! Io vario anche su quello.
Ma nell'olio di canapa che compro io c'è
scritto proprio che "non contiene thc" come anche nella farina! non c'è scritto
nemmeno che ne ha in traccia.
Che dire? Sarà il caso di farmi le analisi
delle urine?

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Tropico
(@tropico)
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Il thc in quelle dosi non ti fa niente, ammesso poi che il thc sia
veramente dannoso, e anche qui la letteratura si divide...
Per un tuo
scrupolo personale puoi vedere se risulti positivo ai test, non si sa mai, a
volte nei controlli stradali rilevano anche il THC.. Studio Aperto ci metterebbe
un nanosecondo a bollarti come tossicodipendente

La variabilità del thc dipende anche dal seme e dal tipo e zona di
coltivazione, fatto sta che a volte si risulta positivi e a volte no,almeno
negli studi che ho letto.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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 Muso
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I semi non contengono thc


   
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Tropico
(@tropico)
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Muso ha scritto:I semi non contengono
thc

Non è così, ne contengono una piccolissima quantità, e
gli studi confermano, ce ne sono diversi, che a volte si può risultare positivi
ai test consumando semi di canapa e anche olio, anzi con l'olio c'è più rischio.
Nell'articolo sui semi che ho fatto ho citato diversi studi a riprova di questo,
vedere nelle note

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 Muso
(@muso)
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ma pensa te...strano però che siano legali, in teoria così si potrebbe
trarre proprio da essi il principio attivo...Io sapevo che qualunque cosa
contenga thc è illegale, ma i semi sono legali. boh


   
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Tropico
(@tropico)
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Le norme hanno sempre qualche lacuna, i semi siccome vengono usati anche e
soprattutto per mangimi animali vengono tollerati, figurati che è permesso
commercializzarli anche per collezione comunque la quantità di THC è davvero bassa e non comporta
alterazioni psicofisiche. Non vorrei però trovarmi a spiegare a qualche autorità
che la canapa la mangio e non la fumo ...
L'olio essendo un estratto concentrato è più a rischio dei
semi interi o della farina.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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L'acido gamma-linolenico (GLA) presente nei semi di canapa e in altri vegetali favorisce la produzione di prostaglandina E1, che può ridurre gli effetti della prolattina [16, 17, 18].

Fonte: https://www.google.it/amp/s/www.piuvivi.com/alimentazione/semi-di-canapa-proprieta-benefici-controindicazioni-effetti-collaterali.html/amp?client=ms-android-samsung

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rational
(@rational)
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a me la canapa in semi da effetti psichici percettibili


   
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fabio meloni
(@fabietto)
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Sei parecchio sensibile allora! I semi di norma dovrebbero essere esenti dal THC; o, per lo meno, ne dovrebbero contenere in tracce. Di solito, il THC si trova in grandi percentuali nelle foglie e nei fiori della pianta.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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