Parto da un esperienza che purtroppo ultimamente,vuoi per motivi di lavoro vuoi per l'università,mi porta a saltare o a rimandare un pasto di qualche ora.
Secondo voi è giusto,al pasto successivo,aumentare notevolmente i carbo?
Probabilmente in tutto il periodo in cui non si è mangiato si è usato glicogeno epatico,ma anche muscolare,per mantenere l'omeostasi e muoversi(anche perchè se si ha una massa grassa irrisoria si farà un maggior uso di quest'ultimo).
Me ne accorgo anche perchè,dopo un momento di freddo e debolezza estrema(dove probabilmente la glicemia è molto bassa)ho un nuovo picco di forze,e a misurazione glicemica effettuata(una volta arrivato a casa)risulta una glicemia medio-alta(95)ma se lascio trascorrere troppo tempo anche alta(100-110).
Tra l'altro a volte devo,per forza di cose,mangiare un panino fuori .Meglio mangiare il panino e ristabilirsi o lasciare che glucagone(e forse cortisolo)facciano quel che devono fare?
Si avrà un catabolismo considerevole o fisiologico?Perchè non penso che i primitivi facessero pasti ordinati e conseguenti,ne deduco che questo meccanismo probabilmente a volte veniva usato..