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Vitamina D/D3

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benefabio
(@benefabio)
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EDIT: siamo in parziale OT, mi fermo. Il problema comunque non sono di per se i carboidrati, o la quota di carboidrati, ma adeguarli al fabbisogno giornaliero di ognuno di noi (uno spaccapietre potrà mangiarne di più di un segretario) e ancor più importante è la fonte, che siano cibo vero è fondamentale o più di rado cibi con antinutrienti ma resi nutrienti con preparazioni tradizionali e l’intestino deve prima di tutto essere in salute, la vitiligine come tutte le malattie autoimmuni è segno di disbiosi con permeabilità aumentata, la pelle si idrata dall’interno al di là del credo popolare e delle aziende che producono creme. E lo dico da controparte e non di parte perché la mia disbiosi attuale mi rende la pelle secca e screpolata come un serpente, ma essendo che studio senza paraocchi so di avere io un problema interno, che non risolverò applicando costantemente creme.

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E' quello che vado dicendo, solo che trovare la quota adeguata di carboidrati corrisponde sempre a diminuirli, proprio perché nella società attuale siamo di fronte ad un eccesso e questo eccesso è causa di molti problemi tra cui la carenza di vitamina D, anche i latticini non ho mai detto di eliminarli ma di limitarli a quelli più salutari, perché anche lì parto dal principio che si sfora la quota dei 100 gr. giornalieri costantemente e per di più non salutari.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Ciao, l'estate si avvicina e dato che userò gel di aloe e burro di karitè vorrei prendere il sole gradualmente per sviluppare bene la melanina come auto protezione e per assorbire la vitamina D.
Per questo alcune domande:
-il sole tra le 7.30 e le 8 di mattina è efficace per la vitamina D?
-meglio prendere il sole 30 minuti 2 volte al giorno oppure 1 ora 1 volta al giorno?


   
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benefabio
(@benefabio)
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il sole dalle 7,30 alle 8 non è efficace per la vitamina d, consulta l'app vitamin d thirty che ti indica sia l'angolo solare (dal 50 in poi) sia gli orari in cui esporti, cioè segna gli orari solo se il sole ha passato i 50 gradi di altezza e ti avvisa sullo smartphone che è l'orario giusto, sopra c'è l'angolo, sotto gli orari, invece con l'app happysun stabilisci i minuti dell'esposizione in base al fototipo, altrimenti in base al tuo fototipo devi fare un tot che va da 15 minuti a 30 minuti dalle 11,00 alle 14,00, sempre doppio lato, quindi per te mezzora davanti e mezzora dietro, in bikini è considerato il 70% del corpo esposto.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Ok oggi alle 11 ho fatto 30 minuti davanti e 30 minuti dietro.
Praticamente nuda.


   
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benefabio
(@benefabio)
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Che fototipo sei? Sicuramente la seconda mezzora è stata più performante a livello di vitamina D, con la prima ancora stavi sotto i 50° di altezza solare, il momento top è quando il sole raggiunge il 60° grado di altezza. Avrai fatto sulle 15.000 U.I. di vitamina D.


   
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OneLovePeace
(@onelovepeace)
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No, ma essendo una malattia autoimmune il concetto rimane lo stesso, prima bisogna cercare la causa e spesso la causa è una dieta sbilanciata in carboidrati e non biologica e dopo rimettere a posto determinati valori, vitamina D alta ma anche shbg alta, testosterone libero basso, cortisolo basso, glicemia bassa, IGF-1 basso (questi valori dovrebbero essere considerati più sulla norma) quando se andiamo a controllare l'alimentazione ricca di carboidrati e non biologica porta al contrario con l'insorgenza nel tempo delle malattie autoimmuni.

Quindi anche la vitamina D riveste un suo ruolo, ma il tutto andrebbe considerato in un quadro d'insieme, ma guardacaso l'alimentazione ricca di carboidrati va ad alterare in peggio tutti quei valori, quanto può reggere il corpo? Già è tanto che abbiamo segnali esterni tipo la vitiligine o la psoriasi, perché i segnali interni si chiamano tumori.

Cioè la vitamina D è un pezzo del puzzle e qui siamo d'accordo che serve l'esposizione solare, ma bisogna anche preoccuparsi di alzare l'shbg, riducendo i carboidrati alla prima parte della giornata e facendo attività fisica, abbassare il cortisolo con momenti di relax ed eliminare o limitare al minimo i latticini molli, primo fra tutti il latte, carboidrati raffinati e latticini molli sono le sostanze che mettono più sotto stress l'insulina e mettere sotto stress l'insulina costantemente nel tempo innesca tutta una serie di problemi.

Cioè non ho capito, secondo te la vitiligine deriva da una dieta sbilanciata in carboidrati?

Ho interpellato un seguace di Hamer e mi ha risposto così:

La vitiligo risponde al conflitto di separazione brutale. Purtroppo la vitiligo è un processo irreversibile che si può ridurre e bloccare ma è praticamente impossibile guarire. Certo che se risolvi il conflitto blocchi il processo

Io pensavo piuttosto a qualche prodotto per cercare di ridurre le macchie o quanto meno limitarne la crescita, in primis una lampada tipo questa:
http://www.virtuavia.eu/shop/lampe-uvb-a-spectre-etroit-311-nm.html

Sempre che non siano soldi buttati... Oppure forse qualche integratore tra quelli prodotti da Haidut seguendo le indicazioni di Ray Peat: http://haidut.dyndns.org/idealabs/

Ho visto che c'è un libro con ottime recensioni su Amazon:
https://www.amazon.it/Vitiligine-soluzione-sei-Luca-Nevo/dp/1326508776/

P.S. mi scuso se siamo off-topic, apriamo un nuovo thread


La natura non fa nulla di inutile.


   
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benefabio
(@benefabio)
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Ho quella lampada della virtuavia ma calcola che è molto piccola, la uso però per la vitamina D e una macchietta singola di vitiligine, per la vitiligine più ampia sono indicati modelli più grandi che solitamente consigliano gli ospedali, fra i modelli che vanno per la maggiore ci sono quelli più professionali della Ederma, dove c'è anche la possibilità di affittarle e quelle della Jelosil, ma prima bisognerebbe fare cicli di terapie negli ospedali e solo successivamente organizzarsi con le sedute casalinghe se andare all'ospedale risulta scomodo o lontano, anche perché credo sono mutuabili e va pagato solo il ticket.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Come mai ai vegetariani viene detto che per la vitamina D basta prendere mezz'ora di sole in qualsiasi momento della giornata su mani e braccia ??
Mentre tu affermi che ci vuole più tempo, più luce a picco (quindi in determinati momenti della giornata) e su zone del corpo specifiche.


   
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benefabio
(@benefabio)
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Mah la gente può dire quello che gli pare, dopo bisogna vedere le analisi per valutare, personalmente ho interpellato la Dott. Ann Webb dell'Università di Manchester e mi ha detto che la sintesi della vitamina D inizia fra 2 e 3 di indice UV, se vai a vedere gli indici UV il 3 lo si raggiunge solo in primavera ed estate a partire dalle ore 10,00/11,00 e comunque è sempre un discorso di valutazione personale, perché la vitamina D è correlata anche allo smog, all'alimentazione e allo stile di vita.

Per il fatto del picco solare va valutato come tempo minore per l'esposizione, perché esporsi per più tempo significa incamerare più raggi UVA, quindi l'esposizione migliore è sempre a sole bello forte con più parti del corpo esposte, ciò non toglie che ci si può esporre anche in altri orari con meno parti del corpo esposte, ma qualitativamente come esposizione è peggiore.

I vegetariani sono i primi ad incappare nella carenza di vitamina D, visto che scansano il pesce e abbondano in carboidrati.

Per salire di un punto con le analisi serve l'esposizione in costume doppio lato da 10 a 40 minuti a seconda del fototipo, quindi se una persona ad inizio primavera presenta un livello di 25 ng/mL gli serviranno 25 esposizioni davanti e dietro in costume a sole alto con il minutaggio relativo al fototipo (10 minuti fototipo I, 20 minuti fototipo II, 30 minuti fototipo III e 40 minuti fototipo IV), perché l'obiettivo di fine estate rimane 50 ng/mL per poi degradare a 40 ng/mL a inizio primavera, dopo se uno si convince di andare avanti con l'integrazione è un altro conto, e i vegetariani ai voglia se integrano, o se uno preferisce il sole meno forte e più minuti di esposizione, la scienza dice che queste esposizioni sono più pericolose per la pelle.

Cioè capisci da sola che l'esposizione mani/braccia è totalmente insufficiente anche se fatta al picco solare, figuriamoci fuori da questi orari, in costume abbiamo l'85% del corpo esposto, con mani e braccia il 10%, per avere lo stesso livello di vitamina D servirebbero 212 esposizioni doppio lato.

Forse solo una persona con di suo un alto livello di vitamina D, che non vive in città, che mangia biologico, che non prende medicine, che non entra in contatto con la plastica e che limita i carboidrati si può permettere quel lusso.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Capisco benissimo quello che dici e lo condivido.
Ma non capisco perché mentano sulla salute.
Forse sono ignoranti, nel senso che ignorano.

Purtroppo la plastica la uso spesso e volentieri; tutto ormai è plastica e noi viviamo con essa.
Se non ho frutta e verdura del mio terreno compro non biologico e non seguo una low-carb.


   
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benefabio
(@benefabio)
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Non serve fare la low-carb, basta non mangiare i carboidrati dopo le 14,00 - sulla frutta e la verdura forse dovresti intensificare il tuo terreno o cercare qualche altro coltivatore diretto, la plastica in qualche modo si può limitare, per esempio eliminando piatti e bicchieri di plastica, usando contenitori di vetro per il frigo e bevendo dalla bottiglia di vetro.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Quello che intendevo dire è che nonostante tutto ho buoni livelli di vitamina d.


   
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benefabio
(@benefabio)
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Sicuramente non fai l'impiegata dietro 4 mura e passi una buona parte della giornata all'aperto, solitamente incorrono nella carenza chi fa lavori al chiuso, usa la macchina o l'autobus o la metro per raggiungere i posti di lavoro, si chiude dentro casa, non mangia biologico, tocca a raffica plastica e detersivi e evita il sole in maniera scientifica pensando faccia male, poi se ci aggiungiamo anche qualche sigaretta ancora peggio.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Ok.
Una dottoressa mi ha detto che il punto del corpo più recettivo sono le chiappe.
Tu ne sai niente?


   
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benefabio
(@benefabio)
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Puo' essere, dipende sempre da quando grasso accumulato c'è sopra, perché due chiappe belle sode e toniche dubito siano altamente ricettive, che io sappia il colesterolo è più presente dove c'è più grasso accumulato, se per gli uomini il punto critico è il girovita credo che per le donne debba essere la parte alta delle cosce o qualsiasi altro punto che per costituzione genetica porta ad accumulare il grasso in eccesso.


   
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Eva
 Eva
(@eva)
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Ok, grazie.


   
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