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[GLUTINE]

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eric
 eric
(@eric)
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che schifo mi tocca vedere.. 😀

anche se l apoteosi dello schifo passato per sano è il Seitan


   
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(@mr-hide)
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Registrato: 13 anni fa
Post: 210
 

Io le ho provate tutte, compreso il gluten free, ma la mia allergia ai pollini (ulivo, parietaria e graminacee) non se n'è mai andata.

Ciao fabietto, leggevo con interesse qst 3d ed ho trovato questo tuo messaggio: io non ne conosco l'esatto motivo ma col mio passaggio all alimentazione vegetariana se ne son andate pesanti allergie all ulivo, parietaria e graminacee.

Eran cosi forti, per render l'idea, che fino a poco piu di 2 anni fa non potevo fare un pic nic all aria aperta durante la stagione primaverile/estiva. Ero costretto a prender farmaci via bocca, nasale, ecc (ho vissuto di aerius per mesi..)

Sarà stato l'aver eliminato il latte? Ne dubito, non è che prima ne consumasse in grosse q.tà. Forse i formaggi, ma anche li bho. Le carni? E perchè? Piu verosimilmente credo che dopo quel repulisti in termini alimentari ne abbia beneficiato la risposta immunitaria a tali allergeni.


   
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Tropico
(@tropico)
Membro Admin
Registrato: 13 anni fa
Post: 9903
 

La prima cosa che ho notato quando ero diventato ehretista, è stata la scomparsa degli herpes labiali, quindi ero incentivato all'inizio, credendo fosse la strada giusta, dato che ero tartassato da questo fenomeno virale.
Poi passato in paleo solo qualche rara manifestazione, passato diciamo a Ray Peat ancora forte soppressione del fenomeno, credo solo una volta mi sia tornato.
Quindi l'unica variabile alimentare quasi certa è stata dapprima la forte riduzione del glutine e poi la totale eliminazione.
Dovrei tornare a mangiarlo in pianta stabile per avere una certa sicurezza di affermazione, ma non ci tengo.

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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fabio meloni
(@fabietto)
Membro
Registrato: 13 anni fa
Post: 7422
 

Io le ho provate tutte, compreso il gluten free, ma la mia allergia ai pollini (ulivo, parietaria e graminacee) non se n'è mai andata.

Ciao fabietto, leggevo con interesse qst 3d ed ho trovato questo tuo messaggio: io non ne conosco l'esatto motivo ma col mio passaggio all alimentazione vegetariana se ne son andate pesanti allergie all ulivo, parietaria e graminacee.

Eran cosi forti, per render l'idea, che fino a poco piu di 2 anni fa non potevo fare un pic nic all aria aperta durante la stagione primaverile/estiva. Ero costretto a prender farmaci via bocca, nasale, ecc (ho vissuto di aerius per mesi..)

Sarà stato l'aver eliminato il latte? Ne dubito, non è che prima ne consumasse in grosse q.tà. Forse i formaggi, ma anche li bho. Le carni? E perchè? Piu verosimilmente credo che dopo quel repulisti in termini alimentari ne abbia beneficiato la risposta immunitaria a tali allergeni.

Non voglio fare l'uccello del malaugurio ma ti avviso che le allergie sono metamorfiche: cambiano per esempio da orticaria a rinite, da rinite ad asma, da forte allergia a periodi di remissione e da periodi di remissione a periodi di ritorno alle origini. Purtroppo quello che mi predisse l'allergologo si è avverato sulla mia persona. Una volta che il sistema immunitario si è sensibilizzato difficilmente si torna indietro. Credo che sia anche poco desiderabile che il sistema immunitario potesse resettarsi tornando a beccarsi malattie passate (per esempio ribeccarsi il morbillo o gli orecchioni). Una volta che gli anticorpi sono stati creati ci sono e restano. Neanche chi fa i vaccini guarisce totalmente purtroppo. Solo i farmaci immunosoppressori riescono a fregare il sistema immunitario con forti ripercussioni sulla salute generale però.


Dimenticavo di dire che ci sono anni dove le concentrazioni di pollini sono inferiori o maggiori confronto gli anni passati e quindi ci possono essere miglioramenti o peggioramenti anche in base a quel parametro.
Nel tuo caso potrebbe esserci stato un miglioramento anche perché hai eliminato qualche alimento che ti causava "cross reattività" con l'allergia ai pollini. Devo aggiungere che io, infatti, quest'anno ho scoperto di essere allergico anche alle betullacee e di conseguenza ho problemi di reattività con le carote.

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@mr-hide)
Membro
Registrato: 13 anni fa
Post: 210
 

Io le ho provate tutte, compreso il gluten free, ma la mia allergia ai pollini (ulivo, parietaria e graminacee) non se n'è mai andata.

Ciao fabietto, leggevo con interesse qst 3d ed ho trovato questo tuo messaggio: io non ne conosco l'esatto motivo ma col mio passaggio all alimentazione vegetariana se ne son andate pesanti allergie all ulivo, parietaria e graminacee.

Eran cosi forti, per render l'idea, che fino a poco piu di 2 anni fa non potevo fare un pic nic all aria aperta durante la stagione primaverile/estiva. Ero costretto a prender farmaci via bocca, nasale, ecc (ho vissuto di aerius per mesi..)

Sarà stato l'aver eliminato il latte? Ne dubito, non è che prima ne consumasse in grosse q.tà. Forse i formaggi, ma anche li bho. Le carni? E perchè? Piu verosimilmente credo che dopo quel repulisti in termini alimentari ne abbia beneficiato la risposta immunitaria a tali allergeni.

Non voglio fare l'uccello del malaugurio ma ti avviso che le allergie sono metamorfiche: cambiano per esempio da orticaria a rinite, da rinite ad asma, da forte allergia a periodi di remissione e da periodi di remissione a periodi di ritorno alle origini. Purtroppo quello che mi predisse l'allergologo si è avverato sulla mia persona. Una volta che il sistema immunitario si è sensibilizzato difficilmente si torna indietro. Credo che sia anche poco desiderabile che il sistema immunitario potesse resettarsi tornando a beccarsi malattie passate (per esempio ribeccarsi il morbillo o gli orecchioni). Una volta che gli anticorpi sono stati creati ci sono e restano. Neanche chi fa i vaccini guarisce totalmente purtroppo. Solo i farmaci immunosoppressori riescono a fregare il sistema immunitario con forti ripercussioni sulla salute generale però.


Dimenticavo di dire che ci sono anni dove le concentrazioni di pollini sono inferiori o maggiori confronto gli anni passati e quindi ci possono essere miglioramenti o peggioramenti anche in base a quel parametro.
Nel tuo caso potrebbe esserci stato un miglioramento anche perché hai eliminato qualche alimento che ti causava "cross reattività" con l'allergia ai pollini. Devo aggiungere che io, infatti, quest'anno ho scoperto di essere allergico anche alle betullacee e di conseguenza ho problemi di reattività con le carote.

Ciao fab, no ma figurati se son qui è perchè mi piace discuterne, non sono come dicono gli inglesi "narrow-minded" 😛

Mi trovi parzialmente d'accordo, nel senso che è vero che possono verificarsi periodi di remissione a periodi di ritorno, ma è pur vero che gli stessi non sono "random" bensì strettamente connessi con il ns grado di salute, o meglio ancora con lo stato di benessere del ns intestino e quindi della forza del ns sistema immunitario. Vogliamo parlarne del succo di mela? Qnd ero piccolo mi han ricoverato una volta e mi diagnosticarono una fortissima intolleranza alla mela, polpa e succo. Adesso la butto dentro nelle centrifughe ...

Onestamente dai medici ne ho sentite di cotte e di crude, alcuni mi han anche causato danni cui difficilmente riuscirò a rimediare... ora mi fido solo delle sensazioni che mi trasmette il mio corpo e, nel mio caso, ti posso dire che le intolleranza alimentari e non son assolutamente reversibili: io (per ora B-) ) ne son l'esempio


   
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fabio meloni
(@fabietto)
Membro
Registrato: 13 anni fa
Post: 7422
 

Beato, son felice per te!

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@mr-hide)
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Registrato: 13 anni fa
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Beato, son felice per te!

Ma va! Se ce l ho fatta io col mio sistema immunitario...ce la posson fare tutti; io ho fatto chemio a 4-5 anni per il rene asportato... poi mi han bombardato 1 anno di antibiotici e roba pesa in tarda adolescenza x quella cosa autoimmune... te sicuro sei messo meglio, basta trovare la leva giusta su cui agire 😉


   
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fabio meloni
(@fabietto)
Membro
Registrato: 13 anni fa
Post: 7422
 

Certo che hai passato un gran brutto calvario...
Comunque ormai mi sono rassegnato e ho imparato a conviverci con certi problemi che, confrontati a certe esperienze altrui, sembrano sciocchezze!
Siamo un tantino ot (sono un campione in questo), torniamo a parlare di glutine!:-)

La forma è anche sostanza. Chi veicola un messaggio non può essere estraneo al suo contenuto. Tropico - Chi è musone e triste non riesce a tener lontano la malattia. Tonegawa - Le testimonianze vere di gente normale valgono più di tante elucubrazioni teoriche. Francesca F.C.


   
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(@mr-hide)
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Registrato: 13 anni fa
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Certo che hai passato un gran brutto calvario...
Comunque ormai mi sono rassegnato e ho imparato a conviverci con certi problemi che, confrontati a certe esperienze altrui, sembrano sciocchezze!
Siamo un tantino ot (sono un campione in questo), torniamo a parlare di glutine!:-)

Ahahah, vero! Io ho notato che qnd non ne consumo mi sento molto molto piu lucido, ma essendo vegetariano dovrei prender i carbo solo dalla frutta: onestamente lo trovo poco poco praticabile x il lavoro che faccio e per la vita sociale... x quello opto per miglio quinoa e co che trovo di gran lunga meglio (a patto che nn si esageri come un pò tutti i cereali)


   
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eric
 eric
(@eric)
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Post: 2499
 

@OneLovePeace

Son sicuro che hai ragione sul discorso grano modificato

ma vorrei capire il perché? cosa è successo in pratica
qui parlano del fammento 31-49 dei 19 amminoacidi, come principale colpevole
http://it.m.wikipedia.org/wiki/Glutine
ne sai/sapete qualcosa in più?

dà qui risulta che farro, orzo e altri ne siano in possesso pur essendo grani antichi


   
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Tropico
(@tropico)
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Nelle prime pagine della discussione ci dovrebbe essere qualcosa a proposito https://www.mangiaconsapevole.com/forum/T-GLUTINE.html?pid=7830#pid7830

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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eric
 eric
(@eric)
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Post: 2499
 

Grazie Tropico, ho letto adesso qualcosa e conto di leggere tutto il resto con calma

Secondo te, il fatto che io non sia celiaco, ed ho pure il genetico DQ2 DQ8 assenti, questa condizione dovrebbe proteggermi dai suoi effetti tossici?

perché non mi spiego tutta la sintomatologia che mi provocava, oltre ad un aumento di linfociti T intraepiteliali riscontrati in duodeno


   
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Tropico
(@tropico)
Membro Admin
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Post: 9903
 

http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-f9952f0e-1a7e-4362-b3d3-5033eb1d24ed.html

Al minuto 34 e 05 secondi .

E' raro sentire da un esperto che il glutine anche nelle persone sane altera la permeabilità intstinale se consumato in eccesso, ora questo eccesso è difficile quantificarlo ma a mio avviso una persona che fa una dieta italiana classica moderna mangia glutine in continuazione, biscotti e fette biscottate al mattino, croissant a metà mattino o merendine, pane e pasta a mezzodì, merenda crackers, a cena pane o pizza... se poi aggiungiamo il fatto che le farine industriali spesso usano la qualità manitoba che è più ricca di glutine... questo è sicuramente eccesso.

La soluzione più veloce senza troppe rinunce sarebbe farina semintegrale, lievito madre e lievitazione di almeno 24h... ma chi la fa?

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano. Huxley | La persona intelligente è quella, e solo quella, che riesce a mettere insieme più aspetti della realtà ed è capace di trovare tra di essi una correlazione. C.Malanga


   
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eric
 eric
(@eric)
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Non riesco a vederlo col cel 🙁


Qui da noi c è una pizzeria che la fà senza glutine ed è esagerata, mia moglie dice che è quasi più buona di quella normale..peccato utilizzino la soia nell impasto però

ps. e lei è meglio di no perchè soffre di ipotirodismo e prende la pastiglia per la tiroide


   
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eric
 eric
(@eric)
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https://www.mangiaconsapevole.com/forum/T-Test-genetico.html?pid=29245#pid29245
@Tropico guarda quá cosa dice delle IgG

http://www.effervescienza.com/alimentazione/celiachia-e-intolleranza-al-glutine-ecco-cosa-fare/
" L’esame più
utilizzato per trovare tale intolleranza, è
l’esame sui sangue capillare del dito, con
il test delle “IgG” (immuno globuline G) o
delle “IgG4”. Mentre fino a poco tempo fa
tale test era criticato come non
scientifico, ora anche in ambiente medico
e universitario si ammette che possa
essere interessante, visti i risultati
ottenuti sulla base della “medicina
dell’evidenza”». Per questi ultimi dati,
Ambrosi fa riferimento a quanto proiettato
e illustrato dal dottor Alessandro
Targhetta, medico chirurgo e autore di
«Intolleranze alimentari» (edizioni Punto
d’Incontro) alla conferenza sulle
intolleranze alimentari di Cessalto (TV)
nel 2011.”


   
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eric
 eric
(@eric)
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http://ambientebio.it/se-e-il-grano-a-causare-la-depressione/

" SE È IL GRANO A CAUSARE
LA DEPRESSIONE

Da molto tempo ormai si discute sulle
alterazioni gastrointestinali che il glutine può
produrre anche in soggetti che non soffrono di
intolleranze o celiachia. Abbiamo visto, ad
esempio, come il processo di raffinazione del
grano abbia portato nel tempo alla creazione
di un prodotto spesso nocivo per la salute, che
di antico e naturale ha poco o niente. La
meccanizzazione e la produzione industriale,
infatti, hanno favorito la creazione di nuove
qualità di grano più ricco di peptidi tossici
rispetto alle precedenti varietà.
È solo da relativamente poco tempo che sono
venute alla luce anche le proprietà psicoattive
di questo alimento.
Recentemente, i ricercatori del Department of
Gastroenterology , della Monash University,
hanno condotto un interessante studio
intitolato “ Trial clinico randomizzato: il
glutine può causare depressione nei soggetti
con sensibilità non celiaca al glutine – uno
studio clinico esplorativo”. Lo studio,
pubblicato sulla rivista Alimentary
Pharmacology and Therapeutics, si poneva il
problema di verificare una corrispondenza nei
soggetti analizzati tra il consumo di glutine e
un aumento del rischio di depressione.
Ventidue soggetti , tutti di età compresa tra i
24 e i 62 anni, affetti da sindrome
dell’intestino irritabile e a cui non è stata
diagnosticata celiachia, sono stati sottoposti
per un periodo di controllo a una dieta priva
di glutine.
Ai partecipanti sono stati assegnati, in
maniera del tutto casuale, tre tipologie diverse
di diete, seguite da una pausa di tre giorni
prima di cambiare nuovamente alimentazione.
Questo per valutare al meglio il nesso tra
l’alimentazione e i diversi disturbi, fisici e
mentali. Infatti, contemporaneamente sono
stati effettuati controlli sulla secrezione di
cortisolo da parte dell’organismo e sui sintomi
di disturbi gastrointestinali.
I risultati dello studio sono stati i seguenti:
l’ingestione di glutine è stata associata con
punteggi più alti di depressione. Non sono
state trovate differenze per gli altri indici
statali STPI o per le misure tratto STPI. Tra i
diversi campioni non è stata identificata
nessuna differenza nella secrezione di
cortisolo. Sintomi gastrointestinali sono stati
indotti invece in modo simile in tutti i tipi di
problemi alimentari.
I ricercatori hanno concluso che:
“L’esposizione a breve termine al glutine ha
indotto attuali sentimenti di depressione
senza alcun effetto su altri indici o su
disposizioni emozionali. L’induzione di
sintomi gastrointestinali specifica del glutine
non è stata identificata. Questi risultati
potrebbero spiegare perché i pazienti con
sensibilità non celiaca al glutine si sentono
meglio con una dieta priva di glutine,
nonostante la prosecuzione dei sintomi
gastrointestinali”.
Questo studio indica che coloro che
consumano il grano potrebbero aspettarsi di
soffrire di effetti collaterali depressivi. Il grano
viene consumato in tutto il mondo al ritmo di
milioni di tonnellate. Allo stesso tempo,
secondo l’Organizzazione Mondiale della
Sanità, la depressione è una delle principali
cause di morbilità in tutto il mondo.
Secondo uno studio pubblicato nel 2012 sulla
rivista di Psychosomatic Research dal titolo
“La riduzione della qualità della vita nella
malattia celiaca è più fortemente associata
con la depressione che con i sintomi
gastrointestinali” , anche nei pazienti con
malattia celiaca classica, non sono il gonfiore,
la diarrea e i problemi molteplici
gastrointestinali che causano più sofferenza,
quanto il declino della qualità della vita, in
particolare la depressione.
Le proprietà psicoattive del grano devono
essere riconosciute come un rischio
significativo, sia per le persone che soffrono di
intolleranze che per quelle invece che non
sono celiache. Più saggio sarebbe tornare alle
colture del grano antico, più sane, così come
sta già succedendo in alcune parti d’Italia ."

ps.Come spesso accade è l uomo a danneggiare il cibo


non lo so, ma solo i prodotti da forno quelli con il glutine mi fan star male..senza glutine nulla mi dà il voltastomaco..
tipo appena apro un pacchetto di biscotti della mulino bianco o certe brioches fresche, come alcune pizze...ricordo quando lo mangiavo che dall odore capivo se sarei stato male, puntualmente dovevo correre in bagno...sempre sempre sempre..

Sto pensando di reintrodurlo nella mia dieta, mi piacerebbe però prima capire perché dall odore della pietanza già sento se mi farà male o meno..
Perchè mi sembra assurdo però che sono in grado di capire se è grano antico o meno dall odore..
Sta di fatto che ad esempio la pasta della Barilla mi fa star male
E altra pasta trafilata in bronzo ad esempio, ma di marca sconosciuta non mi crea problemi


   
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